TERMOVALORIZZATORE. LUCCI (CISL): NO AD OBBLIGO DI ACQUISTO CON FONDI REGIONALI, SAREBBE COLPO ESIZIALE PER CAMPANI
Napoli, 17 febbraio 2012. «Distrarre 355 milioni di euro della Regione Campania dalla loro attuale destinazione per far fronte all’acquisto obbligatorio del Termovalorizzatore di Acerra imposto dal Governo è inaccettabile», ha dichiarato Lina Lucci, Segretario Generale Cisl Campania.
«Vanificherebbe tutti gli sforzi finora fatti con grande senso di responsabilità da cittadini e lavoratori campani per il risanamento dei conti e si tradurrebbe in un colpo esiziale per il nostro territorio, già in gravissima difficoltà.
«In questa maniera, inoltre, si rischia di minare fortemente e definitivamente il senso di fiducia della Campania nel Governo Monti che interviene in maniera maldestra su una partita disastrosa prima di tutto per chi vive qui e su cui ci sono ancora indagini in corso.
Tra l’altro – ha aggiunto Lucci – vi è un altro elemento che rende la vicenda ulteriormente paradossale: si imporrebbe di acquistare il termovalorizzatore al valore che aveva quando era nuovo, come se si obbligasse a comprare un’auto usata al costo che ha quando è appena uscita dalla fabbrica.
«Gli impegni precedentemente conclusi prevedono che quelle risorse siano attinte da fondi Fas nazionali, non regionali. Così è necessario che si faccia. Se si è evidenziato un difetto di collaborazione tra Regione e Governo questo non può ricadere sulla testa dei cittadini e va in ogni caso superato.
La Cisl – ha concluso Lucci – vigilerà sugli sviluppi della vicenda e non esclude nessuna iniziativa contro questo nuovo tentativo – dopo quello che vorrebbe spostare a Roma l’unico centro decisionale presente a Napoli, l’Agcom – di rubare risorse e futuro ai cittadini campani».***
CISL CAMPANIA Ufficio Stampa
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ROMANO, TERMOVALORIZZATORE
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“DAL GOVERNO ATTO VIOLENTO CONTRO REGIONE”
“L’acquisto del termovalorizzatore di Acerra era previsto nella legge: la Regione era una delle opzioni, me le risorse erano dello Stato. Questo Governo cambia le regole con un decreto legge ancora in fase di conversione, e nel frattempo emana un DPCM che obbliga la Regione all’acquisto utilizzando i fondi del FAS della Campania.”
Così l’assessore all’Ambiente Giovanni Romano.
“Come è noto, il FAS regionale è incapiente, a meno che non si vogliano togliere le coperture dei mutui agli Enti locali o risorse per la depurazione.
“Un atto violento contro la Regione, contro le prerogative costituzionali garantite, contro il buonsenso, contro la leale collaborazione istituzionale”, conclude Romano.
REGIONE CAMPANIA. COMUNICATO STAMPA DEL 17 FEBBRAIO 2012


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