Appello di Slow Food Campania ai candidati al Consiglio Regionale della Campania:ecco i firmatari
Al termine della tre giorni di incontri pubblici nei capoluoghi campani, Slow Food Campania ha raccolto un considerevole numero di adesioni all’appello lanciato ai candidati alle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale della Campania di domenica 30 maggio.
I punti su cui è stato chiesto ai candidati di impegnarsi riguardano: l’avvio e il sostegno di percorsi per la salvaguardia di almeno un prodotto agroalimentare a rischio attraverso la creazione di un Presidio Slow Food o altra forma di protezione; il sostegno della legalità nei sistemi di produzione e distribuzione del cibo, anche negando l’accesso al PSR a tutte le aziende i cui amministratori hanno commesso reati ambientali; il riconoscimento del valore dei suoli agricoli per la produzione di cibo e per la tutela della biodiversità, adeguando la vigente legislazione; il riconoscimento alle terre gravate da usi civici il carattere di proprietà collettive su cui hanno diritti reali di godimento perpetuo le comunità e i loro abitanti; la tutela della biodiversità mediante la promozione della coltivazione e del consumo di leguminose da granella; l’avvio di programmi o il sostegno con atti formali per la riduzione degli sprechi alimentari; il rilancio della coltivazione della canapa sativa.
«Al termine degli incontri con i candidati alle prossime elezioni regionali svoltisi a Napoli Salerno e Benevento – afferma Giuseppe Orefice, Presidente Slow Food Campania e Basilicata – mi posso dire molto soddisfatto sia in termini di partecipazione ed adesione alle proposte che avevamo lanciato nel nostro appello sia in termini di coinvolgimento dell’associazione. Particolare rilevanza hanno per noi l’adesione dei candidati alla presidenza della regione Campania Vozza e Ciarambino in quanto siamo certi che aldilà del risultato elettorale si possa avviare con essi un dialogo proficuo».
I candidati al Consiglio Regionale della Campania che hanno sottoscritto l’appello sono:
Salvatore Vozza, Candidato Presidente Sinistra al Lavoro
Valeria Ciarambino, Candidato Presidente Movimento 5 Stelle
Collegio elettorale di Napoli:
Luisa detta Elsa Trombetta, Sinistra al Lavoro
Collegio elettorale di Benevento:
Erasmo Mortaruolo, PD
Giovanna Petrillo, De Luca Presidente
Pasquale Maglione, M5S
Francesca Maio, M5S
Collegio elettorale di Caserta:
Vincenzo Viglione, M5S
Margherita Del Sesto, M5S
Collegio elettorale di Salerno:
Francescantonio detto Franco D’Orilia, Davvero Verdi
Alberico Gambino, Fratelli d’Italia
Franco Picarone, PD
Vincenzo Paolillo, NCD
Vito Avallone, M5S
Michele Cammarano, M5S
Laura Grieco, M5S
Pino Buonadonna, M5S
Cosimo Adelizzi, M5S
Anna Bilotti, M5S
Valentina Del Pizzo, Sinistra al Lavoro
Maria Rosaria Vitiello, Campania libera
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Il testo completo dell’appello è consultabile su www.slowfoodcampania.it—
Ufficio Stampa
Antonio Puzzi 347.5650976
Gmail | Antonio Puzzi [nioantoniopuzzi@gmail.com]
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25 maggio 2015
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Slow Food Campania lancia un pubblico appello ai candidati alle prossime elezioni regionali, chiedendo agli stessi di sottoscrivere alcuni punti operativi da impegnarsi a realizzare, una volta eletti. Gli incontri pubblici con i candidati di qualsiasi schieramento politico avranno luogo a:
• Napoli, Martedì 26 maggio ore 18,00 – ‘O Vascio di Slow Food Napoli
• Salerno, Mercoledì 27 maggio ore 17,00 – Botteghelle 65
• Benevento, Giovedì 28 maggio ore 18,00 – Osteria “Nunzia”
Agli incontri parteciperanno i Fiduciari e la Segreteria regionale di Slow Food Campania.
L’Appello di Slow Food Campania chiede di impegnarsi per avviare e sostenere il percorso per la salvaguardia di almeno un prodotto agroalimentare a rischio attraverso la creazione di un Presidio Slow Food o altra forma di protezione; sostenere la legalità nei sistemi di produzione e distribuzione del cibo, anche negando l’accesso al PSR a tutte le aziende i cui amministratori hanno commesso reati ambientali; riconoscere il valore dei suoli agricoli per la produzione di cibo e per la tutela della biodiversità, adeguando la vigente legislazione; riconoscere alle terre gravate da usi civici il carattere di proprietà collettive su cui hanno diritti reali di godimento perpetuo le comunità e i loro abitanti; tutelare la biodiversità promuovendo la coltivazione e il consumo di leguminose da granella; avviare programmi o sostenere atti formali per la riduzione degli sprechi alimentari; rilanciare la coltivazione della canapa sativa.
«Le prossime elezioni Regionali si collocano in una stagione di primaria importanza per la progettazione del futuro agricolo della nostra regione. Sentiamo la necessità di individuare nuovi paradigmi e compiere scelte radicali per non disperdere il patrimonio di biodiversità, conoscenza e economie delle nostre comunità del cibo – afferma Giuseppe Orefice, Presidente Slow Food Campania e Basilicata – La nostra Associazione, da sempre impegnata in prima fila per affermare la centralità del cibo, non vuole rinunciare ad esprimere le proprie idee nel dibattito politico denunciando in questo carenze nell’affrontare questo tema strategico e le sue rilevanti ricadute sui più diversi ambiti della vita del cittadino. Per questo abbiamo chiesto pubblicamente ai candidati alle Elezioni Regionali di manifestare il loro impegno a promuovere azioni specifiche su questi temi».
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Il testo completo dell’appello
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Associazione Slow Food Campania
Via Vellaria, snc – Falciano del Massico (Ce) Codice fiscale e
P.I. 014000406201
Ai candidati alle Elezioni Regionali 2015 in Campania: appunti per le politiche agricole.
Le prossime elezioni Regionali si collocano in una stagione di primaria importanza per la progettazione del nostro futuro.
Le gogne mediatiche che ciclicamente investono i nostri territori e le politiche scellerate spesso condotte dal punto di vista ambientale e agricolo ci impongono la scelta di nuovi paradigmi e portano alla nostra attenzione la necessità di
fondamentali sfide da affrontare.
Coloro che rappresenteranno la Campania in Regione e nei Comuni dovranno essere donne e uomini che lavorano per gli interessi delle comunità e dei territori, con le necessarie
conoscenze e competenze e con la concreta capacità di operare e decidere per il bene comune.
Negli ultimi decenni l’agricoltura ha rappresentato poco più che uno dei capitoli delle politiche
produttive.
Solo recentemente questo settore della produzione primaria ha iniziato a porsi
all’attenzione degli organi di Governo come uno degli snodi centrali in tema di ecologia, salute pubblica, occupazione, tutela dei diritti e, più in generale, qualità della vita. Risaltano oggi,grazie alla cresciuta sensibilità della società civile e a un prezioso lavoro di ricerca e di
divulgazione, le connessioni tra scelte produttive, comportamenti singoli e sociali, situazioni ambientali ed economiche.
Tuttavia la nostra Associazione, da sempre impegnata in prima fila per affermare la centralità del cibo, denuncia come ancora oggi il dibattito politico che di questa campagna elettorale sia del tutto carente nell’affrontare questo tema strategico e le sue rilevanti ricadute sui più diversi ambiti della vita del cittadino.
Per questo parliamo di politiche alimentari anziché di politiche
agricole.
Politiche alimentari significa politiche condivise e interconnesse: ambiente,agricoltura, educazione, salute, economia, giustizia, sviluppo, industria, beni culturali.
Non esiste confine: se si fa politica per il cibo e per l’agricoltura, si fa politica su tutto e per tutti.
Ci rivolgiamo pertanto ai candidati che provengono e/o auspicano di essere eletti dai cittadini campani, chiedendo un impegno esplicito e concreto sui temi illustrati in questo documento e
che sono oggetto dell’attività quotidiana dell’Associazione.
Associazione Slow Food Campania
Via Vellaria, snc – Falciano del Massico (Ce)
A loro chiediamo di impegnarsi per:
1) avviare e sostenere il percorso per la salvaguardia di almeno un
prodotto agroalimentare a rischio attraverso la creazione di un
Presidio Slow food o altra forma di protezione;
2) sostenere la legalità nei sistemi di produzione e distribuzione del
cibo valorizzando i sistemi virtuosi (presidi slow food, agricoltura sociale,
uso di terreni confiscati) e negando l’accesso al PSR a tutte le aziende i
cui amministratori hanno commesso reati ambientali;
3) tutelare la biodiversità promuovendo la coltivazione e il consumo di
leguminose da granella, incentivandone l’introduzione negli ordinamenti
produttivi;
4) avviare programmi o sostenere atti formali per la riduzione degli
sprechi alimentari;
5) riconoscere il valore dei suoli agricoli per la produzione di cibo e per
la tutela della biodiversità, adeguando la vigente legislazione regionale e
vietando su tali superfici gli interventi di trasformazione urbanisticoedilizia
non funzionali all’attività agricola, anche in assenza di strumenti
urbanistici comunali; riconoscere alle terre gravate da usi civici il
carattere di proprietà collettive su cui hanno diritti reali di
godimento perpetuo le comunità e i loro abitanti;
6) rilanciare la coltivazione della canapa (canapa sativa) favorendo la
creazione di nuove filiere produttive.
Pertanto Slow Food Campania ritiene necessario richiedere la sottoscrizione e il commento di questo protocollo a quanti, candidati alle Amministrative 2015,condividono tali obiettivi per consentire a tutti i cittadini che si riconoscono nella politica quotidiana condotta dall’Associazione di orientare il proprio voto a coloro che ritengono più in linea a quanto sopra indicato, al fine di consentire agli agricoltori di continuare a svolgere il proprio lavoro con dignità e con le
opportunità che un’attività tanto nobile dovrebbe naturalmente offrire.
Per aderire, scrivi a: info@slowfoodcampania.it
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Al termine degli appuntamenti, Slow Food Campania renderà noti i nomi dei candidati che lo hanno sottoscritto.
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Ufficio Stampa Antonio Puzzi
347.5650976
info@slowfoodcampania.it
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