Giovanna Antida nei vicoli di Napoli ieri e oggi

Un convegno celebra la Santa fondatrice delle Suore della Carità, nel bicentenario della sua venuta a Napoli (1810/2010). Un’occasione per parlare della sua eredità nella società di oggi e dei luoghi storici che ha aperto alla città: il monastero di Regina Coeli e l’Ospedale Santa Maria del Popolo degli Incurabili

Venerdì 27/domenica 29 novembre 2009
Istituto di Regina Coeli, Napoli
Vico San Gaudioso, 2

NAPOLI – Santa Giovanna Antida Thouret fu curatrice dei poveri, farmacista e donna di fede, audace e coraggiosa, in una società sconvolta dalla Rivoluzione Francese che aveva seminato terrore e povertà. A Napoli dal 1810 aprì il monastero cinquecentesco di Regina Coeli ai poveri, e collaborò con il vicino ospedale degli Incurabili per l’assistenza ai malati. Attraverso la sua opera si è affermato un nuovo protagonismo della donna cattolica, che ha rinnovato nel profondo le forme tradizionali della vita religiosa.

Alla sua figura, all’eredità, spirituale e di vita attiva, che ha lasciato e ai luoghi che ha aperto alla città e ai poveri, le Suore della Carità dedicano da oggi, venerdì 27 novembre a domenica 29 novembre 2009 il convegno Giovanna Antida nei vicoli di Napoli ieri e oggi, in occasione del bicentenario (1810-2010) dell’arrivo della Santa fondatrice a Napoli.

Il convegno si tiene presso l’antico monastero di Regina Coeli, prestigiosa sede cinquecentesca delle Suore della Carità della Provincia Italia Sud, che conserva al suo interno, tra le altre opere artistiche e architettoniche, l’antica farmacia di Santa Giovanna Antida e la chiesa con dipinti fiamminghi e quelli di grandi artisti del Seicento napoletano, come Luca Giordano, Micco Spadaro e Massimo Stanzione.

Si inizia questo pomeriggio alle 16.30 con “I luoghi di Giovanna Antida”: dopo l’accoglienza della Superiora provinciale, Suor Enrica Di Fede, il professor Lucio Fino, docente di Scienza delle Costruzioni alla Federico II parlerà dello storico monastero di Regina Coeli. Seguiranno una visita guidata al suo interno a cura degli alunni della Scuola secondaria di Primo Grado dell’Istituto Regina Coeli e l’ascolto di un’ode spirituale scritta dal padre redentorista Alfonso Vitale su testo di Santa Giovanna Antida Thouret.

Sabato 28 novembre a partire dalle 9.30 Adriana Valerio (teologa, docente di Storia del Cristianesimo e delle Chiese all’Università degli Studi di Napoli Federico II) parlerà di Giovanna Antida nella Napoli dell’800 e Giuliana Martirani (docente di Geografia dello sviluppo alla facoltà di Scienze Politiche alla Federico II) della sua eredità oggi, mentre Suor Clotilde Severino tratterà della promozione educativa, sociale e sanitaria secondo la Santa.

Dopo la pausa pranzo nel refettorio monumentale di Regina Coeli, i lavori proseguiranno alle 15.30 sul tema del servizio agli ammalati, con interventi dei medici Luigi De Paola e Gennaro Rispoli (su L’assistenza sanitaria: ieri ed oggi), Giuseppe Salvatore (su Una ricerca sui rimedi vegetali al tempo di Giovanna Antida) e la farmacista Elvira Gentile dell’Associazione Taking up from here onlus che si ispira ai principi e alle pratiche curative naturali adottate sin dall’800 dalla Santa. Seguirà una visita alla mostra di arte sanitaria dell’Ospedale Santa Maria del Popolo degli Incurabili, a cura dei dottori Gennaro Rispoli e Rosario Guida e la mostra delle principali sostanze vegetali e di essenze che usava la Santa per curare i malati.

Domenica 29 novembre la mattinata sarà dedicata al tema dell’educazione e del servizio ai poveri, con interventi di Don Tonino Palmese (La non violenza tra i banchi. Co-educarsi all’amore e al servizio), Suor Giuseppina Esposito (La strada e gli invisibili), Don Elvio Damoli (Il carcere), Suor Aurelia Suriano (Le Suore della Carità nel mondo, oggi). Chiuderà i tre giorni di incontri la celebrazione eucaristica presieduta da S. E. Monsignor Antonio Di Donna, Vescovo Ausiliario di Napoli e animata da Suor Francesca Saveria Mastromatteo e da Suor Margherita Massara.

Info: tel. 081 119285500
Ida Palisi [ufficio.stampa@gescosociale.it]


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