Centinaia di isole nel mondo si stanno spopolando. Alcune rischiano addirittura di scomparire a causa dell’innalzamento del livello del mare e degli effetti del climate change. Per le popolazioni e le comunità che sono riuscite a preservare la loro cultura in ambienti fragili per generazioni e generazioni l’estinzione è più di un’ipotesi.
Parte da Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 un accorato appello per l’opinione pubblica e per la politica: lo lanciano artisti e musicisti di Taiwan e Mauritius, delle isole Marshall, Samoa, Salomone e Tahiti, che arrivano sull’isola del golfo di Napoli dal 3 al 7 maggio per la prima parte di “Echi delle distanze“, la rassegna musicale curata da Wakeupandream.
Tra loro la giovane attivista Selina Leem, classe 1997, già ambasciatrice delle Isole Marshall nel film prodotto da Leonardo DiCaprio “Before the flood”, e più giovane oratrice alla COP21 di Parigi.
Con lei anche Emlyn, musicista e cantautrice delle isole Mauritius, dove è in prima linea nella battaglia contro l’inquinamento da plastica, e BaoBao Chen, che arriva da Taiwan ed è la produttrice dell’intero progetto Small Island Big Song: una piattaforma che nel corso degli anni ha costruito una vasta rete di musicisti delle isole dell’Oceano Pacifico e Indiano nell’intento di veicolare tramite la loro arte alcune fondamentali istanze: tenere in vita le tradizioni musicali locali, sottolineare il ruolo delle donne nel confronto tra passato e presente, lanciare un grido di allarme sugli effetti della crisi ambientale che minaccia il pianeta.
Il programma
In alcuni tra gli angoli più belli di Procida, sono in programma incontri, laboratori e concerti. Il 4 e 5 maggio saranno dedicati all’approfondimento delle questioni ambientali che vedono queste isole in prima linea, con interventi di Selina Leem e degli artisti della piattaforma, che saranno anche protagonisti di workshop sulla costruzione di strumenti musicali con i rifiuti di plastica recuperati sull’isola di Procida (4 maggio) e sulle danze tradizionali delle isole austronesiane (6 maggio); tra i concerti ricordiamo il set acustico all’alba (5 maggio) sulla Spiaggia della Lingua con le sonorità ancestrali delle isole Mauritius (la cantautrice e attivista Emlyn) che intrecciano quelle di Taiwan (la cantante e bassista Putad, la cui vocalità unisce le antiche tradizioni del popolo Amis con una ruvida attitudine rock); e ancora, il set solista di Charles Maimarosia (4 maggio) da A’re’A’re (Isole Salomone) che suona flauto di pan, chitarra e canti tradizionali e trasporta l’ascoltatore in un viaggio spirituale nella cultura ancestrale di cui è portavoce; per arrivare al concerto collettivo del 7 maggio alla Marina Grande, dove canti, danze e groove oceanici interagiranno con le immagini del film/documentario dedicato al progetto “Small Island Big Song” a cura del filmmaker e produttore australiano Tim Cole.
La prima settimana di “Echi delle Distanze” si conclude l’8 maggio con la violoncellista canadese Julia Kent, che si esibirà in un concerto speciale ispirato alla sua (premiata) colonna sonora per il film austriaco “Stories from the sea”. Il film – storia di tre donne e del loro rapporto con il Mediterraneo – sarà proiettato dopo il live, alla presenza della regista Jola Wiezcorek.
La rassegna proseguirà con appuntamenti il 4 giugno (Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp) e tra fine agosto e settembre (in particolare, il 2 e 3 sono attesi Paolo Angeli e Teho Teardo e tra 16 e 18 settembre Alfio Antico e il leggendario Psarantonis, da Creta).
Le voci
“L’isola è oggi più che mai modello delle culture contemporanee, l’altrove per eccellenza – spiega il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano – Nasconde tesori o è meta di fuga, espediente di ricerca della felicità. Attraverso il lavoro di sperimentazione e condivisione di alcuni tra i più straordinari musicisti del mondo esploreremo, dall’osservatorio di Procida 2022, questo privilegiato regno di doppi: apertura/chiusura, accoglienza/esclusione, libertà/reclusione, legame/distanza. Il nostro sarà, in linea con l’intero progetto di Procida Capitale, un laboratorio di felicità sociale aperto ai cittadini, residenti o temporanei, per lanciare messaggi di sostenibilità, integrazione e apertura al mondo”.
“Siamo lontani dalle regole del mainstream e del mero intrattenimento – sottolinea Marco Stangherlin, curatore della rassegna e titolare di Wakeupandream – con un cartellone che sfugge alla logica effimera e verticale dei grandi eventi, generando occasioni di riflessione ed esperienze emotive più profonde e durature. Avremo un profilo internazionale in una cornice di intimità, mettendo in relazione distanze geografiche e senso di prossimità, ricchezza delle differenze e comunanza di destino”.
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