CONFCOPERATIVE CAMPANIA
le news a cura della
Dott.ssa Marina Bisogni

24 giugno 2013
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Giovani cooperatori della Campania guardano all’Europa: comincia domani a Roma il corso di formazione
I giovani cooperatori della Consulta di Confcooperative Campania si preparano ad un percorso di formazione a Roma.
In vista dell’Assemblea dell’Alleanza delle cooperative italiane del prossimo 26 giugno 2013, i ragazzi della Campania prenderanno parte al seminario“I giovani cooperatori e l’interazione con la comunità europea”.
Il corso si terrà il pomeriggio del 25 giugno 2013 e coinvolgerà fino a nove under 35 per ogni Consulta regionale del Paese.
Poi i ragazzi parteciperanno il giorno dopo ai lavori dell’Alleanza.
« Si tratta di un’opportunità nuova per i giovani cooperatori campani che potranno confrontarsi con i loro colleghi delle diverse regioni d’Italia e discutere di come sviluppare, attraverso le opportunità della comunità europea, progetti per il proprio territorio» dichiara in una nota Giovanni Tagliaferri che insieme a Marco Luongo coordina la Consulta campana.
E conclude: «Credo sia un’occasione di conoscenza importante, ma anche di crescita per la futura classe dirigente di Confcooperative Campania. Abbiamo avuto molte adesioni, specie da Avellino, Benevento e Napoli, anche al di là delle aspettative» .

La Consulta dei giovani cooperatori è nata in Campania il 18 febbraio 2013. Ne fanno parte 20 cooperatori under 35 attivi in vari settori economici.
La definizione dell’organismo serve per farne un ricettacolo di bisogni e quindi di proposte, di studio e di interlocuzione istituzionale. Quest’anno il quotidiano Vita ha citato Giovanni Tagliaferri, uno dei referenti della Consulta, tra i 100 talenti italiani.
La Consulta dispone di uno spazio sul portale di Confcooperative Campania
www.confcooperative.campania.it
Per approfondire:
Il programma del seminario:
1 -Quadro delle formazioni socio-economiche che fanno lobbying a Bruxelles;
2 – Le cooperative:
• Il movimento cooperativo nel mondo (accenni)
• La strutturazione del movimento cooperativo in Europa
• Modelli di organizzazione cooperativa (accenni)
• Confcooperative a Bruxelles
• Le alleanze nell’Economia Sociale Europea (accenni).
3 – I collegamenti con le istituzioni europee;
4 – Eventi significativi recenti;
5 – Approfondimenti:
• Appalti; aiuti di stato; PAC; CCCTB
• Legislazione bancaria recente ed impatto sulle BCC
• Imprenditoria sociale, innovazione sociale, Piano imprenditorialità 2020.

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11 giugno 2013
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Tirocini formativi: anche Confcooperative Campania firma l’accordo.
Maria Rosaria Soldi, direttore Confcooperative Campania,(nella foto), ha firmato oggi (11 giugno 2013) alla presenza dell’assessore al Lavoro Severino Nappi e insieme alle altri parti sociali, la bozza di regolamentazione regionale in materia di promozione e disciplina dei tirocini formativi.
«Ho apprezzato molto il lavoro di rielaborazione e di mediazione dell’assessore tra le diverse istanze delle Associazioni coinvolte. Inoltre, Nappi, sempre nel rispetto delle linee guida nazionali, ha saputo caratterizzare il regolamento senza dimenticare l’andamento locale delle politiche del lavoro.
Tutte le proposte, comunque, sono state canalizzate verso tirocini di qualità, capaci realmente di trasferire il know how ai giovani» ha commentato la Soldi.
Tra le particolarità che meritano attenzione l’estensione del campo di applicazione in Campania anche a chi ha conseguito solo la licenza media. Un’attenzione questa non secondaria vista la grossa dispersione scolastica nel nostro territorio.
E per il mondo della cooperazione una norma ad hoc: i soci lavoratori delle società cooperative vanno considerati alla stessa stregua dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato (art 7, comma 2).
«Un comma esplicitamente dedicato alla cooperazione è un successo, segno che stiamo andando nel verso della buona rappresentanza» aggiunge la Soldi.
L’assessore ha presentato il testo del regolamento integrato con le osservazioni che le parti sociali hanno elaborato fino allo scorso 6 giugno 2013.
Poi ha proceduto alla lettura della bozza articolo per articolo, solleticando il dibattito e il confronto estemporaneo.
Alla fine, con il placet di tutti, i presenti hanno firmato l’accordo.
da: bisogno.m@confcooperative.it

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DISCIPLINA TIROCINI E STAGE, FIRMATA INTESA REGIONE – PARTI SOCIALI
L’assessore al Lavoro e alla Formazione Severino Nappi, ha siglato stamattina l’accordo per la disciplina dei tirocini e degli stage in Campania.
L’intesa è stata firmata con Confindustria, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Unioncamere, Confprofessioni, Ordine Consulenti del Lavoro, Confazienda, Ebac, Confcooperative, Cna, Confesercenti, Casartigiani, Claai, Confagricoltura, Federmanager Cida, Unioncamere, Cidec.
I principali profili dell’accordo regionale sono rappresentati dalla retribuzione dei tirocinanti, di 400euro al mese; dalla semplificazione delle regole in ingresso e dai maggiori controlli in itinere e dallo stretto raccordo tra percorsi scolastici, di formazione e di successivo inserimento nel mondo del lavoro, anche attraverso l’utilizzo del contratto di apprendistato.
L’accordo nei prossimi giorni sarà portato all’approvazione della Giunta e alla ratifica da parte del Consiglio regionale: il percorso si sta attuando nei termini previsti dalla legge nazionale, che prevedono l’adeguamento regionale entro il 24 luglio 2013.
Nel corso dell’incontro con le parti sociali è stato inoltre siglato un accordo per l’attuazione dell’apprendistato di primo livello nel sistema dell’artigianato.
REGIONE CAMPANIA. COMUNICATO UFFICIO STAMPA DELL’11 GIUGNO 2013
[ufficio.stampa@regione.campania.it]
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31 maggio 2013
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Tirocini formativi. Confcooperative Campania: « Il tirocinio occasione per i giovani, anche cooperatori».
Fare del tirocinio formativo un trampolino di lancio per l’occupazione campana e licenziare una normativa più “generosa” di quella nazionale. Sono questi i punti di cui hanno discusso l’assessore al Lavoro Severino Nappi, Confcooperative Campania e le altre parti sociali, convocate per la presentazione della bozza “Regolamentazione regionale in materia di promozione e disciplina dei tirocini formativi”.
Per Confcooperative Campania era presente Umberto Amoroso, presidente della Federlavoro e Servizi.
«A leggere la bozza riscontro diversi aspetti positivi. Il primo è la ratio stessa della legge. Mai come in questo periodo i giovani hanno bisogno di risposte dal mondo del lavoro, anche rispetto alla formazione. Il secondo è che la bozza campana contempla una percentuale di tirocinanti ospitabili più ampia. Il terzo, proprio della cooperazione e questo lo vogliamo rimarcare, è che i soci lavoratori delle società cooperative vanno considerati alla stessa stregua dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato» spiega Amoroso.
Soddisfazioni anche dai dirigenti di Confcooperative Campania Carlo Mitra e Maria Rosaria Soldi. «Un comma (art 7, comma 2) esplicitamente dedicato alla cooperazione è un successo, segno che stiamo andando nel verso della buona rappresentanza» dicono.
Le parti sociali avranno tempo fino al prossimo 6 giugno per presentare osservazioni, mentre l’approvazione definitiva della bozza è in calendario per l’11 giugno 2013.
Il tirocinio secondo la bozza
La bozza definisce il tirocinio formativo misura di politica attiva del lavoro che consiste in un periodo di formazione con inserimento in un contesto produttivo e di orientamento al lavoro svolto presso datori di lavoro pubblici o privati. Attraverso tale strumento si consente al tirocinante di acquisire competenze professionali per arricchire il proprio curriculum e favorire l’inserimento o il reinserimento lavorativo. Le tipologie di tirocinio contemplate sono: tirocini formativi e di orientamento, tirocini di inserimento o reinserimento, tirocini stipulati a favore di persone svantaggiate, tirocini a favore di soggetti disabili e tirocini per cittadini extracomunitari non appartenenti all’Unione Europea.

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30 maggio 2013
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Agricoltura sociale, la cooperazione sociale: «la legge va emendata».
«La legge regionale sull’agricoltura sociale va emendata con un riferimento chiaro alla disciplina nazionale della cooperazione sociale (legge n 381 del 1991). Così com’è esclude di fatto le cooperative sociali dall’essere soggetti promotori dell’agricoltura sociale e questo è un paradosso. Le cooperative sociali sono state, difatti, le prime a sperimentare questa pratica innovativa che ha connotazioni precise, radicate nell’integrazione tra settori». A dirlo sono Giuliano Ciano, responsabile regionale Forum dell’Agricoltura sociale ed i tanti cooperatori, intervenuti stamane, presso la Fattoria sociale “Fuori di zucca”, al convegno “Agricoltura sociale in Campania: panorama e scenari” organizzato da Fedagri e da Federsolidarietà Confcooperative Campania, in collaborazione con il Forum dell’Agricoltura sociale, Progetto Policoro e Libera Campania.

Sul punto Lucia Coletta e Italo Santangelo, dell’Assessorato all’Agricoltura-Sesirca, hanno mostrato massima apertura al dialogo. «Invitiamo le parti sociali a redigere tutte le osservazioni del caso. Anche l’Assessore Daniela Nugnes è d’accordo su un lavoro di correzione in rete. Ben vengano focus come questi capaci di far emergere le storture, anche se in corsa» ha commentato Santangelo. Un lavoro di rettifica che va fatto quanto prima, visto che il regolamento attuativo sta per essere licenziato.

Chiaro anche l’impegno dell’on Pietro Foglia, presidente della Commissione Agricoltura, assente per impegni sopravvenuti e che ha inviato una nota. «Abbiamo già sollecitato la Giunta regionale all’istituzione dell’Osservatorio e all’emanazione dei regolamenti attuativi proprio come sancito dalla legge sull’Agricoltura sociale» ha fatto sapere Foglia.
Il discorso sulle criticità della legge sull’agricoltura sociale ha fatto ricadere l’accento, ancora una volta, sulla mancanza di una norma regionale (recepimento della 381/91) sulla cooperazione sociale. E su questo punto, l’on Luciano Schifone, vice presidente della Commissione Politiche sociali, ha assicurato il suo impegno per sbloccare l’attuale situazione di stallo.

Carlo Mitra, commissario Confcooperative Campania, Giovanpaolo Gaudino, coordinatore di Federsolidarietà Confcooperative Campania e Luigia Adiletta, presidente Fedagri Confcooperative Campania hanno fatto presente, come anticipato da Giuliano Ciano in apertura dei lavori, l’urgenza di camminare in rete. «Solo in rete, e nel rispetto delle regole, riusciremo a far bene il nostro lavoro di rappresentanti» ha chiosato Carlo Mitra.
L’esperienza di Agrinsieme Campania, la sinergia con Legacoop Campania (presente all’evento) e Agci Campania sul versante sociale devono essere il binario per permettere alla cooperazione di fare il proprio lavoro in un settore di confine, che implica prima di tutto una rivoluzione culturale.

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28 maggio 2013
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FATTORIA SOCIALE FUORI DI ZUCCA, AVERSA (CE) EX OSPEDALE PSCHIATRICO VIA GIOVANNI LINGUITI 54 – PARCO DELLA MADDALENA- AVERSA (CE)
Convegno “Agricoltura sociale in Campania: panorama e scenari”
30 MAGGIO 2013 -09.30-14.00

Alla Fattoria sociale Fuori di zucca, il Convegno “Agricoltura sociale in Campania: panorama e scenari”, organizzato da Fedagri e Federsolidarietà Confcooperative Campania, in collaborazione con il Forum dell’Agricoltura sociale, Progetto Policoro e Libera Campania.
«L’obiettivo – spiegano gli organizzatori- è analizzare in un’ottica di rete, i mille aspetti dell’agricoltura sociale, pratica innovativa d’integrazione, senza tacerne le problematiche».

Ragionare sull’ Agricoltura sociale come risorsa, passandone in rassegna le pratiche, la legislazione, i problemi. È questo il proposito del focus che Fedagri e Federsolidarietà Confcooperative Campania, in collaborazione con il Forum dell’Agricoltura sociale, Progetto Policoro e Libera Campania, hanno organizzato per confrontarsi in rete con quanti toccano con mano questa materia ogni giorno. E la location non è casuale.
La Fattoria sociale di Aversa “Fuori di zucca” è l’esempio pratico che il mix tra integrazione sociale ed agricoltura è la strada maestra per un sistema economico e produttivo nuovo, un vero e proprio modello di sviluppo locale a forte carattere etico.
«L’agricoltura sociale costituisce una pratica innovativa che, attraverso l’operato di aziende agricole e cooperative sociali impegnate in agricoltura, favorisce il reinserimento terapeutico di soggetti svantaggiati all’interno della comunità. Una pratica di cui si parla tanto e che richiederebbe un’attenzione speciale da parte delle istituzioni. Parleremo di questo ed altro» anticipa Giuliano Ciano, presidente della cooperativa “Un fiore per la vita” che gestisce la Fattoria, e responsabile regionale del Forum Agricoltura sociale.
Il dibattito sarà ricco di spunti. Ad animarlo saranno cooperatori esperti della materia, e diversi funzionari e dirigenti della Regione Campania che hanno lavorato all’approvazione della legge regionale sull’Agricoltura sociale (legge n 5 del 30 maggio 2012). Insieme a loro gli organizzatori del convegno cercheranno di capire lo stato dell’arte della normativa, con largo spazio alle domande. È invitata la stampa.
Programma
Ore 9.30 Accoglienza
Ore 10.00 Saluti istituzionali
Apertura dei lavori:
CARLO MITRA – Commissario Confcooperative Campania
GIANNI SOLINO – Referente Libera Caserta
FIORENZO VESPASIANO – Segretario regionale Progetto Policoro Campania
Interventi:
“Panorama e scenari dell’agricoltura sociale in Campania”
GIULIANO CIANO – Responsabile regionale Forum agricoltura sociale
“La legge n 5 del 2012: disciplina e prospettive future”
LUCIA COLETTA – Regione Campania, Assessorato Agricoltura – Sesirca
ITALO SANTANGELO – Regione Campania, Assessorato Agricoltura – Sesirca
ON. LUCIANO SCHIFONE – Regione Campania, Vice presidente Commissione Politiche sociali
“Agricoltura e sociale, una integrazione possibile”
LUIGIA ADILETTA – Presidente Fedagri Confcooperative Campania
GIOVANPAOLO GAUDINO – Coordinatore Federsolidarietà Confcooperative Campania
Dibattito
Conclusioni:
ON. PIETRO FOGLIA – Regione Campania, Presidente Commissione Agricoltura

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COMUNICATO STAMPA DEL 23 MAGGIO 2013
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STAFFETTA GENERAZIONALE, PRESENTATA L’INTESA REGIONE CAMPANIA – PARTI SOCIALI
L’assessore al Lavoro della Regione Campania Severino Nappi, Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confindustria hanno presentato oggi in sala giunta l’accordo sulla staffetta generazionale.
Questi i firmatari:
1. UNIMPRESA
2. ORDINE CONSULENTI DEL LAVORO
3. UNIONCAMERE
4. MIT-CONFEDIR
5. C.I.F.A. ITALIA
6. CONFPROFESSIONI
7. MANAGER ITALIA
8. CGIL
9. ABI
10. CASARTIGIANI
11. CLAAI
12. CONFAPI
13. CONFARTIGIANATO
14. CONFCOMMERCIO
15. CONFCOOPERATIVE ecc…

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21 maggio 2013
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Le parti sociali e la regione Campania hanno firmato stamattina, l’accordo sulla Staffetta generazionale il progetto che favorirà nelle imprese l’integrazione tra vecchie e nuove risorse.
A firmare per Confcooperative Campania Umberto Amoroso, presidente di Federlavoro e Servizi Campania.
Con lui era presente anche Maria Rosaria Soldi,(nella foto),direttore di Confcooperative Campania.
«La Staffetta generazionale è un ottimo volano per l’occupazione e una buona pratica di scambio.
Certamente ci impegneremo per la diffusione dello strumento tra le cooperative prima e per un censimento delle buone pratiche poi, in quell’ottica di rete che tanto sosteniamo» ha commentato Amoroso.
Con la firma della bozza definitiva le parti si sono impegnate ad attuare e a promuovere la Staffetta.
Nei mesi scorsi ciascuno dei firmatari ha avuto la possibilità di inviare all’assessorato al Lavoro osservazioni di merito.
Confcooperative Campania non ha obiettato nulla ed ha accolto il testo definitivo con soddisfazione.
Tutte le parti sociali avranno accesso ad una bacheca on line dove la Regione raccoglierà le domande dei destinatari. Inoltre la Regione costituirà un Tavolo di regia per il monitoraggio di cui faranno parte anche i firmatari.
Come funziona Staffetta generazionale:
Il senso dell’istituto è favorire l’ingresso di giovani nelle imprese e, di contro, anticipare l’uscita di un lavoratore anziano dal mondo del lavoro.
I lavoratori a cui manchino 36 mesi per maturare il diritto alla pensione possono, volontariamente, accettare un contratto part-time con una riduzione dell’orario di lavoro non superiore al 50% .
A riempire lo scarto sarà un giovane tra i 19 ed i 29 anni, disoccupato o inoccupato, assunto con contratto di apprendistato.
Sono compresi nella sperimentazione anche i disoccupati di lunga durata (in base alla legge n 407 del 1990) tra i 29 ed i 32 anni.
Napoli, 21 maggio 2013,

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20 maggio 2013
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NAPOLI. Nasce il Centro Servizi Campania
Confcooperative Campania implementa l’assistenza e costituisce Il Centro Servizi Campania una società di servizi per rispondere ai bisogni delle cooperative e dei soci a costo zero

Servizi altamente specialistici e al passo con le esigenze emergenti nelle cooperative.
Eccola l’offerta del Centro Servizi Campania, la Società di servizi fondata da Confcooperative Campania per rispondere a quei bisogni delle cooperative e dei loro soci che vanno oltre le buste paga e i servizi di patronato e Caf, già offerti sui singoli territori.

A spiegare il funzionamento della società è Carlo Mitra, commissario Confcooperative Campania e amministratore unico della società:
«La crisi economica ci ha investiti in pieno e sono soprattutto le piccole e medie imprese a pagarne lo scotto.
Come Associazione di categoria ci siamo impegnati per rendere le nostre associate più competitive ed efficienti.
Così, dopo una fase complessa di ascolto e di progettazione, il Centro Servizi Campania è finalmente realtà. Tra i servizi che abbiamo organizzato ci sono anche quelli per il credito e la finanza.
E non poteva essere diversamente visto che è sul credito che si gioca buona parte della partita della tenuta e della crescita della cooperazione del Mezzogiorno.
In totale sono già cinque le macroaree di servizi attive: settore credito e finanza, settore assicurativo, settore servizi agricoli, settore progettazione e settore formazione.
Ovviamente non escludiamo la strutturazione di ulteriori servizi.
Quelli che ho elencati sono già a regime ed i nostri soci possono usufruirne da oggi senza nessun costo aggiuntivo rispetto al contributo associativo.
La Società dispone di un portale www.centroservizicampania.it da dove sarà possibile, attraverso un format, inviare la richiesta del servizio formulando anche una domanda specifica. I nostri consulenti risponderanno in tempi brevissimi».
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Una carrellata sui servizi
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SETTORE CREDITO
Un pacchetto di convenzioni con Istituti bancari e di garanzia (Cooperfidi) nato dalla consapevolezza che l’accesso al credito è la base per la ripresa dell’economia reale. I Servizi offerti vanno dall’assistenza nella compilazione di modulistica specifica, all’analisi dello stato di salute finanziaria dell’impresa richiedente per proporre poi le migliori opzioni da adottare.
SETTORE ASSICURAZIONE
L’assicurazione è di certo una ventata di ossigeno e una spinta a lavorare con maggiore serenità. Proprio per questo il Centro Servizi Campania ha concluso delle Convenzioni ad hoc con premi di riguardo per le cooperative ed i soci.
SETTORE AGRICOLO
Una rete integrata al servizio delle imprese per la gestione del fascicolo aziendale, per pratiche amministrative, richieste contributi, adempimenti normativi, progetti di sviluppo, coperture assicurative agricole e miglioramento aziendale.
Scopo comune dei servizi offerti sarà quello di accompagnare la singola cooperativa e i singoli soci verso l’adeguamento dei processi produttivi e di filiera. Il sistema prevede una serie di servizi offerti da Unicaa.
SETTORE PROGETTAZIONE
Un buon progetto è un volano di crescita aziendale ma i paletti fissati dall’Ue lasciano poco spazio all’improvvisazione. Per i questo il Centro Servizi Campania mette a disposizione delle cooperative e dei soci una rete di progettisti che li aiuteranno nella stesura di un progetto vincente
SETTORE FORMAZIONE
La formazione è uno step obbligato per far crescere le cooperative. Il Centro Servizi Campania darà una mano alle cooperative sia nel vagliare le mille opportunità del Foncoop, il Fondo paritetico per la formazione delle imprese (Foncoop), che nella stesura dei progetti formativi. Periodicamente il Fondo mette a disposizione delle cooperative aderenti dei budget per specifiche esigenze formative: dai generalissimi corsi di lingua straniera alle più complesse indagini aziendali in vista di una riorganizzazione.
INFO
Per le informazioni dettagliate
www.centroservizicampania.it

Sede legale
Centro Direzionale di Napoli, isola E1, presso Confcooperative Campania

Dott.ssa Marina Bisogno
Comunicazione Confcooperative Campania
email: bisogno.m@confcooperative.it
Centro Direzionale di Napoli, Isola E/1
81143 Napoli Tel: 081/5625467
Fax: 081/5625271
Nuovo Sito: http://confcooperative.campania.it/

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