Cibo, sostenibilità, ambiente e turismo. E ancora l’importanza di sinergie e soprattutto di una comunicazione trasparente, responsabile e consapevole. Sono i concetti emersi nella settimana di celebrazioni per il riconoscimento della Dieta Mediterranea a Patrimonio dell’Umanità Unesco, che sfociano nella VI Settimana della Cucina Italiana nel Mondo – coordinata dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Esteri italiano che verterà su “Tradizione e prospettive della cucina italiana: consapevolezza e valorizzazione della sostenibilità alimentare”. Una settimana di incontri e dibattiti conclusasi con la seconda edizione dell’Italian Journalism Award on Food Innovation and Sustainability – promosso da EIT Food in collaborazione con UNAGA – ha premiato quei giornalisti che si sono distinti nella (buona) comunicazione del cibo dal punto di vista dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità ambientale.

La cerimonia, moderata dalla presidente del Future Food Institute Sara Roversi, si è svolta nella storica cornice del Castello dei Principi Capano di Pollica, dal 2010 sede del Centro Studi Dieta Mediterranea “Angelo Vassallo” – atto a elaborare politiche di divulgazione della Dieta Mediterranea come stile di vita buono per l’Uomo e per l’Ambiente – e, da Giugno, sede del Paideia Campus, living lab sperimentale a cura del Future Food Institute per accelerare la transizione verso la rigenerazione ecologica integrale.

I due vincitori, a cui sono stati riconosciuti in premio 1.500 euro (per il primo classificato) e 700 euro (per il secondo classificato), sono rispettivamente Federico Turrisi, che ha partecipato con l’articolo “Quanta CO2 emette un prodotto alimentare? Ecco perché l’etichetta climatica non sarebbe una cattiva idea” pubblicato dalla testata online Ohga! , e Gianluca Atzeni, vincitore del secondo posto, che ha scritto, invece, su Tre Bicchieri del Gambero Rosso “L’UE cambia idea sulle biotecnologie. per il vino è davvero una nuova opportunità?”.

Anche quest’anno, la giuria del Premio ha vantato professori e professionisti, nonché personalità uniche, del panorama italiano: Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente, Fondazione Univerde; Roberto Zalambani, Presidente, UNAGA (rappresentato durante la cerimonia da Antonella Monaco, Consigliere Nazionale di UNAGA e dirigente ARGA CAMPANIA); Sonia Massari direttrice, Future Food Academy; Duccio Caccioni, direttore Scientifico, Fondazione FICO; Lorena Savani, Programme Innovation Manager, EIT Food CLC South.


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