In occasione della Giornata Nazionale del Mare dell’11 aprile, il Parco Sommerso di Gaiola si è dotato del kit di panne assorbenti ed altri materiali per fronteggiare la prima emergenza di un eventuale sversamento accidentale in mare di idrocarburi che dovesse investire la piccola Area Marina Protetta napoletana. Un gesto concreto di prevenzione e cura del mare in occasione della giornata ad esso dedicata.

Negli ultimi decenni i disastri ambientali causati dello sversamento di idrocarburi in mare dovuti ad incidenti navali sono aumentati enormemente. Sempre più spesso le immagini di coste devastate e organismi marini agonizzanti invischiati nel petrolio fanno il giro del mondo e quasi sempre quando il disastro ambientale è avvenuto ci si ritrova impreparati e inermi a fronteggiarlo.

Ecco perchè è necessario provare a proteggere almeno i luoghi più preziosi e delicati delle nostre coste da una simile calamità ed è quello che sta facendo il Parco Sommerso di Gaiola, nella speranza di non doversi mai trovare nella necessità di utilizzare questo materiale.

La decisione dell’Area Marina Protetta di dotarsi  di idonei strumenti per fronteggiare una siffatta emergenza ambientale, comunicata proprio in occasione di una giornata simbolica come la giornata Nazionale del Mare è scaturita a valle del Corso “strategie di primo intervento per la difesa del mare e delle zone costiere delle aree marine protette dagli inquinamenti accidentali da idrocarburi”, promosso dal Ministero dell’Ambiente e realizzato dal Parco Sommerso di Gaiola in collaborazione con ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) .

Il Parco Sommerso di Gaiola nel 2022 ha infatti sottoscritto assieme ad altre 10 aree marine protette Italiane,  questo importante accordo con ISPRA, denominato CIMA (Contrasto agli Inquinamenti Marini Accidentali da idrocarburi) che si propone, attraverso la formazione mirata di personale e volontari, di contribuire al rafforzamento delle AAMMPP nel coadiuvare le autorità preposte nelle prime attività di intervento in caso di inquinamenti accidentali nei pressi delle riserve marine. L’idea è quella di mettere in campo una strategia operativa comune d’intesa con il Ministero dell’Ambiente, affinchè questi fondamentali scrigni di biodiversità del nostro Paese siano meno vulnerabili di fronte ad una simile minaccia.

Il Parco Sommerso di Gaiola è la prima Area Marina Protetta del Golfo a dotarsi di tali materiali. Un ulteriore passo in avanti della piccola oasi marina partenopea quale baluardo indiscusso della difesa del nostro mare e fucina di buone prassi nella tutela e salvaguardia del prezioso patrimonio biologico e culturale marino-costiero.

“Sempre più spesso ci capita di osservare inermi questi disastri ambientali, soffrendo e sperando che non si abbattano mai sulle nostre coste. Oggi il Parco della Gaiola ha deciso di non stare fermo a sperare, ma di fare qualcosa di concreto per farsi trovare meno impreparato nei confronti di qualcosa che speriamo di non dover vivere mai” Maurizio Simeone Direttore AMP Parco Sommerso di Gaiola.


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