Incendi: nel casertano e nel napoletano rubate le telecamere della SMA per il controllo del territorio boschivo.
Nel casertano sono tornati i piromani sul monte Massico e si è scoperto che la telecamera per avvistamento incendi, istallata nella sede della protezione civile di Falciano del Massico circa due anni fa, è stata rubata. I primi grossi incendi dell’estate 2004 hanno di fatto portato alla luce il furto della telecamera di avvistamento incendi. La strumentazione, un moderno e costoso dispositivo dotato di binocolo e telecamera per riprese, era stata istallata dall’amministrazione comunale di Falciano del Massico con il patrocinio della Regione Campania, allo scopo di localizzare immediatamente i focolai ed eventualmente identificare i piromani. Al ritorno dei primi incendi gli uomini della protezione civile hanno trovato il vano contenente l’apparecchiatura vuoto. Con molta probabilità la strumentazione è stata trafugata. Intanto i primi incendi della stagione hanno interessato una vasta area di bosco e sottobosco. Il primo si è sviluppato nella tarda serata di lunedì scorso in località Vaglie, in una fitta area di macchia e ha interessato diversi ettari di verde. È stato necessario l’intervento di un elicottero cisterna della guardia forestale e di un aereo canadair che solo nella tarda serata sono riusciti a spegnere definitivamente il fuoco.
Un altro furto si è verificato nel sito della Sma di Monte Vergine nel comune di Mercogliano, in provincia di Avellino. Le apparecchiature rubate: radiotrasmettitore, per trasmettere immagini della telecamera, attraverso i ponti radio fra il 16 e17 agosto; apparecchiature per il sistema di telerilevamento per contrasto e fuoco della Sma che ha stipulato il 5 ottobre del 2001 una convenzione con la Regione per il controllo del territorio. Il sito su cui si è verificato il furto è stato prontamente ripristinato dell’apparecchiatura asportata e aumentata la sorveglianza con un invito agli altri organi preposti alla manutenzione boschiva sui 9 siti UPR dislocati,tra cui Sorrento e Anacapri. A tal proposito abbiamo ricevuto copia del comunicato emesso dall’Ufficio Stampa della Sma e inviato alla Prefettura di Napoli, che riportiamo nella sua interezza: “ In seguito al preoccupante episodio di furto e di manomissione degli impianti di telerilevamento di contrasto e lotta agli incendi boschivi della SMA Campania, avvenuto nella notte tra il 16 e 17 agosto u.s. sul sito di Monte Vergine – Mercogliano, è opportuno segnalare la probabilità che la zona in oggetto sia a rischio di azioni dolose e che il patrimonio boschivo che essa ospita necessiti, pertanto, di una tutela raddoppiata: di questa urgenza si fa portavoce la SMA Campania Spa, società partecipata dalla Regione Campania, impegnata nel campo della manutenzione boschiva, controllo meteorologico, contrasto attivo agli incendi e controllo attraverso un sistema di Telerilevamento (con sensori infrarossi) delle aree boschive collegate con il Centro Operativo Regionale della SMA Campania, attiguo alla Sala Operativa Regionale degli STAP Foreste, nell’ambito della Convenzione del 05.10.2001 con la Regione Campania. La suddetta società – che il mese scorso ha inaugurato una nuova Sala Operativa attigua a quella della Regione Campania – ha già predisposto gli interventi atti a sostituire le apparecchiature asportate e a predisporre il rifacimento degli impianti danneggiati per ripristinare l’immediata funzionalità dell’impianto di Mercogliano, sede di UPR (unità Periferica di Rilevamento). Oltre all’impianto di Monte Vergine di Mercogliano (Av), la SMA Campania Spa dispone attualmente di altri 9 siti UPR distribuiti nelle varie province della nostra regione, ovvero per la provincia di Napoli, Monte Le Tore a Sorrento e Casa Comunale ad Anacapri, per la provincia di Benevento Monte Ciglio Pedalino ad Arpaia, per la provincia di Caserta Monte Virgo a Castel Morrone, Monte Maggiore a Pietramelara, Convento Lattani a Roccamonfina, Monte Cupelle a S. Gregorio Matese, per la provincia di Salerno Università a Fisciano, Monte Salto a Bracigliano. Tutti gli UPR sono strutture non presidiate che effettuano la sorveglianza attraverso un sistema di movimentazione a 360°del territorio di competenza; compito fondamentale di tali strutture è individuare i focolai al loro primo insorgere, localizzarli con precisione e segnalarli agli operatori del COL (Centro Operativo Locale), tramite sensori Ir, telecamera, centralina meteo e sistema di scambio bidirezionale di dati, comandi e immagini. Allo stato attuale, gli incendi sviluppatisi sul territorio campano sono stati, in larga maggioranza, circoscritti e rapidamente debellati grazie all’ottima sinergia creatasi fra tutti gli organismi preposti al contrasto del fuoco, ovvero Regione Campania, Corpo forestale dello Stato, Vigili del Fuoco, Comunità Montane e SMA Campania; ciò ha consentito un tempestivo intervento che è servito a domare i focolai, a limitare la superficie esposta all’incendio e a salvaguardare l’incolumità di cose e persone, senza le ripercussioni negative frequenti in simili circostanze”. (Ufficio stampa Sma, Laura Caico)
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