La sostenibilità aiuta le imprese agricole a crescere, rendendole più innovative, competitive e migliorando la qualità dell’occupazione. Quasi un’azienda del settore su due (48,6%) in Campania è particolarmente sensibile e impegnata sul tema. E questa attenzione, sempre per una buona metà di imprese nella regione, esce ulteriormente rafforzata dalla pandemia, che ha impresso significativi cambiamenti alla cultura aziendale e dato nuovo significato a obiettivi e politiche sostenibili.

Sono questi i principali risultati, relativi alla Campania, del primo Rapporto AGRIcoltura100 – promosso da Reale Mutua in collaborazione con Confagricoltura e realizzato da Innovation Team del Gruppo Cerved – che ha indagato l’impegno delle aziende agricole italiane nei diversi ambiti della sostenibilità.

Tra le aziende premiate c’è anche la Sorrentino Vini S.R.L. Società Agricola di Boscotrecase (NA), operante nella viticoltura, che si è distinta per il suo impegno nell’ambito della qualità alimentare.

AGRIcoltura100 è un progetto pluriennale nato per monitorare e valorizzare il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile dell’Italia e alla sua ripartenza dalla crisi del Covid-19. La prima edizione ha visto la partecipazione di ben 1.850 imprese agricole di tutti i comparti produttivi e le regioni d’Italia.

Il modello di analisi ha elaborato i dati di 234 variabili e prodotto per ogni azienda 17 indici per altrettanti ambiti di sostenibilità, raggruppati in 4 aree: E (Environment – Sostenibilità ambientale); S (Social – Sostenibilità sociale); G (Gestione – Gestione dei rischi e delle relazioni); D (Development – Qualità dello sviluppo). Sulla base dei dati raccolti è stato attribuito a ogni partecipante l’Indice AGRIcoltura100, che misura il livello di sostenibilità dell’impresa agricola. Le aziende ricevono inoltre un servizio riservato di assessment di sostenibilità, che permette di valutare i risultati raggiunti e le aree di miglioramento, supportando così il loro impegno per diventare più sostenibili e competitive.

Una sensibilità diffusa per la sostenibilità

L’agricoltura della Campania si dimostra un settore d’avanguardia in tema di sostenibilità: il 19,3% delle imprese ha infatti un livello di sostenibilità alto e il 29,3% medio-alto.

La sostenibilità ambientale vede il maggior tasso di iniziativa

L’area della sostenibilità ambientale è quella in cui si registra il maggiore impegno delle imprese agricole, con iniziative finalizzate al miglioramento dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse (99% di imprese attive), alla garanzia della qualità dei prodotti e della salute alimentare (94,9%), fino alle attività di gestione e riduzione delle emissioni (54,9%), di gestione del rischio idrogeologico (49,5%), e alle innovazioni per la sostenibilità ambientale (19,8%), come l’uso di dati per i processi gestionali e produttivi o di tecnologie di precisione.

Anche la sostenibilità sociale vede un impegno significativo: qui spiccano la sicurezza del lavoro (70,8%), con iniziative di formazione, controlli e certificazioni, e la valorizzazione del capitale umano (64,2%), comprendente attività di formazione professionale ed extraprofessionale dei lavoratori, cooperazione con le scuole per l’inserimento dei giovani e attività di formazione sulla sostenibilità.

Nell’area della gestione dei rischi e delle relazioni, invece, il tasso di iniziativa più rilevante è quello della gestione dei rischi, che vede attive il 60% delle imprese con polizze assicurative contro gli eventi atmosferici, per la protezione del patrimonio aziendale e per la responsabilità civile. Forte anche l’impegno nei confronti delle comunità locali (65,2%) e nei rapporti con le reti e la filiera (55,2%).

Con la pandemia, è cresciuta l’importanza della sostenibilità nella cultura aziendale

L’emergenza Covid-19 ha anche determinato impatti significativi nella cultura aziendale: una buona metà di imprese agricole dichiara che la sostenibilità è aumentata di importanza in tutte le aree, in primis quella ambientale (50,4%), fino a quella sociale (50,1%) e della gestione dei rischi e delle relazioni (49,4%).

La sostenibilità è una vera e propria leva di business per le imprese agricole
AGRIcoltura100 ha anche misurato la qualità dello sviluppo delle aziende agricole
– l’area D

(Development) – definita dai tre ambiti della qualità dell’occupazione, competitività e innovazione.

Ebbene: oltre un’impresa agricola su tre (41%) in Campania ha un livello di qualità dell’occupazione alto o medio-alto, ed è quindi impegnata nell’offrire rapporti di lavoro stabile e di qualità, facilitando l’accesso e la formazione dei giovani e sostenendo il lavoro delle donne, con iniziative di tutela dei diritti e conciliazione vita-lavoro.

Dati significativi anche in tema di innovazione, dove oltre un’impresa su tre (33,3%) ha un livello alto o medio-alto, correlato positivamente con lo standard generale di sostenibilità.

Mettendo a fattor comune qualità dell’occupazione, competitività e innovazione, emerge che ben il 50,1% delle imprese agricole in Campania ha un indice di qualità dello sviluppo alto o medio-alto, e anche in questo caso traspare la robusta correlazione con l’Indice AGRIcoltura100. Pertanto: le imprese con un livello elevato di sostenibilità sono anche più sostenibili sotto il profilo economico: hanno una migliore qualità dell’occupazione (più lavoro continuativo, più donne e più giovani), sono più competitive e innovative. Investendo nella sostenibilità, dunque, le imprese agricole generano un impatto positivo sull’ambiente e la società e insieme rafforzano il proprio business e la capacità competitiva.

AGRIcoltura100: PREMIAZIONE

Nella mattinata di oggi si è tenuto, in modalità virtuale, l’evento di presentazione del Rapporto AGRIcoltura100 relativo al 2020 e di premiazione delle imprese agricole vincitrici, con intervento del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli. Sono inoltre intervenuti: Luca Filippone – Direttore Generale di Reale Mutua; Massimiliano Giansanti – Presidente di Confagricoltura; Enea Dallaglio – Partner di Innovation Team, società di ricerca del Gruppo Cerved; Vittorio Amedeo Viora, Amministratore di Reale Mutua Assicurazioni e Vicepresidente dell’Accademia di Agricoltura di Torino.

Durante la mattinata, sono state premiate le prime tre imprese nello scoring dell’Indice AGRIcoltura100 e altre sei imprese che si sono particolarmente distinte per il loro impegno in specifici ambiti di sostenibilità.

Prime tre imprese classificate:

  • Società Agricola Barberani & C. S.S (Orvieto – TR, Umbria) – attività: viticoltura
  • Azienda Agricola Iori S.R.L. (Avezzano – AQ, Abruzzo) – attività: ortive
  • Società Agricola Cupidi Alessio e Leonardi Roberta S.S. (Gallese – VT, Lazio) – attività: azienda mista

Imprese con menzioni speciali:

  • ATTENZIONE ALL’IMPATTO AMBIENTALE: Tenuta Serravalle di Gerardo Diana (Mineo – CT, Sicilia) – attività: azienda mista
  • QUALITÀ DEL LAVORO E OCCUPAZIONE DEI GIOVANI: Podere Francesco Azienda Agricola Di Bruno D’Elpidio (Mosciano Sant’Angelo – TE, Abruzzo) – attività: fruttiferi-agrumi
  • GESTIONE DEL SUOLO: La Falchetta S.S.A. (Druento – TO, Piemonte) – attività: azienda mista
  • QUALITÀ ALIMENTARE: Sorrentino Vini S.R.L. Società Agricola (Boscotrecase – NA, Campania) – attività: viticoltura
  • RAPPORTI CON RETI, FILIERA E COMUNITÀ LOCALE: Società Agricola Anidagri S.R.L. (Borzonasca – GE, Liguria) – attività: azienda mista
  • VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI: Prato Del Vescovo Floricoltura (Albenga – SV, Liguria) – attività: floricoltura

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