RETE CAMPANA PER LA CIVILTA’ DEL SOLE E DELLA BIODIVERSITA’

14 giugno alle ore 17,
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Carissime/i tutte/i,
nel confermarVi la riunione per venerdì prossimo 14 giugno alle ore 17, Vi comunico che per ragioni organizzative della II Municipalità, essa è spostata alla sede dell’Associazione Città del Sole (referente Sergio Manes); la Città del Sole si trova presso il complesso monumentale dell’ex Asilo Filangieri in via Maffei – scendendo da via Tribunali per S. Gregorio Armeno, la prima a destra e poi in fondo a sinistra; salendo da S. Biagio dei Librai l’ultima via a sinistra e poi in fondo a sinistra.
Come già comunicatoVi, saranno presentate ipotesi di lavoro
– per la organizzazione interna all’associazione, per la comunicazione, la informazione ed il bilancio, ( da parte di Anna Maria Cicellyn Comneno, Ermete Ferraro ed Antonio Locoteta);
– per l’osservatorio Scientifico – Giuridico (da parte di Bruno Miccio);
– per la Educazione – Scuola ed Università (da parte di Annamaria Esposito e Paola Silvi .
Dovremo poi concordare il percorso delle riunioni e delle iniziative relative alle altre questioni (dalla Biodiversità alla Conferenza sulla Produzione, Lavoro e Ricerca collegate alla legge, dall’attivazione della iniziativa nei Comuni e gli altri enti locali e dei PESC, all’eventuale promozione di leggi di iniziativa popolare…..).
Ovviamente ciascuno dei referenti dell’e-mail può estendere a simpatizzanti l’invito a partecipare e naturalmente è molto importante non mancare!
Con affetto, Antonio.l

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4 giugno 2013
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Ai membri del Comitato Direttivo e dell’Osservatorio Scientifico- Giuridico
Agli iscritti all’Associazione:
riunione prossimo 14 Giugno

Carissime/i,
la costituzione della nostra Associazione è stata proprio una gran bella cosa per contribuire ad affermare quella che abbiamo chiamato la Civiltà del Sole e della Biodiversità!
Lo è per gli ideali ed i valori fondanti che ci siamo posti con lo Statuto Costitutivo; lo è per la già ricca e fortemente convinta adesione ad essa; lo è per il percorso concreto che ci siamo proposti di attuare sin dai nostri primi incontri.
La scelta di “Associazione quale Rete” ci fa vivere e sinergizzare in compiuta armonia, pensieri, storie, iniziative e lotte di tante realtà, associazioni, comitati, movimenti e contestualmente dà grande forza al nostro Pensare ed Agire, con il coinvolgimento nella loro specificità e nel totale rispetto della loro identità costitutiva; ciò si coniuga indissolubilmente alla finalità fondamentale del la crescita dell’Amore e della Cultura della Civiltà del Sole e della Biodiversità da parte di tante singole Persone e del loro progressivo coinvolgimento.
A tal fine, da una parte il nostro Essere ed il nostro Agire devono essere sempre aperti a chiunque in forma singola o associata voglia aderire all’Associazione, e dall’altra occorre operare per diffonderne le idealità, i valori ed i concreti contenuti.
E’ questo il significato più profondo del passaggio dal Comitato Promotore della Legge Popolare sul Solare alla creazione dell’Associazione; sin da subito dobbiamo attivare il percorso di tale qualità nuova con l’impegno forte e diretto di tutti quelli che ad essa hanno aderito, a partire naturalmente da noi membri del Comitato Direttivo e dell’Osservatorio Scientifico-Giuridico.

Di grande importanza è attivare un corretto ed efficace circuito di comunicazione sia in tali organismi, sia tra tutti i soci e la Società che può essere interessata ai nostri valori e alle nostre finalità; organizzarsi per far circolare analisi, idee e proposte innanzitutto tra i membri dei predetti organismi assume perciò priorità assoluta e dovrebbe costituire il primo punto del nostro primo incontro, anche con una proposta fatta dalla presidenza.

Per la ricchezza dei suoi contenuti , per la qualità di essi , e per il successivo percorso attuativo, grande rilevanza assume la metodologia della scelta e della costruzione di ogni proposta ed iniziativa; ed è perciò importante che, impostate da un referente o gruppo di coordinamento, riusciamo a costruirle quanto più possibile con il coinvolgimento pieno innanzitutto del Comitato Direttivo e Scientifico Giuridico e poi della intera associazione.
Senza naturalmente voler individuare un rigido schema di lavoro è perciò importante che ci vediamo per tracciare un percorso della nostra attività ed in continuità con quanto già ci siamo detti nella ultima riunione potremmo fare un primo punto (con Bruno Miccio) sull’Osservatorio, (con Paola Silvi ed Annamaria Esposito) sulla Educazione (Scuola ed Università) e sulla Biodiversità.

Vi proporrei perciò di vederci venerdì 14 giugno alle ore 17.00 alla sede della II Municipalità di Napoli, che, ve lo comunico con grande gioia, ha decretato ufficialmente il
“riconoscimento della struttura municipale di Piazza Dante n. 93 – primo piano quale sede morale del Comitato promotore della legge di iniziativa popolare sulla cultura e diffusione della energia solare in Campania.”

Naturalmente in questa fase è importante far circolare su quanto da me cominciato a proporre e su quanto altro ritenuto utile, riflessioni, idee e propste.
Considerato che siamo ancora in fase organizzativa per la comunicazione, chiederei a tutte/i di darCI conferma e comunicare, anche per quanto prima detto, con gli-mail di riferimento della presente comunicazione.
Con affetto, Antonio
4 giugno 2013
antonio d’acunto [adacunto@alice.it]

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1 giugno 2013
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(www.laciviltadelsole.org )
Approvati Statuto e Organi Sociali della RETE CAMPANA PER LA CIVILTA’ DEL SOLE E DELLA BIODIVERSITA’
L’Assemblea Costitutiva della “Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità” , dopo quella pubblica del 17.05 scorso, si è tenuta alle ore 17,30 del 31 maggio 2013, presso la Sala Consiliare della 2^ Municipalità di Napoli, in piazza Dante. Dopo un’introduzione di Paola Silvi, che ha illustrato le proposte emerse relativamente alle norme statutarie, agli organi sociali ed alle priorità programmatiche della nuova Associazione, l’Assemblea dei Soci ha approvato all’unanimità lo Statuto della Rete ed ha eletto i componenti degli organismi interni.
Presidente della RCCSB è Antonio D’ACUNTO, primo firmatario della Legge sul Solare in Campania. Lo affiancano due Vice-Presidenti: Anna Maria CICELLYN COMNENO ed Ermete FERRARO. Il Comitato Direttivo – oltre alla Presidenza ed al Tesoriere, Antonio LOCOTETA – comprende i seguenti soci individuali e collettivi: Umberto AMATO, Salvatore BORRELLI, Giuseppe BUONO, Fabrizio GIACALONE, Giuseppe COMELLA (ISDE -Medici per l’Ambiente NA), Roberto DE LUCA, Salvatore DE MARTINO, Michele DI GERIO, Agapito DI TOMMASO (aps.P.E.R.SUD), Francesco DILIBERTO, Annamaria ESPOSITO, Giovanni GRASSO (Legambiente – Bacoli Campi Flegrei), Nicola LAMONICA (Verdi Ambiente e Società- Campania), Fabio MATTEO, Bruno MICCIO, Liana NESTA, Aldo PAPPALEPORE (Rete Civica Napoli), Claudio PELLONE (Cittadini Campani Piano Altern. Rifiuti), Giuseppina PREZIOSO, Consiglia SALVIO, (Coord.to Campano Acqua Pubblica), Paola SILVI, Rosario STORNAIUOLO (Federconsumatori Campania). E’ stata poi approvata la composizione dell’altro organismo sociale, l’Osservatorio Scientifico-Giuridico, di cui fanno parte: Giovanni ALIOTTA (Doc. Etnobotanica, UniParthenope Na.),Umberto AMATO (Capo Ricercatore, C.N.R. Napoli), Giuseppe BUONO, Roberto DE LUCA (Ricercatore D.M.I., Univ. di Salerno), Salvatore DE MARTINO (Doc. Ord. D.M.I., Univ. di Salerno), Michele DI GERIO (Medico Veterinario – VAS Campania), Francesco DILIBERTO (Docente Dip. Fisica, Uni.Na.Federico II), Maurizio FRAISSINET (Ornitologo, Presidente ASOIM); Bruno MICCIO (Com. Dir. Gruppo 183 > Tutela e gest. acque), Liana NESTA (Avvocato – Napoli), Giuseppina PREZIOSO (Ricercatrice D.S.A, UniParthenope – Napoli).
L’Assemblea ha approvato poi una proposta d’iniziative da avviare quanto prima, dopo l’avvio delle Commissioni di Lavoro. Esse riguardano: (1) il rilancio della L.R. della Campania n.1/2013 (dopo gli emendamenti soppressivi approvati dal Consiglio Regionale e l’impugnativa del Governo della sua costituzionalità); (2) il lancio di una raccolta di firme per due nuove proposte di legge d’iniziativa popolare (una sulla tutela della biodiversità e l’altra sull’impatto dei rifiuti sull’integrità ecologica); (3) l’organizzazione della Biennale del Sole e della Biodiversità; (4) una Conferenza sul rapporto tra Lavoro ed Energie Rinnovabili . L’intervento conclusivo del neo-Presidente, Antonio D’ACUNTO ha ribadito l’importanza della costituita Rete per il percorso verso la “Civiltà del Sole”.
Ufficio Stampa RETE CAMPANA CIVILTA’ DEL SOLE E DELLA BIODIVERSITA’ à Contatti: Ermete Ferraro (ermeteferraro@alice.it)
da: antonio d’acunto [adacunto@alice.it]

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30 maggio 2013
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RICORDO A TUTTE/I CHE DOMANI VENERDI’ 31 MAGGIO, ALLE ORE 17, ALLA II MUNICIPALITA’ DI NAPOLI, ABBIAMO l’ ASSEMBLEA DELL’ASSOCIAZIONE PER DARE ATTUAZIONE AGLI ATTI FORMALI PER LA COSTITUZIONE DELL’ASSOCIAZIONE E PER ATTIVARE UN PRIMO PERCORSO DI PROGRAMMA E DI INIZIATIVE. E’ NATURALMENTE MOLTO IMPORTANTE NON MANCARE. AFFETTUOSAMENTE, ANTONIO
Car@
dopo la entusiasmante assemblea che abbiamo tenuto venerdì 17 maggio scorso e a seguito della tua adesione all’Associazione, è necessario dare attuazione agli atti formali per la costituzione dell’Associazione – organi sociali, sede, registrazione, quota di adesione per l’anno 2013…. Contestualmente è importante attivare una prima comune riflessione sul percorso da seguire e sulle possibili iniziative per perseguire le finalità della nostra Associazione, anche in rapporto ai fondamentali specifici interessi e disponibilità di ciascun socio.
Nelle more dell’attivazione della nuova organizzazione, quale Comitato Promotore della Legge popolare sul Solare, abbiamo perciò convocato l’Assemblea dei Soci che hanno aderito e che stanno aderendo in questi giorni, anche per via e-mail, per il giorno 31 Maggio, alle ore 17 alla sede della II Municipalità di Napoli, a Piazza DANTE.
E’ naturalmente di grandissima importanza la tua partecipazione.
Per il Comitato Promotore della Legge Popolare sul Solare, con tanto affetto, Anna Maria Cicellyn Comneno
da: [adacunto@alice.it]

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25 maggio 2013
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“LA LEGGE PIU’ BELLA”: incontro pubblico a Salerno sulla legge n.1/2013 della Regione Campania
Si è tenuto il 24 maggio 2013 – al Centro Sociale di Pastena/Salerno – un incontro formativo, organizzato dal locale Movimento 5 Stelle, dal titolo “La legge più bella”. L’assemblea – trasmessa in diretta streaming a partire dalle ore 17,30 –ha previsto un intervento iniziale di Ermete FERRARO (Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità), per illustrare la ‘storia esemplare’ di una legge popolare nata dal basso e boicottata dall’alto. La sconcertante vicenda della proposta legislativa – approvata all’unanimità da 3 commissioni e dall’Aula del Consiglio Regionale, diventata la legge regionale n.1/2013 su “cultura e diffusione dell’energia solare in Campania”, ma poi deturpata da emendamenti soppressivi della stessa Regione in sede di approvazione del bilancio – è stata poi ripresa in un intervento in streaming del giornalista Adolfo PAPPALARDO, il quale ha scritto due articoli sul quotidiano Il Mattino sullo sconcertante dietro-front della Giunta Caldoro e dello stesso Consiglio, a poche decine di giorni dalla trionfale e bipartisan approvazione della legge. E’ seguito un intervento più scientifico di Roberto DE LUCA (docente di Fisica all’Università di Salerno), che ha illustrato le enormi potenzialità delle energie rinnovabili, in particolare di quella solare, nonché le prospettive future di ricerca, sviluppo ed occupazione che questa alternativa presenta anche in termini di autonomia energetica e di sostenibilità ambientale.
La presentazione seguente è stata svolta da Giuseppe BUONO (M5S-Salerno) che ha spiegato la vasta portata del progetto solare tedesco “Desertec” ed ha ribadito che l’Italia ha possibilità più grandi e vantaggiose in materia di energia solare, ma dovrebbe valorizzare riferimenti normativi importanti come la “legge più bella” che, viceversa, la Regione Campania ha tentato di affossare. E’ intervenuto anche Andrea CIOFFI (Portavoce al Senato del M5S), il quale ha confermato l’apprezzamento suo e del Movimento per una legge che ha promosso il protagonismo popolare, introducendo un precedente normativo importante in materia di energie rinnovabili e di programmazione territoriale.
Le conclusioni sono state affidate ad un appassionato intervento del relatore e primo firmatario della proposta, Antonio D’ACUNTO, che ha sottolineato l’importanza storica della legge e la portata di un movimento che si propone di diffondere non solo l’energia solare, ma una vera e propria “Civiltà del Sole” .
Egli ha messo in luce anche il ruolo dei Comuni nella redazione del “piani comunali solari” anche come contrasto non solo alle lobbies delle fonti fossili, ma anche alla malavita che approfitta della mancanza di regole per speculare anche sulle fonti rinnovabili come eolico e solare. Come nel precedente intervento di Ferraro, D’Acunto ha infine ribadito la novità costituita dalla recente costituzione della Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità , occasione per aggregare singoli e nuove associazioni in un percorso di grande valenza civile ed eco sociale.
RETE CAMPANA PER LA CIVILTA’ DEL SOLE E DELLA BIODIVERSITA’ Contatti: Ermete Ferraro (ermeteferraro@alice.it)

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18 maggio 2013
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COSTITUZIONE DELL’ASSOCIAZIONE “RETE CAMPANA PER LA CIVILTA’ DEL SOLE E DELLA BIODIVERSITA’ “ (R.C.C.S.B)
E’ nata la Rete della Civiltà del Sole e della Biodiversità.
Si è costituito ufficialmente il 17 maggio, con un’affollata assemblea nella Sala Consiliare della 2^ Municipalità in piazza Dante, un nuovo soggetto associativo denominato “Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità”.
L’originario “Comitato Promotore della Legge d’iniziativa popolare su cultura e diffusione dell’energia solare in Campania” è stato di fatto superato quando, a gennaio scorso, la proposta, che aveva raccolto circa 20.000 firme, è diventata la legge regionale b.1/2013.
La nuova Rete si propone di allargarne e propagarne il ruolo di stimolo e di formazione ad una visione alternativa dell’energia e del suo rapporto con lo sviluppo del territorio e con la tutela della biodiversità.
Alla nascita di questo soggetto associativo ed all’approvazione del suo Statuto hanno partecipato, oltre ai fondatori del Comitato Promotore – che raggruppava già esponenti campani di Legambiente, Verdi Ambiente e Società, Federconsumatori, ARCI, Rete Civica Napoli, Comitato Pace e Disarmo – anche rappresentanti di altre associazioni (fra cui Medici per l’Ambiente ) e di alcune forze politiche (SEL, PRC, PdCI, M5S).
L’assemblea costitutiva, introdotta e coordinata da Rosario Stornaiuolo (Pres. Campano di Federconsumatori) ha registrato l’intervento di Pino Di Stasio (a nome anche del Presidente della II Municipalità) e le relazioni di Anna Maria Cicellyn Comneno (sulla storie e le prospettive del movimento) e di Ermete Ferraro sull’organizzazione statutaria della Rete e le sue finalità).
Sono poi intervenuti : Bruno Miccio (Gruppo 183) Nicola Lamonica (VAS Campania), Aldo Pappalepore (RCN), Fabio Matteo (PRC Na.), Salvatore De Martino (UniSa), Giuseppe Comella (Medici per l’Ambiente), Claudio Pellox (Campagna Rifiuti Zero), Giuseppe Buono (M5S Salerno).
Le conclusioni sono state affidate al primo firmatario della proposta di legge popolare e storico riferimento del movimento, Antonio D’Acunto, il quale ha sottolineato con soddisfazione l’ampia partecipazione all’incontro e l’entusiasta adesione finora registrata. “Nasce oggi la “Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità” – ha detto – e questo consente di estendere la diretta partecipazione delle associazioni, dei comitati, dei gruppi, delle istituzioni e dei cittadini, che condividono i contenuti della legge e la sua armonizzazione con la Cultura della Biodiversità e che sono interessati alla loro attuazione“.
RETE CAMPANA PER LA CIVILTA’ DEL SOLE E DELLA BIODIVERSITA’
Contatti > Ermete Ferraro (ermeteferraro@alice.it)

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6 maggio 2013
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Carissima/o Amica/o,
con la pubblicazione sul BURC del 25 febbraio scorso, sembrava essersi concluso, come meglio non si poteva, il meraviglioso percorso per rendere legge della regione Campania la Legge di Iniziativa popolare sulla Cultura e Diffusione della Energia Solare, che insieme abbiamo promosso ed attivato.
Purtroppo, per gli immani interessi messi in discussione dalla nostra legge, vi è stato invece un violentissimo attacco ad essa, a livello sia nazionale sia regionale, addirittura utilizzando, in totale contrasto con lo Statuto Regionale, la Legge Finanziaria Regionale per cancellarla.
La mobilitazione attivata e la grande battaglia sostenuta hanno costretto il Governo Centrale a ridurre la impugnazione ai soli, pur importanti, articoli 4 e 5 e comma 2 dell’Art.11. La Regione è andata avanti invece con l’abrogazione di questi stessi punti, con la spudorata aggiunta dell’Art. 8 relativo alle incentivazioni, per l’evidente motivo di avere totale mano libera, fuori da ogni programmazione e controllo, nei finanziamenti e nelle scelte.
Si apre perciò ora una fase nuova di elevata valenza e di grandissimo impegno per ripristinare la integrità della legge popolare, per controllare con un vero Osservatorio finanziamenti e scelte che vengono fatte dalla Regione e in Campania, e per attuare tutti i contenuti della nostra legge, strettamente coniugati ad una fortissima crescita del consenso, della sensibilità e della cultura del Solare, in stretta e necessaria simbiosi con la cultura della Biodiversità.
Come ci siamo già detti più volte, ciò richiama la necessità di superare il Comitato Promotore della legge per attivare una vera Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità, estendendo la diretta partecipazione delle associazioni, dei comitati, dei gruppi, delle istituzioni e dei cittadini, che condividono i contenuti della legge e la sua armonizzazione con la Cultura della Biodiversità e sono interessati alla loro attuazione. Abbiamo perciò programmato per venerdì ¬¬¬ 17 Maggio alle ore 17,00 presso la sede della II Municipalità di Napoli, a Piazza Dante, l’Assemblea Costitutiva dell’Associazione.
Naturalmente è di fondamentale importanza la tua adesione e, per tutto quanto finora espresso, ne siamo certi. Come Comitato Promotore abbiamo elaborata una proposta di Statuto della nuova Associazione, che ti inviamo per osservazioni, integrazioni e modifiche.
Ti saremmo grati se potessi comunicarci sia l’adesione che le osservazioni appena ti è possibile.
Ti salutiamo affettuosamente.
Napoli, 8 Maggio 2013

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Associazione “RETE CAMPANA PER LA CIVILTA’ DEL SOLE E DELLA BIODIVERSITA’ “ (R.C.C.S.B)

STATUTO

Art. 1 – Costituzione
1. E’ costituita con sede legale a Napoli, in via………………………………………………l’Associazione denominata “Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità” (più oltre indicata anche con l’acronimo: R.C.C.S.B.). La sede legale potrà successivamente variare in virtù di deliberazione dell’assemblea in seduta ordinaria, senza che ciò comporti modifica del presente Statuto. E’ possibile istituire sedi operative in tutto il territorio della regione Campania, su delibera del Consiglio direttivo.
2. La R.C.C.S.B. è un’associazione senza fini di lucro, che s’ispira a principi di democrazia partecipativa ed ha come scopo l’attivazione di un ampio processo di promozione della cultura della civiltà del sole e della biodiversità e lo sviluppo e diffusione delle finalità e dei contenuti della Relazione, dell’Articolato della Legge Regionale d’Iniziativa Popolare sull’Energia Solare in Campania (ora: L.R. 1/2013) ed anche delle iniziative volte alla cultura ed alla tutela della Biodiversità..
3. Il testo della legge popolare – sottoscritto da oltre 13.500 cittadini della Campania, presentato il 1° luglio 2011 alla discussione degli Organi consiliari regionali competenti e successivamente approvato, all’unanimità, dal Consiglio Regionale della Campania, in data 10.01.2013 – costituisce un riferimento imprescindibile per la R.C.C.S.B. , la cui finalità fondamentale è l’attuazione del percorso delineato da quella proposta legislativa, mediante ogni attività tesa a promuovere, sostenere e svilupparne gli obiettivi, unitamente alla Cultura ed alla Tutela della Biodiversità
4. Per l’effettiva attuazione del precedente comma 3 la R.C.C.S.B. promuove l’impegno volontario delle associazioni e dei singoli che hanno già partecipato alla fase preliminare e fondativa di tale percorso e di altri soggetti, singoli o associativi, che intendano parteciparvi, condividendone le finalità.

Art. 2 – Finalità ed attività
La R.C.C.S.B. persegue prioritariamente le seguenti finalità ed indirizzi per le proprie attività:
a) Scelta per il territorio della Regione Campania dell’energia solare e di quelle rinnovabili più in generale come risorse fondamentali per soddisfare le sue necessità, riconvertendo in tal senso l’intero sistema energetico.
b) Tutela del patrimonio naturalistico della regione Campania, dell’agricoltura e del verde nella sua accezione più globale, ma anche dei valori culturali, storici, naturalistici, che costituiscono riferimento essenziale e necessario vincolo per ogni piano ”solare”.
c) Salvaguardia della preziosità di tale territorio, tenuto conto delle esigenze dell’Uomo, ma anche dell’indispensabile tutela della Biodiversità, nelle sue molteplici espressioni.
d) Promozione e partecipazione a reti nazionali ed internazionali di diffusione della conoscenza dello stato di aggressione della Biodiversità e di iniziative di tutto quanto è presente ed agisce nel Mondo in difesa della Biodiversità e della Natura
e) Promozione e partecipazione alla realizzazione di Luoghi della Civiltà del Sole e della Biodiversità, con le Mappe della violenza che la Biodiversità e la Natura subiscono o sono a rischio di subire, localmente e in ogni parte del Mondo;
f) Diffusione della filosofia dell’energia dal sole, che per qualità e quantità armonizza in maniera nuova il “Piano Regolatore” e gli altri strumenti urbanistici che regolano il territorio, nell’uso “plurimo rispetto alle funzioni” cui esso è destinato.
g) Promozione di strumenti ed iniziative atte a favorire la crescita e la diffusione di una cultura incentrata sulla “Civiltà del Sole”, in chiave interdisciplinare e mediante azioni di formazione mirata dei soggetti coinvolgibili in tale processo.
h) Promozione dello sviluppo tecnologico finalizzato alla diffusione dell’energia solare e di un nuovo ed alternativo modello energetico, come fondamentale riferimento per un nuovo lavoro.
i) Riferimento alle Università, ai Centri di Ricerca ed agli altri organismi, istituzionali e non, per agevolare la riconversione industriale e la formazione professionale, come punti centrali dell’impegno della Regione per il Solare.
j) Attivazione di tutte le iniziative per dare alla Campania una funzione centrale della promozione della cultura del Sole nel rapporto di cooperazione e di pace con altre Regioni e Paesi – in particolare quelli del bacino del Mediterraneo – istituendo a tal fine la Conferenza permanente della “Biennale del Sole del Mediterraneo”.
k) Disseminazione fra i cittadini della “Civiltà del Sole” come nuovo modo di pensare e di rapportarsi al modello energetico e, più complessivamente, allo “stile di vita” di ogni persona, collaborando con altre realtà associative e istituzionali alla promozione di un cambiamento profondo e dal basso, mediante la maturazione della consapevolezza e del protagonismo da parte di tutti i soggetti coinvolgibili in tale percorso.
l) Creazione di una rete di documentazione e d’informazione democratica sulle tematiche su esposte, promovendo sia iniziative volontarie dei soci, sia progetti che possano essere riconosciuti e finanziati da organismi governativi, da enti locali e da realtà private.
m) Svolgimento di qualunque altra attività che, coerentemente con le suddette finalità, intenda attuare concretamente e collettivamente il processo attivato con la proposta legislativa presentata alla Regione Campania, monitorandone il percorso ed interagendo con le realtà che possono promuoverne l’effettiva realizzazione.

Art. 3 – Soci
1. Alla Rete possono aderire le persone fisiche e giuridiche, individuali e collettive, che siano interessate alle finalità che essa persegue e che sono enunciate all’art. 2 del presente Statuto. E’ istituito il Libro dei Soci, nel quale sono iscritti: (a) i soci collettivi fondatori; (b) i soci individuali fondatori; (c) soci collettivi ordinari e (d) i soci individuali sostenitori.
2. Sono Soci Collettivi Fondatori (SCF) – nelle persone d’un loro rappresentante designato – le seguenti Associazioni già componenti il precedente “Comitato Promotore della Legge Regionale su Cultura e Diffusione dell’Energia Solare in Campania” (in seguito denominato come: “Costituente per la Civiltà del Sole e della Biodiversità in Campania”), attivamente impegnate nella campagna di raccolta delle firme relative e nell’iter legislativo per l’approvazione del testo della legge regionale d’iniziativa popolare e che sottoscrivono l’atto costitutivo dell’Associazione.
3. Sono Soci Individuali Fondatori (SIF) i membri del Comitato Promotore della Legge sul Solare in Campania, nelle persone dei Signori (i.o.a.): Umberto Amato, Salvatore Borrelli, Anna Maria Cicellyn Comeno, Antonio D’Acunto, Roberto De Luca, Salvatore De Martino, Michele Di Gerio, Francesco Diliberto, Annamaria Esposito, Ermete Ferraro, Nicola Lamonica, Antonio Locoteta, Sergio Manes, Bruno Miccio, Francesco Miccio, Aldo Pappalepore, Pina Prezioso, Paola Silvi, Rosario Stornaiuolo.
4. In qualità di Soci Collettivi Ordinari (SCO) possono aderire alla R.C.S.C.B. – nella persona di un proprio rappresentante – altre organizzazioni che – nel rispetto della propria autonomia operativa e funzionale – presentino formale domanda di ammissione alla Rete interassociativa, dichiarando di accettare il presente Statuto e di contribuirne all’autofinanziamento, nella misura stabilita dagli organi competenti. La richiesta è inoltrata al Comitato Direttivo che la sottopone col proprio parere all’Assemblea, che si esprimerà entro tre mesi dal ricevimento. Dopo tale approvazione, l’associazione richiedente designerà un proprio rappresentante nella R.C.C.S.B.
5. Possono aderire alla Rete anche singoli cittadini/e, in qualità di Soci Individuali Ordinari (SIO) , in seguito a formale richiesta, nella quali dichiarino di accettare il presente Statuto e di voler contribuire alle attività statutarie collettivamente approvate, mediante la propria collaborazione volontaria e versando la quota sociale prevista per tale categoria di soci.
6. Tutti i Soci – collettivi ed individuali – sono tenuti ad osservare le leggi vigenti, lo Statuto, i regolamenti e le delibere degli organi sociali ed hanno il diritto: (a) di concorrere all’elaborazione del programma e all’approvazione dei bilanci preventivo e consuntivo dell’Associazione, nei modi previsti dal presente Statuto e dal Regolamento; (b) di eleggere gli organi sociali ed essere eletti nei medesimi organi, di persona o come rappresentanti di un soggetto collettivo; (c) di decidere sulla ammissione e decadenza dei soci; (d) di approvare eventuali modificazioni dello statuto e dei regolamenti.
7. La qualità di socio – ordinario o sostenitore – si perde per decesso, dimissioni , mancato pagamento della quota annuale prevista, oppure per esclusione motivata e deliberata dall’Assemblea, su proposta del Comitato direttivo della R.C.C.S.B. .

Art. 4 – Organi sociali della Rete
1. Sono organi sociali dell’Associazione R.C.S.C.B. :
(i) l’Assemblea dei Soci;
(ii) il Comitato Direttivo;
(iii) il Presidente e due Vice-Presidenti;
(iv) il Collegio dei garanti:
(v) l’Osservatorio Scientifico-Giuridico sui progetti e provvedimenti regionali in materia energetica ed ambientale .
Tutte le cariche sociali sono gratuite.

Art. 5 – L’Assemblea dei Soci (A.S.)
1) L’A.S. è l’organo sovrano dell’Associazione e le sue deliberazioni, assunte a norma del presente Statuto, vincolano tutti i soci della Rete. Essa è composta dai soci (collettivi e individuali) sia fondatori sia ordinari, ed opera in base alle seguenti modalità:
2) L’A.S. è presieduta dal Presidente, che la convoca ordinariamente tre volte l’anno ed ogni volta lo ritenga necessario. La convocazione dell’Assemblea può essere richiesta anche da un terzo degli associati o della maggioranza del Comitato Direttivo. In tal caso, il Presidente provvede alla convocazione dell’Assemblea, che si deve tenere entro quindici giorni dalla richiesta. In caso d’assenza del Presidente l’A.S. è presieduta dal Vice-Presidente vicario mentre, in occasione della sua prima convocazione, l’A.S. è presieduta dal membro più anziano dei Soci Collettivi Fondatori.
3) Può essere convocata in seduta ordinaria e straordinaria, mediante convocazione scritta da effettuarsi almeno 10 giorni prima della data di convocazione. La convocazione deve contenere data ed il luogo dell’assemblea (in prima ed in seconda istanza) ed il relativo ordine del giorno.
4) Hanno diritto d’intervento e di voto attivo tutti gli associati alla Rete – collettivi e individuali – che risultino regolarmente iscritti nel Libro dei Soci.
1) In seduta ordinaria – l’Assemblea è valida in prima convocazione quando è presente la metà più uno degli aventi diritto, e in seconda convocazione qualunque sia il numero dei presenti aventi diritto.
2) In seduta straordinaria – è valida sia in prima sia in seconda convocazione quando sono presenti almeno 2/3 degli aventi diritto.
3) L’assemblea, sia ordinaria che straordinaria, delibera a maggioranza dei presenti, con voto palese, fatta eccezione per le questioni relative alle persone. Nelle votazioni palesi, in caso di parità, prevale il voto del presidente.
4) Ogni socio validamente rappresentato in assemblea, ha diritto ad un solo voto. Non è ammesso il voto per delega, in qualunque forma.
5) Le deliberazioni dell’A.S. devono essere riportate su apposito verbale, firmate dal Presidente e dal segretario e raccolte in un apposito registro, numerato e siglato in ciascun foglio.
6) L’Assemblea in seduta ordinaria ha i seguenti compiti:
(I) eleggere tra i soci dell’Associazione il Presidente e due Vice presidenti, di cui uno vicario.
(II) discutere e approvare il bilancio preventivo e consuntivo;
(III) definire il programma generale annuale di attività dell’Associazione;
(IV) determinare il numero effettivo dei componenti il Comitato direttivo;
(V) eleggere e/o revocare i membri del Comitato direttivo;
(VI) nominare i componenti del Collegio dei garanti;
(VII) discutere e approvare le proposte di regolamento, predisposte dal Comitato direttivo per il funzionamento dell’Associazione e degli Organi sociali;
(VIII) decidere in merito ad ammissione e decadenza dei soci;
(IX) discutere e decidere sugli argomenti posti all’ordine del giorno;
11) L’Assemblea in seduta straordinaria delibera sulle seguenti questioni:
a) modifica dello Statuto;
b) scioglimento dell’Associazione.

Art. 6 – Il Comitato Direttivo (C.D.)
1) Il Comitato Direttivo è formato da un numero variabile da un minimo di 12 ad un massimo di 28 componenti eletti dall’A.S. – che ne determina il numero – in aggiunta al Presidente e ai due Vice- Presidenti.
2) I componenti eletti del Comitato Direttivo devono risultare, nella misura del 50% , compresi tra i Soci Collettivi ed Individuali Fondatori. L’altro 50% del C.D. sarà assegnato dall’A.S. ai Soci Collettivi Ordinari ed ai Soci Individuali Sostenitori.
3) Il Comitato è convocato e presieduto dal Presidente dell’Associazione. Si riunisce almeno 6 volte l’anno e ogni volta che il Presidente o un terzo dei suoi membri lo ritenga necessario.
4) Il Comitato è investito dei poteri e responsabilità indispensabili alla gestione dell’Associazione. Di conseguenza, per realizzare il programma di attività, pone in essere ogni atto esecutivo necessario.
5) Il Comitato direttivo può avvalersi dell’opera di esperti consulenti, che possono partecipare alle sedute senza diritto di voto. L’ammissione degli esperti è deliberata dalla maggioranza dei membri presenti nella riunione del Comitato in cui detti consulenti sono chiamati a partecipare.
6) Il Comitato direttivo è validamente costituito quando è presente almeno la metà più uno dei suoi membri con diritto di voto e delibera con le stesse modalità previste per l’Assemblea in seduta ordinaria.
7) Il Comitato direttivo ha i seguenti compiti:
a) attua tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione,
b) decide in ordine a nomina e revoca dell’ Osservatorio Scientifico-Giuridico di cui al successivo art.10, nonché alla designazione di rappresentanti dello stesso in eventuali Consulte istituite da Osservatori Regionali in materia di energia ed ambiente ;
c) elegge al suo interno il Tesoriere;
d) determina le sedi operative dell’Associazione;
e) propone all’assemblea i regolamenti per il funzionamento dell’associazione e degli organi sociali;
f) predispone per l’assemblea dei soci il programma annuale d’attività e le scelte relative alla struttura e al funzionamento dell’Associazione;
g) decide, su proposta del Presidente, su avvio e interruzione di eventuali rapporti di collaborazione e/o di consulenza;
h) redige su proposta del Direttore, il bilancio preventivo e consuntivo e li sottopone all’approvazione dell’assemblea;
i) riceve le domande di adesione di nuovi soci, su di esse esprime motivato parere, che sottopone all’assemblea;
l) ratifica o respinge i provvedimenti di urgenza adottati dal Presidente;
m) propone all’assemblea i provvedimenti di decadenza da socio.
8) Il Comitato direttivo dura in carica tre anni, ed è confermabile per un ulteriore mandato.
9) I componenti del Comitato direttivo non ricevono alcun emolumento o remunerazione, ma solo il rimborso delle spese sostenute e regolarmente documentate, in dipendenza della loro carica,
10) L’Assemblea dei soci in seduta ordinaria può revocare il mandato all’intero Comitato Direttivo qualora, successivamente alla elezione, venga meno la fiducia nella maggioranza dei suoi componenti. La revoca può riguardare, per lo stesso motivo, anche singoli membri del Comitato. L’assemblea è chiamata ad eleggere i nuovi componenti secondo le modalità del presente statuto.
11) In caso di dimissioni o decadenza di un membro del Comitato, il nuovo componente viene eletto dall’Assemblea, in seduta ordinaria.

Art. 7 – Il Presidente ed i Vice-Presidenti
1. Il Presidente è il legale rappresentante dell’associazione.
2. Convoca e presiede le riunioni dell’Assemblea e del Comitato Direttivo.
3. Può adottare provvedimenti d’urgenza , sottoponendoli entro 15 giorni alla ratifica del Com. Direttivo.
4. Sono eletti dall’A.S. anche due Vice-Presidenti, ai quali il presidente può delegare – in via temporanea o permanente, alcune delle sue funzioni. In caso di vacatio o grave impedimento del Presidente, le funzioni sono assunte dal Vicepresidente designato dal Presidente come “vicario”.
5. Il mandato del Presidente e dei Vice presidenti coincide temporalmente con quello del C.D.

Art. 8 – Il Tesoriere
1. Il Tesoriere è responsabile della cassa del CSV e della tenuta delle scritture contabili, collabora con il Presidente alla gestione amministrativa, alla stesura del bilancio preventivo e consuntivo, secondo gli indirizzi decisi dal Comitato direttivo.
2. Il mandato del Tesoriere coincide, sul piano temporale, con quello del Comitato Direttivo.

Art. 9 – Il Collegio dei Garanti (C.G.)
1) Il collegio dei Garanti è organo di garanzia statutaria, regolamentare e di giurisdizione interna.
2) Interpreta le norme di legge, statutarie e regolamentari e dà pareri sulla loro corretta applicazione.
3) Dirime le controversie insorte fra soci, fra soci e aspiranti soci, tra questi e gli organismi dirigenti e quelle fra organi sociali.
4) Il Collegio è formato da tre componenti effettivi e da due supplenti e rimane in carica tre anni; i membri effettivi eleggono al loro interno il Presidente. La carica di membro del Collegio è incompatibile con qualsiasi altra carica all’interno dell’Associazione.

Art. 10 – L’Osservatorio Scientifico-Giuridico (O.S.G)
in materia energetica ed ambientale
1) L’Osservatorio Scientifico-Giuridico è composto da 5 a 10 membri scelti dal C.D. tra gli esperti e gli studiosi dei campi d’intervento oggetto dell’attività sociale della Rete, con particolari competenze scientifiche e/o giuridiche su questioni, progetti e/o provvedimenti regionali in materia energetica ed ambientale.
2) La carica di membro del Comitato scientifico è incompatibile con qualsiasi altra carica all’interno dell’Associazione.
3) Qualora la Regione Campania istituisse la Consulta d’un Osservatorio Regionale relativo alle suddette tematiche, saranno designati a parteciparvi – a nome della Rete – uno o più componenti, scelti dal C.D. all’interno dell’OSG.

Art. 11 – Il Bilancio
1) L’esercizio sociale ha inizio il 1 gennaio e si chiude il 31 dicembre di ogni anno. A conclusione di ogni anno il Consiglio Direttivo deve redigere, il bilancio consuntivo e preventivo, da sottoporre all’Assemblea, che li discute e approva entro e non oltre i termini previsti dalla normativa vigente.
2) Dal bilancio consuntivo devono risultare i beni, i contributi e i lasciti eventualmente ricevuti dall’associazione.
3) Il patrimonio dell’associazione è costituito da: (a) eventuali beni mobili ed immobili di proprietà della stessa; (b) eventuali eccedenze degli esercizi annuali; (c) eventuali erogazioni, donazioni e lasciti.
4) Le fonti di finanziamento dell’associazione sono: (a) eventuali proventi derivanti dalla gestione diretta di attività, iniziative e progetti; (b) eventuali contributi pubblici e dei privati; (c) quote sociali.
5) E’ vietata durante la vita dell’ associazione la distribuzione, anche indiretta, di proventi, utili o avanzi di gestione, che – qualora sussistano – dovranno essere comunque impiegati a favore delle attività istituzionali previste dal presente Statuto.

Art. 12 – Modifiche dello Statuto
1) Le modifiche dello Statuto possono essere proposte dal Comitato direttivo, o da almeno 1/3 dei soci, all’Assemblea che si riunisce in forma straordinaria per deliberare nel merito.
2) Le deliberazioni vengono adottate secondo le prescrizioni statutarie (art. 5, comma 9 ).

Art. 13 – Scioglimento dell’Associazione
1) Lo scioglimento dell’Associazione viene deciso dall’Assemblea, che si riunisce in forma straordinaria. La deliberazione viene presa con il voto favorevole di almeno tre quarti dei soci.
2) In tal caso il patrimonio dell’associazione, dedotte le passività, sarà devoluto ad Associazioni senza scopo di lucro, aventi finalità analoghe a quelle descritte nel presente Statuto.

Art. 14 – Norme finali e transitorie
1) Esclusivamente per il primo triennio di operatività dell’Associazione, il Comitato Direttivo sarà composto dai Soci Individuali Fondatori (secondo quanto specificato all’art. 3 comma 3), integrati dai rappresentanti della Associazioni che ne sottoscriveranno l’Atto Costitutivo, assumendo la qualifica di Soci Collettivi Fondatori (art. 3 comma 2). I rimanenti posti – fino al raggiungimento di un massimo di 30 componenti del C.D.- saranno assegnati ai Soci Collettivi e Individuali Ordinari (art. 3, comma 4 e 5).
2) Per quanto non espressamente previsto dal presente Statuto valgono le norme del Codice Civile e – per quanto applicabili – le vigenti disposizioni legislative in materia

ORGANIGRAMMA ASSOCIATIVO
costituzione Associazione “RETE CAMPANA PER LA CIVILTA’ DEL SOLE E DELLA BIODIVERSITA’ “ (R.C.C.S.B)
Carissima/o…., con la pubblicazione sul BURC del 25 febbraio scorso, sembrava essersi concluso, come meglio non si poteva, il meraviglioso percorso per rendere legge della regione Campania la Legge di Iniziativa popolare sulla Cultura e Diffusione della Energia Solare, che insieme abbiamo promosso ed attivato.
Purtroppo, per gli immani interessi messi in discussione dalla nostra legge, vi è stato invece un violentissimo attacco ad essa, a livello sia nazionale sia regionale, addirittura utilizzando, in totale contrasto con lo Statuto Regionale, la Legge Finanziaria Regionale per cancellarla.
La mobilitazione attivata e la grande battaglia sostenuta hanno costretto il Governo Centrale a ridurre la impugnazione ai soli, pur importanti, articoli 4 e 5 e comma 2 dell’Art.11. La Regione è andata avanti invece con l’abrogazione di questi stessi punti, con la spudorata aggiunta dell’Art. 8 relativo alle incentivazioni, per l’evidente motivo di avere totale mano libera, fuori da ogni programmazione e controllo, nei finanziamenti e nelle scelte.
Si apre perciò ora una fase nuova di elevata valenza e di grandissimo impegno per ripristinare la integrità della legge popolare, per controllare con un vero Osservatorio finanziamenti e scelte che vengono fatte dalla Regione e in Campania, e per attuare tutti i contenuti della nostra legge, strettamente coniugati ad una fortissima crescita del consenso, della sensibilità e della cultura del Solare, in stretta e necessaria simbiosi con la cultura della Biodiversità.
Come ci siamo già detti più volte, ciò richiama la necessità di superare il Comitato Promotore della legge per attivare una vera Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità, estendendo la diretta partecipazione delle associazioni, dei comitati, dei gruppi, delle istituzioni e dei cittadini, che condividono i contenuti della legge e la sua armonizzazione con la Cultura della Biodiversità e sono interessati alla loro attuazione. Abbiamo perciò programmato per il giorno¬¬¬¬¬¬____ maggio alle ore 16,00 presso la sede della II Municipalità di Napoli, a Piazza Dante, l’Assemblea Costitutiva dell’Associazione. Naturalmente è di fondamentale importanza l’adesione tua e/o della tua Organizzazione e, per tutto quanto finora espresso, ne siamo certi. Come Comitato Promotore abbiamo elaborata una proposta di Statuto della nuova Associazione, che ti inviamo per osservazioni, integrazioni e modifiche. Ti saremmo grati se potessi comunicarci sia l’adesione che le osservazioni appena ti è possibile.
Ti salutiamo cordialmente.
Napoli, 8 maggio 2013
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Il Comitato Promotore:
umberto amato; salvatore borrelli; anna maria cicellyn comneno; antonio d’acunto; roberto de luca; salvatore de martino; michele di gerio; francesco diliberto; annamaria esposito; ermete ferraro; nicola lamonica; antonio locoteta; bruno miccio; francesco miccio; aldo pappalepore; pina prezioso; paola silvi; rosario stornaiuolo

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30 aprile 2013
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CAMPANIA. LEGGE REGIONALE SUL SOLARE: A RISCHIO GLI ARTICOLI PIU’ SIGNIFICATIVI
Tra Consiglio Regionale della Campania e Governo centrale una serie di tentativi per affossare la legge che rappresenterebbe una vera rivoluzione nell’uso delle energie alternative.

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30 aprile 2013
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Carissime/i, il gravissimo colpo di mano contro la legge popolare sul solare, oggi legge n.1 del 2013 della Regione Campania, fatto dal Governo Monti e dalla maggioranza alla Regione Campania ha una importantissima risposta istituzionale nella interrogazione parlamentare di SEL, che Vi alleghiamo, sperando naturalmente nel ripristino della sua integrità. Affettuosamente, il Comitato Promotore della Legge popolare sul Solare.
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Comunicato del 30 Aprile 2013
Legge Popolare Solare – oggi Legge n.1 del 2013 della Campania: Interrogazione Parlamentare di SEL sulla impugnativa governativa e sulla cancellazione nella finanziaria regionale di alcuni articoli.
L’incomprensibile impugnativa del Governo Monti degli articoli 4 e 5 e del comma 2 dell’articolo 11 ed il gravissimo colpo di mano attuato con il voto sulla finanziaria regionale che addirittura a quanto impugnato dal Governo aggiunge l’Articolo 8 della legge sulle incentivazioni sono stati portati da SEL Sinistra Ecologia e Libertà in Parlamento con interrogazione con risposta in Aula, primo firmatario l’On. Arturo Scotto.
La interrogazione percorre tutto il percorso dell’esaltante partecipazione e consenso popolare alla legge nella raccolta delle firme e successivamente alla sua massimamente positiva conclusione ed il voto unanime del Consiglio Regionale e di ben tre Commissioni Consiliari, la I, la II, e la VII.
L’interrogazione costituisce perciò un atto di fondamentale importanza per fare piena luce su quanto di gravissimo successivamente avvenuto nel mese trascorso dalla promulgazione della legge popolare fatta sul Bollettino Ufficiale delle Leggi della Campania il 18 febbraio scorso alla presentazione degli emendamenti soppressivi del 19 marzo scorso.
La interrogazione si conclude con la richiesta al nuovo Governo della rinuncia alla impugnativa della legge popolare sul solare e la contestuale impugnativa della legge finanziaria regionale per il palese contrasto con lo Statuto Regionale della Campania che fa esplicito divieto di inserire nella Finanziaria Regionale norme diverse da quelle attinenti al Bilancio.
Il ripristino della integrità della legge assume una forte valenza per dare compiutezza agli immensi obbiettivi in essa contenuti di ogni natura, ambientale, culturale, sociale, di economia e sviluppo, di lavoro, di ricerca, e di reale lotta ai clan malavitosi interessati a mettere le mani sulle fonti rinnovabili.

Il Comitato Promotore
umberto amato; salvatore borrelli; anna maria cicellyn comneno; antonio d’acunto; roberto de luca; salvatore de martino; michele di gerio; francesco diliberto; annamaria esposito; ermete ferraro; nicola lamonica; antonio locoteta; bruno miccio; francesco miccio;aldo pappalepore; pina prezioso; paola silvi; rosario stornaiuolo; valeria vaiano

All’Ill.mo Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri.
Interrogazione Urgente con risposta in aula avente ad oggetto:
Emendamento regionale abrogativo articoli e Impugnativa del Consiglio dei Ministri del 6 Aprile 2013 avverso la legge regionale della Campania n.1 del 2013 “Cultura e diffusione della Energia Solare in Campania”

I sottoscritti Deputati del Gruppo Parlamentare di SEL
PREMESSO CHE
– Il 25 febbraio del 2013 è stata pubblicata sul BURC n. 12 del 2013 la legge regionale n. 1 del 18 febbraio 2013 “ Cultura e Diffusione della Energia Solare in Campania”;
– la legge era stata approvata all’unanimità, nella seduta del Consiglio Regionale della Campania del 10 gennaio 2013;
– sempre all’unanimità, la legge era stata precedentemente approvata nella I Commissione permanente per la verifica dell’Ammissibilità, nella VII Commissione Permanente per il merito e nella II Commissione per le norme Finanziarie:
– La legge approvata è di iniziativa popolare ai sensi dell’art 12 dello Statuto della Regione Campania;
– La legge è stata sottoscritta da circa 20000 cittadini della Regione, con 13375 firme regolarmente depositate, raccolte in 50 comuni ed in tutte le Province della Campania,
– la legge, sia nel percorso della sua scrittura che in quello della raccolta di firme, ha avuto un consenso ed una partecipazione eccezionale, superiore ad ogni immaginazione da parte dei singoli cittadini, delle associazioni culturali ed ambientaliste, del mondo scientifico, economico e produttivo, di istituzioni locali, a partire dall’adesione all’unanimità del Consiglio Comunale di Napoli;
– Che tale consenso è ulteriormente fortemente cresciuto dopo che la iniziativa popolare è divenuta legge, per le grandissime attese in essa riposte:
EVIDENZIATO CHE
– la legge pone la Campania quale fondamentale riferimento nazionale ed internazionale nel campo dell’energia solare nelle sue diverse espressioni, tutelando l’ambiente, contribuendo alla salvaguardia del Clima ed attivando fortemente economia, produzioni, ricerca, lavoro, cultura, relazioni e scambi scientifici, tecnologici e commerciali;
– essa, contestualmente, per la sua natura programmatoria e pianificatrice, costituisce un grande baluardo, assolutamente necessario ed urgente, da estendere a tutto il Paese, contro l’incontrollato saccheggio del territorio che spesso accompagna anche le fonti rinnovabili e contro i clan malavitosi che investono su tali fonti, come avvenuto in moltissimi casi in questi anni;
– dovrebbe essere perciò di interesse primario sia del Governo regionale che Centrale la piena ed urgente attuazione della legge;
SOTTOLINEATO INVECE CHE
– solo dopo un mese dalla entrata in vigore della legge è stato presentato in piena notte ed approvato a maggioranza nella II Commissione, quella del Bilancio, un emendamento nella legge finanziaria regionale 2013 abrogativo di gran parte dell’articolato della legge: gli artt 3, 4, 5, 7, 8 9, cancellando in sostanza la legge stessa;
– l’Art 60 dello Statuto della Regione Campania recita: “La Regione, nei modi previsti dalla legge di contabilità, approva la legge finanziaria, che deve contenere esclusivamente norme di natura finanziaria”;
– pertanto l’emendamento non era assolutamente proponibile nella Finanziaria;
– l’emendamento soppressivo dei predetti articoli legge non è stato accompagnato neanche da una relazione o nota esplicativa;
– dal Presentatore dell’emendamento e dal Presidente della Regione la giustificazione è stata motivata alla Stampa come richiesta del Governo Centrale per la incostituzionalità dei citati articoli;
– il Consiglio dei Ministri in data 6 Aprile ha deciso la impugnazione degli articoli 4, 5, ed il secondo comma dell’Art 11 della legge;
– conseguentemente era manifesta una discrepanza profonda tra il deliberato del Consiglio dei Ministri e il predetto emendamento soppressivo degli articoli della legge;
– la predetta discrepanza genera ulteriori ombre profonde sul perché e su quali siano stati i soggetti che abbiano potuto indurre gruppi politici e consiglieri regionali a cambiare parere su una legge entrata in vigore meno di un mese prima e da essi approvata;
– che ancora nel maxiemendamento finale alla finanziaria regionale dalla Giunta e dalla Maggioranza che la sostiene è stato inserita non solo l’abrogazione di quanto impugnato dal Governo relativo agli articoli 4 e 5 e comma 2 dell’Art 11, ma addirittura l’art 8 sulle incentivazioni non impugnato dal Governo;
– che sul maxiemendamento alla finanziaria e conseguentemente sull’abrogazione dei predetti articoli e comma 2 dell’art. 11 è stato posto, ottenendolo, il voto di fiducia della Giunta;
– le abrogazioni di cui sopra riportano nei fatti la Regione in una condizione di vuoto legislativo, ridando mani libere alla Giunta Regionale, nei finanziamenti, nelle scelte, nelle concessioni, con la conseguenza gravissima ed irresponsabile dell’assenza di ogni tutela del territorio e di creare condizioni fortemente favorevoli alla camorra, alla ndrangheta, alla mafia, ed in generale ai clan malavitosi, interessati ad investire e riciclare sulle fonti rinnovabili;
– quanto sopra, per la prima parte, è fortemente avvalorato dalla caduta a pioggia di ingenti risorse regionali, centinaia di milioni di euro, estranea ad ogni programmazione e pianificazione, fuori da ogni controllo, annunciata l’11 Aprile scorso, dal presentatore dell’emendamento soppressivo degli articoli della legge sul solare in Commissione Bilancio, nel corso della manifestazione EnergyMed alla Mostra d’Oltremare a Napoli;

– EVIDENZIATO ALTRESI’ CHE
– con l’articolo 4 delle legge regionale , “Nel rispetto delle competenze Stato-Regioni in materia di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia previste dalla Costituzione e dalle leggi statali”, la Regione sceglie di attivare l’epocale processo della transizione dal modello energetico fondato sulle fonti fossili a quello fondato sulla energia solare nell’accezione complessiva di fonti rinnovabili;
– la regione è legittimata a tale scelta perché ai sensi dell’ultimo capoverso del terzo comma dell’art 117 della Costituzione, nelle materie di legislazione concorrente, qual è quella in esame, spetta alle Regioni la potestà legislativa;
– La scelta della transizione dalla produzione e dal modello fossile a quelli delle fonti rinnovabili è dettata sia dal rapido crescente esaurirsi delle risorse fossili nel Mondo e dall’imponente crescita del loro costo, e sia dagli immensi benefici conseguenti all’impiego delle rinnovabili, per l’ambiente, per il clima, per la bilancia dei pagamenti del Paese, per l’economia, per la produzione ed il lavoro, per la cultura e la scienza;
– EVIDENZIATO ANCORA CHE.
– l’art. 5 della legge, è la logica conseguenza legislativa della volontà della Regione di cui all’Art1 della stessa legge della “scelta del Sole come sua primaria fonte di energia per ogni sua attività, civile e produttiva”, per cui la crescita del soddisfacimento della domanda energetica per via solare comporta la contestuale diminuzione di quella per via fossile e del progressivo smantellamento delle grandi linee di trasmissione a 380kV e 220kV;
– lo stesso articolo ha la sua legittimità costituzionale nelle motivazioni espresse per il precedete art. 4 ed ha un valore fondamentale nella reale attuazione di dichiarazioni di volontà e programmatiche del progressivo incremento delle fonti rinnovabili espresse a livello politico ed istituzionale;
– la progressiva copertura della domanda di energia da fonte Solare per la sua natura di energia ovunque presente ed omogeneamente distribuita e perciò “locale” implica, come è scritto nell’articolo della legge, la riduzione della importazione regionale di energia, mediante un piano di dismissione delle reti elettriche a 380 kV e a 220 kV;
– che la progressiva dismissione ed il successivo smantellamento delle predette reti costituisce un grandissimo beneficio per le Comunità e per la intera Biodiversità dei territori da esse attraversate, sia per la eliminazione dell’inquinamento elettromagnetico presente sia per il recupero del territorio elettromagneticamente inquinato, che per la sua sola superficie interessata è sufficiente a coprire per via solare l’intero fabbisogno energetico regionale come nazionale;
– EVIDENZIATO INFINE CHE
– che l’Art 11 è di fondamentale importanza per una nuova politica, un nuovo modello e una nuova economia, una nuova produzione, organizzazione e distribuzione dell’energia perché riporta alle Comunità locali la programmazione e la pianificazione delle scelte in coerenza con la natura della totale territorialità della disponibilità della energia solare;
– la preziosità del territorio, la sua tutela e la sua corretta fruizione sono i fondamenti di una nuova politica energetica sinergica e sintonica con le altre esigenze delle Comunità e della Biodiversità locali;
– e pertanto vanno strettamente armonizzate, fino a costituirne parte essenziale, con i Piani Urbanistici e gli altri piani e strumenti di pianificazione territoriale, come è indicato nella legge regionale al comma 2, impugnato dal Governo;
– la programmazione e la pianificazione della energia producibile in ogni territorio derivante dai PESC (Piani Energetici Solari Comunali) dà certezze alla Comunità locale e ad ogni operatore che vuole concorrere alla sua realizzazione, riducendo fortemente le condizioni della corruzione e della imposizione da parte della malavita organizzata;
– Il comma 2 dell’Art 11 della legge regionale trova sua piena validità costituzionale nel comma 2 dell’Art 118 della Costituzione che recita: “i Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze” così come avvenuto con la legge regionale n.1 del 18 febbraio 2013.
– RIBADITO CHE
– la impugnativa degli Artt 4, 5, e comma 2 della legge da parte del Governo e l’emendamento regionale abrogativo degli articoli , 4, 5, 8, e comma 2 dell’Art.11 costituiscono:
– atti gravissimi verso la democrazia e la partecipazione popolare e verso la necessaria e corretta scelta del Solare nelle sue molteplici espressioni di rinnovabilità:
– un danno abnorme all’Ambiente, alla Campania e all’intero Paese;
– un forte favore ai clan malavitosi;
– INTERROGANO IL Sig. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PER CONOSCERE:
– tutto quanto avvenuto tra Governo Centrale e Regione Campania e che ha portato all’emendamento abrogativo prima degli articoli, 3, 4, 5, 7, 8 e 9, e successivamente 4, 5. 8, e comma 2 dell’Art.11:
– se vi sono state interferenze di soggetti esterni ai Governi centrali e Regionali al fine della proposizione sia dell’emendamento abrogativo regionale che della impugnativa governativa;
– se intende accertare la legittimità nonché la coerenza agli obbiettivi nazionali ed europei delle delibere di Giunta Regionale relative al settore energetico dopo la entrata in vigore della legge regionale della Campania n.1 del 2013;
– Se intende operare per impugnare la Legge finanziaria della Regione Campania per quanto concerne l’abrogazione degli articoli, 4, 5, 8. e comma 2 art.11, delle legge regionale della Campania n.1 del 2013, perché in contrasto con lo Statuto Regionale della Campania;
– se intende rinunciare alla impugnativa davanti alla Corte Costituzionale degli artt 4 e 5 e comma 2 dell’Art 11. della legge n.1 del 18 febbraio 2013, per le motivazioni precedentemente indicate da EVIDENZIATO ALTRESI CHE fino alla fine.

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16 aprile 2013
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E’ in atto il Consiglio regionale. Spudoratamente, oltre ogni limite di dignità e decenza hanno riproposto l’emendamento aggiungendo a quanto impugnato dal governo Centrale anche l’articolo 8, che guarda caso riguarda le incentivazioni. il comitato promotore della legge popolare sul solare.
Ill.mi Presidenti, Ill.mi Consiglieri, è in atto il consiglio regionale sulla finanziaria regionale 2013: si sta per compiere una vergogna al di sopra di ogni limite cancellando l’articolo 8 non impugnato dal governo e gli articoli 4 e 5 ed il comma 2 dell’articolo 11 impugnati dal governo. Vi rimettiamo il nostro appello a bloccare il violento colpo di mano in atto.
Cordialmente, il Comitato Promotore della legge Popolare sul Solare.
antonio d’acunto [adacunto@alice.it]

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8 aprile 2013
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“Il Comune di Napoli sostiene la Legge Regionale Cultura e diffusione della energia solare in Campania.
Per questo, chiediamo sia soppresso l’emendamento, approvato all’interno della Commissione regionale bilancio nell’ambito della finanziaria, con cui di fatto la legge sul solare è stata svuotata di senso, abrogandone alcuni articoli determinanti.
La Legge Regionale sul solare, di cui sono stato fra i primi firmatari, è nata da iniziativa popolare ed è espressione della necessità di favorire la diffusione decentrata della produzione di energia da fonti rinnovabili, riconoscendo alle comunità locali ed ai comuni un ruolo primario nelle decisioni e nella gestione della energia solare, in armonia con i valori architettonici, archeologici, storico-culturali del territorio stesso.
Questa legge è, anche, uno strumento concepito per arginare il monopolio delle lobbies e l’infiltrazione delle mafie in un settore così importante come quello delle fonti rinnovabili.
Ci auguriamo dunque sia rispettata la volontà popolare e il ruolo centrale che le comunità ed i territori devono rivestire in questi ambiti strategici che, come il solare, possono riguardare i destini collettivi e il benessere comune.
Per Napoli e per la Campania, inoltre, questa legge è utile ad incentivare i livelli occupazionali e il settore della ricerca”.
Lo scrive sul suo profilo facebook il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, appostando anche il link per sottoscrivere l’appello www.laciviltadelsole.it oppure direttamente http://www.activism.com/it_IT/petizione/appello-a-difendere-la-legge-regionale-sul-solare-in-campania/43042

Marzia Bonacci
portavoce Luigi de Magistris
mob. +39 3803682674
marziabonacci@yahoo.it
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3 APRILE 2013
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Dalle incredibili, assurde, risposte al “il Mattino” del presentatore dell’emendamento abrogativo di importantissimi articoli della legge popolare sul solare comincia ad emergere la natura vera e gli immani interessi del violento colpo di mano che si sta cercando di attuare con la finanziaria regionale della Campania, che non ha nulla a che vedere con il merito delle leggi.
Il Consiglio Regionale che dovrebbe approvare tali immani vergogne, fatte dalla massima Istituzione della Campania, dovrebbe tenersi la settimana prossima. Abbiamo pochi giorni per far sentire fortissimo il nostro NO ed imporre la cancellazione dell’emendamento, firmando la petizione sottostante ed inviando l’email allegato alla regione . La tutela della legge popolare sul solare della Campania è emblema fondamentale per l’intero Paese, come ci racconta proprio il presentatore dell’emendamento! Grazie! Il Comitato Promotore della legge popolare sul solare

Carissime/i Amiche/i,
la legge popolare sul solare in Campania promulgata come Legge Regionale n.1 del 2013 il 18 febbraio scorso è sotto il violentissimo attacco della potentissime lobbies del petrolio e delle altre fonti fossili, delle perforazioni nazionali ed internazionali, della produzione di energia da rifiuti negli inceneritori e della politica legata a tali immani interessi; solo una grande risposta di tutti quanti pensano che occorre un modello energetico e di sviluppo nuovo ed alternativo ed il ricorso conseguente alla fonte solare nella sua globale accezione di rinnovabilità può annullare questa vergognosa – oltre ogni immaginabile limite per il merito ed il metodo – operazione, massimamente mortificante anche del valore stesso delle Istituzioni e della volontà e della partecipazione dei Cittadini . Vi chiediamo perciò di aiutarci quanto più possibile sottoscrivendo la petizione allegata,ed estendendo quanto più possibile tali iniziative a chiunque possa condividerle. Certi del Vostro fondamentale contributo, Vi ringraziamo e Vi porgiamo i più affettuosi saluti. Il Comitato promotore della Legge di iniziativa popolare sulla cultura e diffusione dell’energia solare in Campania
la petizione è possibile sottoscriverla al seguente indirizzo: http://www.activism.com/it_IT/petizione/appello-a-difendere-la-legge-regionale-sul-solare-in-campania/43042
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2 APRILE 2013
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Carissime/i Amiche/i,
la legge popolare sul solare in Campania promulgata come Legge Regionale n.1 del 2013 il 18 febbraio scorso è sotto il violentissimo attacco della potentissime lobbies del petrolio e delle altre fonti fossili, delle perforazioni nazionali ed internazionali, della produzione di energia da rifiuti negli inceneritori e della politica legata a tali immani interessi; solo una grande risposta di tutti quanti pensano che occorre un modello energetico e di sviluppo nuovo ed alternativo ed il ricorso conseguente alla fonte solare nella sua globale accezione di rinnovabilità può annullare questa vergognosa – oltre ogni immaginabile limite per il merito ed il metodo – operazione, massimamente mortificante anche del valore stesso delle Istituzioni e della volontà e della partecipazione dei Cittadini . Vi chiediamo perciò di aiutarci quanto più possibile sottoscrivendo la petizione allegata,ed estendendo quanto più possibile tali iniziative a chiunque possa condividerle.
Certi del Vostro fondamentale contributo, Vi ringraziamo e Vi porgiamo i più affettuosi saluti.
Il Comitato promotore della Legge di iniziativa popolare sulla cultura e diffusione dell’energia solare in Campania
LA PETIZIONE: è possibile sottoscriverla al seguente indirizzo: http://www.activism.com/it_IT/petizione/appello-a-difendere-la-legge-regionale-sul-solare-in-campania/43042

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27 marzo 2013
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Carissime/i, purtroppo è in atto un violentissimo attacco alla legge regionale di iniziativa popolare sul solare in Campania: con la sua approvazione ed entrata in vigore il 18 febbraio scorso, chiaramente immani affari, colossali e consolidati interessi sono stati messi in discussione e perciò la si cerca di devitalizzare e cancellare! A tal fine è stato presentato ed approvato in II Commissione un emendamento nella finanziaria abrogativo degli articoli 3, 4, 5, 7, 8 e 9 della legge approvata. Per i contenuti e per il percorso della sua approvazione , La legge, è emblematico patrimonio di tutto quanto a livello sia individuale che collettivo, si muove per un nuovo modello di sviluppo e di società e di attuazione dei valori di democrazia e di partecipazione: Vi chiediamo perciò sia a livello regionale che nazionale un fortissimo impegno a sostenere direttamente – inviando l’email dell’appello alla regione – e a diffondere l’appello allegato.
Con affetto, il Comitato Promotore della Legge Popolare sul Solare.

APPELLO PER LA LEGGE SUL SOLARE
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Appello alla mobilitazione nazionale a difesa della legge popolare sul solare in Campania.
E’ incredibile!! Cento, mille volte incredibile!!
Il 18 febbraio scorso è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania la Legge Regionale n.1 “Cultura e Diffusione della Energia Solare in Campania”, divenendo da tale data legge ufficiale della Regione Campania.
La legge è stata discussa ed approvata alla unanimità in Consiglio Regionale ed in ben tre Commissioni del Consiglio stesso, la I sulla ammissibilità, la VII sul merito e la II sulle norme finanziarie. Ieri, ad un mese dalla sua entrata in vigore è stato approvato, con la opposizione netta ed il conseguente voto contrario del PD, un emendamento nella legge finanziaria che abroga praticamente metà della legge, ovvero gli articoli 3, 4, 5, 7, 8, 9.
Che cosa è successo perché in un mese la stessa Commissione e gli stessi Consiglieri che avevano votato a favore della legge e che avevano fatto anche eclatanti dichiarazioni alla stampa esaltando e facendo proprio, l’eccezionale valore della legge, abbiano cambiato idea ed oggi si mobilitano per la cancellazione indiretta della legge? Quali potentissime lobbies si sono mosse per difendere i loro immani interessi messi in discussione dai grandi valori della legge popolare? E’ la estremamente inquietante domanda che non può non porsi anche sul piano della stessa Magistratura, tenendo conto che anche assurde proposte di cancellazione di gran parte della legge popolare non vengono attivate secondo le normali procedure istituzionali di corretta discussione di nuova legge modificativa della legge stessa, ma con un autentico colpo di mano, con un emendamento nella legge Finanziaria, in una Commissione, la II, che non ha il ruolo istituzionale di entrare nel merito ma quello di effettuare la copertura finanziaria!!
E’ un atto gravissimo quello che si sta cercando di attuare calpestando la volontà popolare – mai legge regionale di iniziativa popolare ha avuto tale consenso su ogni piano – e violentando lo stesso Statuto della Regione che ne costituisce la Costituzione della Campania e che assegna un ruolo fondamentale alla iniziativa popolare.
E’ un atto gravissimo profondamente contrario agli interessi ambientali, culturali, economici, produttivi, scientifici, sociali di democrazia e partecipazione della campania e dell’intero Paese.
Il Comitato Promotore della Legge Popolare sul Solare, nel mentre chiede a tutti i Gruppi Politici della Campania di respingere l’emendamento di cancellazione di contenuti fondamentali della legge, chiede, a livello nazionale, a tutti cittadini, alle organizzazioni, ai movimenti, alle forze sociali e politiche, alle istituzioni al mondo della cultura della scienza, che hanno sostenuto e sostengono la legge, una grande mobilitazione a tutela della legge stessa , dei suoi contenuti e dei valori fondamentali di democrazia e di partecipazione che essa esprime invitando ad inviare una mail ai Presidenti del Consiglio Regionale e della Giunta Regionale e ai singoli Consiglieri con la semplice scritta:
“La legge di iniziativa popolare sul solare, oggi legge n.1/13 della Regione Campania, è un immenso patrimonio della Regione e del Paese e va pienamente tutelata. Estremamente preoccupati di quanto oggi, di poco chiaro e corretto anche sul piano della procedura istituzionale, è in atto nella discussione sulla legge finanziaria della regione per la soppressione di fondamentali contenuti di Essa, Vi chiediamo di respingere l’emendamento di cancellazione dei suoi articoli, 3, 4, 5, 7, 8 e 9, protocollo n.252/19 del 19 marzo 2013 approvato nella II Commissione. Certi dell’accoglimento della nostra richiesta, Vi ringraziamo e Vi porgiamo i più distinti saluti.

Per il Comitato Promotore
umberto amato; salvatore borrelli; anna maria cicellyn comneno; antonio d’acunto;desiree d’accico, roberto de luca; salvatore de martino; michele di gerio; francesco diliberto; annamaria esposito; ermete ferraro; nicola lamonica; antonio locoteta; bruno miccio; francesco miccio;aldo pappalepore; pina prezioso; ciro scafa; paola silvi; rosario stornaiuolo; valeria vaiano

Napoli, 27 marzo 2013

Indirizzi Presidenti Consiglio Regionale. Giunta Regionale e Consiglieri Regionali
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romano@consiglio.regione.campania.it;seg.presidente@regione.campania.it;ass.demita@regione.campania.it;ass.cosenza@regione.campania.it;ass.miraglia@regione.campania.it;segreteria.romano@regione.campania.it;ass.sommese@regione.campania.it;ass.trombetti@regione.campania.it;ass.giancane@regione.campania.it;segreteria.nappi@regione.campania.it;ass.russo@regione.campania.it;ass.taglialatela@regione.campania.it;ass.vetrella@regione.campania.it; cobellis.lui@consiglio.regione.campania.it;deflaviis.ugo@consiglio.regione.campania.it;salvatore.gen@consiglio.regione.campania.it;giordano.edu@consiglio.regione.campania.it;martusciello@consiglio.regione.campania.it;nappi.ser@consiglio.regione.campania.it;oliviero.gen@consiglio.regione.campania.it;russo.gpe@consiglio.regione.campania.it;sommese.car@consiglio.regione.campania.it;vessella.ann@consiglio.regione.campania.it;grimaldi.mas@consiglio.regione.campania.it;raia.pao@consiglio.regione.campania.it; topo.raf@consiglio.regione.campania.it;amente.maf@consiglio.regione.campania.it;aveta.car@consiglio.regione.campania.it;baldi.gio@consiglio.regione.campania.it;segreteria.caputo@consiglio.regione.campania.it;deflaviis.ugo@consiglio.regione.campania.it;foglia.pie@consiglio.regione.campania.it;gabriele.cor@consiglio.regione.campania.it;marciano.ant@consiglio.regione.campania.it;maisto.giu@consiglio.regione.campania.it;marrazzo.nic@consiglio.regione.campania.it;martusciello@consiglio.regione.campania.it;mocerino.car@consiglio.regione.campania.it;nugnes.dan@consiglio.regione.campania.it;oliviero.gen@consiglio.regione.campania.it;ruggiero.ant@consiglio.regione.campania.it;schiano.mic@consiglio.regione.campania.it;sentiero.raf@consiglio.regione.campania.it;sommese.car@consiglio.regione.campania.it;vessella.ann@consiglio.regione.campania.it;

2 aprile 2013
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LA NOTA E’ NELLA RUBRICA ” AMBIENTE e…” DEL PORTALE www.argacampania.
it
Cara Presidente Geppina Landolfo e cari colleghi giornalisti e soci
Arga Campania “Francesco Landolfo”, da Antonio Dacunto l’appello a
firmare la petizione per evitare che la legge regionale sul solare non
venga attuata in tutto il suo articolato.
Conosco Antonio sin da quando era consigliere regionale: uno che
non s’arrendeva mai (e nemmeno ora…).
Da sempre, infatti, ha combattuto per la tutela dell’ambiente e per
l’affermazione delle fonti di energia alternative.
Ora che, con l’approvazione della legge regionale di iniziativa
popolare del suo Comitato, il suo sogno si è avverato, c’è qualcuno
che non vuole che si vada avanti.
Io ho firmato, mi auguro che voi tutti lo facciate convinti che con
le cose che riguardano l’ambiente, (peraltro settore di cui ci
occupiamo), non si può più scherzare.
Un caro saluto a tutti, Gianpaolo Necco.


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