Economia della regione siciliana
Economia agricola ed elevata disoccupazione
Nonostante l’industrializzazione parziale e l’aumento del turismo, la Sicilia è caratterizzata prevalentemente dall’agricoltura. Tre quarti del territorio dell’isola sono utilizzati per l’agricoltura e l’11% dei siciliani sono impiegati in questo settore. La restante parte è suddivisa tra servizi, industria e settore edilizio. Ma con più del 15% di disoccupazione, la Sicilia ha uno dei più alti tassi di disoccupazione in Italia. Il settore del futuro viene dunque rappresentato dal turismo – già adesso si registrano pernottamenti in aumento ed anche le infrastrutture turistiche vengono continuamente migliorate.
L’agricoltura e la disoccupazione in Sicilia
Circa l’11% della popolazione siciliana lavora nel settore agricolo (11% nelle costruzioni, 9% nell’industria e 69% nel settore terziario). Negli anni ’50 del XX secolo questa cifra arrivò a circa il 50%, ma si è ridotta significativamente negli ultimi decenni. Tuttavia, ancora oggi circa tre quarti della superficie siciliana è utilizzata per uso agricolo. La maggior parte di essa per la frutticoltura: circa il 60% di arance e mandarini ed il 90% di limoni di tutta l’Italia – ed il 50% degli agrumi che raggiungono le nazioni vicine – provengono dalla Sicilia. Inoltre, in Sicilia si coltivano e producono anche nove milioni di ettolitri di vino, cioè il 15% della produzione totale in Italia.
Nonostante queste cifre impressionanti, la Sicilia ha, con il 15% di disoccupazione, uno dei più alti tassi di disoccupazione in Italia (6,7%). Ancora oggi, molti dei terreni agricoli sono utilizzati in modo inefficiente. Da un lato a causa delle condizioni climatiche all’interno dell’isola e, dall’altro, a causa dell’iniqua distribuzione della terra, che dai tempi antichi è cambiato ben poco. Così, il 90% delle aziende agricole coltiva solo il 25% della superficie coltivabile. La maggior parte della terra appartiene ancora a grandi proprietari terrieri o tenute dal tempo delle antiche guerre puniche, che, a causa dei loro metodi estesi di coltivazione, producono solo il 10% del raccolto di frumento su 30% della terra coltivabile della Sicilia.
Mercato del pesce a Catania
Altri settori dell’economia siciliana
Insieme all’agricoltura, anche la pesca gioca un ruolo importante in Sicilia. Circa il 20% del rendimento di pesce in Italia e pescato nelle acque intorno alla Sicilia. Insieme al tonno ed alle sarde, anche il pesce spada fa parte delle specie più catturate.
Nonostante la Sicilia, ad eccezione di un piccolo giacimento di petrolio, gas e sale, è abbastanza povera di materie prime, l’industria svolge insieme all’agricoltura, un ruolo altrettanto importante. Le industrie sono incentrate principalmente attorno alle città di Palermo, Catania e Milazzo, Siracusa e Gela. I pilastri in questi settori sono la costruzione navale e meccanica, nonché l’industria petrolchimica.
Turismo emergente
Un settore molto promettente per il futuro è indubbiamente il già fiorente turismo. Stupende spiagge ed antiche rovine a Taormina, Siracusa, Agrigento e Selinunte, ma anche il fattore di culto “mafia” attirano ogni anno sempre più turisti sull’isola – e non dimentichiamo le bellezze naturali che la Sicilia ha da offrire. L’infrastruttura turistica dell’isola si sta sviluppando lentamente ma costantemente, e la maggior parte dei viaggiatori apprezza molto l’ospitalità dei Siciliani e le specialità culinarie dell’isola
dal web zainoo.com
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