Napoli, 25 gennaio 2014

Delusione e profonda preoccupazione per le proposte su clima ed energia per il 2030 della commissione Europea.
Massima mobilitazione per l’obbiettivo: 60- 50 -40 per il 2030
La Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità esprime forte delusione e profonda preoccupazione per le proposte presentate dalla Commissione Europea su clima ed energia per il 2030: la riduzione del 40% sulle emissioni del 1990 ed il 27% di energie rinnovabili (senza imporre alcun vincoli ai singoli paesi) e addirittura nessuna indicazione per il risparmio e l’efficienza energetica, che costituisce addirittura un pesante arretramento rispetto allo schema del protocollo di Kyoto, (riduzione emissioni rispetto al 1990, percentuale copertura da fonti rinnovabili, percentuale risparmio ed efficientamento) .
Tali valori sono bel lontani da quelli necessari per ridurre le emissioni della CO2 del 90-95% nel 2050: un dato fondamentale, universalmente riconosciuto, per contenere il surriscaldamento del Pianeta entro i due gradi, che sono la soglia prima dell’apocalisse.
La rete sottolinea la importanza fondamentale che i cittadini sappiano che anche valori di emissioni in percentuali e in assoluto più bassi di quelli dell’anno e degli anni precedenti portano all’ulteriore crescita della CO2 nell’atmosfera giacchè la nuova CO2 emessa si aggiunge a quella precedente, considerato che la vita media della CO2 nell’atmosfere è di oltre mille anni (1186 anni per il DEA – Dipartimento Energia Ambiente del CISM); e ciò vale anche per tutti gli altri gas serra.
Gravissimo è anche l’assenza di ogni riferimento all’effetto catastrofico della deforestazione e della riduzione globale del Verde del Pianeta, che è l’altro elemento centrale del surriscaldamento del Pianeta.
E’ assurdo che dopo che si è raggiunto nel 2013 il valore di CO2 di alcuni milioni di anni fa, 400 ppm, quando però la Terra era tutta Verde, si possa continuare a trattare l’Atmosfera come la immensa discarica del Pianeta funzionale solo agli immani interessi delle potentissime lobbies delle energia fossile e della politica ad esse asservite.
E’ anche assurdo che nessuna posizione sia stata assunta dal Governo e dal nostro Parlamento e che a decidere sia non la Comunità, ovvero noi Cittadini, ma Commissari rappresentativi solo di poteri ed interessi.
Occorre profondere il massimo sforzo per imporre alle prossime scadenze – 3 e 4 marzo incontro deI ministri europei dell’energia e dell’ambiente, 21 e 22 marzo, incontro dei capi di stato e di governo – per cambiare radicalmente l’attuale proposta della Commissione sul trinomio assolutamente realizzabile per il 2030: 60-50-40 (60, percento riduzione emissioni CO2 1990, 50, percento del fabbisogno con copertura con fonti rinnovabili, 40 percento riduzione consumi con risparmio ed efficientamento).
La Rete è fortemente mobilitata per sensibilizzare la cittadinanza sulla fondamentale importanza di tali obbiettivi: non si può oggi fingere di ignorare e scoprire le catastrofi e piangere su di esse quando avvenute, così come tristemente accade ed è accaduto per i biocidi dai rifiuti.
Il Direttivo della RCCSB

lA NOTA
Carissime tutte/i, Vi rimettiamo il nostro comunicato sulle proposte della Commissione UE su clima ed energia, certi di una comune, grandissima battaglia per una loro profonda modifica nell’obbiettivo nel 2030 del trinomio 60, 50,40; auspicando la massima diffusione, Vi inviamo i più cordiali saluti. Il Direttivo della Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità.


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