CULTURA, SALONE DEL LIBRO: PREMIO SALVA LA TUA LINGUA LOCALE, PRESENTATO IL BANDO DELLA SESTA EDIZIONE
Per le opere di prosa, poesia e musica, la scadenza è il 7 settembre; il 30 novembre per la sezione Scuola

3mila partecipanti e oltre 500 scuole coinvolte, il bilancio delle prime cinque edizioni. Numeri di iscritti e qualità delle opere in costante crescita. Istituito un sito internet dedicato
TORINO, 11 maggio) – Oltre 3mila partecipanti nelle prime cinque edizioni; costante crescita di iscritti, qualità e varietà delle opere. Parte con i migliori presupposti la edizione 2018 del premio letterario nazionale “Salva la tua lingua locale”, presentata durante la mattinata nello stand della Fuis (Federazione Unitaria Italiana Scrittori) al “Salone internazionale del Libro” di Torino; l’incontro è stato moderato da Simone Di Conza (Direttivo FUIS).
Il premio è istituito dall’Unione Nazionale delle Pro Loco e Legautonomie Lazio ed è organizzato in collaborazione con il Centro Internazionale Eugenio Montale e l’Ong “Eip-Scuola Strumento di Pace”. Confermate le cinque categorie di opere (poesia e prosa, edita ed inedita, e musica) e la data della premiazione (14 dicembre 2018 a Roma); il termine per l’invio degli elaborati è il 7 settembre 2018.
Anche nell’edizione 2018, la sezione “Scuola” seguirà un percorso a parte voluto per valorizzare la crescente partecipazione: le opere potranno essere inviate entro il 30 novembre 2018 mentre la premiazione si terrà il 21 febbraio 2019, in occasione della “Giornata internazionale della lingua madre” istituita dall’Unesco. Nelle prime cinque edizioni del premio sono oltre 500 gli istituti ad avervi preso parte.
Nel corso dell’evento è stata illustrata anche la pubblicazione contenente le poesie e i racconti dei vincitori e dei finalisti della quinta edizione, l’antologia è disponibile presso la sede dell’’Unpli ed in formato pdf.
“Il Premio “Salva la tua lingua locale” torna anche quest’anno, allo scopo di valorizzare le composizioni letterarie in dialetto e di stimolare autori, scolaresche, associazioni e quanti lavorano per mantenere vive le tradizioni linguistiche” ha affermato Giovanni Solimine, presidente onorario del Premio e presidente delle fondazione Bellonci, aprendo la presentazione del bando 2018. “I promotori del Premio, l’Unione delle Pro Loco e Lega delle Autonomie, stanno lavorando per arricchire questa e le prossime edizioni con collaborazioni prestigiose e – ha continuato Solimine – per diventare sempre più un forte punto di riferimento per tutte le forme di espressione artistica che utilizzano i dialetti e le lingue locali”.
Nel corso del suo intervento, il presidente dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, Antonino La Spina, ha sottolineato che : “Il dialetto e le lingue locali sono portatori della storia dei territori, né rappresentano la memoria. Il premio – ha proseguito – punta l’attenzione su un patrimonio culturale inestimabile da custodire, tramandare e divulgare, un’opera nella quale le Pro Loco profondono il massimo impegno; un’azione di tutela che, nel suo complesso, è stata riconosciuta anche dal protocollo siglato fra Unpli e Mibact alcuni mesi addietro”.
Ampli la varietà di elaborati pervenuti nel corso delle prime edizioni, si segnalano i dizionari di alcuni dialetti (con varianti su grammatica ed etimologia dei termini), piccolo enciclopedie, raccolte di proverbi e detti, fumetti ed anche le versioni in dialetto di alcuni classici.
“I legami con i valori, le tradizioni che contraddistinguono e insieme uniscono le comunità locali. E’ in questa prospettiva che puntiamo a valorizzare i singoli ambiti locali di provenienza delle opere in concorso anche nella fase di selezione della sezione delle opere inedite e di quelle relative alle tradizioni musicali” ha spiegato Bruno Manzi, presidente del Consiglio Nazionale di Legautonomie. “In questo senso gli Enti locali con le Pro Loco – ha proseguito – sono fondamentali per la loro presenza sui territori. Senza la ricchezza dei dialetti perderemmo inevitabilmente dei preziosi veicoli che rinsaldano proprio la solidarietà e le visioni d’insieme in una società in rapidissima evoluzione”.
Sintonia di intenti con la Fuis che ha ospitato la presentazione, condividendo in pieno l’iniziativa. “La Federazione Unitaria Italiana Scrittori – ha detto il presidente Natale Antonio Rossi – sposa appieno le finalità dell’iniziativa: i dialetti, ma soprattutto gli scrittori che si esprimono in dialetto, rappresentano un giacimento culturale per molti versi ancora inesplorato, ma che merita sempre maggiore attenzione e sempre più spazi d’espressione. La FUIS sosterrà appieno gli sforzi del Premio, portando il proprio contributo di collaborazione”.
Tutte le info per partecipare al premio sono disponibili nel sito salvalatualingualocale.it.
Le giurie del Premio
Sezioni Poesia e Prosa (edita ed inedita): prof. Giovanni Solimine (presidente onorario), Prof. Franco Brevini, Prof. Salvatore Trovato, Prof. Giancarlo Schirru, Prof. Davide Rampello, Plinio Perilli, Luigi Manzi, Angelo Zito.
Sezione Musica: Toni Cosenza (Presidente), Andrea Carpi, Alessandro De Gerardis, Rosario Di Bella, Sonia Meurer, Matteo Persica, Paolo Portone, Elisa Tonelli, Tonino Tosto, Pasquale Menchise
Sezione Scuola: Elio Pecora Presidente, Anna Paola Tantucci Presidente E.I.P., Catia Fierli coordinatore, Danilo Vicca, Teresa Lombardo, Loredana Mainiero, Luigi Matteo, Adele Terzano, Antonio Arrigo, Sara Matteo.
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da sinistra, Bruno Manzi (presidente del Consiglio Nazionale di Legautonomie), Giovanni Solimine (presidente onorario del Premio e presidente delle fondazione Bellonci), Antonino La Spina (presidente dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), Natale Antonio Rossi (presidente della Federazione Unitaria Italiana Scrittori) e Gabriele Desiderio (segretario del premio “Salva la tua lingua locale”​
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