ASOIM EVENTI LUGLIO 2017
Cari amici per poter versare il 5 per mille all’ASOIM nella propria dichiarazione dei redditi è
sufficiente inserire nelle caselle apposite il seguente codice: 94059820632 Grazie Maurizio
La 15° monografia dell’ASOIM
Allegati:copertina-corretta.pdf
Cari amici, è con grande orgoglio che Vi informo dell’uscita della 15° Monografia dell’ASOIM. Si intitola “Gli Atlanti ornitologici in lingua italiana” ed è stato curato dal sottoscritto. E’ una rivisitazione di tutti gli atlanti ornitologici finora pubblicati in lingua italiana (comprende quindi anche San Marino e il Canton Ticicno). Oltre 150 atlanti vengono descritti, per molti di questi vengono anche forniti i dati relativi, incluso l’elenco delle specie più frequenti, e le copertine.La prefazione è di Danila Mastronardi e il disegno di copertina è di Claudio Labriola
E’ la seconda monografia pubblicata quest’anno – la 14° di Stefano Giustino e la 15° del sottoscritto. Ma non basta, la 16° è in lavorazione presso lo studio grafico e contiamo di averla per l’autunno. 3 in un anno! 16 in 31 anni! Un record assoluto in Europa! Nessuno meglio di noi nel continente!E’ per me anche una piccola soddisfazione personale perché è il mio 29° libro.
Un cordiale saluto Maurizio
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20 luglio 2017 – Avete fatto bene, anche WWF, LIPU e Legambiente l’hanno chiesto;a mia memoria, quando è stato chiesto in passato non è stato mai accolto: chissà questa volta, essendo più numerose le richieste, Camillo Campilongo…
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– Cari amici il Consiglio Direttivo dell’ASOIM ieri ha deliberato l’invio dell’appello per il rinvio dell’apertura della stagione venatoria stante il gravissimi disastro ambientale derivante dagli incendi boschivi di questa stagione.L’ho inviato alle Regioni Campania e Calabria che sono le più colpite dell’Italia meridionale.Lo riporto di seguito Un cordiale saluto Maurizio
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L’ ASOIM onlus – Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale – associazione di protezione ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente ai sensi dell’art.13 della legge 8 luglio 1986 n. 349 con decreto dirigenziale n. 296 del 2. 12.2014 e iscritta nello schedario dell’Anagrafe Nazionale Ricerche del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con il codice 53177CYG, si associa all’appello delle associazioni WWF, LIPU, LAV e altre per la sospensione dell’apertura della stagione venatoria 2017 / 2018 nelle regioni dell’Italia meridionale interessate dai disastri ambientali causati dagli incendi boschivi.
La fauna selvatica in tali regioni ha subito un danno enorme con la perdita di intere popolazioni e la fuga di altre nel tentativo, disperato, di trovare nuovi spazi, dotati delle necessarie caratterizzazioni ecologiche, in cui rifugiarsi.
Una situazione fortemente preoccupante, aggravata dal fatto che non si è ancora in grado di comprendere la vastità del fenomeno e l’incidenza percentuale sulle popolazioni regionali del calo numerico derivante dalle morti per incendio.
Non è difficile immaginare che il calo deve essere stato enorme e che le popolazioni siano in un momento di forte stress demografico.
Andare ad incidere ulteriormente su di esse con il prelievo venatorio derivante dall’apertura della caccia causerà un ulteriore calo le cui conseguenze sulla sopravvivenza delle specie non sono prevedibili, considerando anche che l’impatto maggiore lo hanno subito le nuove generazioni nate nella stagione in corso.
Lo stesso dicasi per le specie migratrici che, giunte da noi dopo il lungo e faticoso viaggio dall’Europa centrale e settentrionale, hanno la necessità di nutrirsi dei frutti della macchia mediterranea per acquisire le necessarie calorie per affrontare il volo sul Mar Mediterraneo. Ebbene l’assenza di questa risorsa trofica, bruciata nei numerosi ed enormi incendi di quest’anno, renderà ancora più difficile il viaggio e comporterà una maggiore mortalità. Aggiungere la mortalità derivante dall’apertura della caccia è davvero un atto irresponsabile nei confronti della tutela della biodiversità.
Le leggi in vigore del resto prevedono la chiusura in casi di particolari condizioni ambientali e climatiche. Questa annata ci sembra che rientri pienamente in questo contesto normativo.
Si chiede quindi la sospensione dell’apertura della stagione venatoria, e si fa appello alle stesse associazioni venatorie affinché si uniscano a questa richiesta, rinunciando anche alla pratica dell’addestramento cani, altrettanto impattante sulla fauna selvatica. Avrebbero l’occasione per dare un senso alle affermazioni di “amanti della natura” che si attribuiscono, dimostrando un sentimento di partecipazione al disastro ambientale che stiamo vivendo.
Il Presidente Prof. Maurizio Fraissinet
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Carissimo Maurizio e cari Amici di viaggio,
non ho parole per ringraziarvi per il sostegno (anche economico), la solidarietà e la vicinanza che mi avete dimostrato dopo quanto accaduto all’Oasi WWF di Pannarano.
Mi rendo conto che di fronte all’immane tragedia (legata agli incendi) che si è abbattuta sulla regione Campania (come non ricordare, anche e soprattutto, il disastro degli Astroni), ciò che ha riguardato l’Oasi ed il rifugio è poca cosa; il fatto è, come ho scritto anche su facebook, che sono e sono, più o meno, sempre stato solo in montagna a far fronte ad ogni problematica. Come ha scritto anche Camillo (non finirò mai di ringraziarlo – come tutta l’Associazione WWF Sannio) il danno maggiore è soprattutto psicologico ed è come un tarlo (non avendo alcun centesimo, l’aspetto economico non è però trascurabile): l’Oasi esiste ufficialmente dal 2000 ed il rifugio dal 2006 e da quest’ultima data sono ben 16 le denunce per atti vandalici e furti riguardanti la struttura; ho assistito in questi anni all’incendio (fortuito) del tetto, verificatosi in piena notte, con la neve e con ospiti all’interno (non vi dico il tempo occorso per ripulirlo da tutte le macerie e per renderlo di nuovo fruibile), al passaggio di squadracce di balordi che lasciavano solo macerie dietro di loro, ai continui furti e ad altre situazioni simili. Oggi, anche per l’età e vicende familiari, quando la mattina salendo in montagna, mi trovo di fronte a queste scene, devo far fatica per trovare la forza per reagire e, spesso, mi chiedo: quando finirà tutto questo? Non è forse giunto il momento di farmi da parte?
Perciò, ancora GRAZIE; la vostra amicizia ed il vostro supporto mi danno la forza per poter continuare ancora il viaggio iniziato nel 1997 e cercare di fare qualcosa, nel mio piccolo e con tutti i miei limiti e difetti, per la nostra cara natura e per le future generazioni.
Con affetto Costantino
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20 luglio 2017 – Care amiche, cari amici,ho accettato di ritornare a presiedere l’Associazione WWF Sannio per le nostre 2 oasi e aiutare Costantino e gli altri volontari ad andare avanti e quello che è accaduto è stato un brutto colpo, non tanto per l’aspetto economico (probabilmente Comune di Pannarano e Comunità Montana Partenio si accolleranno le spese di riparazione della finestra e della staccionata) ma soprattutto per l’aspetto psicologico…E tuttavia dobbiamo solo stringere i denti, per la rabbia e la determinazione, di fronte al disastro del Cratere degli Astroni …
Non aggiungo altro: vi ringrazio a nome dell’Associazione (Costantino sicuramente lo farà personalmente appena avrà il tempo di sedersi al pc), che ha già dato un primo contributo di 200 Euro;inoltre ho indicato (lo trovate anche sulla pagina Facebook) il conto Paypal per fare le donazioni, dove potrà essere versata anche la somma raccolta dall’ASOIM Grazie ancora a tutti !
Camillo
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Atti vandalici al rifugio dell’Oasi WWF della Montagna di Sopra
Alcuni giorni fa Costantino Tedeschi, nostro socio e gestore del rifugio dell’Oasi WWF della Montagna di Sopra, dove peraltro abbiamo tenuto la nostra ultima assemblea, ha dovuto constatare con sgomento e rabbia i danni enormi subiti dal rifugio ad opera di vandali intrufolatisi all’interno con la rottura di un vetro. Hanno devastato tutto, rompendo tutto ciò che potevano rompere e lasciando anche la fontana della sorgente colma di bottiglie di birra vuote.
Costantino ha informato tutti noi dell’accaduto e ha espresso tutta la sua amarezza, la sua tristezza e il suo sconforto. Sentimenti che comprendiamo e che proviamo anche noi.
E’ un momento davvero difficile per la natura e le aree protette (mentre scrivo mi arriva il testo di un emendamento ad una legge in discussione in questo momento in cui si elimina il vincolo di edificabilità per le aree percorse dal fuoco e si introduce la possibilità di utilizzarle a fini produttivi), ma scoraggiarsi e mollare significa solo arrendersi e darla vinta a chi vuole la distruzione per potersi arricchire. Il Consiglio Direttivo dell’ASOIM ieri ha deliberato di stanziare una somma da donare all’Oasi WWF della Montagna di Sopra per il recupero del rifugio e per far sentire al nostro socio Costantino la nostra vicinanza e il nostro sostegno. Se altri soci vogliono aggiungere un loro contributo personale possono farlo con un bonifico sul ccb dell’ASOIM, specificando che è un contributo per il rifugio dellamontagna di sopra. Costantino non mollare! Sei un mito per noi
Da:Maurizio FraissinetA:
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12 luglio 2017 – Si sono conclusi i rilevamenti sul campo per la stagione riproduttiva 2017 dell’Atlante ornitologico della città di Napoli.
Hanno partecipato 24 rilevatori. Sono stati raccolti 1290 dati, di cui 467 riportati su mappa.
Sono state rilevate finora 61 specie tra nidificanti certe, probabili e possibili.
Si ritiene che con la stagione riproduttiva del prossimo anno si possa chiudere il monitoraggio per la nidificazione, perché sono rimasti da esplorare poco più del 10% dei quadranti.
I risultati preliminari della ricerca verranno presentati sotto forma di poster al prossimo Convegno Italiano di Ornitologia che si terrà a Torino a fine settembre.
Come sempre grazie a tutti Voi che contribuite con il Vostro impegno alla riuscita della ricerca
Un cordiale saluto Maurizio
– cari amici Filippo ha messo a punto la check-list del nostro ultimo Night and Day, l’undicesimo, svolto nel Parco Regionale di Roccamonfina – Foce Garigliano.
Nella splendida cornice della tenuta agricola di Federico Weber, che ci ha accolto e ospitato con tanta simpatia e generosità, abbiamo esplorato in lungo e in largo il Parco, registrando ben 67 specie.
Diverse le specie interessanti. In primo luogo il maschio di Albanella minore visto da Danila, Sarah e il sottoscritto nella zona del Canale Trenta Palmi. Un’osservazione ancora più interessante perché fatta in un periodo ormai lontano dalla migrazione e in un ambiente idoneo. Viste anche 4 specie di aironi nel canale Trenta Palmi e un Tarabusino maschio nel piccole, ma delizioso, laghetto di Vairano.
Tanti i Gruccioni e i Rigogolo, le Upupe, ma anche i Picchi rosso maggiore e verde, i Pigliamosche, ecc.
Camillo elaborerà il quadro completo nei prossimi giorni e avremo anche un’idea più precisa del numero di esemplari delle varie specie di rapaci osservate.
La notte poi ci ha regalato le presenza di Assiolo e Allocco nella tenuta agricola.
Un grazie ai partecipanti: Mario Azzué, Camillo Campolongo, Giuseppe Di Martino, Maurizio Fraissinet, Patrizia Loffredo, Danila Mastronardi, Alessandro Motta, Stefano Piciocchi, Sarah Rizzo, Filippo Tatino.
Un grazie a Filippo per l’ottima organizzazione e a Paola Conti per aver collaborato, senza poter riuscire a partecipare, purtroppo, alla spedizione.
Un cordiale saluto Maurizio
1. Airone cenerino 2. Garzetta 3. Sgarza ciuffetto 4. Nitticora
5. Tarabusino 6. Nibbio bruno 7. Albanella minore 8. Sparviere
9. Poiana 10. Gheppio 11. Pellegrino 12. Gallinella d’acqua 13. Gabbiano reale
14. Piccione domestico 15. Colombaccio 16. Tortora selvatica 17. Tortora dal collare
18. Barbagianni 19. Assiolo 20. Allocco 21. Rondone 22. Gruccione 23. Upupa
24. Torcicollo 25. Picchio rosso maggiore 26. Picchio verde 27. Cappellaccia
28. Rondine 29. Balestruccio 30. Ballerina bianca 31. Ballerina gialla 32. Scricciolo
33. Merlo 34. Usignolo 35. Pettirosso 36. Codirosso comune 37. Pigliamosche
38. Balia dal collare 39. Fiorrancino 40. Beccamoschino 41. Usignolo di fiume
42. Cannaiola 43. Luì piccolo 44. Capinera 45. Sterpazzola 46. Sterpazzolina
47. Occhiocotto 48. Cinciallegra 49. Cinciarella 50. Codibugnolo 51. Picchio muratore
52. Rampichino 53. Rigogolo 54. Averla piccola 55. Passera d’Italia 56. Passera mattugia
57. Ghiandaia 58. Gazza 59. Cornacchia grigia 60. Taccola (abitato di Vairano)
61. Storno 62. Maina comune 2 (lago corree) 63. Fringuello 64. Verzellino 65. Verdone
66. Cardellino 67. Zigolo nero
Inviato da: “Maurizio Fraissinet”
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8 luglio 2017 – Un esemplare di Cicogna bianca con un strano oggetto appeso al becco è stato osservato volare nei giorni scorsi nella zona di Chiaia, a Napoli.Dopo qualche giorno abbiamo appreso della nascita di Francesca Vittoria, la figlia della nostra socia Federica Rispoli.Tanti auguri Federica e buona vita a Francesca Vittoria da tutti noi dell’ASOIM Maurizio
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5 luglio 2017 – Cari amici, Vi informo che la senatrice Puppato mi ha scritto informandomi che farà suo l’emendamento per l’articolo 11.1 sui piani di gestione della proposta di legge sui parchi che Vi ho illustrato pochi giorni orsono. Non mi nasconde, e condivido la sua preoccupazione per quel poco di conoscenza che ho maturato sul funzionamento delle assemblee legislative, la difficoltà trattandosi di una terza lettura. La speranza, le ho risposto, sta nel fatto che l’ho prospettato come un emendamento tecnico per la correzione di un errore (anche qui ci sta un pò di esperienza da ex legislatore).
Speriamo bene Maurizio
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4 luglio 2017 – L’ASOIM, come è noto, nasce nel 1986 da un’idea del prof. Mario Milone. Intorno a lui in quegli anni si era formato un folto gruppo di giovani laureati con la passione per la natura e l’ornitologia in particolare. Egli si sentiva in dovere di trovare opportunità lavorative per questi ragazzi e si adoperava presso le pubbliche amministrazioni per trovare finanziamenti.
Quando fu pubblicata la norma per cui i finanziamenti alle Università dovevano prevedere una detrazione obbligatoria per la ricerca di base, egli pensò che si doveva creare un nuovo organismo, indipendente e peraltro più snello nelle azioni e nelle decisioni.
Nacque l’ASOIM.
L’intuizione si rivelò felice e i finanziamenti sono arrivati e tanti. Fu messa la clausola del versamento del 5%, ispirandosi a quella per l’Università (molto più alta), per l’autosostentamento.
A distanza di 30 anni le norme sono ovviamente cambiate di nuovo e ora è sempre più difficile per la pubblica amministrazione poter effettuare finanziamenti alle Associazioni. La stessa ASOIM, rispetto agli anni scorsi, deve fare enormi sforzi organizzativi e gestionali per poter ottenere e gestire un finanziamento per il forte appesantimento burocratico che si è venuto a generare in virtù delle nuove norme.
Ciò ha comportato, da parte delle pubbliche amministrazioni, un aumento degli incarichi alle Università per le consulenze, i monitoraggi, ecc., in quanto la procedura risulta essere più lineare, restando comunque lenta e complessa.
Da presidente sento sempre molto forte la responsabilità di agire per il bene dell’Associazione e ho capito che, essendo cambiate le cose, era più utile per l’ASOIM intensificare i contatti con il mondo accademico e con i docenti impegnati nelle ricerche sul campo (peraltro amici personali di vecchia data) che non provare a fare una sterile, quanto inutile concorrenza al “colosso Università”.
Del resto, come dicevo prima, ora ci sono alcuni docenti preparati e appassionati che dispongono di ottimi gruppi di lavoro e poter collaborare con loro può solo ottenere l’effetto reciproco di fare bene ricerca, di fare bene monitoraggi, di fare bene analisi dei dati, di fare bene per la pubblica amministrazione.
Ho iniziato quindi un percorso, lungo, faticoso, complesso, anche non condiviso da qualcuno dei nostri soci, che mi ha portato, però, finalmente a dei risultati concreti.
Di recente abbiamo vinto una manifestazione di interesse dell’Università Federico II di Napoli per il monitoraggio degli uccelli rapaci veleggiatori nel Parco Nazionale del Vesuvio. Si tratta di un mio vecchio progetto che, proprio grazie alla collaborazione con l’Università, è potuto finalmente partire e ha visto l’impegno molto professionale di alcuni nostri soci esperti nel riconoscimento dei rapaci.
E’ anche il segnale che l’ASOIM, con le sue eccellenze umane, la sua esperienza, la passione con cui affronta le cose, la dedizione e la qualità che ha mostrato di avere in questi 30 anni, può essere una valida collaboratrice del mondo accademico.
Un cordiale saluto da un soddisfatto Presidente Maurizio
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2 luglio 2017 – ieri mattina uscita per ciconiformi nel casertano con Claudio Labriola.
Alla Garzaia dell’Agnena tutti i nidi ospitavano i giovani e sono in pieno fermento con i genitori che portano il cibo e che litigano a suon di beccate con i vicini. In genere ci sono tre giovani per nidi per l’Airone guardabuoi e la Sgarza ciuffetto e due per la Garzetta. I giovani della Nitticora sono già fuori dal nido e si arrampicano sugli alberi. Non c’è traccia del Mignattaio e anche l’albero in cui poggiava il nido si è modificato. Ha meno fronde ed è più aperto. Il nido sembra occupato da una coppia di Aironi guardabuoi. Delle due l’una: a voler essere ottimisti si può pensare che sia una specie ad allevamento rapido e se ne sia andata; a voler essere pessimisti ci sarebbe da pensare che la riproduzione non sia andata a buon fine. In questo caso io sarei propenso ad imputare la colpa all’Airone guardabuoi, davvero invasivo nei confronti delle altre specie della garzaia.
Dopo ci siamo spostati a Brezza e abbiamo potuto fotografare i due giovani cicognini al nido. Una famiglia di Gheppi volava intorno al traliccio su cui è posato il nido.Un cordiale saluto Maurizio Fraissinet
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… molto interessante.
Per contribuire alla ricchezza del report, vorrei precisare che gli appartenenti alla famiglia Ardeidae fanno parte dell’ordine Pelecaniformes in compagnia delle famiglie Treskiornithidae e, appunto, Pelecanidae. Tutto ciò sulla base delle ultimissime revisioni tassonomiche della classe Uccelli (cfr.: Gill, F. & D. Donsker (Eds). IOC World Bird Names (version 6.2), International Ornithologists’ Union, aprile 2016). Ermanno de Pisi
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Maurizio Fraissinet presidente Asoim
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