FORTE PREOCCUPAZIONE PER LA RIPRESA DELLA RICERCA DI IDROCARBURI NEI FONDALI MARINI DELLA COSTA CROTONESE
Coldiretti Impresa Pesca chiede ferma presa di posizione da Regione e Amministrazioni Locali

La ripresa dei rilievi geofisici, con l’utilizzo degli air-gun (flussi d’aria “sparati” sul fondo del mare a notevole pressione), per la ricerca di idrocarburi nei fondali marini prospicienti la costa crotonese desta notevole preoccupazioni ed Impresa Pesca Coldiretti Calabria lancia l’allarme.
Come è noto, e come è stato ampiamente dimostrato da autorevoli studi scientifici, la pratica, può causare notevoli danni alle risorse di pesca di una vasta area ed è considerata un importante fattore di rischio dal punto di vista della stabilità geologica. Ciò- rimarca Coldiretti – in un territorio che presenta diverse faglie èd già interessato da vistosi fenomeni di subsidenza, con una costante avanzata del cuneo salino.
La comunità dei pescatori, già duramente colpita dalla crisi generale del settore e dalle particolari condizioni dell’area marina in cui si trova ad operare, vincolata come è tra le piattaforme per l’estrazione degli idrocarburi già esistenti e i limiti alla pesca imposti dall’Area Marina protetta di Isola Capo Rizzuto, sta avendo notevoli ripercussioni dal punto di vista economico e sociale.
Coldiretti Impresa pesca chiede, pertanto, alla Regione Calabria e alle Amministrazioni Locali, di assumere una presa di posizione decisa, per bloccare la ricerca degli idrocarburi e comunque avere certezze, in considerazione degli elevati rischi, ambientali, sociali ed economici, dell’area crotonese.
26 ottobre 2016 Ufficio Stampa Coldiretti Calabria


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