È tutto pronto al Real Sito di Carditello per il primo evento di respiro internazionale dedicato all’agricoltura come perno dei processi di innovazione, delle nuove tecnologie e della sostenibilità per l’intera catena agroalimentare. L’appuntamento è per domani 24 giugno.
«Si tratta di una iniziativa che ho voluto fortemente – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo – per tre ragioni. La prima è che quest’anno l’Italia ospita il pre-summit sui Sistemi del Cibo delle Nazioni Unite. Abbiamo bisogno di ragionare e di confrontarci su quali sono gli scenari che hanno davvero rilievo e su cui vogliamo scommettere per il futuro della nostra agricoltura e del nostro pianeta. L’opportunità che ci offre il summit delle Nazioni Unite è quello di accendere un riflettore sulle traiettorie d’azione e sulle responsabilità di cui possiamo farci carico trasformandole in occasioni di crescita per tutti. Il Global Food Innovation Forum è una prima tappa che facciamo per aprire le eccellenze della Campania ad un dialogo con le eccellenze e le reti nazionali, europee e internazionali. Non sarà l’ultima tappa. Ci sono altri temi su cui stiamo lavorando: le frontiere della zootecnia anche nella prospettiva della One Health, il rapporto tra cibo e salute e la nutraceutica come area su cui investire per declinare la qualità delle nostre produzioni, la digitalizzazione come direttrice di transizione dei territori e delle imprese, in forte collegamento con le azioni sulla strategia di specializzazione intelligente regionale».
«La seconda ragione per cui ho voluto il Forum – continua Caputo – è che il PSR ha investito e investirà un ammontare notevole di risorse sull’innovazione delle imprese agricole e dei territori rurali: sono soldi pubblici ed è un patrimonio che deve essere valorizzato e diventare collettivo quello dell’innovazione realizzata nelle aziende, nelle filiere e nei Partenariati Europei per l’Innovazione o nelle future AKIS della nuova PAC. Il modo per valorizzare questa innovazione è fare sistema, connetterci alle reti: avremo l’EIT, il Cluster Nazionale dell’Agrifood, PRIMA, il Ministero della Ricerca, la DG AGRI, la DG Environment, la DG Ambiente e il JRC. Il Global Food Innovation Forum nasce come momento per ragionare di complementarietà e convergenza tra fondi e programmi, tra Europa e regioni, ma anche tra regioni italiane, pure nella chiave, che rappresenta una vocazione naturale per la Campania, degli ecosistemi dell’innovazione euromediterranei rispetto ai quali credo che l’agricoltura della Campania possa e debba avere un ruolo di pivot. La terza ragione per cui ho voluto il Global Food Innovation Forum nel Real Sito di Carditello è perché io credo nei giovani e credo nella possibilità di legare agricoltura e cultura in nome dell’innovazione. E’ essenziale quello che la giovane imprenditoria può fare per trainare verso l’alto la competitività delle filiere e del nostro territorio».
«Abbiamo tutti i responsabili nazionali Giovani delle principali associazioni di categoria che sono a Carditello per confrontarsi e produrre una nuova cultura della cooperazione per l’innovazione a partire dal cibo. Non è una sfida che si vince da soli quella di costruire il futuro. Per questo ringrazio anche gli Assessori Fascione, Marchiello, Filippello e i miei colleghi delle altre regioni – Lazio, Calabria, Sicilia, Umbria, Marche, insieme al Presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero, ed al Presidente della Ottava Commissione del Consiglio Regionale, Francesco Borrelli» conclude l’assessore.
Il Global Food Innovation Forum è stato realizzato con il supporto scientifico e metodologico del Comitato per la Nuova Programmazione in Agricoltura della Regione Campania ed in collaborazione con la FAO, il Future Food Institute, Food & Drink Europe, la Knowledge Alliance europea ASKFOOD, la cross-KIC Food4Health, la Commissione Europea, il Cluster Tecnologico Nazionale per l’Agroalimentare e il Comitato Nazionale della Bioeconomia.
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