GRIMALDI: DA NAPOLI A BRUXELLES PER L’ALIS
Di Laura Caico
Un incontro al vertice. Guido Grimaldi, Presidente di Alis Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile, si prepara ad affrontare l’importante appuntamento che lo attende il 04/09/2018 a Bruxelles con la slovena Violeta Bulc Commissaria europea per i Trasporti – che ha sostituito dal 1º novembre 2014 Alenka Bratušek nella Commissione Juncker – a cui è stato assegnato il Portafoglio Trasporti, con l’approvazione del comitato del Parlamento europeo per i trasporti e il turismo.
“Oggi, la nostra Associazione è un vero riferimento della logistica, del trasporto e della mobilità sostenibile, un network che comprende esponenti di eccellenza del panorama logistico e trasportistico internazionale: contiamo, al nostro interno, oltre 1300 imprese associate, più di 140.500 unità di forza lavoro, un parco veicolare di oltre 103.000 mezzi, oltre 140.000 collegamenti marittimi annuali e più di 120 linee di Autostrade del Mare”.
“Siamo pronti a portare le nostre istanze e la richiesta di un piano europeo comune, partendo dalla nuova sede partenopea di Alis, al numero 62 di via Depretis nelle vicinanze di piazza Borsa, che affianca la sede associativa di Roma e gli altri uffici già operativi in tutta Italia e che noi abbiamo voluto proprio in terra di Partenope perché riteniamo fondamentale essere presenti concretamente sul territorio: Napoli è il fulcro del Mezzogiorno d’Italia, una grande piattaforma logistica al centro del Mar Mediterraneo, sia per posizione geografica che per la sua stessa vocazione marittima.”
Il numero uno dell’Alis ha registrato il forte incremento dell’associazione – fondata da 40 soci fra cui diverse compagnie di navigazione come Grimaldi, Caronte&Tourist, TTT Lines, Liberty Lines, Siremar, Finnlines, Motorways of the Seas e Minoan Lines – fortemente voluta per favorire il rilancio del Mezzogiorno d’Italia grazie allo sviluppo del trasporto intermodale ferroviario e marittimo, con collegamenti efficienti tra il Sud e il Nord della Penisola.
“ALIS si pone grandi obiettivi macroeconomici che io condivido pienamente – ha dichiarato Guido Grimaldi – come una maggior competitività dell’intermodale che spingerà l’internazionalizzazione dell’Italia, migliori collegamenti con le grandi Isole, più importanti di tanti altri Stati, oltre al Riscatto del Mezzogiorno che farà crescere tutta l’Italia e che passa attraverso il cabotaggio continentale che riduce sia i costi nel trasporto sia il gap tra il Nord ed il Sud Italia, grazie alle linee che esistono dal Mezzogiorno al Nord Italia sull’asse Tirrenico ed Adriatico. Non dimentichiamo, poi, il fondamentale obiettivo della riduzione di emissioni di CO2 raggiungibile dalle Aziende mediante l’impiego dell’intermodalità quale soluzione logistica: infatti, l’Italia, tutte le sue regioni e la nostra Campania devono rimanere pienamente integrate, sostenibili e competitive rispetto all’economia europea, affidandosi a un sistema di trasporti sostenibile ed efficiente che – grazie a una serie di tecnologie e di attività tese a ridurre l’impatto ambientale dei vari anelli della catena – migliorano la qualità del servizio a costi più competitivi.”
L’A.L.I.S. che rappresenta il Gotha del trasporto italiano, è – a sua volta – confluita in un’altra Confederazione ancora più ad ampio raggio, ovvero la Confalis, in partnership con la Federazione Imprese che conta già oltre 30.000 imprese associate, per un totale di 300.000 addetti: l’intento è quello di assistere concretamente le imprese – vero tessuto economico dell’Italia – nelle sfide quotidiane che la globalizzazione del mercato impone, perseguendo anche l’obiettivo di creare un sistema ed una rete per dare valore aggiunto a tutti gli associati.
«Ci rechiamo con fiducia a Bruxelles – conclude il giovane armatore – perché questo è l’anno dell’intermodalità, a cui l’Unione Europea vuole dare evidenza e ad oggi abbiamo già superato i target fissati per il 2020 nel Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica: l’Italia è il primo mercato europeo con oltre 500 milioni di tonnellate trasportate di cui 101 nel solo segmento Ro-Ro che ha registrato un incremento del 20,7% in più rispetto al 2014 superando il traffico container – relativo ai soli volumi di traffico naturale, origine-destino Italia – pari ad 89 milioni di tonnellate.
L’intermodalità – grazie al processo di trailerizzazione portato avanti dagli associati Alis – ha ridotto le emissioni di Co2 di quasi 1 milione di tonnellate nel solo 2017, togliendo dalla strada circa 1.300.000 camion (pari a 35 milioni di tonnellate di merci in meno trasportate sull’intera rete stradale nazionale) con evidenti, benefici, effetti di netta diminuzione di congestione del traffico, incidenti, inquinamento ambientale e acustico; inoltre abbiamo creato 1.500 posti di lavoro nel 2017 con un incremento del 10% in più rispetto al 2016 e continueremo ad offrire il nostro contributo alle istituzioni nazionali (che ci hanno ascoltato, varando a fine 2017 il ferrobonus ed il marebonus) affinché il sistema di incentivi continui ad essere una leva per lo sviluppo dell’economia. ».
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GUIDO GRIMALDI, ARMATORE E CAVALIERE
Di Laura Caico
Un Flyng Devil. Il soprannome – conquistato insieme al fratello Eugenio nel mondo dell’ippica – dà la misura della vitalità, della prestanza e della determinazione di superare con coraggio ogni ostacolo dell’armatore Guido Grimaldi, classe 1983, segno zodiacale Vergine, londinese per nascita ma napoletano doc per ascendenze familiari e affinità elettive, laureato in Logistica internazionale dell’auto, oggi ai vertici del Gruppo Grimaldi, azienda leader internazionale nei trasporti, in qualità di Corporate Short Sea Commercial Director nonché brillante Presidente di Alis, Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile. Una carriera folgorante, grazie all’intuito, la competenza e “l’aria di mare” respirata in casa che lo hanno fatto appassionare ai trasporti in generale e alle navi in particolare, sin da piccolo: un’infanzia e un’adolescenza equamente divise fra le “passioni di famiglia”, come imbarcazioni e maneggi, ponti di comando e cavalli, sale motori e percorsi di gara. Lo intervistiamo fra due riunioni che lo vedono fare la spola fra il Quartier Generale di Grimaldi Group in via Marchese Campodisola 13 e la nuova sede Alis in via Depretis 62: abbronzato, sorridente, sicuro di sé, è il ritratto del manager di successo con la marcia in più di qualità umane rare nel mondo degli affari come gentilezza, disponibilità, partecipazione sentita ai problemi sociali.
A chi sente di dovere la sua preparazione alla vita e al mondo del lavoro?
«Mio padre Emanuele è sempre stato il mio faro e a lui devo tanti insegnamenti fondamentali non solo nel lavoro, ma anche per il modo in cui condurmi nello sport, moniti che poi sono disciplina di vita, temprano il carattere e ti aiutano ad affrontare con impegno le tue responsabilità; a mia madre Iliana Iasiello devo il fortissimo desiderio di creare una famiglia unita come la nostra, perpetuando l’armonia e l’amore che lei ha sempre saputo infondervi, l’aria felice di casa quando ci ritroviamo, la voglia di stare insieme e di confrontarci, contando gli uni sugli altri, senza gelosie.
Ma adesso lei è sposato, no?
“Infatti e oggi ho ricreato su quel modello il mio nucleo familiare composto da mia moglie Fabia Mastro, amata sin da giovanissimo, e da 3 adorabili bambini nati “sotto il segno della E”, ovvero Emanuele di 5 anni (un mini-me, energico e vitale), Elena di 3 ed Erminia di appena 1 anno, figli di cui voglio seguire la crescita, senza perdermi i momenti importanti della loro vita: in questo mi sono di guida e incoraggiamento i miei genitori, il loro esempio, la dolcezza e la forza con cui ci hanno allevato. »
E, a proposito di affetti, perché ha scelto di rimanere a Napoli, città sempre difficile in cui i problemi non mancano mai?
«A Napoli si è spinti a fare cose grandiose proprio dalle difficoltà che si incontrano a ogni angolo e che ti abituano ad aguzzare l’ingegno a piè sospinto, come dimostrano i tantissimi napoletani che ho trovato in giro per il mondo, in posizioni di primo piano: i problemi possono diventare un’opportunità di crescita, stimolano l’intelligenza a trovare soluzioni, a reagire con rapidità, a scavalcare gli ostacoli.»
Torna in ballo il modello equestre?
«Già, l’ombra tecnica dietro tante scelte mie e dei miei fratelli Eugenio e Maria Vittoria, è sempre nostro padre Emanuele, da tutti ormai chiamato Manuel: traiamo forza e sicurezza dal suo addestramento a vincere, a confrontarci con i “salti ad ostacoli” con umiltà e a superarli senza la presunzione di essere al di sopra degli altri. Noi lottiamo per vincere e le nostre gare sono frutto di passione, rigore e desiderio di affermazione: siamo stati educati ad accettare sportivamente le sconfitte ma anche a lavorarci su con impegno “professionale” per tramutarle in vittorie, assioma che costituisce un principio di vita e anche un metodo di lavoro per tutti i Grimaldi».
Quali sono i suoi hobby, oltre l’equitazione?
“Nel tempo libero preferisco rilassarmi girando per la nostra bellissima Napoli o rifugiandomi nella villa caprese che fu di Bismarck, oggi buen retiro dei miei genitori: viaggi ne faccio continuamente per lavoro, per cui prediligo la tranquillità degli spazi familiari. Ad ogni modo amo la pittura del ’600, come mio padre che è un grande collezionista e partecipiamo insieme a mostre, aste ed esposizioni d’arte, prevalentemente in Europa o negli States.”
Ha qualche sogno ancora da realizzare?
“Sì, il mio sogno più grande è quello di vedere Napoli, la mia terra e l’Italia, la mia patria, risollevarsi dai problemi che le affliggono, risolvendo le questioni finanziarie, incentivando l’occupazione, dando sicurezza lavorativa ai giovani e serenità alle famiglie, attraverso il raggiungimento dell’equilibrio economico: a tutto ciò cerchiamo di dare un contributo con il nostro lavoro che si basa su un chiaro punto di forza, ossia l’Economia del Mare. Infatti, portiamo avanti le istanze per tagliare gli sprechi di Tirrenia – una battaglia che attualmente ci sta molto a cuore – e per istituire un Ministero del Mare di cui l’Italia ha assolutamente bisogno.”
Ci sono prospettive in tal senso?
“Affinchè il nostro Paese investa in questo settore, io impiegherò tutte le mie energie per supportare gli imprenditori che investono in intermodalità nonché i futuri decisori politici, nel complesso compito di rilanciare l’economia italiana: Alis, l’associazione che io presiedo ha deciso di concentrarsi nello sviluppo di alcuni punti programmatici che sottoporremo all’attenzione del governo.”
Quali sono i temi più significativi?
“Tra gli argomenti più incisivi per la sostenibilità ambientale, indicherei l’urgenza di un processo di decarbonizzazione del nostro ambiente mediante l’impiego di mezzi di trasporto puliti ed a basso consumo energetico, la necessità di incentivare l’utilizzo in ambito marittimo di batterie al posto dei motori a combustibile, di pitture siliconiche non tossiche sulle navi e di catalizzatori “scrubbers” ed eliche per incrementare l’efficienza propulsiva; in ambito di trasporto stradale, invece, molti nostri associati stanno investendo in camion a gas e camion elettrici.”
Qual è il contributo concreto di Alis al mondo dei trasporti ?
“ALIS ha ideato un’APP che rivoluzionerà l’economia in questo settore, implementando la digitalizzazione del trasporto e della logistica con una piattaforma di interconnessione fra operatori e stakeholder che potranno beneficiare di una vasta gamma di servizi associativi; inoltre, poiché l’Italia è tra i pochi Stati Ue che ancora non utilizza il Cmr elettronico – elemento di sburocratizzazione imprescindibile – Alis Service è titolare di un contratto in esclusiva per l’Italia per la distribuzione del CMR elettronico come mezzo di prova di idoneità del trasporto merci.”
E per l’ingresso degli studenti nel mondo del lavoro?
“Siamo attenti alla formazione delle giovani generazioni, creando sinergie con Università ed Istituti Tecnici Superiori, con percorsi di alternanza scuola/lavoro affinché il mercato sia pronto a ricevere manager e figure professionali altamente qualificate in ambito di trasporti e logistica: difatti, grazie ai nostri associati, abbiamo creato nel corso del 2017 ben 1.500 posti di lavoro.”
Come giudica l’efficienza delle navi italiane?
“La competitività dell’intero sistema trasportistico ed in particolare della flotta mercantile italiana – che in vent’anni è più che raddoppiata per volumi ed occupati – è legata al Registro Internazionale e alla tonnage tax, che hanno consentito di equiparare i costi di esercizio delle navi italiane a quelli dei principali competitor stranieri: difatti, la nostra flotta di bandiera è oggi la terza tra quelle dei Paesi del G20.”
E in merito alle “carrette del mare”?
“Alis sostiene l’esigenza di mantenere un quadro fiscale stabile in linea con le linee guida dell’Ue per migliorare ulteriormente l’attrattiva della bandiera italiana e le condizioni della navigazione marittima: ad esempio, la vita media delle nostre navi Grimaldi è di 11 anni – escluse le nuove (6+6 ro/ro e ro/pax già ordinate e in costruzione) – e ritengo che la permanenza delle navi in mare non debba mai eccedere i 25/30 anni, sia per la sicurezza dei viaggiatori sia per la riduzione dell’inquinamento da combustibile.”
E in merito alle Autostrade del Mare?
“Credo fortemente che una logistica sostenibile ed efficiente, in cui le AdM occupano un posto cruciale, rappresenti la reale opportunità di crescita e sviluppo per vari sistemi economici del nostro Paese: le aziende italiane possono, infatti, contare su minori costi del trasporto, utilizzando le AdM con ricadute benefiche anche in termini di decongestione del traffico su ruota, di sensibile riduzione sia dell’inquinamento acustico e ambientale che del consumo delle infrastrutture stradali.”
Quindi, i trasporti più efficienti sono la chiave per risollevare i conti nazionali?
“Nel quadro dello scenario economico del trasporto a livello nazionale e internazionale noi possiamo senz’altro rimanere competitivi su un mercato ormai globalizzato. Dobbiamo tutti impegnarci per rilanciare le eccellenze imprenditoriali del nostro Paese attraverso un trasporto sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale ed economico che lo porti a riguadagnare la posizione che merita a livello Euro – Mediterraneo.”
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