Maurizio Fraissinet: in Algeria, in visita al parco nazionale di El-Kala, per fare il punto sull’ecologia animale. Ma anche per vedere uccelli.
Il prof. Maurizio Fraissinet, socio fondatore dell’A.S.O.I.M.( ne ha ricoperto più volte la carica di Consigliere, di Vicepresidente e di Presidente) ha curato diverse monografie dell’A.S.O.I.M di cui è tuttora vicepresidente, oltre a diversi progetti di ricerca. Ha fatto parte del Comitato organizzativo del XII Convegno italiano di Ornitologia. Da ornitologo ha pubblicato oltre 100 lavori scientifici e più di 10 libri. E’ stato Consigliere regionale della Campania e Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio. Attualmente è dirigente di staff presso la Presidenza della Regione Campania con il compito di seguire le aree naturali protette e di conservazione della natura. E’ anche il commissario del Parco regionale del Matese. Fraissinet spesso ci onora di suoi scritti, parlandoci delle sue scoperte ornitologiche e degli appuntamenti al parco o altrove. Stavolta ci parla del suo viaggio lampo in Algeria e delle osservazioni eccezionali, fatte in compagnia di altri ornitologi nel Nordest algerino. Ecco la nota:
“ORNITOLOGIA SULL’ALTRA SPONDA DEL MEDITERRANEO – Dal 21 al 24 novembre ho avuto la fortuna di andare in Algeria su invito dell’Università di Annaba, una città di 600.000 abitanti posta sulla costa nord-orientale del paese, ai confini con la Tunisia. L’occasione è stata data dal Colloquio Euromediterraneo di Ecologia Animale, un Convegno internazionale che prevedeva anche una sessione sulla biologia delle popolazioni con molti lavori a carattere ornitologico.
Ovviamente ho provato a fare un pò di bird-watching. Purtroppo non ho potuto dedicare molto tempo a questa attività perché impegnato con il Convegno e con una serie di incontri a carattere istituzionale, oltre alla grossa difficoltà che c’è nel paese per spostarsi liberamente fuori dalle città. Gli amici dell’Università ci hanno portato in visita al Parco nazionale di El-Kala, ai confini con la Tunisia, un autentico paradiso per gli ornitologi, ma la visita è stata purtroppo un “mordi e fuggi” alla giapponese, sia per le difficoltà di movimento e le esigenze di sicurezza della polizia locale che ci ha scortato per un tratto, sia per i tanti impegni istituzionali che ci attendevano nel corso della gironata in città.
Devo aggiungere che sono stato l’unico ornitologo ad avere la fortuna di non vedersi sequestrato il binocolo dalla Polizia all’aereoporto di Algeri (lo hanno sequestrato anche a Jacques Blondel).
Il paese, per la parte che ho visitato io – il Nordest -, presenta situazioni naturalistiche di enorme interesse, con estese foreste di Quercia da sughero, macchia mediterranea, spiagge e coste incontaminate, vaste estensioni lacustri di acqua dolce o salmastra che rivestono un valore naturalistico e ornitologico enorme. Quello che segue è quindi un report breve delle cose viste, ma penso ugualmente interessante.
CITTA’ DI ANNABA, osservati: Cormorano – Garzetta – Airone guardabuoi – 1 Pellegrino (sul tetto dell’albergo che ci ospitava in pieno centro)- Folaga – Gabbiano comune
Gabbiano reale – Tortora dal collare (è arrivata in Algeria nella metà degli anni ‘90) – Colombo – Rondone maggiore (4 – 5 esemplari) – Bulbul golanera (Pycnonotus barbatus) – Pettirosso – Merlo – Passero (da qualche tempo si sta diffondendo un ibrido domesticus x hispaniolensis)
MONTAGNA SOVRASTANTE ANNABA – la montagna arriva a circa 1.000 metri di quota ed è immediatamente a ridosso del mare. Si passa dalla macchia mediterranea bassa con palma nana a una splendida foresta di querce da sughero. Osservati: 1 Falco pellegrino – Passero solitario – Occhiocotto
PARCO NAZIONALE DI EL-KALA: Si estende per oltre 78.000 ettari. Va dalle spiagge e dalla duna costiera ricoperta dalla macchia mediterranea alle montagne alte fino a 1200 metri e ricoperte da estese foreste di Quercia da sughero. Nelle piane poste tra le colline, in pratica degli avvallamenti, sono presenti tre laghi di acqua dolce alquanto estesi e dichiarati siti Ramsar. Un altro bacino, invece, è posto a ridosso della spiaggia ed è di acqua salmastra (nella foto il lago Oubeia). Vi nidificano 136 specie, tra le quali si distinguono le circa 50 coppie di Gobbo rugginoso (forse la popolazione più importante del Paleartico occidentale), il Capovaccaio, l’Aquila minore, l’Aquila del Bonelli, il Falco pescatore, il Pollo sultano (in espansione nel paese), la Ciagra corona nera (Tchagra senegala). Sono presenti, inoltre, lo Sciacallo dorato e la Genetta. Osservati nel poco tempo a disposizione: Tuffetto – Svasso maggiore – Cormorano – Moretta tabaccata – Garzetta – Airone guardabuoi (tantissimi, la specie più frequente!)- Airone cenerino – Falco di palude – Poiana – Poiana codabianca – Falco pescatore – Folaga – Gru – Gabbiano comune – Gabbiano reale – Beccapesci – Pavoncella – Tortora dal collare – Ballerina bianca – Bulbul golanera – Pettirosso – Merlo – Occhiocotto – Passero (non siamo riusciti a capire se era l’ibrido di cui sopra). Visti inoltre tantissimi nidi di Cicogna bianca, in pratica uno su ogni palo della corrente elettrica. I colleghi francesi hanno ascoltato anche il Beccamoschino e visto uno Sciacallo dorato morto investito.
Mi rendo conto che viene voglia di andare in Algeria, e del resto è davvero un paese interessante. Devo informare però che non è un luogo in cui è facile spostarsi, anzi, per cui occorre essere molto prudenti e soprattutto essere accompagnati da ornitologi locali (ce ne sono). A proposito di questi ultimi hanno un gran desiderio di conoscere, corrispondere, scambiare dati o collaborare a ricerche con colleghi italiani. Sono latore di questo messaggio ed ho diversi indirizzi di posta elettronica con le varie specializzazioni delle loro ricerche. Guardano tutti con grande interesse all’Italia e penso che sia il caso di approfondire la loro conoscenza. Sono quindi a disposizione per chi volesse avere qualcuno di questi indirizzi”. Maurizio Fraissinet
mfraissinet@tiscali.it
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