“Provincia Oggi”, lo scorso 1 febbraio, ha compiuto un anno.
Sabato 17 febbraio alle 18.30 con amici e lettori festeggeremo il primo compleanno di vita del settimanale nella sala conferenze del megastore Mondadori “Edicolè” in via aviere Mario Pirozzi a Giugliano.
E’ passato un anno da quando un gruppo di professionisti ed imprenditori diedero vita all’omonima associazione che da nome alla testata del nostro settimanale. Tanta acqua, da allora, è passata sotto i ponti. Così come gli sforzi quotidiani di quanti hanno creduto nel progetto editoriale, dai soci ai giornalisti, dallo staff grafico-pubblicitario al team della distribuzione.
Chi c’è dietro al progetto di questo settimanale? A questa domanda che molti- ancora oggi mummificati nelle logiche che hanno dominato il Paese- si fanno, rispondiamo subito che non c’è nessuno, se non un gruppo di semplici cittadini che hanno avvertito ed avvertono tutt’ora con urgenza il bisogno di tutta l’area dei comuni a Nord di Napoli: colmare un vuoto d’informazione drammatico.
Facendo una scelta che voleva , e vuole avere ancora oggi, un valore simbolico, abbiamo chiamato il nuovo settimanale “Provincia Oggi”, per sottolineare che esso appartiene a chi abita in provincia, a quella parte dell’area metropolitana partenopea che si sente schiacciata dalla grande città napolicentrica e che, pertanto, vuole trovare propri spazi da protagonista nel microcosmo dell’informazione.
Il rischio mortale che Napoli Nord sta vivendo da anni è l’assenza di informazione, di dibattito, di confronto. La città muta continua ad ignorare se stessa, nonostante l’urgenza delle domande che la riguardino. Solo una voce libera e alternativa, senza padroni né padrini, né partiti, può svelare la città a se stessa, riproporre i diritti, indicare i pericoli.
Ma un giornale è libero e alternativo solo se tutte le sue componenti sono davvero libere, trasparenti e diverse rispetto alle strutture editoriali che fino ad oggi hanno retto e reggono gran parte delle attività editoriali.
La prima e sostanziale alternativa viene dalla struttura proprietaria. Da questa dipende la quantità di libertà e di verità che un giornale mette al servizio dei lettori. Di editoria pura ne esiste pochissima. Gli interessi delle proprietà editoriali e le loro scelte politico-imprenditoriali hanno avuto ed hanno la prevalenza sulla fattura dei giornali.
Oggi i giuglianesi, i villaricchesi, i melitesi, i mugnanesi, i qualianesi, i calvizzanesi e i maranesi che avvertono il bisogno di un’altra informazione- e sono tanti- non possono delegare il compito di risolvere questo problema. Se davvero vogliono diventare protagonisti di una nuova realtà debbono fare qualcosa, anche assumersi l’onere, per alcuni più gravoso per altri meno, di finanziare “Provincia Oggi”, il loro giornale.
Anche in questo modo possono dimostrare di non essere più gli assistiti e i terremotati di sempre che attendono dagli altri la soluzione dei loro problemi. Chi ti risolve un problema, in cambio, si porta via un pezzo del tutto diritto. A Giugliano e agli altri comuni del comprensorio spetterà l’orgoglio di aver creato una figura nuova nella democrazia e nell’editoria italiana, il lettore-editore. Ciò garantisce che due interessi fino ad oggi concorrenti finalmente si possano identificare. Così si realizza un azionarato popolare puro, una microproprietà diffusa. Ed è questo l’appello che “Provincia Oggi” lancia a tutti suoi lettori nel festeggiare il suo primo anno di vita: trasformare i suoi lettori in editori, ovvero in cittadini a tutto campo anche nell’informazione.
Da: marcello curzio [direttoreprovinciaoggi@gmail.com] 11/02/2007 21.23
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