SLOW FOOD le attività di gennaio, febbraio e marzo 2014

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24 marzo 2014
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Trattorie a Roma, ecco le migliori secondo Osterie Slow Food 2014
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Da Armando al Pantheon
Salita dei Crescenzi,31 Tel.06 68803034
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso sabato sera e domenica
Conto sui 35 euro
Siete accanto ad uno dei monumenti più famosi e suggestivi del mondo. Una trattoria a gestione familiare, un locale piccolo e accogliente. Cucina tradizionale romana, che segue le stagioni e il calendario delle cucina di casa di una volta (ma dove trovate anche uno dei primi menu completamente vegetariani della capitale). Chiocciola 2014.
Da preferire, secondo Slow Food: coratella d’abbacchio, zuppa di orzo perlato con lenticchie e funghi, l’abbacchio a scottadito e i saltinbocca alla romana.
E, aggiungiamo noi, insuperabile anche la gricia!
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Da Cesare Via del Casaletto, 45
Tel. 06.536015 Aperto a pranzo e a cena
Chiuso mercoledi Conto sui 30 euro
Una trattoria di quartiere – nata negli anni Sessanta e rilevata qualche anno fa da Leonardo Vignoli – che è diventata ormai l’osteria del cuore per molti romani. Cucina romana classica, ma vivacizzata e alleggerita, in un ambiente informale e accogliente. Chiocciola anche nel 2014.
Da preferire, secondo Slow Food: polpettine di bollito, fiori di zucca fritti, vignarola, bombolotti alla gricia, gnocchi al sugo di coda. E, per chiudere, crostata di visciole.
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Dal Cavalier Gino
Vicolo Rosini, 4 Tel. 06.6873434
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso: mercoledi Conto sui 25-30 euro
Un piccolo locale a due passi da Montecitorio. Gino, arrivato a Roma dall’Abruzzo begli anni Cinquanta oggi ha 80 e viene aiutato in sala e in cucina dai figli. Atmosfera retrò e ricette della tradizione.
Da preferire, secondo Slow Food: tonnarelli cacio e pepe, matriciana di polpo, tonnarelli alla ciociara, manzo bollito alla picchiapo’, abbacchio a scottadito, cicoria ripassata in padella.
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Da Teo Piazza dei Ponziani 7/A
Tel. 06 5818355 aperto a pranzo e a cena
Chiuso domenica conto sui 35 euro.
In una piccola piazzetta di Trastevere questa trattoria caciarona e genuina. Il servizio, informale ma preparato, con simpatia e destrezza mantiene il controllo anche nelle giornate di pienone.
Da preferire, secondo Slow Food: rigatoni alla gricia con le fave, cacio e pepe, pollo con i peperoni, abbacchio alla scottadito.
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Da Felice a Testaccio
Via Mastro Giorgio 29 tel 06.5746800
aperto a pranzo e a cena
chiusura: mai Conto sui 40 euro
Felice non c’è più e anche il quartiere ha cambiato volto da quando fu aperta questa trattoria romanesca. Oggi il figlio porta avanti l’attività, in un locale rinnovato, dal volto semplice e senza pretese. Praticamente obbligatorio prenotare.
Da preferire, secondo Slow Food: tonnarelli cacio e pepe, abbacchio al forno con patate, carciofo alla romana, alici fritte, gricia, carbonara, testarelle, involtini al sugo, puntarelle con le alici.
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Flavio al Velavevodetto
Via di Monte Testaccio 97 tel 06.5744194
aperto a pranzo e a cena
chiuso: mai conto sui 35 euro
Siamo sempre al testaccio.
In realtà Flavio De Maio ha lavorato proprio da Felice, per tanti anni, prima di spostarsi qualche metro piu’ in la’ con un’attività tutta sua. Prodotti di stagione, ricette della tradizione, e un buon rapporto qualità prezzo hanno fatto in pochi anni la cifra di questo locale. arredato semplicemente, con tanti coperti e un servizio efficiente.
Da preferire, secondo Slow Food: fritti misti, carciofi alla giudia, strangozzi, baccalà al forno con patate, gnocchi col sugo di spuntature, abbacchio al forno, tiramisù al bicchiere, pesche al vino.
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Grappolo d’Oro
Piazza della Cancelleria, 80-84
Tel. 06 6897080 Aperto a pranzo e a cena
Chiuso mercoledi a pranzo
Conto sui 35 euro
Siamo in pieno centro storico, in zona Campo de’ Fiori. Un piccolo ambiente ben curato, piccoli tavoli apparecchiati in maniera frugale, servizio informale ma attento e preparato, vini del territorio e cucina ispirata dal mercato e dalla tradizione.
Da preferire, secondo Slow Food: fritto vegetale, cacio e pepe, gnocchi con spuntature di maiale, saltinbocca alla romana, puntarelle.
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Il Quinto Quarto
Via della Farnesina, 13 tel 06.3338768
aperto a pranzo e a cena
Conto sui 37 euro.
A pochi passi da ponte Milvio, un locale con cucina a vista, che ha fatto delle frattaglie il suo punto forte. Trippa, fegato, cuore, polmore, coratella, animelle: tutti prodotti considerati una volta lo scarto delle macellerie ma che molti osti romani oggi propongono con successo, in preparazioni alleggerite e spesso fuori dagli schemi.
Da preferire, secondo Slow Food: fritto misto alla romana, muffin di pecorino e fave, rigatoni alla carbonara, trippa alla romana, coratella, coda alla vaccinara.
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L’Asino d’Oro
Via del Boschetto, 73 tel 06 48913832
aperto a pranzo e a cena
chiuso domenica e lunedi a pranzo
conto sui 35 euro
Una bella osteria moderna, guidata dall’esperienza di Lucio Sforza, che guarda alle ricette classiche della tradizione di territorio – soprattutto quella povera delle zone interne – con degli spunti sempre nuovi e originali.
Da preferire, secondo Slow Food: lumache in umido, lombrichelli al tartufo, polpette di agnello. Si chiude con i tozzetti e le crostate artigianali.
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La Tavernaccia
Via Giovanni da castel Bolognese, 63
Tel. 06.5812792 aperto a pranzo e a cena
chiuso mercoledi conto sui 30 euro
Locale storico, siamo a Trastevere, e Patrizia e Paola hanno preso dal loro papà le redini di questa bella osteria, ristrutturata recentemente. Ottima qualità dei prodotti, con l’attenzione alla materia prima da sempre sposata a quella per il mondo del biologico.
Da preferire, secondo Slow Food: salumi al tagliere, bucatini all’amatriciana, rigatoni con pajata, pasta e ceci, maialino al forno, abbacchio a scottadito, cicoria saltata e puntarelle.

Lo-steria
Via Prati della Farnesina, 61
Tel. 06.33218749 Chiuso lunedi in inverno, domenica in estate
Aperto solo la sera Conto sui 30 euro
Siamo vicini a piazza di Ponte Milvio. Locale molto semplice, con arredamento minimale e cucina ispirata alla romanità, con grande attenzione ai prodotti regionali.
Da preferire, secondo Slow Food: saccoccio di fritti misti, bombolotti all’amatriciana, coniglio alla cacciatora, abbacchio romano IGP al forno. Chiusura in dolcezza con un’ottima crema bruciata.
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L’Osteria di Monteverde
Via Pietro cartoni,163 Tel. 06.53273887
aperto a pranzo e a cena, chiuso lunedi a pranzo Conto sui 30 euro
Aperto da pochi anni questo localino nel quartiere di Monteverde è già entrato nei cuori di molti romani. Preparazioni ispirate alla cucina tradizionale ma con registro molto moderno. Il menu cambia con frequenza, sempre caratterizzato da un’accorta attenzione agli ingredienti.
Da preferire, secondo Slow Food: amatriciana, gricia, cacio e pepe e carbonara; baccalà arrosto con patate, pecorino e cicoria.
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Osteria dell’Angelo
Via Bettolo 24
aperto: a pranzo e a cena
chiuso domenica e lunedi
Conto sui 25 euro
Angelo Croce sta ormai per festeggiare il suo primo mezzo secolo in questa osteria del quartiere Prati. Osteria di quartiere, certo, ma che si caratterizza per una felice esecuzione dei classici romaneschi e un grande senso dell’ospitalità.
Da preferire, secondo Slow Food: la perlina laziale (tipico fagiolo del Lazio); pesce finto, cacio e pepe, polpetta di noce di vitella, coniglio in bianco all’alloro.
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Osteria del Velodromo Vecchio
Via Genzano 139 Tel. 06.7886793
Aperto solo a pranzo (dal giovedi al sabato anche sera) Chiuso domenica
Conto sui 32 euro
Il quartiere è l’Appio-Tuscolano, dove ormai questa autentica osteria a gestione familiare (Matteo in cucina, con Alessandra in sala) è diventata un punto di riferimento per tutti coloro che amano la cucina tradizionale delle case romane di un tempo. Ambiente semplice e curato, servizio attento anche se familiare. Chiocciola anche nel 2014.
Da preferire, secondo Slow Food: amatriciana, tonnarelli cacio epepe, rigatoni al sugo di coda, abbacchio al forno, trippa alla romana, insalata di polpo e patate. Si chiude con una buona crostata di albicocche con scorzette di arancia.
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Roberto e Loretta
Via Saturnia, 18-24
aperto a pranzo e a cena
chiuso il lunedi Conto sui 40 euro
Ambiente un po’ datato, gestione familiare, seervizio vecchio stile (comprensivo di papillon), con molti coperti. Questa trattoria a gestione familiare porta avanti con orgoglio ed entusiasmo le ricette della tradizione capitolina, semplice e senza fronzoli.
Da preferire, secondo Slow Food: fiori di zucca fritti, minestra di arzilla e broccoli, coda alla vaccinara, trippa alla romana.
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Trattoria Gli Amici
Piazza sant’Egidio, 6
aperto a pranzo e a cena, chiuso domenica sera tel 06. 5806033
Conto sui 35 euro
Gran vivacità e movida assicurata in questa bella piazza di Trastevere. Fa da contraltare questa osteria – che è legata ad uno dei tanti progetti della Comunità di Sant’Egidio – che lavora principalmente i prodotti regionali ispirandosi alla cucina tradizionale della Capitale.
Da preferire, secondo Slow Food: frittata di cipolle con scarole e olive, rigatoni all’amatriciana, polpette con sugo finto di pomodori.
Velavevodetto ai Quiriti
Piazza dei Quiriti 4 tel. 06.36000009
Conto sui 35 euro Sempre aperto
Gemmazione del più famoso Flavio di Testaccio, questo locale molto moderno, ben organizzato, che riesce a gestire con notevole professionalità anche le sere più affollate, si trova a pochi passi dalla piazza delle Cariatidi (quartiere Prati). Ambiente semplice ma curato, cucina attenta ai piatti classici della tradizione.
Da preferire, secondo Slow Food: rigatoni alla carbonara, tonnarelli cacio epepe, polpette di bollito, fettuccine al ragù di castrato.

da: Novella Talamo – Consulente di comunicazione per il territorio, giornalista associata Arga Campania [info@novellatalamo.it]

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Venerdì 21 marzo alle ore 17,00
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SLOW FOOD e GAL “Un vulcano di biodiversità da conservare”.
Roccamonfina (frazione Gallo)
Venerdì 21 marzo alle ore 17,00
presso il Circolo di San Michele al Gallo di Roccamonfina (frazione Gallo) avrà luogo l’incontro “Un vulcano di biodiversità da conservare”.
La Tavola rotonda con il coinvolgimento della Cittadinanza è organizzata da Slow Food Campania e Slow Food Massico e Roccamonfina con il Patrocinio del Comune di Roccamonfina e intende fornire un contributo di conoscenza e memoria sul tema della biodiversità locale.
Interverranno
il Sindaco di Roccamonfina, Letizia Tari, (nella foto);
Pietro Andrea Cappella, Coordinatore del GAL Alto Casertano;
Vito Trotta, responsabile Presìdi Slow Food Campania e Basilicata;
Donato Gallo, Responsabile Progetto
“Terra Madre” Slow Food Massico e Roccamonfina.
L’incontro rientra nel ciclo di appuntamenti realizzati dal GAL “Alto Casertano” con Slow Food Campania e Fondazione Slow Food per la Biodiversità, selezionati dal GAL per la realizzazione del Progetto PRESIDIO DELLE BIODIVERSITÀ DELL’ALTO CASERTANO nel territorio dell’Alto Casertano per compiere uno studio efficace per l’individuazione di colture e allevamenti tradizionali a rischio di scomparsa e la selezione di microfiliere locali.
Il progetto è realizzato con i fondi del Programma di Sviluppo Rurale della Campania – PSR 2007/2013 – Asse 4, approccio LEADER (Misura 412 del Piano di Sviluppo Locale “Alto Casertano Giardino di Terra di Lavoro” proposto dal GAL).

Antonio Puzzi
Segretario esecutivo Slow Food Campania
Ufficio Stampa
Mob.: 347.5650976
info@slowfoodcampania.it

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PADULA (SA). Il 20 marzo 2014
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la presentazione del Presidio Slow Food “Soppressata e salsiccia del Vallo di Diano.
Si terrà giovedì 20 Marzo alle ore 10,30 presso la Sala Consiliare della Comunità Montana “Vallo di Diano” all’interno della Certosa di Padula (Salerno), la presentazione del Presidio Slow Food “Soppressata e salsiccia del Vallo di Diano“.
Dopo i saluti dell’Assessore all’Agricoltura della Comunità Montana “Vallo di Diano”, Paolo Gallo, interverranno:
Beniamino Curcio, Responsabile settore Agricoltura e Foreste della Comunità Montana “Vallo di Diano”;
Vito Trotta, Responsabile regionale dei Presìdi Slow Food Campania e Basilicata;
Carmine Lisa, Presidente Associazione Presidio “Soppressata e Salsiccia del Vallo di Diano”;
Italo Santangelo, Assessorato Agricoltura Regione Campania U.O.D. 09;
Lucia Colitta, Assessorato Agricoltura Regione Campania U.O.D. 09;
Domenico Tosco, Associazione Scientifica “Centro di Portici”;
Giuseppe Fornino, Direttore Servizio Veterinario Ambito SA3;
Giuseppe Russo, Dirigente U.O.D. 19 (ex STAPA CePiCa Salerno);
Attilio Romano, Presidente Gal Vallo di Diano.
Parteciperà all’incontro Amilcare Troiano, Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Concluderà i lavori il Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Raffaele Accetta.
Sono 6 le realtà produttive coinvolte nel Presidio, di cui 3 salumifici ma la filiera è destinata a crescere.
«Stiamo lavorando al Presidio da circa otto anni – afferma Vito Trotta, responsabile regionale Presìdi Slow Food Campania e Basilicata – e oggi intraprendiamo un percorso che ci darà la possibilità di sviluppare un progetto dalle grandi potenzialità in un areale fortemente vocato per queste produzioni. È per noi motivo di grande orgoglio essere riusciti ad articolare sul territorio una filiera completa che mette insieme più soggetti tenuti insieme dal rispetto dei requisiti assai rigidi imposti dalle linee guida di Slow Food e del Disciplinare, i quali prevedono una cospicua parte di prodotto lavorata come una volta “a punta di coltello”.
I risultati finora raggiunti sono merito del lavoro di molti ma un ringraziamento particolare va al dott. Domenico Tosco, Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico dei Presìdi Slow Food di Campania e Basilicata, che ha creduto sin dal 2006 in questo progetto».
Il documento più antico che riguarda la produzione e la commercializzazione della soppressata e della salsiccia nel Vallo di Diano è riscontrabile in uno degli statuti medievali del comune di Teggiano, denominato Diano fino al 1862. Nel Vallo di Diano la soppressata è parte integrante di una tradizione gastronomica illustre, strettamente connessa al clima, alla pastorizia e all’agricoltura, agli usi e costumi, alla vita sociale e alla cultura di un territorio circoscritto ed omogeneo, in cui sono ancor vivi e pregnanti i valori della civiltà contadina.
— Antonio Puzzi
Segretario esecutivo Slow Food Campania ufficio Stampa Mob.: 347.5650976
info@slowfoodcampania.it

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Venerdì 14 Marzo 2014.
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A CENA CON LA NUTRIZIONISTA, alimentarsi razionalmente. Cena a tema al rist. l’Atmosphere di via Capoderose a Cosenza (098424911). Mangiare bene non significa solo ingurgitare buon cibo, ma combinare tra di loro alimenti che possano dare il massimo del beneficio. Credenze, luoghi comuni, cattive abitudini producono danni di cui ci si accorge tardi. Attingendo alle ricette del libro “Storie da mangiare, benessere e cura attraverso il cibo” scritto dalla biologa-nutrizionista Valentina Mazzuca con Pier Fsco Bruni, lo chef Francesco preparerà un menù che parte dalla vellutata di patate silane ai semi d’anice con grissini di formaggio e prosegue con zuppa di ceci e crostini all’origano, riso arcobaleno con verdure di stagione; straccetti di nero di Calabria alla pizzaiola; praline di patate alle mandorle; ricotta con melassa di Bisignano. Tutto funzionale alla discussione che animerà la serata, vista la presenza degli autori del libro e che ci permetterà di tornare a casa con maggiori conoscenze in materia. La serata è aperta ai soci del Touring Club Italiano per porre le basi a future collaborazioni. Posti disponibili 40. I soci pagano €. 25,00. Gli aspiranti €. 30,00.
Domenica 23 Marzo 2014: Il Progetto Nazionale sugli Appennini. Lo sviluppo sostenibile delle aree interne dell’Italia Centromeridionale è, da tempo, all’attenzione di Slow Food Calabria. Marisa Gigliotti sta seguendo il disegno di difesa della biodiversità e sostegno dell’economia delle zone centrali della Calabria a serio rischio di sfaldamento. Interessante incontro tra soci delle Condotte calabresi e comunità del cibo a Serrastretta (Cz). Alle 9,30 passeggiata nel bosco e sosta nelle “caselle”, strutture rurali per la lavorazione delle castagne. Alle 11,30, Sala Brezia, presentazione Manifesto Stati Generali dell’Appennino. Alle 13,30 il ristorante il “Vecchio Castagno” con il patron Delfino Maruca ospita lo chef Roberto della “Campanara” di Galeata (Fo) per un simpatico confronto Calabria-Emilia con il pranzo dell’Alleanza. Pomeriggio dedicato ai laboratori artigianali. Posti limitati, trasferimento in macchina. €. 35,00 a testa.
Venerdì 28 Marzo 2014: Congresso della Condotta di Cosenza e Sila. Le Cantine Spadafora di Piano Lago (Cs) ospitano, per la seconda volta dopo quattro anni, nella loro bella Sala Degustazione, il Congresso della nostra Condotta. Il rinnovo del direttivo è un momento importante nella vita associativa e richiede la partecipazione del maggior numero di soci, anche perché dallo stesso organismo dirigenziale verrà fuori il nuovo fiduciario. Leggetevi l’allegato avviso di convocazione e, così come la volta scorsa, subito dopo le votazioni, ci sarà un buffet allestito con quello che ognuno di noi porterà da casa e, naturalmente, i vini di Spadafora e la fisarmonica di Roberto da Luzzi.
Domenica 30 Marzo 2014. Sagra dei piselli e delle fave. A Montegiordano, alto jonio cosentino, ritorna l’appuntamento imperdibile per gli appassionati dei legumi di primavera. Anche quest’anno l’ amico organizzatore Enzo Arcuri sollecita la nostra partecipazione. Ci andremo sicuramente, continueremo a dare sostegno a due prodotti che in quella zona particolarmente vocata, raggiungono l’eccellenza e che soffrono la concorrenza dei surgelati. La sagra si svolge al Piano delle Rose, bellissimo pianoro vicino al borgo vecchio e prevede il pranzo campagnolo preparato dalle signore del paese. In mattinata visita ad un podere per la raccolta dei piselli e degustazione di preparazione tipica. Successiva fermata all’Azienda Tenuta del Castello www.tenutadelcastello.com per l’aperitivo in cantina (possibilità di acquisto). Dopo pranzo, musiche, canti e balli popolari. Manifestate l’interesse, se dovessimo essere in numero giusto, andremo in pullman con un costo presunto di €. 25,00 compreso il pranzo. In collaborazione con Touring Club Italiano.
Prenotazioni: stesso mezzo o 337875782

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3 marzo 2014
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Gentile collega,martedì 4 marzo alle ore 15,30 presso la Sala Giunta della Regione Campania in Napoli (Palazzo Santa Lucia) sarà presentata la prima edizione di Leguminosa, evento di respiro internazionale organizzato da Slow Food Campania con la collaborazione di Slow Food Italia e il contributo della Regione Campania, del Comune di Napoli, del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e dell’ANCI Campania.
Alla Conferenza Stampa interverranno
il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro; il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris; l’Assessore alle Politiche Agricole della Regione Campania Daniela Nugnes; il Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Amilcare Troiano; il Presidente dell’ANCI Campania Francesco P. Iannuzzi; il Product Manager di Sabox-Formaperta Massimo Lombardi e il Presidente Slow Food Campania Gaetano Pascale.
A questo link puoi scaricare tutte le notizie su Leguminosa: https://app.box.com/s/k7e1j1h6xo2yythvaf6c
Saremmo lieti di averti tra i presenti!
Un saluto slow!Antonio Puzzi
Slow Food Campania Segretario
Ufficio Stampa Mob.: 347 5650976
info@slowfoodcampania.it
Web: leguminosa.it
Slow Food Campania [info@slowfoodcampania.it]

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Sabato 1 marzo alle ore 17,00
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presso la Sala Conferenze del Museo Archeologico di Teano avrà luogo l’incontro “Teano e i suoi borghi: un patrimonio di diversità da salvare”.
La Tavola rotonda con il coinvolgimento della cittadinanza è organizzata da Slow Food Campania e Slow Food Massico e Roccamonfina e intende fornire un contributo di conoscenza e memoria sul tema della biodiversità locale.
Interverranno:
il Sindaco di Teano, Nicola Di Benedetto;
Pietro Andrea Cappella, Coordinatore del GAL Alto Casertano;
Giuseppe Orefice, responsabile tecnico del progetto “Presidio della Biodiversità dell’Alto Casertano”;
Germano Faella, Slow Food Massico e Roccamonfina;
Antonio Croce, ricercatore ed esperto di Biodiversità.
L’appuntamento è il primo degli eventi ideati da Slow Food Campania e Fondazione Slow Food per la Biodiversità nell’ambito del progetto “Presidio della Biodiversità dell’Alto Casertano”, sostenuto dal GAL Alto Casertano e finalizzato a individuare colture e allevamenti tradizionali a rischio di scomparsa per la conseguente selezione di microfiliere locali.
Il GAL Alto Casertano ha deciso di sostenere l’attivazione del suddetto Presidio della Biodiversità utilizzando i fondi della Misura 412 del Piano di Sviluppo Locale (PSL) Alto Casertano “Giardino di Terra di Lavoro” (Programma di Sviluppo Rurale Campania -PSR- 2007/2013 – Asse 4 Approccio LEADER).

Antonio Puzzi
Segretario esecutivo Slow Food Campania
Ufficio Stampa Mob.: 347.5650976
info@slowfoodcampania.it

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14 febbraio 2014 ore 9
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Gentile collega,
Venerdì 14 febbraio alle ore 9,00 a Portici, presso la sede dell’Associazione scientifica “Centro di Portici” sita presso il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (Via Università, 96) si svolgerà la terza Assise regionale dei Presìdi Slow Food.
Protagonisti dell’incontro saranno i produttori dei 18 Presìdi Slow Food presenti in Campania e dei 4 presenti in Basilicata.
Altri due nuovi Presìdi saranno inoltre presentati nel corso della giornata.
Il punto nodale di questa terza Assise, dedicata all’agricoltura familiare, in linea con quanto richiesto dall’ONU che ha proclamato il 2014 “Anno dell’agricoltura familiare”, sarà il dibattito sulle nuove forme di associazionismo tra i produttori dei Presìdi Slow Food e soprattutto il dialogo tra i produttori delle microimprese agricole e coloro che sono chiamati a redigere il PSR 2014-2020, al fine di conoscere più da vicino l’agricoltura di piccola scala e garantirne così l’accesso alle misure del Programma di Sviluppo Rurale.
Per qualsiasi ulteriore informazione, sono a tua disposizione ai recapiti indicati in calce.
Cari saluti e buon lavoro,
Antonio Puzzi

Antonio Puzzi
Slow Food Campania
Segretario esecutivo
Ufficio Stampa
Mob.: 347.5650976
info@slowfoodcampania.it;

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19 gennaio 2014
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La condotta Slow Food Soverato versante Jonico si prepara alla giornata nazionale contro lo spreco del cibo prevista per il 5 febbraio , partecipando all’incontro “Siamo quel mangiamo”organizzato dalla consulta giovanile di Amaroni sabato 25 .
Sarà presentata da Marisa Gigliotti la posizione di Slow food Italia sulla lotta allo spreco di cibo, portando l’attenzione sulla ri-definizione del food waste alla luce di una lettura qualitativa del fenomeno, per spostare lo sguardo verso un sistema agro-alimentare intelligente.
E’ prossimo l’appuntamento dell’EXPO 2015 di Milano il cui tema e’ “Come nutriremo il Pianeta nel futuro?”.
La strategia contro lo spreco alimentare è l’altra faccia della stessa medaglia .
Durante l’incontro saranno anche analizzati i risultati di un questionario sulle abitudini alimentari, elaborato dalla condotta Slow food e distribuito dall’associazione Pachamama, bottega biologica itinerante .
Affrontare il tema dello spreco alimentare alla radice ( la scelta del cibo e l’attenzione per i prodotti stagionali per esempio) ci consente anche di riflettere sull’aspetto del risultato finale dello spreco : la superproduzione di rifiuti . E l’immagine di questi giorni a Soverato, e non solo, con i cassonetti stracolmi, ci suggerisce di affrontare più razionalmente tutto il ciclo della produzione, del consumo e della commercializzazione con un’attenzione verso il riciclo.
Altra relazione dell’incontro sarà quella del dr. Francesco Santopolo sui temi della biodiversità e sulla differenza tra alimentazione convenzionale ed alimentazione biologica.
Le relazioni e le conclusioni dell’incontro del 25 saranno elaborate in un documento conclusivo che accompagnerà le altre azioni di sensibilizzazione che si porteranno avanti nel territorio sul valore da attribuire alla produzione di cibo e al cibo stesso durante tutte le varie fasi della filiera agroalimentare.
slowfoodsoverato@libero.it

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Domenica 19 GENNAIO
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‘A QUADARA 2014. In pullman alla ricerca del maiale perduto.
Gennaio è il mese del maiale, le inevitabili diete, necessarie dopo le feste, osservano una pausa quando c’è da partecipare alla “Quadara”. L’antico rito di consumo, successivo alla macellazione del maiale, trova, in molte parti della Calabria, esecutori fedeli alla tradizione con piccole differenze da zona a zona, ma, nella sostanza, rimane un momento di festa e di goduria al quale non si può rinunciare. Jacurso, piccolo paese sulle colline che sovrastano la piana di Lametia, oltre a due artigiani gelatieri ospita un ristorante, ricavato all’interno di un’azienda agricola, che nell’affollato mondo del cibo si sta facendo strada a suon di qualità: la “Contessa” (www.ristorantelacontessa.it) merito anche di Francesco Caccavari che nella macelleria di famiglia lavora solo i maiali che pascolano vicino al ristorante, niente a che vedere con gli animali che vengono dall’Olanda. Da materia prima buona non può che venire buona cucina. Menù classico (frittole, ossa, carni arrosto,primi, verdure di stagione ecc.) arricchito dalle ricotte fresche del vicino caseificio. In abbinamento il “Rosso di Lametia”. Il Pullman parte dai “Gemelli” di Rende (Piazzale Conad) alle 8,45. Posti disponibili 45. I soci pagano €. 35,00. Gli aspiranti €. 38,00. La Quadara per un gruppo non è cosa semplice, abbisogna di preparazione, dobbiamo comunicare il numero di partecipanti entro il 10, sbrigatevi con le prenotazioni!

Domenica 09 Febbraio 2014: Il Cinghiale è un maiale dietetico? Domanda provocatoria ed ironica che alimenta le discussioni sui due animali, parenti, ma diversi in cucina. Non tutti sanno trattare le carni del cinghiale, anche se negli ultimi tempi, in conseguenza dell’aumento del numero di capi circolanti, sempre più cuochi lo inseriscono nei loro menù. Nel ristorante “La Giara” a Cerzeto gli amici Emilio e Filomena, lo cucinano da sempre e sono ben lieti di proporlo, sotto l’occhio vigile di Roberto Matrangolo, ai soci della Condotta di Cosenza. Non c’è bisogno di pubblicare il menù, con Emilio sappiamo dove andremo a parare. Di nuovo ci sarà, per l’occasione, il vino dell’ultima vendemmia. Posti disponibili 35. SOLO per SOCI: €. 20,00 a testa.
Prenotazioni: stesso mezzo o 337875782.
da: Raffaele Riga
rafriga@hotmail.com

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SLOW FOOD SOVERATO
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Cogliamo l’occasione per ricordarvi di conservare i tappi di sughero delle bottiglie che stapperete durante le feste.
NON POSSIAMO RESTARE INERMI RISPETTO ALLO SPRECO DEL PREZIOSO SUGHERO.
STAPPA I TAPPI E RIEMPI
IL CONTENITORE PREDISPOSTO
Partecipa anche tu alla raccolta e darai nuova vita ai tappi di sughero
Per la richiesta di scatole e per la consegna
INFO: SLOWFOODSOVERATO@LIBERO.IT
tel. 0967/22010
O puoi rivolgerti all’enoteca La Cantinetta, in via S.Maria a Soverato
di nuovo auguri di buone feste da tutti noi
da: slowfoodsoverato@libero.it

Categorie: Slow Food

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