Una squadra di pronto intervento in caso di sversamenti accidentali di idrocarburi. Panne antinquinamento per contenere liquidi oleosi e proteggere gli specchi acquei in prossimità dei pontili dai piccoli sversamenti delle imbarcazioni.
È stata firmata questa mattina una convenzione tra l’Area Marina Protetta Punta Campanella e l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). L’accordo permetterà all’Area Marina Protetta di dotarsi di strumenti e competenze necessarie in casi di inquinamento marino dovuto ad idrocarburi. L’iniziativa, voluta dal Ministero della Transizione Ecologica, coinvolgerà altre 10 AMP. Si svilupperà attraverso un corso che preparerà ad agire e coordinare le prime attività di intervento in caso di emergenze ambientali a mare.
Si passerà dalla teoria alla pratica, con possibili esercitazioni in mare. Caratteristiche chimico-fisiche degli idrocarburi e loro comportamento in mare; prevenzione, contenimento e strategie di rimozione dell’agente inquinante; effetti sugli habitat e gli organismi e valutazione dello stato del mare, dai fondali alla superficie. Sono solo alcuni dei temi al centro del corso che sarà organizzato da personale altamente specializzato dell’Ispra.
«Ho firmato quest’accordo con grande convinzione. Vogliamo essere un punto di riferimento per tutto il territorio della costiera, in modo da coordinare gli interventi di contenimento e rimozione in casi di spiacevoli e accidentali fenomeni di inquinamento marino da idrocarburi – sottolinea Lucio Cacace, presidente Amp Punta Campanella – La convenzione con l’Ispra, inoltre, ci permetterà di acquisire panne antinquinamento. Sono strumenti galleggianti in grado di contenere l’espansione di liquidi oleosi in mare. Nel periodo invernale avremo modo di valutare come sfruttare al meglio le competenze acquisite: il nostro obiettivo è migliorare la balneazione nelle spiagge adiacenti a pontili di attracco e zone portuali».
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