Servizi socio-sanitari: le cooperative sociali sospendono lo stato di agitazione
La Asl Napoli 1 Centro ha risposto positivamente alle richieste delle cooperative sociali del gruppo Gesco, scese in piazza con le rappresentanze sindacali di Cgil e Uil
NAPOLI – È stato temporaneamente sospeso lo stato di agitazione delle cooperative sociali Alisei, Aquilone, Il Calderone e Alser del gruppo Gesco che questa mattina hanno presidiato la sede dell’Asl Napoli 1 Centro al centro direzionale di Napoli, per protestare contro i ritardi nei pagamenti da parte dell’azienda sanitaria locale. La sospensione dell’agitazione è stata decisa a seguito dell’incontro tra una delegazione composta da operatori sociali e da rappresentanti sindacali di Uil e Cgil, guidata dal presidente del gruppo di imprese sociali Sergio D’Angelo, e il Commissario straordinario della Asl Napoli 1 Centro, Maria Grazia Falciatore.
Tre le richieste delle cooperative sociali alla Asl.
Innanzitutto lo sblocco in tempi rapidissimi (entro la giornata di domani) dell’operazione di cessione alla Soresa del credito vantato dalle coop verso la Asl Napoli 1 Centro.
La delegazione ha poi chiesto l’erogazione di qualche rimessa ordinaria (non attraverso la Soresa ma direttamente dalla Asl) e che si garantisca il pagamento delle prestazioni socio-sanitarie svolte dalle cooperative sociali in partenariato con la Asl su base mensile, senza i ritardi che variano dai 12 ai 14 mesi – per un debito che per le coop della rete Gesco ammonta complessivamente a circa 6 milioni di euro – e che stanno mettendo a rischio l’assistenza socio-sanitaria per sofferenti psichici, tossicodipendenti, disabili e anziani.
La Asl ha garantito lo sblocco dei pagamenti attraverso la Soresa e si è impegnata a erogare almeno un acconto per via ordinaria prima delle festività natalizie, mentre ha rimandato a una trattativa con il governo nazionale, nell’ambito del Piano per la Salute, la questione del pagamento su base mensile delle prestazioni.
«I nostri mezzi sono arrivati al limite – ha detto il presidente di Gesco Sergio D’Angelo – e non siamo più in grado di continuare a sostenere le anticipazioni finanziarie grazie alle quali finora abbiamo assicurato lo stipendio ai lavoratori. Confidiamo, dunque, che la Asl mantenga i suoi impegni e che rinnovi con noi l’impegno fatto 15 anni fa, di dare insieme risposte valide ai bisogni di assistenza di migliaia di utenti».
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2 dicembre 2009
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Servizi socio-sanitari: proclamato lo stato di agitazione delle cooperative sociali
Domani un presidio sotto la sede della Asl Napoli 1 Centro per i ritardi nei pagamenti delle prestazioni. Lo organizzano le cooperative sociali del gruppo Gesco con le rappresentanze sindacali di Cgil e Uil
Giovedì 3 dicembre 2009
ore 11.00/14.00
Napoli, Palazzo Esedra
Centro Direzionale, isola F9
(presso Asl Napoli 1 Centro)
NAPOLI – Scendono domani in piazza gli operatori delle cooperative sociali che gestiscono l’assistenza socio-sanitaria per conto della Asl Napoli 1 Centro, a causa dei gravissimi ritardi nei pagamenti per le prestazioni erogate a sofferenti psichici, tossicodipendenti, disabili e anziani. I servizi sono gestiti dal gruppo di imprese sociali Gesco e dalle cooperative Alisei, Aquilone, Il Calderone e Alser che, insieme alle rappresentanze sindacali di Uil e Cgil, organizzano per domani mattina, giovedì 3 dicembre 2009 a partire dalle ore 11.00, un presidio sotto Palazzo Esedra, all’isola F9 del Centro Direzionale di Napoli, sede della Asl Napoli 1 Centro. I ritardi superano i 12 mesi e riguardano i pagamenti a circa 500 operatori, che assistono qualche migliaio di utenti.
«I ritardi stanno mettendo a rischio il lavoro riabilitativo e di cura – afferma il presidente di Gesco Sergio D’Angelo – che da anni realizziamo nel settore socio-sanitario.
Il gruppo Gesco non è più in grado di continuare a sostenere le anticipazioni finanziarie grazie alle quali finora ha potuto garantire lo stipendio ai lavoratori».
«Il venir meno delle condizioni minime di serenità – conclude Sergio D’Angelo – e di motivazione degli operatori sta progressivamente mettendo a repentaglio la qualità degli interventi, il futuro dell’assistenza agli utenti e il sostegno alle famiglie».
Domani gli operatori manterranno il presidio sotto la Asl fino alle 14.00, chiedendo di essere ricevuti in delegazione dal Commissario straordinario della Asl Napoli 1 Centro, Maria Grazia Falciatore.

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