ANIMALI: UCCELLI 2004; IN UE A RISCHIO UNA SPECIE SU DUE
(ANSA) – ROMA, 7 NOV – Avifauna in serio pericolo in tutta Europa. Un specie su due e’ minacciata. A rischio declino 226 specie di uccelli. Pesante la situazione per Aquila del Bonelli, Capovaccaio, Falco sacro, Albanella pallida e Gallina prataiola. Otto specie cacciabili in Italia peggiorano in modo preoccupante a livello europeo. Solo 14 le specie che stanno meglio rispetto a 10 anni fa come Falco pellegrino, Uccello delle tempeste, Fistione turco, Grifone, Sula e Oca facciabianca. Il grido d’allarme e’ della Lega Italiana Protezione Uccelli (Lipu) e BirdLife Internazional nel rapporto ”Birds in Europe 2004” sullo stato di conservazione degli uccelli presentato in tutta Europa. Uno stato di collasso, rileva il rapporto, che ha colpito anche il simbolo della Lipu, l’Upupa, diventata ora specie minacciata. ”Applicare seriamente la Direttiva Uccelli e gestire l’attivita’ venatoria alla luce dei nuovi preoccupanti dati”, afferma la Lipu. A dieci anni dal primo volume, quindi, il rapporto odierno ora conta i danni: sotto analisi 524 specie di uccelli presenti in 52 Paesi europei. Le specie minacciate o in declino in Europa sono 226, 45 delle quali solo 10 anni fa godevano di buona salute e che invece sono oggi in calo in tutto il continente. Per molte specie già in declino, inoltre, il calo di popolazione si è ulteriormente aggravato: rapaci come Aquila del Bonelli, l’ Albanella pallida e il Falco sacro, l’avvoltoio Capovaccaio (l’ Avvoltoio degli Egizi), la rara Gallina prataiola. Tra le cause principali del ko – afferma il rapporto – l’ intensificazione dell’agricoltura, la distruzione delle aree steppiche dell’Europa meridionale e dell’Est, l’inadeguata tutela e gestione delle Zone di Protezione Speciale previste dalla Direttiva europea ‘Uccelli’. In Italia – rileva il rapporto – delle 36 specie cacciabili, 8 hanno visto peggiorare il proprio stato di salute e risultano in declino a livello dei 52 Paesi europei: Mestolone, Moretta, Moriglione, Pavoncella, Combattente, Beccaccino, Frullino e Beccaccia. Salgono dunque a 21 su 36 (pari al 58%) le specie cacciabili in Italia che risultano in declino a livello europeo. Più di una specie su due. ”E’ evidente – commenta Marco Gustin, Responsabile Specie e Ricerca LIPU-BirdLife Italia – la gravità della situazione: invece di proteggere le specie in declino ed eliminarle dalla lista delle specie cacciabili, si vuole introdurre in Italia una riforma della legge 157 che aumenta le specie cacciabili e i periodi di caccia. Si tratta di proposte inaccettabili e illogiche, che contraddicono i dati scientifici e le esigenze di conservazione”. Inoltre, delle 7 specie cacciabili in Italia in deroga (Cormorano, Tortora dal collare orientale, Passera oltremontana, Passera mattugia, Storno, Fringuello e Peppola) ben 3 (Passera oltremontana, Passera mattugia e Storno) risultano con stato di conservazione peggiorato a livello europeo rispetto al 1994. Secondo Birds in Europe 2004, risultano in grave calo in Italia e in Europa le specie di uccelli degli ambienti agricoli, prativi e steppici a causa delle pratiche agricole intensive: Nibbio reale, Culbianco, Gallina prataiola, Strillozzo, Passera mattugia e Passera oltremontana. Raddoppiano, invece, le popolazioni di Uccello delle tempeste, Fistione turco, Grifone e Falco pellegrino. ”Il miglioramento della situazione di queste specie – spiega Gustin – e’ attribuibile alle concrete misure di protezione intraprese a livello europeo: protezione delle colonie di nidificazione e delle zone umide, bando del DDT ed altri pesticidi bioaccumulabili, repressione del bracconaggio”. Anche altre specie in declino in Europa sono migliorate, in controtendenza, entro i confini del territorio italiano: tra di esse il Gabbiano corso e il Marangone minore, e inoltre la Pavoncella, il Mestolone, la Moretta (tutte e tre cacciabili in Italia), grazie alla protezione delle colonie di nidificazione e delle zone umide, e, per la Pavoncella, rileva Gustin, nella chiusura anticipata dell’attività venatoria che ha permesso alla specie di nidificare in molte aree dove veniva sterminata dalla caccia primaverile. (ANSA). GU

Categorie: Ornitologia

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