La rivolta contro i sacchetti di frutta e verdura, il governo corre ai ripari: sarà possibile portarseli da casa
Il ministro dell’Ambiente Galletti: “Rivendico la bontà del provvedimento ambientale: ho fatto una scelta chiara e trasparente per evitare abusi”

“Rivendico la bontà del provvedimento ambientale: ho fatto una scelta chiara e trasparente per evitare abusi, e ne assumo la titolarità”.
Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, interviene con un’intervista a La Repubblica sulle polemiche sollevate dall’introduzione dei sacchetti bio a pagamento annunciando che sarà possibile portarseli da casa.
“Siamo una penisola, sentiamo forte il pericolo della plastica in mare. Abbiamo fatto una serie di provvedimenti che ci pongono come esempio nel mondo” rileva Galletti. Sulla possibilità di portarsi i sacchetti da casa, il Ministro annuncia che sarà possibile: “Solo se sono contenitori nuovi. È l’interpretazione che darà il ministero della Salute nei prossimi giorni. Le norme igienico sanitarie non cambiano”.
“Io rivendico la bontà del provvedimento ambientale: ho fatto una scelta chiara e trasparente per evitare abusi, e ne assumo la titolarità. Oggi il consumatore sa quanto paga: tra 1 e 2 centesimi, cifra irrisoria in un anno” prosegue “Un’interpretazione malevola l’ha fatta passare come un aumento delle tasse: non è così, è valenza ambientale e rispetto per i mari”.
Renzi contro i social scatenati: no al complotto
“Noi faremo la campagna elettorale seriamente, parlando dei problemi veri e offrendo soluzioni. Per pulire l’Italia dall’inquinamento ambientale e anche da quello delle fake news. Chi vuole inventare bugie si accomodi pure, noi non lo seguiremo. Buon complotto a tutti”. Così il leader del Pd, Matteo Renzi, replica su Fb all’accusa di aver organizzato un “complotto” sui bio sacchetti “per aiutare” suoi “amici e cugini di terzo grado impegnati nella produzione dei sacchetti”. “Anziché gridare al complotto – aggiunge Renzi – dovremmo aiutare a creare nuove aziende nel settore della Green Economy senza lasciare il futuro nelle mani dei nostri concorrenti internazionali”.
I social network si sono divisi sul tema dei sacchetti riciclabili per l’ortofrutta. Su Twitter i contrari accusano soprattutto il Pd di aver favorito la ditta Novamont, leader nel settore dei sacchetti bio e guidata da una manager vicina a Matteo Renzi, Catia Bastioli. “Quanto all’accusa che il Parlamento lo avrebbe fatto per un’azienda amica del PD – aggiunge Renzi – vorrei ricordare che in Italia ci sono circa 150 aziende che fabbricano sacchetti prodotti da materiale naturali e non da petrolio. Hanno quattromila dipendenti e circa 350 milioni di fatturato”.
Sottolineando l’importanza strategica della Green Economy, Matteo Renzi, osserva che “i posti di lavoro del domani sono in settori come questi, vanno creati e coltivati: oppure – si chiede polemicamente – si pensa davvero che vivremo tutti di sussidi, assistenzialismo e redditi di cittadinanza?” “Spero che alla fine del 2020 le aziende italiane attive nell’economia verde – conclude il segretario dem – siano il doppio di quelle che sono oggi e facciano meglio dei concorrenti globali, specie quelli del Sud Est asiatico che in questo settore stanno investendo molto”.
4 gennaio 2018 da Redazione di Tiscali su Facebook


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