Da un lievito geneticamente modificato il diesel ecosostenibile del futuro
Il carburante, comunque più inquinante di altre tecnologie totalmente verdi, è stato sviluppato presso i laboratori del Massachusetts Institute of Technology (Mit)
Da un lievito geneticamente modificato il diesel ecosostenibile del futuro
Redazione Tiscali
Le auto elettriche, come quelle spinte da propulsori alimentati con l’idrogeno, rappresentano ancora oggi la soluzione più ecosostenibile del futuro. Fino a quando queste tecnologie non riusciranno a soppiantare completamente quelle attuali, saranno sempre ben gradite tutte le novità che permetteranno alle automobili oggi sul mercato di essere più amiche dell’ambiente. Un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit) ha annunciato di aver sviluppato delle cellule di lievito geneticamente modificato capaci di trasformare gli zuccheri in grassi, così’ da utilizzarli per rendere ecosostenibili carburanti ad alta energia come il diesel.
Riprogrammato il metabolismo dei microrganismi
Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulle pagine della prestigiosa rivista Nature Biotechnology, si è basato su un lievito chiamato “Yarrowia lipolytica”. Questo, evidenziano gli ingegneri statunitensi, produce naturalmente grandi quantità di lipidi. I ricercatori hanno geneticamente riprogrammato un ceppo di questi microrganismi, intervenendo sul loro metabolismo al fine di aumentare notevolmente la loro produzione di lipidi. “Abbiamo riprogrammato il metabolismo di questi microrganismi per metterli in grado di produrre carburanti a rendimenti molto elevati – ha spiegato Gregory Stephanopoulos, coordinatore dello studio -. Abbiamo ottenuto circa il 75% del potenziale che può raggiungere questo lievito, e vi è un ulteriore 25% che sarà oggetto di successiva analisi”.
Verso il biodiesel
Carburanti rinnovabili, come l’etanolo ricavato dal mais, sono utili come additivi della benzina per auto, ma i grandi veicoli come aerei, camion e navi, hanno bisogno di combustibili più potenti come il gasolio. “Il diesel è il combustibile più adatto a causa della sua elevata capacità energetica ed efficienza – ha spiegato ancora Stephanopoulos – ma finora è stato possibile ricavarlo solo da combustibili fossili”. Gli sforzi per sviluppare biodiesel da oli da cucina usati hanno avuto un certo successo, ma l’olio da cucina è una fonte di combustibile relativamente scarsa e soprattutto costosa. Un buon potenziale hanno invece gli amidi come la canna da zucchero e il mais, che sono più economici e più abbondanti. Ma questi carboidrati devono essere prima convertiti in lipidi, che possono poi essere trasformati in combustibili come il gasolio.
18 gennaio 2017 da Tiscali e foto


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