Mario Sangiovanni “Opere Scelte”Vernissage Sabato 8 ottobre 2016 ore 18,00 Galleria Serio Via Oberdan 8 Napoli La mostra sarà visitabile fino al 18 ottobre 2016
Per indagare la realtà che ci circonda, spesso modificata dalle nostre stesse percezioni ed esperienze, Mario Sangiovanni, con la personale intitolata “Opere Scelte”,dopo aver esposto in numerosi spazi istituzionali come Palazzo Reale, Castel Nuovo, Castel dell’Ovo, Pan, ritorna ad esporre alla Galleria Serio dopo tanti anni proponendo un’attenta selezione delle sue numerose opere realizzate dal 1980 fino al 2005.Circa una ventina di opere su tela o cartone di piccole dimensioni e alcune grandi, ripercorrono attraverso paesaggi, fiori, portoni, finestre, fantasiose sovrastrutture specialmente ripresi dai luoghi flegrei da lui tanto amati, come scatti di una pellicola per documentare la bellezza che ci circonda, raffigurazioni piene di segni e messaggi per far riflettere sulle nostre radici, memorie, tracce, sentimenti ed emozioni. Protagonista delle sue opere il colore, intriso di materia e massa volumetrica per riuscire ad esprimere la maestosità della natura che ci circonda e sovrasta, ma anche per interrogarsi sul senso della vita e del rapporto con il proprio personale limite, naturale o sociale comune ad ognuno di noi, espresso dalla dimensione trascendente-metafisica- dell’umana creatività. Solcate da vampate di colore, alcune opere, ricordano il magma incandescente per far emergere i lati più reconditi e oscuri di quella parte del sé nascosta alla razionalità, alla consapevolezza fino a penetrare l’inconscio. Per riuscire ad analizzare il suo mondo spirituale, la comprensione del reale, Sangiovanni, fa sentire il forte legame con i luoghi che osserva con sensibilità tentando di recuperare il vissuto in una dimensione memoriale attraverso una progressiva riduzione, a volte, del paesaggio in termini essenziali. La prima meta delle sue escursioni era Rione Terra dove osservava la grossa mole di pietra i cui profili erano appena visibili nel chiarore dell’alba dove scorgeva fantasmi familiari.” La coordinazione compositiva delle singole parti della realtà diventa l’insieme nella sua rappresentazione geometrico-figurale. Una pittura caparbiamente figurativa che riconosce le proprie radici nell’Espressionismo tedesco e in quello d’oltreoceano con richiami alle prime opere di Jackson Pollock e alle ultime del miglior Willem De Kooning.I paesaggi di Sangiovanni, portando echi di un primitivismo essenziale ricco di valori, intendono anche sottolineare problematiche sociali e naturali per lottare contro l’ansia che la nostra società dei consumi ci impone per riuscire a scrollarsi di dosso l’angoscia di essere uomo in una società post-industriale che continua ad imporre rapporti falsi e mediocri.
da: Daniela Ricci
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