CORPO FORESTALE DELLO STATO COORDINAMENTO REGIONALE PER LE MARCHE – A N C O N A. Ancona 13.06.2005 – Rubate 8 uova di capovaccaio e 4 di cicogna nera da nidi in Turchia, preso il trafficante al porto di Ancona.
Nato un’altro piccolo di Capovaccaio dalle uova sequestrate al Porto.E’ nato due giorni fa un’altro piccolo di Capovaccaio (Neophron percnopterus) al Parco Zoo di Falconara, altri due pullus erano nati lo scorso 23 maggio e 30 giugno.La nascita di questi piccoli avvoltoi migratori è un evento straordinario, nati dalle uova che furono sequestrate il 14 maggio scorso al Porto di Ancona dal Nucleo Operativo CITES del Corpo Forestale dello Stato di Ancona, congiuntamente alla Guardia di Finanza e alla Dogana, che intercettarono un trafficante tedesco che aveva artatamente occultato a bordo della sua auto, n.8 uova di Capovaccaio e n.4 uova di Cicogna nera, tutte specie tutelate dalla Convenzione di Washington – C.I.T.E.S. sul commercio internazionale di specie di flora e fauna a rischio di estinzione. Le uova, importate illegalmente, sono state prelevate da nidi naturali presumibilmente in territorio della Turchia, dove vivono ancora popolazioni naturali di tali specie, a dimostrazione che i traffici illegali riguardano non solo gli animali ma addirittura le uova, e da quanto emerso dalle prime indagini si tratterebbe di vere e proprie organizzazioni criminali dedite alla cattura e al traffico illecito di specie rare in estinzione con articolazioni in diversi paesi.Il capovaccaio è in realtà una specie rarissima in Italia tanto da contare appena una quindicina di coppie nidificanti presenti solo in Basilicata, Calabria e Sicilia, Infatti, nonostante il carattere pacifico, il capovaccaio è andato via via scomparendo dall’Europa a causa del disturbo e del prelievo delle uova dai nidi, come in questo caso, delle persecuzioni dirette, e delle campagne di avvelenamento dei predatori che a loro volta avvelenano gli avvoltoi. Come si ricorderà, le uova sequestrate furono affidate al Parco Zoo di Falconara dove, grazie ad incubatoi artificiali e alla grande competenza degli operatori, sono riusciti a far nascere finora tre piccoli avvoltoi che godono di ottima salute.L’eccezionalità dell’evento ha richiamato in questi giorni l’attenzione di molti naturalisti e zoologi di livello nazionale e internazionale, che ne hanno consigliato l’inserimento in progetti di conservazione della specie per la loro reintroduzione in natura che è poi l’obiettivo primario della CITES. Proprio nella giornata di ieri, gli uomini del Nucleo Operativo CITES di Ancona e del Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato di Macerata, d’accordo con lo stesso Parco Zoo, hanno proceduto al trasferimento dei piccoli avvoltoi al Centro WWF di riproduzione del Capovaccaio di Semproniano in Provincia di Grosseto.Nel Centro verranno allevati da genitori adottivi delle medesima specie, così da evitare “l’imprinting” all’uomo che ne pregiudicherebbe la futura liberazione in ambiente naturale, che potrà avvenire fra circa due mesi in un’oasi dell’Italia meridionale, senza escludere la possibilità di una loro reintroduzione nel paese di origine dove potranno ritornare a volare in libertà.
Guido Ceccolini, Semproniano (GR) biodiver@wooow.it

Categorie: Ornitologia

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