ASOIM NEWS: Il progetto Mito. Il Bird-watking. Il workshop di maggio…
L’affezionatissimo socio Salvatore Pace mi ha telefonato stamattina dicendomi che ha partecipato recentemente ad una conferenza sui problemi connessi al nuovo porto di Villaggio Coppola. Ha preso la parola, presentandosi come socio Asoim, con un intervento sulle ripercussioni del porto (opera ancora non sottoposta a valutazione di impatto) sull’avifauna migratrice non solo della costa ma anche delle vasche più interne. Il suo intervento è stato pubblicato su repubblica di oggi.Leggete, soci!! Danila
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Ciao a tutti i soc: ho ricevuto molte adesioni al progetto Mito. Alcuni si sono prenotati per fare le stesse tavolette, quindi ho dovuto “limare” un pò in base al numero di tavolette scelte e in alcuni casi, in base alla disponibilità non certa.
Sul sito www.asoim.org l’elenco delle tavolette con il rilevatore. Resta scoperta VF 81.
Invito quelli che si sono proposti ad accompagnare ornitologi più esperti a contattare le persone indicate nell’allegato.
L’invito si estende anche a Chiara Marinelli (VIENI!!?)
Danila
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Si è concluso il 3 maggio il primo corso di bird-watching dell’asoim, con una escursione sul Matese (piacevole nonostante una pioggia senza tregua). La check-list l’ha inviata Maurizio sulla mailing list dell’asoim.
Ieri sono stati consegnati gli attestati ed è stato sottoposto ai corsisiti un questionario di gradimento.
Ecco i risultati (lusinghieri)!! Ve li allego.Per coloro che erano assenti ieri e vogliono ricevere l’attestato, stabilirò al più presto una data per la consegna. Ciao a tutti, Danila
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RISULTATI DEL QUESTIONARIO DI GRADIMENTO CORSO BIRD-WATCHING
Il questionario è stato compilato da 17 corsisti su 42 partecipanti.
Le domande tendevano a mettere in evidenza il gradimento suscitato dal corso relativamente a:
• Organizzazione generale
• Efficacia delle lezioni frontali
• Organizzazione ed efficacia delle escursioni
• Efficacia generale del corso in termini di accrescimento delle competenze e stimolazione all’approfondimento.
– Alla domanda “Consiglieresti il corso a un amico”? il 100% dei corsisti ha risposto SI.
– Alla richiesta”Qualcosa che avresti voluto” i corsisti hanno risposto:
• Più tempo per le lezioni e per le uscite (5 persone)
• Più escursioni (3 persone)
• Trattazione degli aspetti conservazionistici delle specie
• Approfondimenti sulle tecniche per fotografare gli uccelli
• Trattazione di argomenti generali sugli uccelli
• Effettuare il corso in maggio-giugno
– Alla richiesta “Qualcosa che non avresti voluto” hanno risposto:
• Orario troppo anticipato delle lezioni frontali
• Trattazione contemporanea di molte specie (2 persone)
• 1 persona ha scritto a questo proposito “Fraissinet, simpaticamente!”.
NOTA BENE: i risultati in forma grafica, dove 1=per niente; 2=poco; 3=sufficientemente; 4=molto si possono leggere nel sito www.asoim.org
Danila Mastronardi
da: Danila [danila.mastronardi@tin.it]
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STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO E IL REPORTING PREVISTI DALLE DIRETTIVE HABITAT E UCCELLI
4 maggio 2009, ore 10.00
Polo Didattico, piazza Oderico da Pordenone 3 – Roma
Programma
Ore 10.00 Registrazione dei partecipanti
Ore 10.30 Saluti e introduzione
Dott. Aldo Cosentino, Direttore Generale della Direzione Protezione della Natura, MATTM
Dott. Giuliano Tallone, Presidente LIPU
ore 11.00 Eugenio Dupré & Eleonora Bianchi, Direzione Protezione della Natura, MATTM
“Il monitoraggio e il reporting dello stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario”
ore 11.20 Claudio Celada, LIPU
“La presentazione della relazione sullo stato di conservazione”
Marco Gustin, LIPU
“Presentazione sul lavoro condotto a scala di sito e focus sui risultati degli studi di campo sulle steppe (Grillaio e passeriformi, nella foto)”
ore 12.10 Stefano Volponi, ISPRA
“L’approccio di Flyway nel monitoraggio dell’avifauna italiana”
Nicola Baccetti, ISPRA
“Censimenti, uccelli acquatici e zone umide: un metro al servizio della conservazione”
ore 12.45 Dibattito
13.30 Pausa pranzo
ore 14.30 Nicoletta Tartaglini & Francesca Pani, Direzione Protezione della Natura, MATTM
“Significato e distribuzione degli habitat nella Rete Natura 2000”
ore 14.50 Edoardo Biondi*. & Carlo Blasi**
*Coordinatore Gruppo di Lavoro per la Vegetazione della SBI. Politecnico delle Marche, Ancona.
**Presidente della Società Italiana di Scienza della Vegetazione. Sapienza Università di Roma.
“Dal manuale di interpretazione nazionale nuovi indirizzi per la gestione e il monitoraggio degli habitat in Italia”
ore 15.40 Dibattito
ore 16.30 Chiusura lavori
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Cari amici,un comunicato di Birdlife International ha annunciato che ieri, 26 aprile 2009, al Parlamento europeo sono stati approvati degli emendamenti in favore delle specie necrofaghe.
In pratica potranno essere lasciate nell’ambiente naturale, a disposizione delle specie necrofaghe, le carcasse di animali domestici morti di vecchiaia o a causa di incidenti, predazioni o malattie non infettive.
Con le norme attualmente in vigore tutte le carcasse dovevano essere rimosse interrandole o incenerendole, con enorme spreco di biomassa e di energia.
Ora è necessario attivarsi affinchè queste norme siano rapidamente recepite anche in Italia. All’indirizzo www.capovaccaio.it/sito2/italiano/Reg_sott_animali_2009.zip potete scaricare il testo del regolamento approvato riguardante l’uso dei sottoprodotti animali.
Nel file trovate anche un estratto con le norme riguardanti in maniera specifica l’alimentazione di rapaci necrofagi ed altre specie selvatiche.
Ciao, Guido Ceccolini
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CERM Centro Rapaci Minacciati
Via Santa Cristina, 2
58055 Rocchette di Fazio (GR)
Testo del comunicato (originale in spagnolo tradotto velocemente)
Adozione da parte del Parlamento europeo di emendamenti che permettono di alimentare di nuovo i rapaci necrofagi direttamente nell’ambiente naturale
L’Europa ha deciso di salvare gli avvoltoi iberici
Bruxelles, 24/04/2009 – BirdLife International ha accolto con favore il voto di oggi a Strasburgo con il quale il Parlamento europeo ha approvato gli emendamenti preparati da SEO/BirdLife che lasciano aperta la possibilità lasciare animali morti nell’ambiente naturale per l’alimentazione di uccelli necrofagi.
L’adozione nel 2002 da parte della Comunità europea del regolamento che disciplina la gestione dei sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo, a causa della lotta contro il morbo della mucca pazza, aveva costretto gli Stati membri ad introdurre norme veterinarie che obbligavano gli allevatori a raccogliere tutti i resti di animali morti interrandoli o incenerendoli.
Il lavoro congiunto di tutti i settori interessati, la posizione di BirdLife e l’accordo da parte della Commissione europea, Parlamento europeo e il Consiglio europeo, che hanno collaborato in modo costruttivo, hanno portato a questa soluzione che da maggiori graranzie per la conservazione delle specie necrofaghe, comprese le specie minacciate di estinzione, come gli avvoltoi.
Il voto di oggi in Parlamento consentirà agli allevatori degli Stati membri di lasciare gli animali morti nell’ambiente naturale, ovviamente sotto controllo sanitario, rendendoli disponibili per l’alimentazione delle specie necrofaghe.
Ana Iñigo, responsabile del settore specie minacciate di SEO / BirdLife, ha dichiarato: “BirdLife ha lavorato a lungo per eliminare questa inutile minaccia per alcune delle specie più emblematiche d’Europa, così come lo sono gli uccelli da preda, e siamo particolarmente lieti che diversi membri della Parlamento europeo e funzionari della Commissione abbiano preso sul serio la nostra richiesta ed abbiano lavorato costruttivamente per la decisione di oggi”.
In Spagna la popolazione di Grifone (Gyps fulvus), è stata particolarmente minacciata dalla mancanza di disponibilità di cibo in natura. Gruppi di grifoni sono stati osservati a centinaia di chilometri dalle loro siti di nidificazione, come in Germania e Bulgaria, in cerca di cibo. Inoltre questa mancanza di disponibilità di cibo colpisce anche le specie in pericolo come l’Aquila imperiale spagnola (Aquila adalberti), l’Avvoltoio monaco (Aegypius monachus) ed il Capovaccaio (Neophron percnopterus).
Ana Iñigo, afferma tuttavia che “si tratta di un importante passo avanti ma ora spetta agli Stati membri modificare le norme per recepire le disposizioni approvate oggi.”
da: fillicarp@libero.it
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