Nei 41 prodotti tipici che l’Unione Europea intende sottoporre alla tutela della Conferenza dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) in programma a metà settembre a Cancun in Messico, c’è anche la mozzarella di bufala campana. I marchi selezionati dalla Commissione europea rappresentano il meglio che c’è in quanto a prodotti europei di comprovata qualità, delle cui denominazioni è stato fatto abuso. I prodotti italiani inclusi nella lista sono, tra vini e liquori, il chianti, sette tipi di grappa ed il Marsala; tra i formaggi l’asiago, fontina, gorgonzola, grana padano, mozzarella di bufala campana, parmigiano reggiano, pecorino romano; tra i salumi, mortadella bolognese, prosciutto di Parma, prosciutto di San Daniele, prosciutto toscano, tutti di comprovata qualità collaudata sia in Italia che all’estero. L’obiettivo di Bruxelles, infatti, è quello di prevenire gli abusi da parte di paesi terzi di quei prodotti indissolubilmente legati alle regioni europee e che, in molti casi, hanno secoli di tradizioni alle spalle, ponendo fine a quanto avviene per esempio per il Parmigiano reggiano, che diventa Parmesao in Brasile, o del Gorgonzola noto come Tinboonzola in Australia. L’apertura di un registro multilaterale può mettere fine a queste speculazioni e tutelare i produttori originali.
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