BIBLIOTECA NAZIONALE DI NAPOLI
Le news dal responsabile giornalistico
dell’ufficio stampa Lydia Tarsitano
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5 febbraio 2015
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La Biblioteca Nazionale di Napoli aderisce all’ iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli per il giorno di San Valentino , e propone di aspettare “ La notte degli innamorati” rivivendo le più famose storie d’amore di tutti i tempi attraverso immagini e testi rari: la mostra “Amor che ne la mente mi ragiona.
Storie d’amore nei secoli”, sarà aperta al pubblico
dal 14 febbraio al 20 febbraio
sabato 14 ore 9,00-13,00
da lunedì a venerdì 9,00-17,00 .
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Alcune splendide incisioni riprese da famose sculture di Canova – Amore e Psiche e Marte e Venere – danno inizio al percorso espositivo, che prosegue con la raffigurazione delle coppie celebri dell’età classica, Ettore e Andromaca e Enea e Didone. L’amore medievale è ricordato attraverso la tragica e struggente vicenda di Paolo e Francesca in un suggestivo manoscritto della Divina Commedia e attraverso le principali liriche petrarchesche. Preziose edizioni illustrate dell’Orlando Furioso di Lodovico Ariosto e della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso rievocano l’incanto dell’amore rinascimentale. Le commedie di Goldoni e i melodrammi di Metastasio testimoniano le molteplici forme dell’amore nel Settecento. Alla produzione musicale è affidato il compito di rappresentare la concezione dell’amore nell’Ottocento e nel Novecento, attraverso spartiti e bozzetti di scena di opere liriche e dei classici della canzone napoletana. Non potevano mancare i versi d’amore delle canzoni e delle poesie di Salvatore Di Giacomo, di cui si presentano gli autografi conservati nella sezione Lucchesi Palli
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napoli, lunedì 2 febbraio
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In occasione dei 500 anni dalla nascita di Pirro Ligorio (Napoli, 1512/15 – Ferrara 1583), lunedì 2 febbraio ,ore 16:00, alla Biblioteca Nazionale di Napoli incontro internazionale dedicato alla figura ed all’ opera artistica e antiquaria del pittore. Interverranno la Direttrice della Biblioteca , Simonetta Buttò, la responsabile della Sezione Manoscritti, Emilia Ambra, e per l’Università Federico II di Napoli: Marcello Fagiolo e Carlo Gasparri( Presidenti rispettivamente del Comitato Nazionale per lo Comitato Nazionale per lo studio e la valorizzazione delle opere di Pirro Ligorio e della Commissione per l’Edizione Nazionale delle opere di Pirro Ligorio), Anna Maria Rao, Marisa Squillante, e Edoardo Massimilla. Seguirà una visita guida ad un’esposizione di testi manoscritti di Pirro Ligorio conservati presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, rara occasione per ammirare questi eccezionali documenti solitamente non esposti al pubblico per ragioni di conservazione. Pirro Ligorio, antiquario, architetto, pittore fu attivo a Roma e a Ferrara al servizio di Papi e cardinali. Tra le sue più prestigiose realizzazioni in campo architettonico si ricordano il Casino di Pio IV in Vaticano e la Villa d’Este a Tivoli.
Il dibattito si conclude martedì 3 febbraio (Aula 1 “C. Carbonara”, C.so Umberto I, 38 Napoli), due studiose di fama internazionale, Anna Schreurs-Morét (Albert-Ludwigs-Universität Freiburg) e Ginette Vagenheim (Université de Rouen), affronteranno, sia sul piano storico-artistico che antiquario, aspetti della complessa e poliedrica personalità di Pirro Ligorio.
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17 – 31 dicembre 2014
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Mostra “uno dei più abili geografi e astronomi dell’età nostra”. I manoscritti di Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, Biblioteca Nazionale di Napoli, 18 dicembre 2014 – 31 gennaio 2015
Nell’ambito delle celebrazioni nazionali per il bicentenario della morte di Giovanni Antonio Rizzi Zannoni, il maggior cartografo italiano tra ‘700 e’800, la Biblioteca Nazionale di Napoli espone alcune delle più importanti carte, bozze originali manoscritte del cartografo padovano, considerato l’ultimo geografo di corte e il primo cartografo dell’età moderna. Ogni carta in esposizione è stata corredata di pochi ma significativi documenti bibliografici o iconografici che segnarono un’ epoca dal 1780 al 1815, particolarmente ricca per la storia di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia A Napoli, dove si trasferì nel 1781 su richiesta del re Ferdinando IV di Borbone per realizzare una carta topografica del Regno, il Rizzi Zannoni fu il primo direttore del Real Officio Topografico e contribuì alle grandi trasformazioni sociali, politiche del Regno, dando vita alla nascita della moderna cartografia geodetica nel Mezzogiorno d’Italia.
La Biblioteca Nazionale di Napoli si è inserita a chiusura delle manifestazioni indette dal Comitato presieduto da Vladimiro Valerio con questa significativa mostra che dà la possibilità di conoscere il vasto prezioso patrimonio delle raccolte della Biblioteca Provinciale delle quali la Nazionale stessa è depositaria e gelosa custode dove confluirono gli oltre 22.000 volumi dell’Ufficio Topografico diretto da Rizzi Zannoni.
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Fino al 19 dicembre 2014
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ingresso libero ma su prenotazione .
Ultimi giorni per visitare la mostra che ripercorre le vicende italiane di settant’anni fa, attraverso i giornali italiani ed anglo-americani dell’epoca, in esposizione rare testate: come l’unico esemplare (posseduto dalla biblioteche in SBN) de “Il Combattente”,il foglio delle truppe italiane stampato a Napoli, Il “Don Chischiotte “ giornale umoristico stampato a stampato a Salerno, di cui esistono solo due esemplari , il “Risorgimento” , nato dalla fusione di tre storici giornali napoletani Il Mattino, Il Roma ed I Corriere di Napoli, “Italia Cisalpina”,ed il settimanale americano “Time” che segue l’avanzata del fronte alleato verso il nord d’Italia ed il quotidiano inglese Union Jack in un’edizione espressamente pensata per le truppe inglesi in Italia, non manca l’humor inglese attraverso le vignette sui soldati inglesi fra belle figliole e vita di campagna dell’illustratore napoletano Ugo Matania che collabora con diversi periodici inglesi .
L’interessante mostra ricostruisce i momenti decisivi della storia d’Italia dallo sbarco ad Anzio delle Forze Alleate nel gennaio del 1944 alla battaglia di Montecassino, all’entrata degli alleati a Forlì, all’ultimo discorso del duce del 16 dicembre a Milano .
Non manca uno spazio dedicato alle azioni svolte per salvare il patrimonio culturale italiano: foto e documenti originali documentano le energiche iniziative della indimenticabile direttrice Guerriera Guerrieri favore della Biblioteca Nazionale di Napoli e delle biblioteche collegate che sottrasse alla guerra i manoscritti, i libri più rari e preziosi nonché parte dei cataloghi mettendoli al sicuro in paesi dell’entroterra
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mercoledì 10 dicembre 2014, ore 16.00
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Si presenta a Napoli alla Biblioteca Nazionale – mercoledì 10 dicembre 2014, ore 16.00 – un prezioso strumento per i bibliofili e per gli amanti della storia del libro, il “Dizionario degli editori, tipografi, librai itineranti in Italia tra Quattrocento e Seicento “ un interessante e minuzioso lavoro di ricerca coordinato da Marco Santoro . Interventi di Emilia Ambra, responsabile sezioni Manoscritti della biblioteca, Rossella Caffo, direttore dell’ Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche, Giovanni Muto, Università di Napoli “Federico II”, coordina Simonetta Buttò, direttrice della Biblioteca ,conclude Marco Santoro; l’iniziativa è promossa in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento Meridionale. IL Dizionario, in tre volumi, con oltre 750 voci ,coordinato da Marco Santoro, a cura di Rosa Marisa Borraccini, Giuseppe Lipari, Carmela Reale, Marco Santoro, Giancarlo Volpato, edito da Fabrizio Serra ricostruisce in modo analitico il contesto storico-sociale all’interno del quale si è sviluppata ai suoi esordi la stampa , le vicende e finalità con cui muovono i primi artefici di questa nuova arte.
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Domenica 7 dicembre 2014 ore 11,00-14,30
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Apertura straordinaria. Il restauro librario nella Biblioteca Nazionale di Napoli Domenica – 7 dicembre 2014 ore 11,00-14,30 ingresso libero In mostra, nella Sala Leopardi, antichi e preziosi codici, documenti manoscritti e disegni di pregio così come appaiono dopo il sapiente restauro. Un interessante percorso video, fotografico e digitale illustra le fasi degli interventi eseguiti per ridonare alle opere l’antico splendore.Sarà possibile visitare il “Laboratorio di Restauro”
apprendendo le minuziose e sofisticate tecniche che permettono di far rivivere antichi testi e mirabili legature.
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Alcuni splendidi disegni manoscritti del 500 di fontane e strumenti d’acqua di Giovanni Antonio Nigrone,attivo presso la corte di Napoli, a Firenze per i Medici, a Roma, recentemente restaurati, esposti per la prima volta, sono la principale attrazione della mostra “Post Fata Resurgam”, allestita nella Sala Leopardi, in occasione dell’apertura straordinaria dalle ore 11,00 alle ore 14,30 della Biblioteca nazionale di Napoli domenica 7 dicembre -Giornata Nazionale dell’Archeologia, del patrimonio artistico e del Restauro. Eccezionalmente vengono esposte vere rarità bibliografiche recentemente restaurate: antichi e preziosi codici, documenti manoscritti e disegni di pregio così come appaiono dopo l’opera sapiente di restauro che ha ridonato ai testi l’antico splendore. Un interessante percorso video, fotografico e digitale illustra tutte le fasi degli interventi eseguiti. Sarà possibile visitare il “Laboratorio di Restauro”apprendendo le minuziose e sofisticate tecniche che permettono di far rivivere antichi testi e mirabili legature.
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4 dicembre 2014
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Precarietà come violenza che colpisce i soggetti più deboli, le donne, le nuove generazioni esistono percorsi per vivere meglio? la sociologa americana Judith Butler propone un’etica non violenta, fondata sulla consapevolezza della vulnerabilità e precarietà della vita umana, che possa condurre a nuove forme di solidarietà e giustizia globale : su questo tema si confrontano alla Biblioteca Nazionale di Napoli (Sala Venezuelana) giovedì 4 dicembre ore 16,30 Simonetta Buttò, direttore della biblioteca, Francesca Vitelli consulente per la progettazione imprenditoriale complessa autrice del libro “Una vita da precaria”, Fabiana Cacciapuoti, del Gruppo ricerca soggettività femminili della biblioteca e Tristana Dini, dell’Università di Salerno. A confronto la vita in America dopo l’11 settembre con i risvolti sulle vite private e le libertà individuali? Dall’ altra sentimenti e sensazioni che animano in Italia i lavoratori precari – soprattutto la generazione, degli odierni quarantenni- e la difficoltà che questi incontrano nel vivere in un modo profondamente diverso da quello per il quale erano stati preparati. Non manca una riflessione sulle donne a cui va il merito di aver mostrato l’importanza della nozione di vulnerabilità nell’etica e nella filosofia politica.
Judith Butler insegna Retorica e Letteratura comparata all’Università della California, la più discussa filosofa femminista statunitense da alcuni anni si è imposta all’attenzione del dibattito politico e filosofico internazionale per la sua riflessione sul rapporto tra soggettività, norme e violenza nell’epoca dei conflitti e della guerre globali.
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dal 26 novembre fino al 19 dicembre
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Napoli nel 1944: Cronaca di un anno di guerra Mostra iconografica e bibliografica Sale Leopardi dal 26 novembre fino al 19 dicembre Ingresso libero In esposizione un’ampia selezione della stampa italiana ed anglo-americana documenta le vicende italiane di settant’anni: sullo sfondo di un paese diviso tra territori teatro di guerra e i territori liberati da Napoli alla Sicilia, la ricostruzione di momenti decisivi di storia del dallo sbarco ad Anzio delle Forze Alleate nel gennaio del 1944 alla battaglia di Montecassino, all’entrata degli alleati a Forlì, all’ultimo discorso del duce del 16 dicembre a Milano .
Foto e documenti originali documentano le energiche iniziative della indimenticabile direttrice Guerriera Guerrieri favore della Biblioteca Nazionale di Napoli e delle biblioteche collegate che sottrasse alla guerra i manoscritti, i libri più rari e preziosi nonché parte dei cataloghi mettendoli al sicuro in paesi dell’entroterra.
Inaugurazione 26 novembre ore 16,30
Columbia Barroso, Console Generale USA per il Sud d’Italia Simonetta Buttò direttrice della Biblioteca Nazionale Guido d’Agostino, Direttore Istituto Campano per la Storia della Resistenza
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12 novembre – 12 dicembre 2014
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Compie 150 anni la Comunità Ebraica di Napoli, una mostra per festeggiare l’importante anniversario, che documenterà attraverso testi, fotografie ed oggetti liturgici la storia della comunità, dalle origini ad oggi.
L’ ampia esposizione si sdoppia su due sedi prestigiose, che ospiteranno l’iniziativa, la Biblioteca Nazionale e l’Archivio di Stato di Napoli.
L’ inaugurazione il 12 novembre alle ore 11 alla Biblioteca Nazionale di Napoli: intervengono Sandro Tenin, Consigliere Unione Comunità ebraiche, Pier Luigi Campagnano, presidente Comunità ebraica di Napoli, Simonetta Buttò direttrice della Biblioteca nazionale di Napoli, Imma Ascione , direttrice dell’Archivio di Napoli, Giancarlo Lacerenza del Centro di Studi Ebraici dell’ Università L’Orientale, che ha curato la mostra insieme ad un équipe di bibliotecari ed archivisti .
Importanti testimonianze provenienti dalla Comunità Ebraica, tra cui molti rari documenti mai esposti in precedenza, costituiscono il nucleo del percorso espositivo, suddiviso per ambiti tematici, che si arricchisce ogni volta di preziose fonti rispettivamente della Biblioteca Nazionale di Napoli e dell’Archivio di Stato di Napoli.
Si comincia con una preziosa esposizione di arredi liturgici e varia documentazione a stampa sulle testimonianze ebraiche a Napoli dall’Antichità all’Età moderna. Un raro incunabolo ebraico edito a Napoli nel 1492 e una grammatica ebraico-latina, pubblicata a Venezia nel 1522, ma scritta dall’esule del Viceregno Abramo de Balmes recano testimonianza dell’espulsione avvenuta intorno al 1510. In questa sezione sono visibili anche le riproduzioni dei sepolcri studiati all’inizio del ‘900 da Gennaro Aspreno Galante nelle “Memorie della Reale Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti di Napoli”.
Ampio spazio è riservato all’età dei Rothschild, importante famiglia di banchieri che, aperta la filiale napoletana nel 1821 sotto i Borbone, fu vero motore della rinascita ebraica napoletana. Furono loro a prendere per primi in affitto i locali di via Cappella Vecchia dove tutt’oggi si trova la Sinagoga, poi acquistati con il contributo di tutti gli iscritti, e a fondare un ospedale israelitico in via Porta Posillipo.
Si passa poi a illustrare la vita culturale e religiosa, tra arredi sacri della liturgia, immagini e scritti dei rabbini che si sono avvicendati negli anni, e la vita economica degli ebrei napoletani. Molte le testimonianze delle attività commerciali, come il primo negozio in città di battitura e scrittura a macchina The Empire, della famiglia Soria, la prima sala cinematografica di Mario Recanati, la Fabbrica di Biancheria Finissima Salvadore Campagnano, il Setificio Sinigallia, la ditta Samia o la Pace Cagli. Non mancano i documenti sulla famiglia Ascarelli, di cui Giorgio fu il fondatore nel 1926 dell’Associazione Calcio Napoli.
Si arriva poi al doloroso capitolo delle leggi razziali e della Shoah, rappresentato da numerosi documenti e fotografie di quelle famiglie mai rientrate dopo la guerra. La mostra si conclude con la vita odierna dal dopoguerra fino ad oggi, passando per momenti che hanno segnato la storia comunitaria come quella ufficiale, un esempio lampante la visita nel 1966 alla Sinagoga del Cardinale Ursi, primo uomo di Chiesa a mettere piede in un luogo di culto ebraico.
Biblioteca Nazionale di Napoli dal 12 novembre al 12 dicembre Orario di apertura lunedì – venerdì 9.30-18.30 sabato 9.30-12.30 Visite guidate su prenotazione:
URP tel. 0817819231, e-mail: Archivio di Stato di Napoli.
Dal 14 gennaio al 28 febbraio 2015
La mostra vanta l’Adesione del Presidente della Repubblica, il patrocinio della Regione Campania, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Fondazione Beni Culturali Ebraici.
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5 novembre 2014
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Simonetta Buttò è il nuovo direttore della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli.
Laureata in lettere e specializzata in Filologia Moderna e nello Studio dei codici antichi, con una vasta esperienza nel settore della professione bibliotecaria e nell’ amministrazione delle biblioteche, esperta di nuove tecnologie, Simonetta Buttò assume l’ impegnativa guida della biblioteca napoletana considerata per importanza la terza d’Italia, ed è già al lavoro determinata a valorizzare al massimo il ruolo di primo piano della biblioteca all’intero del sistema culturale del mezzogiorno.
Varie le iniziative fin da ora in programmate che favoriscono la promozione della biblioteca e la diffusione del sapere e della conoscenza.
Il 12 novembre si inaugura, infatti, alla Biblioteca Nazionale di Napoli la mostra di preziosi oggetti, testi e documenti in occasione dei 150 anni di Storia della Comunità Ebraica di Napoli mentre per domenica 7 dicembre è in fase di organizzazione un’apertura straordinaria con una mostra sul restauro librario.
In calendario anche una mostra di periodici e rari documenti storici per ricordare il 70° anniversario del 1944.
Simonetta Buttò, vanta un ricco curriculum: dall’ottobre 1985 nei ruoli del Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, ha già diretto la Biblioteca universitaria di Genova ed attualmente dirige la Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma.
A partire dal 1998 è stata docente in diverse università italiane, fra cui L’Aquila, Pisa, Siena.
Attualmente insegna Storia delle biblioteche presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archivisti e Librari della Sapienza Università di Roma e presso la Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario del MiBACT.
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Socio corrispondente dell’Istituto nazionale di studi romani e rappresentante del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in seno al Consiglio Direttivo dell’Accademia Lancisiana, è componente del Comitato scientifico di «DigItalia: rivista del digitale nei beni culturali», del Comitato scientifico e di lettura della collana “Pagine diverse” dell’editore Pacini di Pisa e del Comitato organizzativo scientifico Lazio del Progetto “Archivi della moda del 900”, elaborato dall’ANAI e realizzato in collaborazione con la Direzione Generale per gli Archivi e la Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali ed il diritto d’autore del MiBACT.
Come storica delle biblioteche e della professione bibliotecaria ha pubblicato con Giorgio de Gregori, Per una storia dei bibliotecari italiani del 20. secolo: dizionario bio-bibliografico 1900-1990, Roma: Associazione italiana biblioteche, 1999; è curatrice dal 2000 del Dizionario bío bibliografico dei bibliotecari ítaliani del XX sec. (http:/www.aib.it/aib/editoria/dbbi20.htm) e coordinatrice del Dizionario biografico dei soprintendenti bibliografici (1919-1972), Bologna: Bononia University Press, 2011.
Ha recentemente pubblicato fra l’altro: Funzionamento e criticità delle biblioteche pubbliche statali, in: Il pane della ricerca: luoghi, questioni e fonti della storia contemporanea in Italia, a cura di Marco De Nicolò, Roma: Viella, 2012, p. 171-179; Storie di autonomia “speciale”: le biblioteche specializzate del Ministero per i beni e le attività culturali, «AIB Studi», 52 (2012), n. 2, p. 151-172; Le bibliotecarie, «Nuovi annali della Scuola speciale per archivisti e bibliotecari», 25 (2012), p. 123-155 (in occasione delle giornate di studio “Libri documenti e istituzioni:la memoria dell’Italia unita”); Eredità culturale e nuove tecnologie alla Biblioteca di storia moderna e contemporanea, «Accademie e biblioteche d’Italia», 8 (20I3), n. l-2, p. 60-67; la voce Ortiz, Maria, in: Dizionario biografico degli italiani, Volume 79, Roma: Istituto della Enciclopedia italiana, 2013; Dalla parte delle biblioteche, «AIB Studi», 54 (2014), n. 1,p. 87-93.
BNNUFFICIOSTAMPA
Lydia Tarsitano responsabile giornalistico tel .081 7819381, ore12-16, Napoli Biblioteca nazionale – piazza plebiscito 1, Palazzo Reale
si accede attraverso l’ingresso di piazza Trieste e Trento.
da: bn-na.ufficiostampa@beniculturali.it
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