COLDIRETTI: Assegnazione del gasolio agricolo, una odissea che continua da oltre un anno
Molinaro: dalla semplificazione enunciata alla complicazione amministrativa che avanza a danno degli agricoltori
Continua il disagio ormai intollerabile per gli agricoltori costretti ad andare presso gli uffici Territoriali della Regione e ritornarci più volte per presentare carte e documenti (evviva la “dematerializzazione”), relativi ad informazioni già presenti sul fascicolo aziendale al quale bisogna invece far riferimento per l’acquisizione dei dati necessari ed evitare duplicazioni cartacee per la richiesta dell’assegnazione del carburante, rilascio della smart card, ecc.. “Insomma – afferma Molinaro – dalla semplificazione enunciata alla complicazione amministrativa che avanza a danno degli agricoltori; una politica amministrativa che non è sicuramente buona ed efficiente e che non piace agli imprenditori agricoli calabresi”.
Ancora oggi continuano ad esserci uffici territoriali, che non sanno cosa fare e appesantiscono le procedure tra l’altro in un periodo di emergenze (vedi gelate, nevicate ed alluvioni dal primo gennaio ad oggi) che hanno determinato una forte esigenza di gasolio in particolare per le serre tunnels e trattori. E’ evidente che tutto questo, costringe gli agricoltori a subire un ulteriore forte disagio determinato dalla burocrazia inutile.
Sono disfunzioni che da mesi non trovano soluzione e restano in una palude – sottolinea Coldiretti – basta tentennamenti, la risposta deve essere solo una: consentire l’assegnazione del gasolio agricolo in tempi brevissimi per il tramite dei Centri di Assistenza Agricola.
E’ indubitabile – continua – che alcuni funzionari dislocati negli uffici territoriali rappresentano un collo di bottiglia tra la Deliberazione della Giunta Regionale n. 432 del 10 novembre 2016 e gli Agricoltori. E’ il momento che la Regione prenda atto di questo stato di cose ed intervenga rapidamente con concretezza e coerenza, garantendo procedure univoche in tutte le cinque provincie della Calabria.
26.01.2017 Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
———————————————————-
LA CALABRIA FRANANELL’ORDINARIETA’,SERVE UNA VISIONE D’INSIEME E PIU’ CONCRETEZZA.Molinaro: la politica regionale manca di operatività pragmatica. Eppure le risorse ci sono
25 gennaio 2017 – <> Questo chiede Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria. <>
Le continue emergenze sono sicuramente sfide difficili, ma si continua a non intervenire sugli obiettivi strategici per mettere in sicurezza il territorio. I casi? Innumerevoli! Solo per rimanere agli ultimi due anni: Oriolo, Corigliano – Rossano, Caulonia, Locride, Area Grecanica, Marchesato Crotonese, Lamezia, Catanzaro etc.. “Questa è la cruda e nuda realtà”- dichiara Pietro Molinaro – “la Calabria frana nell’ordinarietà e la responsabilità è della politica che è sicuramente distratta e poco pragmatica.Un territorio a rischio– continua – che determina forti penalizzazione per i cittadini e gli agricoltori che vivono nelle aree interne e rurali, che sta causando una perditaeconomica all’agricoltura ed un isolamento di molti territori. Una storia che purtroppo si ripete, un film visto e rivisto che dopo la spettacolarizzazione mediatica nell’emergenza lascia il tempo all’oblio. Qualcuno può dire se è stato fatto qualcosa? Abbiamo inseguito l’emergenza spendendo sicuramente di più! La Protezione Civile, encomiabile per il pronto intervento, rappresenta però il pronto soccorso, poi ci vuole l’equipe per curare il territorio.”Questa capacità continua a non esserci. Non ci sono strategie misurabili in linea con le realizzazioni del progetto “ItaliaSicura” e se qualche intervento viene fatto è parziale e non completo. “Purtroppo siamo sempre alla conta dei danni, senza sostegno per chi li ha subiti e una progettualità di sistema che possa incoraggiare gli Eroi (cittadini, agricoltori e amministratori locali) che non si arrendono.”Non si susseguono insomma interventi puntuali di messa in sicurezza puntando alla riqualificazione e alla rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e del territorio.“Nonostante il susseguirsi di calamità, nella nostra Regione –denuncia il Presidente di Coldiretti – si continua a trascurare la difesa idrogeologica; al massimo se ne parla, lambiccandosi in stucchevoli querelle sul futuro dei cambiamenti climatici, le cui conseguenze, nel frattempo, si abbattono sulla popolazione e in buona parte sui territori rurali visto che il 91% della Calabria sono montagne e colline.”Un esempio emblematico sono le fiumaree i torrenti che continuano a non essere regimate e pulite; sono un tutt’uno con il paesaggio calabrese, ma da anni non si effettua nessun intervento e tra l’altro non si consente ai privati,compresi gli agricoltori di intervenire, anche perché esiste un regime autorizzatorio a dir poco cervellotico. “Si crea – rimarca Molinaro – solo una trafila di competenze che servono a fornire l’alibi per nascondere responsabilità politiche. Consideriamo necessario che il Presidente Oliverio e la sua Giunta operi una inversione di marcia e cambi velocità d’azione e strategia di intervento anche perché sembrerebbe che le risorse ci sono- Fondi Comunitari, Patto per la Calabria,APQ dissesto idrogeologico, Piani Attuativi di Forestazione etc. Ecco perché – conclude – non vogliamo rassegnarci e rinunciare ad una Calabria sicura su cui vivere e sviluppare agricoltura e agroalimentare.“
Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
—————————————————————————-
23 gennaio 2017 – COLDIRETTI: ANCORA DANNI PER I VIOLENTI NUBIFRAGI IL REPORT DI ALCUNE SITUAZIONI A RISCHIO
I nubifragi continui che si stanno abbattendo sulla Calabria, in particolare sulla fascia Jonica stanno aumentando sensibilmente i danni all’agricoltura che si sono registrati nei giorni precedenti a causa della neve e del gelo. In queste ore ad essere particolarmente colpita è la fascia ionica del reggino, che già era stata ferita da una ondata di maltempo tra il 30 ottobre al 2 novembre 2015 che aveva lasciato un brutto segno. La Coldiretti Calabria, che sta monitorando la situazione in stretto contatto con i propri dirigenti sul territorio, segnala una frazione isolata nel Comune di Grotteria (RC) e l’interruzione completa di una strada rurale a Bova (RC) in contrada “Cavalli” con la relativa impossibilità al transito e isolamento di famiglie e allevamenti. A destare preoccupazione – aggiunge Coldiretti, è anche la fiumara San Pasquale tra Bova e Bova Marina che è a forte rischio esondazione. A Nocera Terinese (CZ) è esondato il torrente “sciabica” in località “macchia de luca” con il conseguente allagamento degli ortaggi. Nei prossimi giorni, dopo questa nuova ondata di maltempo che ci si augura termini – affema Pietro Molinaro – faremo un report dettagliato sugli ulteriori danni arrecati al settore agricolo.“ 23/01/2017 Ufficio Stampa Coldiretti Calabria foto da sky


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *