8 marzo 2017 – Nuovi guai per De Luca: “Lavoro ai disoccupati in cambio del Sì”
Saranno assunti grazie a un progetto triennale di tutela ambientale contro i roghi e i rifiuti tossici nelle aree a ridosso delle province di Napoli e di Caserta
Redazione Tiscali
Cinquantacinque milioni di euro per dare lavoro ai disoccupati della Terra dei Fuochi. I senza lavoro saranno assunti grazie a un progetto triennale di tutela ambientale contro i roghi e i rifiuti tossici nelle aree a ridosso delle province di Napoli e di Caserta.
Lo ha deciso la Regione Campania, che ha anche imposto una clausola che il Giornale ritiene singolare: di fatto obbligherà gli imprenditori vincitori dei bandi pubblici ad assumere i disoccupati per fare lo stesso lavoro di cui potrebbero occuparsi gratis i mille dipendenti sottoutilizzati di tre società regionali (Sma, Campania Ambiente e Servizi, e Arpac Multiservizi).
Il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti ritiene che ci sia un nesso tra queste opportunità di lavoro e l’indagine svolta dai pm della Procura di Napoli (stanno interrogando decine di disoccupati) nell’ambito dell’inchiesta che vede indagato per induzione al voto di scambio il governatore Vincenzo De Luca. Sulla vicenda si è gettato a corpo mostro il centrodestra.
“Ve li ricordate i disoccupati organizzati del progetto Bros? Quelli che si sono scagliati per cinque anni contro di me e per i quali sono finito sotto scorta? si domanda l’ex assessore regionale al Lavoro, Severino Nappi Io ho sempre detto loro la verità, forse per questo non sono stato gradito”.
“E cioè che per loro prosegue l’esponente di Forza Italia non esisteva nessuna corsia preferenziale. Oggi Vincenzo De Luca li prende in giro con una delibera bluff parlando di clausole sociali e assunzioni in società previo appalto pubblico. Siamo oltre la frutta”. Nappi infine osserva: “I disoccupati di lunga durata sono in grado di farlo? Sono stati formati per svolgere questo genere di attività?”.
Il presidente della Regione Campania, nonostante le indagini e le critiche ricevute dal forzista, va avanti. Prima in Italia nell’assicurare maggiore autonomia di intervento alle città, la Campania ha previsto nella sua strategia regionale specifici programmi integrati di rilancio, basati sul programma “P.I.U. Europa” con l’obiettivo di ridare competitività all’intero sistema regionale. Mettere le campagne al centro dello sviluppo della regione è l’obiettivo che la giunta intende realizzare in linea con le indicazioni di Bruxelles.da Tiscali Redazione


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