GIORNALISTI, SEGRETARIO SUGC DENUNCIA LOMBARDO (SSC NAPOLI) A CONSIGLIO DI DISCIPLINA DELL’ORDINE
Il segretario del Sindacato unitario giornalisti della Campania (Sugc), Claudio Silvestri, denuncia Nicola Lombardo, direttore dell’area Comunicazione della società sportiva Calcio Napoli, al consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti.
L’iniziativa fa sèguito alla protesta dell’Ordine regionale dei giornalisti e del Sindacato nei confronti del Calcio Napoli che ha deciso di limitare il numero delle testate e dei giornalisti che possono partecipare alle conferenze stampa dell’allenatore Maurizio Sarri.
Sulla questione interviene anche il Gus Campania: «Sosteniamo la protesta – afferma il presidente del gruppo sindacale di specializzazione degli ufficî stampa, Antonio D’Errico – dell’Ordine e del Sindacato contro il Calcio Napoli che vuole comprimere il diritto dell’informazione, selezionando a proprio gradimento le testate e i giornalisti che possono partecipare alle conferenze stampa dell’allenatore Maurizio Sarri».
«Nel contempo, dovendo rilevare pure come la società sportiva non sia nuova a episodî di mancanza di correttezza nelle relazioni con il mondo giornalistico – denuncia il presidente D’Errico – ci vediamo costretti a rimarcare con rammarico che i comportamenti del giornalista professionista Nicola Lombardo non rispettano gli obblighi deontologici a cui è tenuto nel suo ruolo, così come statuiti dal Testo unico dei doveri del giornalista e dall’allegato Codice di autoregolamentazione dell’informazione sportiva: la difesa del diritto all’informazione, l’accesso più ampio alle fonti di informazione sportiva che non possono essere sottoposte a indebite restrizioni incompatibili con il diritto di cronaca, nonché la tutela della dignità del lavoro giornalistico e la promozione della solidarietà fra colleghi».
«Affianchiamo il Sugc nella denuncia – conclude D’Errico –, anche perché il nostro Ordine professionale, che è un ente pubblico, e lo stesso sindacato non possono essere sprezzantemente definiti da Lombardo come generiche “associazioni di categoria” che “tanto si sono agitate”».
Paolo Animato ​giornalista professionista memb​ro del consiglio direttivo del Sindacato unitario giornalisti della Campania (Fnsi) e del Gruppo ufficî stampa Campania

Caro Paolo, mi accorgo sempre più che la solidarietà è una parola scomparsa quasi del tutto nel nostro mondo ed è più che mai ignorata nel settore di noi giornalisti: specie da chi ne avrebbe più bisogno.
So delle pressioni che all’interno delle istituzioni subiscono i colleghi da parte di chi le guida e non sempre li paga: per trenta anni e più le ho subite anch’io ma ho sempre cercato la mediazione e la mia storia è piena di presidenti “incazzati” con me, ma poi passava e nessuno mi ha rimosso se scrivevo in modo “neutrale” o “obiettivo” o aprivo stanze anche pseudo-proibite…anzi!
Non conosco il collega che si trova sotto accusa ma devo ritenere che lui un passo avanti, e cioè la mediazione tra l’ordine ricevuto e la messa in atto dell’esecuzione dello stesso, non l’ha fatto. E nemmeno dopo le evidenti e logiche proteste dei nostri colleghi alla sua risposta.
Mi ricorda la conferenza stampa per Benitez: non fate nessuna domanda sul perchè e per come!Sempre lui l’esecutore?
Ha forse subito minacce? Ha dovuto sottostare agli ordini dall’alto pena chissà cosa?
Se è così bastava il sindacato per rimettere le cose sui giusti binari, avrebbe guadagnato la solidarietà e la stima di tutti i colleghi con la logica e conseguente difesa, e invece…
Mi auguro che il consiglio di disciplina ricordi anche questo precedente (e forse anche altri) perchè i tappi si mettono solo sulle bottiglie per mantenere il vino buono,(per dirla da arganauto – parola tanto cara a te), men che mai alle porte di accesso alle pseudo stanze che contano.
Memorandum: Francesco Landolfo la sera mi chiedeva: servo del potere, c’è qualche cosa che non mi devi dire? Ed io gli raccontavo la giornata: a lui il compito di trovare l’inghippo. Altri tempi!
Un caro saluto a te e a Claudio, oltre che a tutti gli altri colleghi del direttivo, e se serve anche la mia firma è già vostra.
PS. qua fa il solito caldo infernale, la pioggia cade tutti i giorni (tranne qualche rara occasione) dalle 12 alle 13 e la giungla è sempre meno accessibile perchè caimani, giaguari e puma hanno fame e si spingono al limitare ma scimmie e bradipi si sono fatti furbi e non scendono dagli alberi (alti non meno di 30 metri) come un tempo, anzi li spernacchiano…ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooooogianpaolo


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