Negato l’accesso a Poggioreale a Ioia, i Radicali annullano la visita ispettiva contro la scelta del Dap
La visita ispettiva prevista per la mattina di domenica 17 giugno nel carcere di Poggioreale, da parte di una delegazione dei Radicali per il Mezzogiorno europeo, non ha avuto luogo. Questo per scelta dei militanti dinanzi alla negata autorizzazione del Dap all’ingresso nella casa circondariale di Pietro Ioia. Lo storico leader degli ex detenuti organizzati di Napoli, nonché compagno di mille lotte coi Radicali e adesso parte integrante della neonata associazione per il Mezzogiorno europeo, aveva preso parte sia alle visite ispettive dello scorso ottobre, anche a Poggioreale, e perfino a quella svolta a Nisida sabato 16 giugno, un giorno prima della visita negatagli a Poggioreale. Dunque i Radicali per il Mezzogiorno europeo, che avrebbero ugualmente potuto svolgere la visita coi restanti membri autorizzati, hanno rinunciato all’ispezione e promette non solo di tornare a Poggioreale ma di farlo con Pietro Ioia al seguito. La mancata autorizzazione del Dap sarà infatti impugnata.
Di questo e di altro ha parlato Sarah Meraviglia, ricevuta assieme a una militante dalla direttrice Maria Luisa Palma, a cui ha comunicato la decisione dei Radicali di astenersi dalla visita. Queste le parole della segretaria dell’associazione Radicali per il Mezzogiorno europeo, Sarah Meraviglia, al termine del breve colloquio col massimo dirigente di Poggioreale: “Era prevista oggi una visita ispettiva presso la casa circondariale di Poggioreale per ricordare Enzo Tortora a 35 anni dal suo arresto. È già successo precedentemente che Pietro Ioia, nostro compagno e storico attivista per i diritti dei detenuti, non sia stato autorizzato ad accedere a Poggioreale, sebbene il Dap lo abbia autorizzato ad entrare in altri penitenziari. Anche oggi, per la seconda volta a distanza di due mesi, si è ripresentato tale problema. Abbiamo parlato con la direttrice, la quale ci ha accolto in maniera calorosa e gentile e le abbiamo fatto presente che il nostro atteggiamento non vuole essere di opposizione nei suoi confronti ma un motivo per approfondire la questione. Impugneremo il rifiuto del Dap per andare a fondo di questa questione. Quindi noi decidiamo di comune accordo di mostrare solidarietà al compagno Pietro Ioia e rifiutiamo di accedere a Poggioreale oggi, sebbene sia sempre necessario effettuare visite ispettive. Ma oggi rinunciamo per protesta”.
Sempre a margine della mancata visita ispettiva è intervenuto il protagonista (suo malgrado) della vicenda, Pietro Ioia, che non ha nascosto la sua amarezza per quanto accaduto: “Personalmente fa male non poter entrare in carcere. Faccio fatica a capirlo, mi occupo dei diritti dei detenuti da anni e poi ieri sono entrato nel carecere minorile di Nisida, stamattina dovevo entrare qui a Poggioreale e mi hanno negato il permesso. Tutto questo senza dire un perché, senza dare una spiegazione. Per una persona che sta facendo un percorso di vita nella legalità, nel rispetto dell’essere umano e dei suoi diritti, è brutto essere fermato così, ti fa tornare indietro di anni. Io però non mi arrendo, io continuerò e insisterò nelle mie lotte così come continuerò a vedere se posso entrare in questo carcere che per me è un carcere disumano.
Fabrizio Ferrante
Categorie: Attualità
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