IL MONITORAGGIO DELLE ANATRE SELVATICHE E DELL’INFLUENZA AVIARE IN CAMPANIA
L’Assessorato Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca della Regione Campania e l’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale (ASOIM Onlus) hanno siglato una nuova convenzione per il monitoraggio delle anatre selvatiche e dell’influenza aviare.
Una convenzione più ampia e più articolata che porterà, nel tempo, un gran numero di risultati scientifici utili alla pianificazione della gestione della fauna selvatica sul territorio e alla prevenzione dell’influenza aviare e delle patologie legate agli uccelli selvatici più in generale.
L’attuale convenzione segue e amplia una precedente condotta nel corso del 2006, con la quale l’ASOIM, in collaborazione con il Dipartimento di Patologia Aviare della Facoltà di Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli, hanno monitorato tutte le zone umide campane effettuando censimenti a ritmo settimanale degli uccelli acquatici, individuando e segnalando le situazioni a rischio contagio del pollame domestico. Il risultato è stato duplice, da un lato la buona conoscenza del popolamento avifaunistico delle zone umide regionali, dall’altro il controllo della situazione in un periodo di emergenza aviare, al punto che la Campania ha vissuto in maniera serena, senza allarmismi, il momento del maggiore allarme verificatosi nel febbraio 2006: la situazione era sotto controllo.
Con questa nuova convenzione il lavoro si fa ancora più intenso e specialistico perché, oltre al monitoraggio avifaunistico nelle zone umide regionali, vengono anche allestite tre stazioni di studio in altrettante zone umide gestite dal WWF Italia (Le Mortine, in Provincia di Caserta, Serre – Persano, in Provincia di Salerno, e il Lago di Conza, in Provincia di Avellino). In esse le anatre selvatiche verranno marcate con anelli dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, e prima di essere restituite alla libertà, saranno controllate dal punto di vista morfologico e sottoposte a prelievi di materiale organico per le analisi che saranno condotte dal già citato Dipartimento di Patologia Aviare.
Sarà un lavoro ampio, che coinvolgerà molti ornitologi e veterinari campani e che si inserisce in una più che ventennale tradizione di ricerca ornitologica in Campania. Si conferma altresì il proficuo rapporto di collaborazione tra Assessorato Agricoltura Foreste, Caccia e Pesca della Regione e l’ASOIM, rapporto che negli anni ha visto la realizzazione della carta Faunistica, dell’Atlante degli Uccelli Nidificanti, il Report sulle attività di ricerca e inanellamento degli uccelli migratori, le ricerche sulla Starna (un galliforme di interesse venatorio), l’Atlante degli Uccelli Svernanti, e che, al termine della ricerca, vedrà anche la pubblicazione dell’ottava monografia dell’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale, dedicata, appunto, alle anatre selvatiche.
Da: Maurizio Fraissinet [mfraissinet@tiscali.it]
LA REGIONE CAMPANIA PER LA PREVENZIONE AVIARIA: RINNOVATA CONVENZIONE ASSESSORATO-ASOIM
L’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive ha rinnovato la convenzione con l’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale (ASOIM Onlus) per il monitoraggio delle anatre selvatiche, che segue e amplia quella condotta in collaborazione con il Dipartimento di Patologie Aviarie della Facoltà di Veterinaria nel 2006, che ha permesso di monitorare tutte le zone umide campane effettuando censimenti settimanali sugli uccelli acquatici e monitorando continuamente il pollame domestico.
In questo modo non solo è stato possibile migliorare la conoscenza del popolamento avifaunistico regionale, ma anche controllare costantemente la salute degli uccelli pure nel momento di maggior allarme dell’epidemia aviaria, che, comunque, non ha mai interessato in alcun modo la nostra regione.
Con la nuova convenzione il lavoro si fa ancora più intenso e specialistico: al percorso iniziato lo scorso anno, si aggiunge infatti l’allestimento di tre stazioni di studio in altrettante zone umide gestite dal WWF Italia (Le Mortine, in Provincia di Caserta, Serre – Persano, in Provincia di Salerno, e il Lago di Conza, in Provincia di Avellino). Le tre installazioni serviranno a marcare le anatre selvatiche con anelli dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica e a effettuare controlli morfologici anche attraverso prelievi di materiale organico da analizzare. In questo modo sarà possibile intervenire preventivamente e quindi in maniera ancora più efficace per evitare eventuali capi infetti nella nostra regione nella quale, comunque, ad oggi non è stato mai segnalato alcun caso di aviaria.
(nella foto una volpeca)
(COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE CAMPANIA DEL 29 GENNAIO 2007)
LA PRESIDENTE ASOIM INFORMA
Cari soci,due importanti avvisi:
Il primo:EBN ha inserito nel suo sito uno spazio dedicato agli hot spots a livello regionale. Gli ornitologi dei vari gruppi contribuiscono a riempire questo spazio, ognuno con le propria esperienza e sui siti che conosce meglio. La Campania era rimasta desolatamente vuota con un punto interrogativo al posto degli hot spots. Ho inviato un testo sui Campi Flegrei che è stato subito inserito e ne sto preparando altri sui siti che frequento di più (Regi Lagni, Lago Patria, vasche di Ischitella). Vi invito a visitare (per chi non lo abbia già fatto) questo spazio e a contribuire anche voi a rendere la Campania un pò più presente a livello nazionale.
Il secondo riguarda ancora una volta il Lanario e il Pellegrino. Ho ricevuto la richiesta che vi giro in allegato. Prego chiunque fosse interessato a comunicarmelo (sono referente in Campania per questo progetto) e mi attiverò per inserirvi fra i rilevatori campani.
Grazie a tutti Danila Mastronardi
LA RICHIESTA
Ai Coordinatori Regionali Lanario –Pellegrino.
Cari Amici, dopo le feste natalizie possiamo finalmente inviarvi un resoconto della discussione e delle proposte emerse durante il workshop svoltosi ad Atri il 22 dicembre scorso e realizzato con la partecipazione di INFS e CISO. In particolare, alcune proposte riguardano direttamente la stagione riproduttiva 2007 per cui vi chiediamo di prestare la massima attenzione ai fini della partecipazione alle attività di monitoraggio del 2007.
LANARIO PELLEGRINO
La proposta finale su cui vi è stata condivisione è la seguente:
a) verifica per il 2007 della presenza/assenza delle coppie presso tutti i siti storici di presenza in tutte le regioni;
b) verifica per il 2007 del successo riproduttivo (tramite il metodo e la scheda desunti dal progetto di monitoraggio per l’action plan) possibilmente per tutte le coppie presenti nell’Italia peninsulare e di almeno il 30% dei siti occupati in Sicilia.
Pellegrino.
La proposta finale su cui vi è stata condivisione è la seguente:
a) indicazione della disponibilità da parte dei coordinatori ad indicare status e distribuzione per ambiti omogenei dei siti storici di presenza;
b) indicazione della disponibilità, da parte dei coordinatori, di verificare la presenza/assenza e il successo riproduttivo (tramite il metodo e la scheda desunti dal progetto di monitoraggio per l’action plan sul Lanario) sul 10% dei siti di presenza stimati per la regione di riferimento e in cui sia stata verificata la presenza della coppia nel 2007, cercando di distribuire in maniera omogenea per ambiti ambientali e caratteristiche dei siti (urbani, costieri, montani, collinari ecc.) le osservazioni all’interno della regione.
Si precisa che, per ora, in accordo con l’INFS, il lavoro sul Pellegrino è subordinato alla verifica della disponibilità di fondi per il coordinamento tecnico-scientifico nazionale di cui al punto successivo. Mentre la rete sul Lanario è già consolidata e opera in maniera coordinata da tempo a livello nazionale, per il Pellegrino probabilmente serve uno sforzo iniziale maggiore per il quale, sotto l’aspetto del supporto tecnico-scientifico, attualmente non vi sono garanzie sufficienti in assenza di fondi specifici. Ovviamente chi vorrà procedere volontariamente nella direzione proposta durante il workshop potrà operare già a partire da questa stagione riproduttiva per raccogliere i dati al fine di avanzare comunque con il lavoro e disporre di elementi importanti su cui basare il lavoro collettivo futuro qualora siano reperite subito le risorse per il coordinamento tecnico-scientifico.
Progetto di Coordinamento Nazionale su Lanario e Pellegrino
Oltre la segreteria tecnica di supporto svolta dalla Riserva di Atri, è emersa la necessità di un coordinamento scientifico da parte dell’INFS con personale remunerato a tempo parziale che “tenga le fila” del coordinamento.
Per quanto riguarda il progetto di coordinamento nazionale si è deciso di:
1) inviare una nota al Ministero dell’Ambiente rispetto all’importanza del coordinamento e alla necessità per l’INFS di poter svolgere la funzione di indirizzo scientifico tramite personale remunerato;
2) inviare la newsletter del progetto (vedi sotto) a tutti gli enti interessati con una lettera di accompagnamento in cui si chiede di aderire con una quota di partecipazione;
3) destinare direttamente all’INFS le quote derivanti dal coinvolgimento di enti pubblici al progetto per il personale da destinare al coordinamento;
4) di destinare i 7000,00 euro già stanziati dalla Riserva di Atri per la comunicazione/pubblicizzazione e messi a disposizione del progetto all’apertura di un sito Internet sul coordinamento in cui inserire gli enti aderenti, le news ecc..
Si è deciso di inviare a tutti gli aderenti una newsletter contenente:
a) alcuni risultati derivanti dal monitoraggio del Lanario;
b) regole di base per il funzionamento del coordinamento (gestione e proprietà dei dati, coinvolgimento di persone ecc);
c) schede di rilevamento;
d) proposte di ricerca su Lanario e Pellegrino con adesione volontaria.
A tutti cordiali saluti.
La segreteria del Progetto Lanario/Pellegrino Riserva Naturale Regionale Calanchi di Atri Chiara Nardi
Da: Danila [danila.mastronardi@tin.it]
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