RE SCIACHETRA’
Calato il sipario sul Festival del passito delle Cinque Terre
(30 agosto/ 1° settembre 2013)

Sono 9 le aziende delle Cinque Terre che, attorno ad un tavolo, hanno chiuso domenica scorsa la prima edizione di “Re Sciachetrà”, il festival dedicato al prezioso passito ligure. Un’occasione per parlare di una produzione di nicchia che si erge a simbolo di un territorio il quale, nonostante sia conosciuto ed amato da turisti provenienti da tutto il mondo, ha bisogno di raccontare quello che c’è al di là delle spiagge.
Questa la ragione per cui il progetto “Re Sciachetrà” intende trasformarsi in un Osservatorio Permanente del territorio e della produzione che dia vita ad un appuntamento annuale ed anche ad un Consorzio di promozione.
“Insieme si riuscirà a superare i limiti delle piccole produzioni e delle piccole dimensioni aziendali, caratteristiche intrinseche del nostro territorio” – racconta Luigi Grillo, presidente Associazione “Amici delle Cinque Terre”.
I numeri confermano la necessità di “tornare” a far rivivere i terrazzamenti, sia per creare occupazione giovanile che per tutelare il paesaggio storico delle Cinque Terre. L’alluvione, come più volte sottolineato anche durante il dibattito, sarebbe stata meno violenta se non vi fossero stati ampie zone del territorio in stato di abbandono.
Basti pensare che cinquant’anni fa il vigneto Cinque Terre toccava i 500 ettari, mentre oggi raggiunge al massimo i 100 ettari totali. Segno d’abbandono strettamente legato alla fatica necessaria alla gestione della vigna, nonché alla lavorazione. Spazi stretti e difficili che hanno meritato la definizione di “agricoltura eroica”.
Ecco perché altrettanto preziosi sono stati i tre giorni in cui oltre venti giornalisti e tecnici, tra i migliori in Italia, hanno visitato vigne, tra degustazioni e monorotaie. Il cuore della kermesse si è svolta – sabato pomeriggio – sul molo di Monterosso al mare. Al dibattito pubblico sono intervenuti tra gli altri il presidente dell’AIS, Antonello Maietta, il responsabile di zona della FISAR, Marzio Berrugi, il geologo Michele Presbitero, Pietro Lunardi ed il sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, l’On. Giuseppe Castiglioni.
Questi i nomi delle aziende aderenti al progetto del Consorzio: Buranco, Cheo, Forlini Capellini, Begasti, Sassarini, Bonanini, Cantine Litan, Currarino, Burasca.
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A questo link un album con le foto della prima edizione di “Re Sciachetrà”: https://www.facebook.com/Rosmarinonews/media_set?set=a.10201938227121393.1073741828.1356009932&type=1
Monterosso al mare, 3 settembre 2013
Per ulteriori info e/o eventuali interviste: Antonella Petitti, giornalista enogastronomica – 338.1916118
Redazione Rosmarinonews.it [redazione@rosmarinonews.it]

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20 agosto 2013
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RE SCIACHETRA’
Festival del passito delle Cinque Terre
30 agosto/ 1° settembre 2013
E’ partito ufficialmente il conto alla rovescia per la prima edizione del Festival del passito delle Cinque Terre, che si svolgerà dal 30 agosto al 1° settembre 2013.

Da molti viene definito uno dei più celebri passiti italiani. Niente di più falso. Lo Sciachetrà è sconosciuto ai più, perché se nasce in un luogo turistico amato e osannato, è anche vero che le quantità prodotte e il costo elevato, ne fanno una riserva per pochi gourmand.
Si tratta di un vino passito che rientra nella DOC Cinque Terre dal 1973 e che è da sempre accompagnato dal fascino proprio delle sue straordinarie caratteristiche organolettiche, nonché dalla sua lunga e delicata lavorazione.

Partiamo dai miti da sfatare.
Ormai è chiamato e commercializzato dai più come “Sciacchetrà”, ma si tratta di un errore frutto di trascrizioni ed abitudini. Ma il dialetto ligure non riporta quasi mai consonanti doppie, men che mai in questo caso. Sono i termini “sciac” e “trac” ad aver dato – molto probabilmente – il nome a questa perla dell’enologia italiana.
“Schiacciare” e “tirare”: gesti del rito della pigiatura che segue all’appassimento delle uve.
Il desiderio di accendere i riflettori su una produzione che non solo qualifica l’offerta enologica delle Cinque Terre, ma contribuisce a conservare un pezzo importante di tradizioni e cultura ligure, nonché a tutelare un paesaggio nominato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, ha fatto nascere il progetto del FESTIVAL del PASSITO delle CINQUE TERRE.

Un week-end per poter fare il punto della situazione e tastare il polso ad una produzione che è anche simbolo di tradizioni e di un territorio unico nel suo genere, assieme a giornalisti di settore e tecnici, attraverso riflessioni e degustazioni guidate.
Un progetto che nasce, non a caso, al compimento dei 40 anni di una DOC che ritrova nello Sciachetrà la sua massima espressione.
L’obiettivo: dar vita ad una sorta di Osservatorio Permanente che si riproponga annualmente con incontri mirati ed anche pubblici, che possa trasformarsi in un Consorzio unito che rappresenti le Cinque Terre sul mercato.

L’iniziativa è promossa dall’Associazione Culturale “Amici delle Cinque Terre”, dal Parco Nazionale delle Cinque Terre, dai Comuni di Monterosso al mare, Riomaggiore e Vernazza.
A sostenerla la Cassa di Risparmio e la Fondazione della Cassa di Risparmio di La Spezia, la Camera di Commercio di La Spezia e la Società Aeroporti di Roma.

I NUMERI.
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Il vigneto Cinque Terre non supera i 100 ettari totali, nella quasi totalità destinati alle tre varietà contemplate nella DOC: Albarola, Bosco e Vermentino.
“A quarant’anni dall’istituzione della DOC Cinque Terre era tempo di progettare con più forza il futuro, dapprima costruendo un appuntamento annuale dedicato alla nostra produzione simbolo che è lo Sciacchetrà, poi tentando di unire tutti i produttori in un Consorzio che ci dia più forza nei confronti del mercato” – racconta Luigi Grillo, produttore e presidente dell’Associazione “Amici delle Cinque Terre”. “I tempi sono maturi per ricordare, sia ai consumatori che alle istituzioni, quanto prezioso sia il lavoro dei piccoli produttori nella tutela e nella valorizzazione di un territorio tanto bello quanto delicato”.

La prima edizione del Festival
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prenderà il via venerdì 30 agosto con una visita guidata alle cantine locali e l’accoglienza dei giornalisti e degli esperti.
Seguirà il sabato un convegno dedicato allo Sciachetrà ed una degustazione guidata al Molo dei pescatori a Monterosso al mare.
Domenica 1° settembre – invece – i produttori e le istituzioni si daranno appuntamento all’Azienda Agraria Buranco al fine di avviare un progetto che porti alla nascita di un consorzio territoriale.

LE AZIENDE.
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Monterosso al mare: Buranco, Begasti, Sassarini.
Vernazza: Cheo, La Polenza.
Riomaggiore: Luciano Capellini, Heydi Bonanini, Cantine Litan, Forlini Capellini, Azienda Riccardo Fino, Cantina Cooperativa 5 Terre, Albana La Torre, Burasca, Terenzuola.

IL PROGRAMMA
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Sabato 31 agosto

Ore 17,30 Convegno – Piazzetta Belvedere – Monterosso
“Il futuro di un antico Re: lo Sciacchetrà, un grande testimone del patrimonio enologico italiano”
Modera Antonella Petitti,
giornalista enogastronomica

Saluti istituzionali:
Luigi Grillo, presidente Associazione “Amici delle Cinque Terre”
Angelo Betta, sindaco di Monterosso
Vittorio Alessandro, presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre
Renzo Guccinelli, assessore Attività’ Produttive Regione Liguria
Rosario Monteleone, presidente Consiglio regionale della Liguria
On. Giuseppe Castiglione, sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura
Lo Sciacchetrà: “un passito raro”
Sergio Pappalardo viti- enologo e Walter De Batte’ produttore
Lo Sciacchetrà nel bicchiere e nella cultura enologica e popolare:
Antonello Maietta, presidente nazionale AIS
Marzio Berrugi, docente e responsabile di zona CTN – FISAR

Le vigne nelle Cinque Terre: non solo vini, ma anche tutela ambientale e difesa del suolo.
Confronto tra geologi, agronomi, rappresentanti delle istituzioni con:
Renata Briano, assessore all’Ambiente Regione Liguria
Luigi Grillo, responsabile nazionale PDL Infrastrutture e Lavori Pubblici
Pietro Lunardi, ex Ministro Infrastrutture
Michele Presbitero, geologo
On. Andrea Orlando, Ministro dell’Ambiente

Ore 19 Molo dei Pescatori – Monterosso
Degustazione guidata degli Sciacchetrà presenti al Festival
I dolci della tradizione ligure incontrano lo Sciacchetrà
Abbinamenti a cura dei sommelier AIS
***Ingresso aperto al pubblico per il convegno, degustazione costo 5 euro

Domenica 1° settembre ore 11
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Azienda Agraria Buranco s.r.l.
Via Buranco 72 – Monterosso
Tavola rotonda con la partecipazione delle istituzioni e dei produttori delle Cinque Terre
“Verso un Consorzio in nome del vino locale, uniti per affrontare il mercato”
***Ingresso aperto al pubblico

La Redazione di Rosmarinonews.it

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13 agosto 2013
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La prima edizione del Festival prenderà il via venerdì 30 agosto con una visita guidata alle cantine locali e l’accoglienza dei giornalisti e degli esperti.
Seguirà il sabato un convegno dedicato allo Sciachetrà ed una degustazione guidata al Molo dei pescatori a Monterosso al mare.
Domenica 1° settembre – invece – i produttori e le istituzioni si daranno appuntamento all’Azienda Agraria Buranco al fine di avviare un progetto che porti alla nascita di un consorzio territoriale.

IL PASSITO
Da molti viene definito uno dei più celebri passiti italiani. Niente di più falso. Lo Sciachetrà è sconosciuto ai più, perché se nasce in un luogo turistico amato e osannato, è anche vero che le quantità prodotte e il costo elevato, ne fanno una riserva per pochi gourmand.
Si tratta di un vino passito che rientra nella DOC Cinque Terre dal 1973 e che è da sempre accompagnato dal fascino proprio delle sue straordinarie caratteristiche organolettiche, nonché dalla sua lunga e delicata lavorazione.
Partiamo dai miti da sfatare. Ormai è chiamato e commercializzato dai più come “Sciacchetrà”, ma si tratta di un errore frutto di trascrizioni ed abitudini.
Ma il dialetto ligure non riporta quasi mai consonanti doppie, men che mai in questo caso. Sono i termini “sciac” e “trac” ad aver dato – molto probabilmente – il nome a questa perla dell’enologia italiana.
“Schiacciare” e “tirare”: gesti del rito della pigiatura che segue all’appassimento delle uve.
Il desiderio di accendere i riflettori su una produzione che non solo qualifica l’offerta enologica delle Cinque Terre, ma contribuisce a conservare un pezzo importante di tradizioni e cultura ligure, nonché a tutelare un paesaggio nominato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, ha fatto nascere il progetto del FESTIVAL del PASSITO delle CINQUE TERRE.

Un week-end per poter fare il punto della situazione e tastare il polso ad una produzione che è anche simbolo di tradizioni e di un territorio unico nel suo genere, assieme a giornalisti di settore e tecnici, attraverso riflessioni e degustazioni guidate.
Un progetto che nasce, non a caso, al compimento dei 40 anni di una DOC che ritrova nello Sciachetrà la sua massima espressione.
L’obiettivo: dar vita ad una sorta di Osservatorio Permanente che si riproponga annualmente con incontri mirati ed anche pubblici, che possa trasformarsi in un Consorzio unito che rappresenti le Cinque Terre sul mercato.

L’iniziativa è promossa dall’Associazione Culturale “Amici delle Cinque Terre”, dal Parco Nazionale delle Cinque Terre, dai Comuni di Monterosso al mare, Riomaggiore e Vernazza.
A sostenerla la Cassa di Risparmio e la Fondazione della Cassa di Risparmio di La Spezia, la Camera di Commercio di La Spezia e la Società Aeroporti di Roma.

I NUMERI.
Il vigneto Cinque Terre non supera i 100 ettari totali, nella quasi totalità destinati alle tre varietà contemplate nella DOC: Albarola, Bosco e Vermentino.
“A quarant’anni dall’istituzione della DOC Cinque Terre era tempo di progettare con più forza il futuro, dapprima costruendo un appuntamento annuale dedicato alla nostra produzione simbolo che è lo Sciacchetrà, poi tentando di unire tutti i produttori in un Consorzio che ci dia più forza nei confronti del mercato” – racconta Luigi Grillo, produttore e presidente dell’Associazione “Amici delle Cinque Terre”. “I tempi sono maturi per ricordare, sia ai consumatori che alle istituzioni, quanto prezioso sia il lavoro dei piccoli produttori nella tutela e nella valorizzazione di un territorio tanto bello quanto delicato”.

IL PROGRAMMA

Venerdì 30 agosto (dalle ore 17 alle ore 19)
Ritrovo presso il Comune di Monterosso – Piazza Garibaldi
Accoglienza e visita guidata alle vigne e alle cantine delle Cinque Terre aderenti al Festival

Sabato 31 agosto
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Ore 10,30 Le Cinque Terre viste dal mare
Gita in barca attraverso i cinque borghi Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore.
Ore 17,30 Convegno – Piazzetta Belvedere – Monterosso
“Il futuro di un antico Re: lo Sciacchetrà, un grande testimone del patrimonio enologico italiano”
Modera Antonella Petitti, giornalista enogastronomica
Saluti istituzionali:
Luigi Grillo, presidente Associazione “Amici delle Cinque Terre”
Angelo Betta, sindaco di Monterosso
Vittorio Alessandro, presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre
Renzo Guccinelli, assessore Attività’ Produttive Regione Liguria
Rosario Monteleone, presidente Consiglio regionale della Liguria
On. Giuseppe Castiglione, sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura
Lo Sciacchetrà: “un passito raro”
Sergio Pappalardo viti- enologo e Walter De Batte’ produttore
Lo Sciacchetrà nel bicchiere e nella cultura enologica e popolare:
Antonello Maietta, presidente nazionale AIS
Mario Del Debbio, presidente nazionale FISAR
Le vigne nelle Cinque Terre: non solo vini, ma anche tutela ambientale e difesa del suolo. Confronto tra geologi, agronomi, rappresentanti delle istituzioni.
Renata Briano, assessore all’Ambiente Regione Liguria
Luigi Grillo, responsabile nazionale PDL Infrastrutture e Lavori Pubblici
Pietro Lunardi, ex Ministro Infrastrutture
Michele Presbitero, geologo
On. Andrea Orlando, Ministro dell’Ambiente
Ore 19 Molo dei Pescatori – Monterosso
Degustazione guidata degli Sciacchetrà presenti al Festival
I dolci della tradizione ligure incontrano lo Sciacchetrà
Abbinamenti a cura dei sommelier AIS

Domenica 1° settembre ore 11
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Azienda Agraria Buranco s.r.l.
Via Buranco 72 – Monterosso
Tavola rotonda con la partecipazione delle istituzioni e dei produttori delle Cinque Terre
“Verso un Consorzio in nome del vino locale, uniti per affrontare il mercato”
Tutte le attività sono aperte ad un numero chiuso di esperti ed appassionati previo INVITO o con prenotazione obbligatoria all’indirizzo e-mail redazione@rosmarinonews.it

Per ulteriori info e/o eventuali interviste: Antonella Petitti, giornalista enogastronomica – 338.1916118
Redazione Rosmarinonews.it redazione@rosmarinonews.it;


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