Coldiretti Nazionale Ambrosetti ospita Forum su regolamentazione del tabacco in Italia ed in Europa.
A rischio una filiera con oltre 200.000 addetti
La dichiarazione del Vice Presidente Nazionale Gennaro Masiello, (nella foto).

Si è concluso all’Hotel de la Minerve di Roma il Forum “La regolamentazione del settore del tabacco, quale futuro per la filiera?”, organizzato da “The European House-Ambrosetti” con il supporto di Unindustria, FIT-Federazione Italiana Tabaccai e Coldiretti.

Il Forum ha fatto il punto sulla normativa vigente e sulle sue possibili evoluzioni, con particolare attenzione per le proposte al vaglio della Commissione europea per la revisione della Direttiva 2001/37/CE sui prodotti di tabacco.
Tra queste, l’introduzione di un confezionamento generico, cioé deprivato di loghi e marchi, per tutti i prodotti di tabacco, l’adozione di immagini shock sulla quasi totalità della superficie dei pacchetti, il divieto di utilizzo degli ingredienti nella produzione delle sigarette e di esposizione dei prodotti di tabacco in punto vendita.
“La normativa comunitaria in discussione – spiega Gennaro Masiello vice presidente nazionale Coldiretti – riguarda il divieto degli ingredienti e l’introduzione del pacchetto anonimo. Con il divieto di ingredienti saranno penalizzate le produzioni italiane e in particolare della Campania senza alcun effetto sulla lotta al tabagismo ma creando solo disoccupazione con 40.000 addetti in meno.
Con il pacchetto anonimo non ci sarà la possibilità di vedere il marchio e quindi aumenta il consumo illegale di tabacco che è meno controllato e più pericoloso per la salute e determina disoccupazione, aumento dei costi sociali e minore entrate per l’erario”.

Uno studio di “The European House-Ambrosetti” ha messo in evidenza i possibili impatti giuridici, economici e sociali delle proposte al vaglio della Commissione europea, avvalendosi dei contributi di numerosi esperti.
Lo studio evidenzia la mancanza di proporzionalità tra i risultati attesi per la salute pubblica e le conseguenze economiche e sociali per gli attori della filiera: il nuovo quadro di regole non genererebbe benefici certi, ma è destinato a penalizzare significativamente agricoltori, trasformatori, produttori e rivenditori, amplificando il contrabbando e la contraffazione con conseguenze significative sull’erario ed in generale sull’economia del paese in un periodo di crisi.

Se le misure discusse attualmente venissero adottate, sarebbe immediatamente a rischio l’impiego di oltre 40,000 addetti nella tabacchicoltura in oltre il 50% delle aziende tabacchicole italiane.
Sarebbe inoltre a rischio tra il 10 e il 20% della redditività di oltre 55.000 tabaccherie che occupano circa 139,000 persone, a vantaggio di un mercato illegale del tabacco già ad oggi stimabile al 3,4% delle vendite legittime, con una perdita per l’erario di circa 485 milioni annui.

Alcune di queste proposte normative, come il pacchetto generico e il divieto di esposizione dei prodotti nel punto vendita, sollevano inoltre serie questioni di compatibilità con il quadro giuridico di riferimento italiano ed internazionale, con il rischio di cause miliardarie per lo stato dovute all’esproprio dei marchi.

Tra le personalità presenti all’evento, i Presidenti di Unindustria A. Regina, che ha aperto i lavori, di FIT G. Risso e di Coldiretti S. Marini, gli economisti A. Martino e N. Rossi, i senatori A. Tomassini e L. Cosentino, il Sottosegretario all’Economia G. Polillo, l’ex Sottosegretario all’Economia A. Giorgetti, il sociologo e scrittore F. Alberoni, la presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati G. Bongiorno.

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