FONDERIE PISANO SALERNO, VERTICE SULLA DELOCALIZZAZIONE
Si è tenuto nella tarda mattinata di oggi – venerdì 3 marzo – negli Uffici della Vice Presidenza della Regione Campania, a Palazzo Santa Lucia, l’incontro istituzionale con la proprietà delle Fonderie Pisano di Salerno. All’incontro – presieduto dal vicepresidente Fulvio Bonavitacola – hanno preso parte l’Assessore Regionale alle Attività Produttive Amedeo Lepore, il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e gli Assessori Angelo Caramanno (Ambiente), Domenico De Maio (Urbanistica) e Roberto De Luca (Bilancio e Attività Produttive); l’ingegnere Ciro Pisano in rappresentanza della proprietà delle Fonderie.
Le amministrazioni presenti hanno preso positivamente atto della metodologia individuata dall’azienda al fine di individuare le aree industriali nelle quali è potenzialmente de localizzabile l’impianto produttivo di Fratte/Salerno. In particolare, l’attenzione si è incentrata sugli aspetti tecnici e sulle caratteristiche del sito che potrà essere ritenuto idoneo. E’ stato, altresì, valutato l’aspetto legato al piano economico inerente all’investimento economico.Le Amministrazioni presenti hanno invitato l’azienda – in tempi brevi – a selezionare la rosa dei siti oggetto di riflessione nella riunione odierna, riducendola a 2/3 opzioni specifiche, tenendo prioritariamente conto della compatibilità ambientale e della localizzazione in ambiti urbanistici di carattere industriale sui quali sono attivabili procedure amministrative semplificate. Si è convenuto sulla necessità di un incontro a breve per valutare dette opzioni specifiche. 3 MARZO 2017
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LA PAROLA D’ORDINE È DELOCALIZZAZIONE I sindacati: «Troppa pubblicità negativa in questi mesi Gli amministratori guardino al progetto senza pregiudizi»di Emilio D’Arco
SALERNO. «Siamo tornati al lavoro, finalmente. Ora ci aspettiamo che la Regione ci convochi per continuare a parlare, in maniera concreta, di delocalizzazione»: è il sindacato, tramite il segretario provinciale della Cgil Fiom, Francesca D’Elia e di Anselmo Botte della Cgil Salerno, a tracciare ora le nuove linee di condotta per le Fonderie Pisano dopo l’inaspettato esito dell’udienza di lunedì. Una vittoria, presso la sezione del Riesame del Tribunale di Salerno, che ha spiazzato anche i lavoratori che va sfruttata. Ora che l’aspetto giudiziario è stato messo da parte, serve far posto in maniera concreta e non solo a parole, all’iter per la delocalizzazione che, a detta degli stessi sindacalisti e dei lavoratori, rimane la prima necessità.«È un risultato estremamente positivo – ha commentato D’Elia – Ci vede riprendere il lavoro con enorme entusiasmo. Con aspettativa soprattutto, per quello che sarà il prosieguo che guarda alla delocalizzazione e che parte oggi con presupposti diversi da quelli che sono stati gli ultimi nove mesi. Con la decisione di lunedì, si è tolto un altro alibi a chi pensava o voleva pensare ad un no dato a prescindere verso questo stabilimento. In ogni caso, anche qui, c’è stata una valutazione dei giudici che rispettiamo, come quella che ci ha fatto chiudere, che ci dice che se ci atteniamo alle condizioni di legge ed ambientali, possiamo lavorare. A maggior ragione un nuovo stabilimento con le nuove tecnologie ha tutte le carte in regola per poter trovare il suo spazio». Il problema principale in effetti ora rimane quello del sito o, a essere più precisi, delle amministrazioni locali favorevoli all’installazione di una nuova fonderia all’interno del proprio territorio comunale.
«In pole position ci sono tutte le aree industriali della provincia di Salerno – ha annunciato Botte durante l’assemblea in fonderia di martedì – Non escludendo nemmeno Salerno città, Battipaglia, il Cratere, Campagna, sono tutte in ballo. Sicuramente una componente negativa è stata l’attenzione che le fonderie hanno avuto in questi mesi. Pubblicità negativa che ad oggi non regala una buona immagine delle fonderie. Abbiamo chiesto a tutti gli amministratori locali di visionare il progetto, di entrare nel merito di quello che è previsto per la costruzione della nuova fonderia, ma ad oggi non abbiamo avuto esiti positivi».In fonderia intanto, svestiti gli abiti della protesta, è tempo per gli operai di rimettere le proprie tute da lavoro. Mai probabilmente, nella loro vita, i 120 operai avrebbero pensato di amare così tanto quelle tute sporche di grasso o consumante dalle intemperie che li stanno vedendo da due giorni di nuovo alle prese con i macchinari. Non sarà un ritorno fulmineo alla produzione. La proprietà ha già annunciato di voler tenere la produttività ferma all’80 per cento, come aveva già proposto alla Procura in cambio di una riapertura controllata. Una mossa utile per cercare di placare la guerra coi cittadini e anche per non correre rischi evitando sforamenti dei limiti di emissione di pm10 o pm2.5, limitando anche gli odori molesti. «Serve ripulire i macchinari e riportarli al loro normale di livello di manutenzione –ha affermato Angelo Clemente, delle rsu aziendali – Contiamo di riprendere la produttività tra qualche giorno anche se ci sarà poco da lavorare per questo mese di dicembre e un paio di settimane a gennaio. Serve capire quale sia il danno arrecato alla quantità delle commesse e sperare che l’azienda riesca a recuperarne altre». Ieri infine, il no secco da Battipaglia dove l’amministrazione retta dal sindaco Cecilia Francese ha ribadito la volontà di mantenere una vocazione agricola e di rifiutare, categoricamente, la presenza di industrie pesanti nell’area, senza nemmeno ascoltare la delegazione dei lavoratori e della Cgil, presente durante l’assise. 3 marzo 2017 da: La Città di Salerno
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Salerno, 2 Marzo 2015 L’ALTRA CITTA’ LA NOSTRA : UNA VITTORIA CONTRO
Il risultato delle primarie e l’affermazione dell’ex Sindaco Vincenzo De Luca, con la riconferma di percentuali “bulgare” in zona cittadina, potrà certo rendere felice il popolo delle primarie ma non l’intera comunità per la quale non costituisce un elemento di coesione. De Luca ha vinto con una percentuale di circa l’1 % rispetto ai sei milioni di abitanti della Regione Campania ; una vittoria quindi tutta interna al Partito Democratico che con le primarie si proponeva di selezionare e rinnovare la sua classe politica.Tale rinnovamento non c’è stato e la vittoria spacca il suo stesso partito e divide ulteriormente il centro sinistra; divide il centro destra, con gli accordi dell’ultima ora con l’Udc; sfida inoltre una legge del Parlamento per la quale è candidabile ma non potrà essere governatore senza una modifica ad personam. Resta quindi il principio del “divide et impera”, un pesante fardello che ormai da anni lascia troppi feriti sul campo e un popolo oltremodo sfiancato. Un risultato che va ad alimentare il grande fiume dell’antipolitica e della disaffezione al solo vantaggio dell’occupazione di potere personale.La vera rivoluzione si gioca invece sul un altro terreno, quello della partecipazione della comunità intera dei cittadini e della vera sfida sui contenuti e sui programmi più che sui candidati e sui duelli rusticani tra competitor.Si gioca sui problemi reali delle città e dei territori, sulla costruzione di un modello alternativo per la città di Salerno e temi nuovi che non hanno trovato in venti anni di governo la necessaria attenzione; bastano due esempi su tutti: l’emergenza della bomba ecologica delle Fonderie Pisano e la svendita della Centrale del Latte. La vittoria alle primarie di De Luca è un dato politico importante ma tutto interno alle lotte del suo partito e alle strategie ed alleanze politiche; l’ALTRA CITTA’ LA NOSTRA vuole rispondere ai bisogni reali dei cittadini; è questa la vera sfida e la vera rivoluzione, al di là degli slogan e dei roboanti proclami di vittoria.
L’ALTRA CITTA’: LA NOSTRA Coordinamento Associazioni e Cittadini per Salerno
https://www.facebook.com/groups/669041776538686/ per info: Pietro Ravallese – 3471083991 – ripensiamosalerno@gmail.com
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19 FEBBRAIO 2014 QUALITA’ ARIA, VIA AL POTENZIAMENTO RETE MONITORAGGIO. ROMANO: RISPOSTA CONCRETA ALLE ESIGENZE DI INFORMAZIONE I CITTADINI. L’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano ha dato il via libera alle procedure per il potenziamento delle strutture dell’Arpac per il monitoraggio della qualità dell’aria. L’Agenzia, diretta dal commissario Pietro Vasaturo, sta attivando, con le modalità previste dalla normativa statale e regionale vigente e senza ulteriori oneri a carico del bilancio, altri cinque mezzi mobili per il rilevamento della qualità dell’aria.L’iniziativa si è resa necessaria sia a seguito delle segnalazioni pervenute da numerose zone urbanizzate della Regione e dalle aree dove insistono stabilimenti produttivi particolarmente impattanti per le emissioni in atmosfera come il complesso siderurgico delle Fonderie Pisano a Salerno, sia per le attività specificamente previste ed introdotte dalla legge di conversione con modifiche del dl 136/2013.“In questo modo – dichiara l’assessore Romano – diamo una prima risposta concreta alle esigenze di informazione avanzate dai cittadini residenti nelle aree dove la concentrazione delle emissioni in atmosfera è particolarmente forte, nelle more dell’adeguamento complessivo del Sistema di Rilevamento della Qualità dell’Aria. Anche la procedura di aggiornamento del Piano Regionale sta procedendo secondo i tempi stabiliti.”
da: Ufficio Stampa Regione Campania [ufficio.stampa@regione.campania.it]


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