Napoli che va: un nuovo inizio per l’istituto Colosimo.

Dal 2010 sarà gestito dal gruppo di imprese sociali Gesco in partenariato con il Centro di medicina psicosomatica, vincitori di un bando regionale.
Così saranno assicurati continuità nei servizi e maggiore apertura al territorio.

NAPOLI – Si apre con il 2010 una nuova stagione per l’istituto Paolo Colosimo di Napoli, punto di riferimento del Sud Italia per le persone non vedenti e ipovedenti. Il Colosimo è stato affidato alla gestione del gruppo di imprese sociali Gesco, vincitore, in partenariato con il Centro di medicina psicosomatica, di un bando di gara regionale voluto dall’assessorato alle Politiche Sociali per stabilizzare le attività dell’istituto.

La nuova gestione risolve così positivamente la vertenza aperta nei mesi scorsi dagli operatori del Colosimo con la società partecipata Sauie, che gestiva le attività per conto della Regione Campania.

«Faremo di tutto per riportare agli antichi fasti un istituto glorioso – ha dichiarato il presidente di Gesco Sergio D’Angelo all’incontro inaugurale presso la sede del Colosimo in via Santa Teresa degli Scalzi – da un lato valorizzando il più possibile le sue risorse, a partire da quelle umane, dall’altro aprendolo di più al territorio».

«L’affidamento mediante gara – sottolinea l’assessore Alfonsina De Felice – ad un’associazione di imprese di sicura competenza e di accertato valore conclude una vicenda che ha tenuto impegnato con continuità e doverosa apprensione l’assessorato alle Politiche Sociali unitamente all’Unione Regionale Ciechi. Ritengo che da oggi si possa e si debba parlare di “Nuovo Colosimo” conclude l’assessore – un servizio completo per cittadini con gravi problemi di vista che potrà fregiarsi di una delle strutture storiche più prestigiose ed antiche di Napoli con una gestione aperta ai quartieri circostanti quale forte simbolo di coesione sociale e dell’integrazione di diverse abilità. Un vivo ringraziamento rivolgo all’operosa collaborazione prestata alla esatta messa a fuoco delle reali esigenze delle persone ipovedenti e non vedenti».

Fondato nell’800, il Colosimo accoglie gratuitamente persone con disabilità visiva in regime residenziale e semiresidenziale, offrendo loro possibilità formative e di socializzazione. L’età delle persone accolte – di entrambi i sessi e provenienti anche da altre regioni – varia dai 14 ai 58 anni. In tutto sono 49 gli utenti ( 22 residenti e 27 in regime semi-residenziale, tra cui 11 minorenni) anche se la capacità di accoglienza dell’istituto è per almeno il doppio delle persone. Al suo interno gli utenti seguono i corsi dell’istituto superiore professionale per massofisioterapisti, massochinesiterapisti e centralinisti e svolgono attività laboratoriali, sportive e di doposcuola. Sono seguiti da un’équipe di 38 operatori specializzati, tra cui un’assistente sociale, una psicologa, operatori socio-assistenziali, educatori, infermieri, un insegnante d torball e goalball (gli sport per non vedenti) e un musicoterapista. Gli operatori saranno assunti dal gruppo Gesco con contratto a tempo indeterminato, nonostante l’affidamento del servizio da parte della Regione abbia una durata di cinque anni.

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