Parco nazionale del Vesuvio: la Sma Campania interviene fattivamente sugli ultimi incendi – di Laura Caico
I piromani incalzano. L’incendio verificatosi a Fosso Bianco, sul versante di Torre del Greco, alle falde del Vesuvio qualche giorno fa pare sicuramente attribuibile ad azioni dolose come quelle che, nel giro di un trimestre hanno fatto registrare quattro episodi similari a Piana delle Ginestre a Ercolano, a Palmentiello vicino a Ottaviano, a Somma Vesuviana e a Boscoreale; il focolaio, che ha distrutto sottobosco, macchia mediterranea e due ettari di coltivazioni di frutta e verdura tipiche come pomodorini e albicocche, è stato circoscritto velocemente, in meno di tre ore –malgrado l’azione contraria del maestrale – grazie all’applicazione del piano A.I.B. (Anti Incendi Boschivi) varato dalla Regione Campania. Tutti gli uomini a disposizione della Regione per il contrasto al fuoco – ovvero la SMA Campania, il Corpo Forestale dello Stato, le Comunità Montane, i volontari della Protezione Civile Irt e i vigili del Fuoco – sono stati allertati, giacchè il fuoco minacciava di propaga rsi anche nel centro abitato di Cappella Bianchini con grave pregiudizio dell’incolumità di case e persone; la SMA Campania, partner dell’amministrazione regionale per la prevenzione, l’individuazione e lo spegnimento degli incendi ha precisato che le modalità di intervento si sono svolte tempestivamente grazie al sistema di segnalazione partito dalle UPR (unità non presidiate dislocate nelle zone a rischio) e inviato al COL (Centro Operativo Locale). Di qui, la segnalazione è immediatamente giunta al C.O.R. (Centro Operativo Regionale) di cui fa parte anche la nuova Sala Operativa SMA Campania, collocata nello stesso spazio edificato della Regione Campania, al Centro Direzionale di Napoli: la tempestività dell’azione coordinata da Andrea Accardo, responsabile di terra del servizio antincendio della Regione Campania è stata favorita anche dalla valida cooperazione delle forze a disposizione della medesima Regione, che ha programmato con lungimiranza l’acquisizione di sistemi aggiuntivi e integrati per coordinare, nel minor tempo possibile, un intervento unificato di tutte le unità disponibili.
Attualmente, infatti, la Regione Campania è l’unica in Italia a disporre di servizi integrati come la società mista pubblica – privata SMA Campania, di cui ha incentivato la creazione: la sinergia che ne deriva rende possibile una tutela più efficace del patrimonio boschivo regionale, grazie alle complesse attrezzature installate per individuare, segnalare e fronteggiare i focolai d’incendio. Si è reso necessario anche l’intervento di un elicottero e di un Canadair per estinguere un focolaio – situato in una zona impervia -irraggiungibile dalle autobotti dei pompieri: in un punto particolare della località Fosso Bianco, infatti, era ancora attivo un fronte del fuoco che minacciava di estendersi verso il centro abitato alle pendici del Vesuvio, dove sono proliferate in maniera abnorme le costruzioni abusive.
L’avanzata del fuoco può essere più facilmente bloccata grazie all’opera di manutenzione invernale di cui si fanno carico le strutture preposte, fra Corpo Forestale dello Stato, Comunità Montane, VV:FF. e la SMA Campania che gestisce 19 postazioni dislocate in ambito regionale; essa dispone, inoltre di un quantitativo notevole di risorse umane addestrate al contrasto del fuoco e impiegate per la manutenzione delle apparecchiature tecnologiche e per la messa in sicurezza di boschi e foreste con un capillare lavoro invernale di preparazione dei viali tagliafuoco, di censimento delle fonti idriche, di svuotamento di alvei, di eliminazione della vegetazione non controllata.
A capo della SMA Campania vi è Achille Natalizio che vanta un curriculum decennale in materia di ambiente, come consigliere regionale per le materie agricole e vicepresidente della Comunità Montana “Matese”: la sinergia fra le risorse umane della SMA Campania, gli uomini dell’Assessorato regionale diretto da Vincenzo Aita, del Corpo Forestale dello Stato e delle Comunità Montane ha permesso di realizzare un attacco deciso al fuoco, restringendo al minimo i danni, circoscrivendo rapidamente il fronte dell’incendio, salvando alberi secolari e pinete popolate da innumerevoli animali, da ben più gravi conseguenze.
(laura.caico@email.it)


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *