COLDIRETTI:
COLDIRETTI EMERGENZA CINGHIALI: LE PROPOSTE DELLA COLDIRETTI DA UNA ASSEMBLEA A VIBO VALENTIA
Molinaro: la Giunta Regionale proponga una legge regionale organica sul modello Regione Toscana
Nel corso di una riunione a Vibo Valentia si è confermata come drammatica la problematica relativa ai cinghiali. Numerosi sono stati gli interventi dei partecipanti, che hanno insistito molto su interventi immediati tali da consentire il controllo della situazione. La Coldiretti, ha scritto una lettera al Dirigente Generale Salvino e al Dirigente di Settore Caridi, del Dipartimento Agricoltura, indicando alcune proposte integrative al Decreto Regionale n. 9419 del 4 agosto u.s. che approvava il Piano di selezione. Le proposte di Coldiretti possono così riassumersi. La caccia di contenimento potrà essere autorizzata nel periodo dal 01 gennaio 2017, nelle zone non vocate dove la presenza dei cinghiali ha provocato e provoca danni alle attività agricole silvo-pastorali e comunque causi problemi alla incolumità e sicurezza pubblica. Nel caso in cui la caccia di contenimento e di selezione non raggiungesse gli obbiettivi sperati, o incompatibili con gli ambienti circostanti, – continua la lettera – si può intervenire nelle zone agricole, urbane e periurbane con l’utilizzo delle trappole di cattura consentite. Ed ancora,- scrive Coldiretti – nei parchi e nelle zone di rispetto ambientale in cui la caccia è vietata, il contenimento potrà essere effettuato esclusivamente con l utilizzo di trappole autorizzate. I parchi e le riserve naturali devono attuare pratiche tali da contenere la popolazione dei cinghiali in modo che questo non determini il proliferare nelle zone contigue. L’ agricoltore, titolare di fascicolo aziendale in possesso di regolare permesso di caccia e in regola con i versamenti previsti dalla Legge, previa comunicazione all’ATC e autorizzazione delle forze dell’ordine, potrà recarsi nelle zone non vocate in cui ricadono le proprie coltivazioni danneggiate, al fine di effettuare gli abbattimenti concordati. Sono integrazioni immediatamente spendibili – commenta Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – anche se auspichiamo che in tempi brevi, la Giunta Regionale proponga una Legge Regionale organica sull’argomento, che tenga conto dei nuovi orientamenti. A tal fine – sottolinea – proponiamo di fare riferimento alla Legge Regionale sugli ungulati della Regione Toscana, la n.10 del 09.02.2016, che ha approvato un testo normativo, proposto da Coldiretti, che attualmente rappresenta quello più innovativo ed avanzato”.
18 ottobre 2016 Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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30 settembre 2016 – CINGHIALI RITARDI E SOTTOVALUTAZIONI IL CASO DELLA VALLE DEL SAVUTO I CINGHIALI CONTINUANO AD ESSERE UN PROBLEMA DA RISOLVERE…
Coldiretti aveva richiesto di attivare i sele – controllori nei comuni di Parenti, Rogliano, Aprigliano, Paterno Calabro e Grimaldi.
La lettera di richiesta della Coldiretti all’Ambito Territoriale di Caccia Cosenza 3 (ATC CS3) di attivare il piano di selezione di animali selvatici in particolare cinghiali risale al 5 settembre u.s.. Una istanza dettagliata: l’attivazione in tempi brevissimi dei sele-controllori così come previsto dal Decreto regionale 9419 del 4 agosto 2016 e la precisa indicazione dei comuni di Parenti, Rogliano, Aprigliano, Paterno Calabro e Grimaldi e le relative località che stavano subendo gravi danni alle colture agricole. Una indicazione concreta che trovava riscontro in innumerevoli episodi con campi e raccolti distrutti e una costante minaccia per i cittadini. L’ATC CS3 con una lettera indirizzata ai Dirigenti dell’Assessorato, al Gabinetto del Presidente della Giunta e alla Coldiretti di Cosenza, risponde che nelle zone segnalate non risultavano pervenute richieste eccessive di danni, poichè – continua la lettera – il basso fiume Savuto è una vastissima zona e attuare la caccia di selezione alla vigilia dell’apertura della caccia significava aprire la stagione in anticipo. Questi i fatti. Dall’inizio di settembre ad oggi – afferma Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – i cinghiali hanno continuato ad imperversare e verrebbe da chiedersi: adesso chi li paga i danni? Lungaggini, sottovalutazioni e incertezze – conclude -che hanno messo la Calabria sotto scacco dei cinghiali. Attuare una pianificazione immediata e di emergenza poteva invece ridurre i danni agli agricoltori e paure e incidenti vari in generale alle comunità.
30/09/2016 Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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ALLARME CINGHIALI: NEL CORSO DEGLI ULTIMI DIECI ANNI SONO RADDOPPIATI
Molinaro: agricoltori esasperati cittadini impauriti. La Regione batta un colpo!
Dalla mobilitazione nazionale di Firenze una forte denuncia nel pieno della stagione turistica
Ormai è allarme alto in tutta Italia ma anche in Calabria per l’invasione degli animali selvatici in particolare cinghiali che distruggono i raccolti agricoli, sterminano greggi e animali allevati, causano incidenti stradali nelle campagne e all’interno delle città con pericoli concreti per gli agricoltori ed i cittadini. A denunciarlo è la Coldiretti in occasione della mobilitazione di migliaia di agricoltori con i trattori a Firenze, la regione più colpita dal fenomeno e, proprio per questo, scelta come sede della manifestazione nazionale. Nel giro di dieci anni i cinghiali sono raddoppiati – commenta Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – mettendo a rischio non solo le produzioni made in Italy e l’assetto idrogeologico del territorio, ma anche la sicurezza degli automobilisti. “Noi coltiviamo i cinghiali distruggono – prosegue – un vero e proprio esercito che assedia oggi le nostre campagne con attacchi quotidiani alle colture, radendo al suolo campi di grano, mais, orzo, ma anche le produzioni tipiche, dalle patate, alle castagne, all’uva. Un problema che – denuncia Coldiretti – mette a rischio la sopravvivenza delle aziende agricole, soprattutto nelle aree interne, ma anche l’assetto idrogeologico e lo stesso ecosistema, sconvolto dalla presenza eccessiva dei selvatici ormai fuori controllo, senza dimenticare le preoccupazioni sul profilo sanitario con il rischio di contagi degli animali allevati. Una situazione insostenibile che sta provocando l’abbandono delle aree interne da parte della popolazione, con problemi sociali, economici e ambientali – continua Molinaro nel sottolineare che “a rischio non c’è solo il reddito delle imprese agricole ma anche la sicurezza nelle aree rurali e periurbane. Dinanzi a tale situazione gli agricoltori della Coldiretti chiedono una riforma della disciplina sugli animali selvatici che garantisca l’indispensabile presenza delle aziende agricole a tutela del territorio. L’obiettivo dell’attività agricola e di allevamento non è, infatti, ottenere risarcimenti (che peraltro non coprono oggi che una piccola parte del danno, senza tenere in considerazione la perdita di quote di mercato né il valore del prodotto trasformato), ma fare impresa, producendo per i cittadini e non per animali selvatici e predatori. Coldiretti chiede una azione incisiva di coordinamento e nuova regolamentazione da parte del Governo Regionale, su un problema serio e non più rinviabile. Il PdL regionale che il Presidente Oliverio si era impegnato a presentare al Consiglio Regionale come proposta di iniziativa della Giunta regionale, attenuerà il rischio dai danni causati dalla fauna selvatica ed in particolare dai cinghiali e getta i presupposti per un sistema organico di interventi diretti alla tutela, alla gestione e al controllo delle specie di fauna selvatica presenti sul territorio. Alla luce di questa vera e propria calamità – conclude il Presidente Molinaro – occorre che la Regione batta un colpo poiché da questa disattenzione deriva un danno alle zone collinari ed interne, dove tra l’altro il PSR 2014-2020 prevede significativi investimenti”.
02/08/2016 Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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12 giugno 2016 – COLDIRETTI EMERGENZA CINGHIALI: SERVE UNA AZIONE INCISIVA DI COORDINAMENTO E NUOVA REGOLAMENTAZIONE DA PARTE DEL GOVERNO REGIONALE DA TROPPO TEMPO DISATTENTO PER I DANNI DA CINGHIALI
Molinaro: gli agricoltori non possono essere più costretti ad “allevare cinghiali”
Situazione allarmante in tutta la Calabria: ultimamente “rasati a zero” interi campi di coltivazione di patate nell’altopiano silano
Quasi tutta la Calabria è ormai assediata dai cinghiali. Ogni giorno in incontri e negli uffici – riferisce Molinaro – raccogliamo segnalazioni e proteste degli agricoltori ormai esasperati e impotenti, ma anche arrabbiati per la disattenzione della Regione. Ad essere pesantemente colpite – precisa– sono le zone collinari ed interne, dove tra l’altro il PSR 2014-2020 prevede significativi investimenti, ma che invece sono diventate off limits per la coltivazione, con i cinghiali che spazzano via ogni tipo di coltura. Rispetto a questa situazione, si assiste all’abbandono di colture e di terreno da parte di troppi agricoltori e all’aumento di costi insostenibili per un’azienda agricola; il paradosso è che gli agricoltori sono costretti ad “allevare cinghiali”. Non possiamo non evidenziare il grido d’allarme che viene dalle campagne ma anche dai cittadini che sono preoccupati per la loro incolumità – aggiunge Molinaro – gli agricoltori si sentono impotenti per le scorribande di cinghiali tra le colture. Ultimamente ad esempio – informa – agricoltori del Comune di Parenti nell’altopiano silano, hanno avuto “rasati a zero” i campi coltivati a patate. I cinghiali rubano una parte sempre più consistente del nostro reddito – afferma – e se la Regione ci tiene alla nostra agricoltura non dovrebbe perdere un altro istante in più. Sono situazioni drammatiche – commenta Molinaro – ma la soluzione c’è. Ricordo che il 10 luglio 2015, abbiamo presentato al Presidente Oliverio, il Progetto di Legge Regionale (Norme in materia di danni provocati dalla fauna selvatica, di tutela dell’incolumità pubblica e dell’ordine economico), che evidenzia taluni profili normativi, che come già avvenuto in altre Regioni possono contribuire ad eliminare il fenomeno. Coldiretti chiede una azione incisiva di coordinamento e nuova regolamentazione da parte del Governo Regionale, su un problema serio e non più rinviabile. Il PdL regionale che il Presidente Oliverio si era impegnato a presentare al Consiglio Regionale come proposta di iniziativa della Giunta regionale, attenuerà il rischio dai danni causati dalla fauna selvatica ed in particolare dai cinghiali e getta i presupposti per un sistema organico di interventi diretti alla tutela, alla gestione e al controllo delle specie di fauna selvatica presenti sul territorio; alla prevenzione e al risarcimento dei danni con una forte semplificazione nonchè alla pianificazione delle attività faunistico venatorie. Alla luce di quanto continua ad accadere da diversi anni – conclude Molinaro – è il caso davvero di accelerare il percorso.
12 giugno 2016 Ufficio Stampa Coldiretti Calabria


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