Centocene per Slow Wine 20 novembre 2015 ore 21 – Ristorante O’ Tianiello Caserta, Via Verdi n. 86 (nei pressi di Piazza S.Anna) Con la Condotta casertana di Slow Food, anche a Caserta ci sarà l’opportunità di apprezzare – nel corso di una cena speciale – cinque vini premiati con le segnalazioni della guida 2016 di Slow Food.
Slow Wine alla sesta uscita si conferma come la più innovativa e tra le più diffuse, e come scrivono i curatori (Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni) nell’introduzione: «…è un cantiere aperto 365 giorni all’anno, una finestra spalancata sui vigneti. Si riparte dalla terra, dagli scarponcini e stivali e via a camminare nei filari. Ma senza operare anche un cambiamento radicale nell’approccio degustativo questo spirito rischia di raggiungere l’obiettivo solo a metà. L’assaggio alla cieca è quindi la conclusione di un viaggio di scoperta e conoscenza. Ecco la vera rivoluzione, se ci si passa il termine forte: aver spostato a monte l’asticella, con la visita alla singola cantina e al territorio che la ospita. È questo il modus operandi che ci permette di giudicare in un secondo momento il vino. In altre parole, chi acquista Slow Wine fa proprio un sistema di valori che vede nel rispetto del lavoro in vigna, nell’interpretazione del terroir e nell’esaltazione delle caratteristiche di una cultivar il fine ultimo dell’opera di un vignaiolo.
Saremo idealisti? Macché, siamo ideologici! Sì, non ci nascondiamo dietro un dito: attraverso le nostre 1.088 pagine cerchiamo di far prevalere una visione dell’agricoltura in cui il contenuto è più importante della forma. Il vino è gioia, convivialità, motivo di incontro, ma ha conosciuto tante, troppe stagioni di diatribe tra differenti tribù di appassionati che pretendevano di avere una risposta a tutto, dall’esatto grado di tostatura delle barrique al quantitativo minimo necessario di solforosa.
Tutte questioni di lana caprina se non si va dritti al cuore del discorso: il vino è il frutto della madre terra, dunque ritorniamo a lei, riscopriamola, tocchiamola, annusiamola, perché solo così sapremo come rispettarla e come riconoscere l’intimo legame che la unisce alle bottiglie di cui stiamo per rendere conto. Noi vi forniamo lo strumento, il sistema operativo; siamo sicuri che voi ci metterete amore e passione, per compiere un viaggio irripetibile alla scoperta del vino italiano.»
Tre le menzioni per le cantine (la Chiocciola, valore massimo e assoluto, la Bottiglia, per la grande qualità media della produzione, e la Moneta per il buon rapporto qualità-prezzo. E tre le onorificenze attribuite ai singoli vini:
Vino Quotidiano: “bottiglia dall’ottimo rapporto tra qualità e prezzo, che costa fino a 10 € in enoteca”;
Grande Vino: “eccellente sotto il profilo organolettico”;
Vino Slow: “bottiglia che oltre ad avere una qualità eccellente riesce a condensare nel bicchiere caratteri legati a territorio, storia ed ambiente. Il Vino Slow risponde anche al criterio del buon rapporto tra qualità e prezzo, tenuto conto di quando e dove è stato prodotto”.
La serata organizzata dalla Condotta di Caserta si svolgerà VENERDI’ 20 Novembre alle ore 21 presso il ristorante O’ Tianiello con un menu appositamente pensato dal giovane e promettente Chef Luca D’Esposito.
I 30 posti a disposizione sono prenotabili con una mail a slowfoodcaserta@gmail.com.
Ecco il menù e i vini della serata:

Parmigiana di alici e melenzanine con pomodoro confit
Franciacorta DOCG Brut s.a. – Corte Fusia [Vino SLOW]

Soufflé di baccalà e cavolfiore con riduzione di aceto
Collio Bianco DOC Molamatta 2013 – Marco Felluga [Grande Vino]

Ziti spezzati al ragù napoletano
Rosso di Montepulciano DOC 2013 – Valdipiatta [Vino Quotidiano]

Filetto di bufalo con riduzione nebbiolo
Barolo DOCG Ravera 2011 – Elvio Cogno [Cantina Chiocciola Slow Food]

Caprese sbagliata
Colli Euganei Fior d’Arancio DOCG Passito Alpianae 2012 – Vignalta [Grande Vino]

da: Slow Food – Condotta di Caserta [slowfoodcaserta@gmail.com]

Categorie: Slow Food

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