Il metaverso al servizio della dieta mediterranea per preservare la memoria dei mestieri e tutelare le biodiversità del Cilento contro le falsificazioni agroalimentari. All’interno della cornice dell’Eu AgriFood Week, l’evento organizzato da Future Food Institute in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, è stato presentato in anteprima al Salone della Dieta Mediterranea Dmed il progetto “Dieta Mediterranea 4.0 oltre il metaverso” di RURAL HACK, il laboratorio dedicato all’agritech nel polo tecnologico dell’Università Federico II di Napoli, realizzato con la startup innovativa SPUN.
“Il progetto è il frutto di tre anni di lavoro in cui abbiamo mappato e registrato in realtà virtuale tutte le produzioni autentiche identitarie della Dieta Mediterranea nel parco nazionale del Cilento – dichiara Alex Giordano, direttore di Rural Hack e Docente di Marketing e trasformazione digitale presso l’Università Federico II di Napoli -. Attraverso la tecnologia 4.0 l’utente può vivere un’esperienza immersiva che lo porta a scoprire in profondità tutte le fasi della filiera agricola, dal campo allo scaffale, per una conoscenza autentica del Cilento in tempo reale, anche a tutela dei presidi autentici della Dieta mediterranea da pratiche sleali come l’italian sounding”.
Questo innovativo progetto realizzato all’interno delle attività del programma PIDMed (punto impresa digitale promosso dalla Camera di Commercio di Salerno) nasce con l’obiettivo di tenere insieme l’innovazione sociale con l’agricoltura di qualità per la riattivazione delle comunità rurali in armonia con gli strumenti dell’innovazione digitale. “Nel metaverso – spiega Giordano- l’utente può conoscere come si coltivano i grani antichi, come vengono lavorati attraverso il mulino in pietra e come si panifica secondo la tradizione mediterranea. Ma anche acquistare l’autentico fico bianco del Cilento venduto in tutto il mondo il più delle volte nella versione fake. Il metaverso è un luogo dove l’esperienza non si esaurisce nella realtà virtuale ma è fatto per portare arricchimento nella vita reale. Un biglietto da visita, che attraverso l’esperienza anche gastronomica, ti permette di acquistare i prodotti di qualità”, conclude.
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