2 dicembre 2013

Sindaco e Assessore all’Ambiente attivino il Piano Energia Solare Comunale di Napoli e impongano all’Agenzia Napoletana Energia e Ambiente (ANEA) il rispetto della vigente legge regionale sul solare.

La Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità (RCCSB) denuncia l’assurdità del fatto che l’Agenzia Napoletana Energia e Ambiente, il cui principale Socio Consorziato è il Comune di Napoli, agisca in difformità dalla L.R. n.1 del 2013, su Cultura e Diffusione della Energia Solare in Campania, disattendendo le sue finalità.

La citata legge regionale, approvata alla unanimità in ben tre commissioni del Consiglio regionale e dall’intero Consiglio regionale, è nata come legge di iniziativa popolare, registrando un consenso eccezionale in Italia – per firme raccolte, adesioni e partecipazione. Essa prevede all’art. 8 che i Comuni della Campania si dotino dei Piani energetici solari, i PESC, che sono la via fondamentale, necessaria ed ineludibile, per la produzione certa e corretta di energia dal Sole.
Scelte sconnesse da tale normativa risultano in contrasto, anche profondo, con la valorizzazione e l’ottimizzazione dei valori e delle potenzialità del territorio e con gli interessi veri delle comunità locali. Il rischio è quello di consentire o favorire interessi anche malavitosi, suscitando legittime opposizioni e movimenti contro lo stesso sviluppo delle fonti rinnovabili.
Di fondamentale importanza, quindi, sono perciò Linee Guida che vadano in tale direzione, come nella proposta fatta dalla Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità, ampiamente discussa pubblicamente in questi ultimi mesi.

E’ pertanto molto grave l’iniziativa dell’ANEA di attivare il Seminario di formazione del prossimo 4-5 dicembre a Città della Scienza “Modelli per costruire un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) secondo le direttive indicate dal Centro di Ricerche di Ispra”, ignorando la stessa esistenza e vigenza della legge sul Solare della Regione Campania.

La mancata conoscenza della esistenza della fondamentale legge di riferimento – proprio nel campo in cui dovrebbe esservi la massima cultura – azzera di fatto la credibilità dell’ANEA e dell’intera formazione da essa curata. Essa infatti, non avendo come riferimento la vigente legge regionale, non ha consistenza e valore, perché l’intera impostazione ne risulta inficiata negli obbiettivi che si vogliono perseguire e nel percorso per la loro realizzazione.

Né assolutamente recupera tali errori la indicazione che i corsi vengono fatti secondo le “direttive indicate dal Centro Ricerche Ispra”; non sono note tali direttive, né sono rintracciabili sul Sito Ispra, ma sono, almeno per chi ha veramente a cuore un futuro fondato sul Solare, sicuramente del tutto inaffidabili giacché , è bene ricordarlo, il Centro Ricerca Ispra è nato nell’ambito ENEA per la ricerca sul nucleare ed stato poi il cuore anche “culturale e scientifico” – con la totale inconsistenza ed il fallimento poi evidenziatisi – della “aspirazione” delle lobbies e della politica nucleare del Paese;

Naturalmente per campare ci si può anche riconvertire, ma per credibilità e valori è meglio tenersi alla larga;

Peraltro il centro sta a Varese e non ha nulla a che vedere con le aspirazioni espresse ancora nella legge regionale di una ulteriore crescita della Ricerca, oltre che della Managerialità, dello Sviluppo e del Lavoro sul Solare in Campania.

In questa logica di colonizzazione di Napoli e della Campania, ancora una volta, come già è avvenuto tantissime volte nel passato, si spendono soldi di Napoli e della Campania per attivare processi opposti ai nostri interessi.
Se la Campania è all’ultimo posto in Italia nel Solare ciò è sicuramente dovuto a tale agire globale delle istituzioni e del “collegato”.

La legge popolare ha detto basta a tutto ciò ed occorre rispettarla ed attuarla;

Chiediamo perciò al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente del Comune di Napoli di attivarsi concretamente per la realizzazione del Piano Eenergia Solare Comunale di Napoli e di intervenire sul caso dell’ iniziativa dell’ANEA, in nome del rispetto della legge regionale sul solare.
Più volte Essi si sono pronunciati a favore e a sostegno della legge: se non intervengono dobbiamo purtroppo ricrederci sulla loro sincerità.

Occorre poi soprattutto che da parte della Regione Campania siano attivati tutti gli articoli della legge, a partire dai Piani Energetici Solari Comunali, con l’adozione urgente delle Linee Guida per la loro realizzazione e con l’istituzione della Biennale del Sole e della Biodiversità del Mediterraneo, assegnando di conseguenza adeguate risorse nella prossima finanziaria regionale, come ci è stato assicurato dall’assessore F. Martusciello.

“La via maestra della rinascita della Campania passa sicuramente anche attraverso la compiuta attuazione della volontà popolare espressa in questa legge.”

Il Direttivo della Rete Campana della Civiltà del Sole e della Biodiversità

 UFFICIO STAMPA – Rete Campana della Civiltà del Sole e della Biodiversità

à Contatti: Ermete Ferraro (349 3414190 – ermeteferraro@alice.it )

LA NOTA
Carissime/i,
purtroppo per ben comprensibili, enormi interessi, da noi tante volte espressi, si continua ad operare ignorando che è stata approvata la legge di iniziativa popolare “Cultura e Diffusione della Energia Solare in Campania”, divenuta dal febbraio scorso la legge n.1 del 2013 della Regione Campania; occorre sconfiggere tale pericolosissima deriva ed imporre il rispetto e la piena attuazione dei grandissimi valori e contenuti della legge e della volontà popolare, di fondamentale importanza per l’ambiente, la cultura, la economia, la ricerca, la produzione ed il lavoro. In tal senso denunciamo la gravità della iniziativa della ANEA ed i ritardi nell’attuazione della legge di cui al comunicato allegato.

Il Direttivo della Rete Campana della Civiltà del Sole e della Biodiversità
adacunto@alice.it


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