Maria Pia Bonifati la nuova presidente regionale di Donne in Campo. Eletta il 4 novembre.

E’ Maria Pia Bonifati la nuova presidente regionale di Donne in Campo. Maria Pia, 48 anni una figlia ventiseienne ingegnere e un figlio ventiquattrenne avvocato.
E’ imprenditrice agricola a Castrovillari, dove conduce una azienda olivicola con produzione propria di olio, e agrumicola, conferendo il prodotto al consorzio di zona Sibarit. E’ stata eletta ieri pomeriggio a Catanzaro nel corso dell’Assemblea regionale di “Donne in Campo”, presieduta dal presidente della CIA, Giuseppe Mangone, alla presenza della coordinatrice nazionale Laura Brida e della vicepresidente regionale Rosetta Furfari, vigorosa titolare del “Filo di seta”, azienda di trasformazione tessile di Ortì, contrada sub urbana di Reggio Calabria.

Maria Pia Bonifati sostituisce nella carica Filomena Torcia che ha rassegnato le dimissioni.

“Donne in Campo” è una componente importante del sistema CIA, considerato che sul totale del libro soci le donne sono presenti in percentuale elevata. E’ assolutamente giusta, quindi, la rivendicazione delle donne imprenditrici di contare in modo equivalente alla loro valenza sia numerica che professionale.
In tal senso le donne imprenditrici in agricoltura possono vantare non solo numeri di tutto rispetto, ma una tradizione per nulla secondaria a quella maschile.
C’è intanto un dato in controtendenza molto significativo.

Secondo Unioncamere il numero di imprese al femminile nel periodo giugno 2008-giugno 2009 è cresciuto in Calabria dello 0,98 per cento, rispetto a una contrazione generale delle imprese agricole dello 0,25 per cento.

E’ stato Mangone a ricordare il peso specifico e insostituibile delle donne nelle attività agricole a partire dagli anni cinquanta, dal ruolo delle donne nella lotta al latifondo prima e successivamente alla riforma agraria, la funzione sostitutiva da esse esercitato nei campi nei confronti di un universo maschile massicciamente impegnato nel movimento migratorio necessario a sostenere economicamente le famiglie e le stesse piccole Aziende Agricole.

Oggi, molte di quelle piccole aziende sono cresciute, anche in Calabria, con una presenza sempre più qualificata di donne alla loro conduzione come è testimoniato dalla realtà delle Aziende Agrituristiche e dalla stessa consistenza numerica delle iscritte a “Donne in Campo” .
Laura Brida ha esortato tutte le imprenditrici presenti a sfruttare sempre di più lo strumento della rete informatica per uno scambio continuo di esperienze, anche con il sito nazionale di Donne in Campo, veicolo prezioso di progettualità che, se valide, possono essere trasferite da una realtà ad un’altra.

Intanto la CIA, che si avvia a celebrare il congresso nazionale nel prossimo febbraio, è impegnata in una rivisitazione dell’organigramma interno, che necessariamente terrà in conto una proporzionalità più marcata tra iscritte e rappresentanza.

Già da ora nella giunta esecutiva regionale la presidente di “Donne in Campo” è componente di diritto.

Nel dibattito sono intervenuti Rosa Critelli presidente di Turismo Verde Calabria, Margherita Caridi, Rosetta Furfari, Domenico Petrolo, Franco Mazzei, e diverse altre imprenditrici.

Nelle conclusioni, il presidente regionale della CIAMangone, si è soffermato sullo stato di crisi del settore agricolo e sulla mobilitazione per la quale è impegnata la CIA a tutti i livelli.

dal sito www.cia.calabria.it


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