SUCCESSO DELLA PRIMA CONFERENZA REGIONALE SUI PIANI ENERGETICI SOLARI COMUNALI
SORRENTO – CASA COMUNALE – 12 OTTOBRE 2013

IL REPORT
Sabato 12 ottobre, presso la sala consiliare del Comune di Sorrento, si è svolta la I Conferenza Regionale sulle linee-guida per la redazione dei Piani Energetici Solari Comunali, previsti dall’art. 8 della L.R. n.1/2013 della Campania.
L’iniziativa era promossa dal Comune di Sorrento e dalla Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità (RCCSB).
Questa importante normativa – nata dall’approvazione in Consiglio Regionale di una proposta di legge popolare su “cultura e diffusione dell’energia solare in Campania” – conferisce infatti alle amministrazioni comunali un ruolo centrale nella pianificazione delle esigenze energetiche del proprio territorio e nel reperimento delle risorse energetiche rinnovabili e decentrate cui esso può attingere.
La Conferenza – rivolta prioritariamente agli Amministratori locali dei Comuni della penisola sorrentina, della costiera amalfitana e delle isole dell’arcipelago napoletano – si poneva quindi l’obiettivo d’individuare, nel modo più partecipato e condiviso, alcune “linee guida” per la redazione di P.E.S.C. (Piani Energetici Comunali) coerenti con lo spirito di una normativa che pone la Campania all’avanguardia.
I lavori della Conferenza, nella gremita Sala consiliare della Città di Sorrento, sono stati aperti e presieduti dal Sindaco, Giuseppe Cuomo, , che ha sottolineato il grandissimo interesse e il pieno sostegno ad iniziative come la Conferenza sulle Linee Guida dei PESC e la volontà dell’Amministrazione Comunale di perseguire nel corso degli anni a partire da subito il massimo dei risultati possibili sul Solare; ha fatto poi seguito l’intervento del presidente della Commissione Trasparenza, Rosario Fiorentino, che da una parte ha sottolineato la grande valenza su ogni piano, ambientale, economico e produttivo, di partecipazione e di democrazia del percorso avviato con la Conferenza di Sorrento e dall’altra è soffermato sull’importanza di un’unione dei comuni dell’area sorrentina, per realizzare piani solari congiunti.
La relazione generale è stata tenuta da Ermete Ferraro (vice presidente RCCSB), che ha sottolineato l’iter partecipato con cui una legge d’iniziativa popolare è diventata una normativa regionale espressione di una prospettiva assolutamente innovativa. Egli ha affermato inoltre che, a questo punto, occorre un nuovo percorso collettivo, affinché se ne realizzino le enormi potenzialità, superando inerzie e prevedibili resistenze ad un’alternativa non solo energetica, ma anche economica, sociale e culturale. E’ seguito – in assenza del Presidente e dell’Assessore al ramo della Giunta Regionale della Campania – l’intervento dell’on. Antonio Marciano (PD), correlatore in Aula della Legge Popolare poi approvata all’unanimità. Egli ha registrato la grave assenza dei responsabili della Regione ed il paradosso di un Ente che si ostina ad ignorare una sua normativa-quadro ed alle cui carenze debba supplire la pur lodevole iniziativa dei cittadini e delle associazioni che ne pretendono l’attuazione.
Dopo la relazione di Bruno Miccio (Coordinatore dell’Osservatorio Scientifico-Giuridico della RCCSB) – che ha stigmatizzato la miopia politica del governo nazionale e di quelli regionali nel mancare occasioni di sviluppo colte invece dalla Germania o dagli USA – sono intervenuti due responsabili regionali delle associazioni ambientaliste che della Rete fanno parte. Anna Savarese (vice presidente Legambiente Campania) ha illustrato le differenze tra i PESC previsti dalla legge 1/2013 ed i vecchi PAES (piani ambientali cui i Comuni aderiscono volontariamente ed in baso ad preventivo Patto) e Nicola Lamonica, coordinatore per la Campania di Verdi Ambiente e Società, che ha evidenziato l’importanza della unione dei comuni dell’isola d’ischia come scelta strategica per ottenere fondamentali risultati.
Consigli Salvio, referente del Comitato Campano Acqua Bene Comune, ha evidenziato le fondamentali ragioni dell’adesione del comitato alla RCCSB e la importanza fondamentale della rete per conseguire grandissimi comuni obbiettivi sul solare e sulla biodiversità come sull’Acqua Bene Comune.
Sono poi state svolte tre relazioni a carattere tecnico-scientifico. Il dott. Vito Mocella (ricercatore del CNR Napoli) ha riferito sulle
“nanotecnologie nell’energia solare”, mentre l’ing. Giuseppe Buono si è soffermato sulle innovative soluzioni tecnologiche per gli impianti fotovoltaici già adottate in architettura, seguito dall’ing. Agapito Di Tommaso , che ha illustrato il quadro complessivo dei consumi energetici nazionali e regionali, per individuare linee di tendenza e ritardi verso l’auspicata svolta in direzione delle energie rinnovabili.
Dopo Annamaria Esposito (RCCSB) – la quale ha collocato la discussione sui Piani Solari Comunali all’interno della sempre più ampia diffusione della cultura del Solare e della Biodiversità – le conclusione dell’intensa e partecipata mattinata di lavori sono state tratte da Antonio D’Acunto, primo firmatario della Legge popolare e presidente della Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità.
D’Acunto, ringraziata l’Amministrazione Comunale di Sorrento per l’ospitalità e per l’adesione al progetto, ha espresso soddisfazione per un incontro che apre una nuova fase del processo di avanzamento della legge regionale 1/2013 della Campania rendendola esemplare anche a livello nazionale. La ricchezza della discussione – ha concluso il presidente della RCCSB – è stata utile per rilanciare l’attuazione della normativa sul solare, ma soprattutto per coinvolgere maggiormente le amministrazioni comunali, che devono diventarne sempre più protagonisti, ed alle quali saranno rivolti anche altri momenti di confronto e dibattito. UFFICIO STAMPA R.C.C.S.B.
 Contatti: Ermete Ferraro (349 3414190 – ermeteferraro@alice.it )

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PRIMA CONFERENZA REGIONALE SUI PIANI ENERGETICI SOLARI COMUNALI
(SORRENTO – CASA COMUNALE – 12 OTTOBRE 2013)
INVIO PROPOSTA LINEE GUIDE PER LA CONFERENZA DI SABATO 12 OTTOBRE A SORRENTO
Carissime/i tutte/i, perché la Conferenza di Sabato prossimo, 12 ottobre, a Sorrento costituisca un passaggio fondamentale per una profonda ed allo stesso tempo massimamente corretta diffusione della energia solare in Campania con tutte le innumerevoli fortemente positive ricadute, è necessaria una approfondita analisi delle linee guida che dovranno governare i Piani Energetici Solari Comunali; riteniamo perciò molto importante che esse vengano diffuse prima di sabato di modo da attivare ogni eventuale contributo migliorativo da riportare alla Conferenza ed a tal fine Vi alleghiamo la proposta che verrà presentata sabato e della quale, che con gli eventuali miglioramenti apportati, verrà chiesta l’adozione da parte della Giunta e del Consiglio Regionali.
Cordialmente, Antonio D’Acunto, Presidente RCCSB
Napoli, 9 Ottobre 2013

I SESSIONE
modera: Sindaco G. Cuomo)
• Giuseppe CUOMO (Sindaco Città di Sorrento): saluto dell’A.C. ed introduzione;
• Stefano CALDORO (Presidente Giunta Regionale della Campania): saluto;
• Rosario FIORENTINO (Presidente Comm. Trasparenza, Cons. Com. di Sorrento): Il ruolo centrale dei Comuni nell’attuazione della L.R. n. 1/2013 della Regione Campania
• Ermete FERRARO (Vice Presidente R.C.C.S.B.) : Dalla Legge d’iniziativa popolare alle prospettive della Legge Regionale per una ‘Civiltà del Sole’;
• Domenico COLASANTO (Presidente VII Comm. Cons. Reg. Campania e Relatore Legge d’iniziativa popolare);
• Antonio MARCIANO (comp. II e III Comm. Cons. Campania e co-relatore della Legge);
• Paolo IANNUZZI (Presidente A.N.C.I. Campania);
• Michele MACALUSO (Direttore A.N.E.A.);
• Un delegato della Soprintendenza ai Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici e Artistici di Napoli e Provincia;
• Bruno MICCIO (Coord.re Osservatorio Scient.-Giurid. R.C.C.S.B.): Il quadro delle risorse finanziarie regionali, nazionali ed europee in materia di energia solare;
• Anna SAVARESE (Vice Presidente Legambiente Campania): I P.E.S.C. in rapporto ai P.A.E.S. ed alla normativa nazionale ed europea;
• Nicola LAMONICA (Coord.re Campania Verdi Ambiente e Società): Peculiarità dei P.E.S.C. nelle isole e nelle aree di maggiore valenza ambientale;
• Alessandro GATTO (Resp. W.W.F. Campania);
• Massimo MARESCA (Presid. Cons. Reg. Campania di Italia Nostra);
• Interventi dei Sindaci e/o amministratori locali presenti: 5 min. ciascuno
• Fulvio MARTUSCIELLO (Assessore Attività Produttive e Sviluppo economico Regione Campania) : conclusioni della prima parte della Conferenza.

• Pausa per buffet offerto ai partecipanti dall’A.C. di Sorrento

II SESSIONE
modera: Anna Maria Cicellyn Comneno (Vice Pres. R.C.C.S.B.)
• Salvatore DE MARTINO (Docente ordin. di Fisica Sperim., Università di Salerno): Il governo del territorio tra concretezza e utopia;
• Vito MOCELLA (I.M.M. – C.N.R. di Napoli): Le nanotecnologie nell’energia solare: un’occasione per la ricerca nella regione Campania;
• Giuseppe BUONO (R.C.C.S.B) : Soluzioni tecnologiche pratiche ed innovative per un’integrazione architettonica degli impianti fotovoltaici;
• Agapito DI TOMMASO (Ass. PER-SUD e R.C.C.S.B.) : Quadro dei consumi energetici nazionali e regionali;
• Annamaria ESPOSITO (R.C.C.S.B.): I P.E.S.C. e la diffusione della Cultura del Solare e della Biodiversità;
• Eventuali interventi dei partecipanti: 5 min. ciascuno;
• Antonio D’ACUNTO (Presidente R.C.C.S.B.): sintesi degli interventi e conclusioni generali della Conferenza.
• Chiusura dei lavori.
da: rfsorrento@tin.it

Sabato 9 ottobre,2013
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Sorrento. Conferenza regionale sulle linee-guida per i Piani Energetici Solari Comunali
Sabato 12 ottobre, dalle ore 9 e trenta alle 16, presso la sala consiliare del Comune di Sorrento, si terrà la prima Conferenza Regionale sulle linee-guida per la redazione dei Piani Energetici Solari Comunali, previsti dall’articolo 8 della Legge Regionale numero 1 del 2013.
Promotori dell’iniziativa, il Comune di Sorrento e l’associazione Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità.
La normativa conferisce alle amministrazioni comunali un ruolo centrale nella pianificazione delle esigenze energetiche del proprio territorio e nel reperimento delle risorse energetiche rinnovabili e decentrate cui esso può attingere.
All’incontro prederanno parte i sindaci dei Comuni della penisola sorrentina e della costiera amalfitana e delle isole dell’arcipelago napoletano, per individuare in modo congiunto ed il più possibile partecipato e condiviso, alcune direttrici che consentano di realizzare dei Piani Energetici Comunali coerenti con lo spirito di una normativa che pone la Campania all’avanguardia.
Ad aprire i lavori saranno il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo e il presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Sorrento, Rosario Fiorentino.
Tra gli interventi in scaletta, quelli di Paolo Iannuzzi, presidente dell’Anci Campania, Antonio D’Acunto e Ermete Ferraro, presidente e vice presidente della Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità, Anna Savarese, vice presidente Legambiente Campania, Nicola Lamonica, coordinatore Verdi Ambiente e Società Campania, Alessandro Gatto, responsabile Wwf Campania e Massimo Maresca, presidente Italia Nostra Campania.
Ufficio Stampa Comune di Sorrento
a cura dell’Ago Press
Contatti Luigi D’Alise
Tel. 0818074254
Mob. 3351851384
Mail comunedisorrento@agopress.it
Web www.comune.sorrento.na.it

LE LINEE GUIDA
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Proposta di Linee-Guida per i P.E.S.C.
1 – Premessa
La superficie di tutto il Pianeta è la preziosa miniera dell’energia solare: gratuita, pulita, eterna e superiore a qualsiasi fabbisogno. L’identità stessa dell’energia solare, a totale differenza da quelle fossili, caratterizzate dall’essere concentrate in pozzi e miniere, è perciò quella di essere diffusa capillarmente ed omogeneamente sul territorio, per cui la sua captazione e la conseguente sua produzione, per qualità e quantità, sono intrinsecamente legate al territorio.
Esso è stato, è e sarà naturalmente la base della Vita, e in esso si manifestano la storia ed i valori della presenza dell’Uomo e di ogni Sua attività ed esigenza, e dell’espressione della bellezza della Natura e delle infinite espressioni della Biodiversità. Necessariamente a tutto ciò va coniugata ed armonizzata la ricerca della “disponibilità di territorio” per la “disponibilità di energia per il soddisfacimento dei bisogni della collettività”.
Rispetto ad una visione totalmente sbagliata su ogni piano – economico, ambientale, produttivo, sociale – di risorse illimitate collegate alle fonti fossili, emerge perciò la consapevolezza della preziosità dell’energia, che ha la sua ragion d’essere proprio nella consapevolezza della preziosità del territorio, della sua limitatezza e del bisogno di esso da parte non solo dell’Uomo ma della stessa Biodiversità, in tutte le sue manifestazioni.
E’ questo il cuore della legge di iniziativa popolare sulla Cultura e Diffusione dell’Energia Solare in Campania ed è la grande ragione non solo dell’enorme consenso che ha ricevuto, ma anche della straordinaria mobilitazione e partecipazione che l’ha accompagnata nella fase di scrittura e raccolta delle firme e che tuttora l’accompagna, in maniera crescente e convinta, nel percorso per la sua approvazione ed attuazione.

2 – Che cosa sono i P.E.S.C. e come vanno inquadrati

Da qui scaturisce il fondamentale articolo 8 del Testo coordinato della legge popolare, oggi legge n.1 del 2013 della Regione Campania, con le seguenti modifiche apportate dalla legge finanziaria.
L’Art. 8 stabilisce difatti che:
– Tutti i comuni della Campania si dotano, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, dei Piani energetici solari, di seguito denominati PESC. I PESC definiscono gli obiettivi di copertura di fabbisogno energetico da fonte solare che sono fissati dai singoli comuni e che non devono essere inferiori agli obiettivi di cui all’articolo 2. Nei Pesc sono definiti i possibili diversi tipi di solarizzazione delle singole aree del proprio territorio in armonia con la piena tutela dei valori architettonici, archeologici, storici e culturali a mezzo del parere vincolante delle Soprintendenze.
E’ evidente che l’Art 8 della legge – ed i PESC da esso previsti – sono la via fondamentale, necessaria ed ineludibile, per la produzione certa e corretta di energia dal Sole. Scelte sconnesse da tale via hanno intrinsecamente il grande rischio di essere in contrasto, anche profondo, con la valorizzazione e l’ottimizzazione dei valori e delle potenzialità del territorio, con gli interessi veri e generali delle comunità locali, di favorire interessi anche malavitosi, di suscitare legittime opposizioni e movimenti contro lo stesso sviluppo delle fonti rinnovabili.
Se le comunità locali, e per esse i Comuni, sono i protagonisti fondamentali delle scelte territoriali, è evidente la necessità di indirizzo e di raccordo della Regione quale organo di programmazione e di interlocuzione con lo Stato Nazionale anche ai sensi degli art.117 e 118 della Costituzione sulla attribuzione delle funzioni legislative ed amministrative e con l’Unione Europea, per perseguirne gli indirizzi e gli obbiettivi ed ottenerne tutti i possibili vantaggi anche economici previsti.
Appare chiara perciò l’inderogabile necessità di stabilire delle Linee Guida di riferimento generale, cui i PESC devono rapportarsi ed i cui riferimento e rispetto siano fondamentali anche per accedere ai finanziamenti.

3 . Tredici linee-guida per la redazione dei P.E.S.C.

1. Non vi è analisi o ricerca che non ponga come certo, nell’arco di decine di anni, l’esaurimento delle fonti fossili, per cui la disponibilità di energia da esse proveniente tende progressivamente ad esaurirsi. Né è facilmente ipotizzabile – e sarebbe sbagliata sotto vari punti di vista la sostituzione generalizzata di essa con energia solare captata in altra area territoriale e trasportata, come avviene oggi per le fonti fossili. E’ evidente perciò che la prima linea guida di ogni PESC è la filosofia della autosufficienza energetica da fonte solare, da perseguire in progressivi obbiettivi, della durata anche di decine di anni.

2. La definizione di tali obbiettivi in quantità e in percentuale – e le successive azioni per il relativo perseguimento – sono pertanto una parte fondamentale dei PESC e presuppongono la seconda linea guida del PESC, ossia una esatta conoscenza e valutazione del fabbisogno energetico della Comunità per ogni sua attività, civile e produttiva, rapportata all’oggi ed al futuro.

3. Naturalmente, più è basso tale fabbisogno a parità di qualità od anche di miglioramento di essa, più è facile la copertura per autosufficienza. Ne consegue la terza linea guida del PESC: la conoscenza delle modalità di possibile riduzione dei consumi dell’esistente e delle azioni conseguenti, quali efficientamento ed isolamento termico.

4. La preziosità e limitatezza del territorio richiama la ottimizzazione del suo utilizzo per più esigenze, con la ricerca di produzione d’energia solare a consumo di suolo zero. Ne deriva la quarta linea guida del PESC :l’ uso plurimo del suolo in funzioni multiple.

5. L’esistente pone problemi e prospettive diverse a seconda della sua identità e peculiarità e richiama la quinta e la sesta linea guida: individuazione per tale scopo di adeguate superfici solarizzabili (solai di copertura, parcheggi, capannoni..), che non presentino alcun tipo di vincoli.

6. e, viceversa, la individuazione delle aree (centri storici, edifici particolari , terrazzamenti …) che invece richiedono un’ accorta valutazione di tutela da parte delle sovrintendenze e l’impiego di materiali e tecniche particolari, che non alterino valori architettonici ed ambientali.

7. La tutela delle aree di pregio ambientale, storico-culturale oppure agricolo richiama la necessità di valorizzare aree già compromesse e di qui la settima linea guida del PESC: la individuazione delle aree già fortemente degradate e di difficile recupero per la produzione di energia solare a servizio della comunità locale (di media potenza), non escludendo peraltro che di tale produzione possano avvantaggiarsi anche comunità limitrofe.

8. Naturalmente il fabbisogno globale energetico può richiamare l’esigenza di altre aree del Comune da destinare alla produzione di energia solare (sempre nell’accezione globale di rinnovabili) . Ciò premesso, come avviene per le altre esigenze della collettività (casa, mobilità, servizi etc.) esse vanno definite nella pianificazione urbanistica. Di qui l’ottava linea guida del PESC: le nuove aree a destinazione energetica solare vanno individuate nel PRG e nei piani territoriali di Coordinamento territoriale.

9. La filosofia dell’autosufficienza energetica richiama immediatamente la nona linea guida del PESC: ogni innovazione nel consumo di suolo o come riutilizzazione va fatta secondo i principi dell’autosufficienza energetica solare e dell’uso plurimo del territorio. Relativamente alla copertura fotovoltaica, al PESC si accompagna il piano di utilizzo al suolo delle aree interessate.

10. La forte consistenza del sistema energetico esistente (impianti di produzione, reti di trasmissione e distribuzione) richiama la decima linea guida: la proposizione di un percorso di transizione dall’attuale sistema al modello solare che sia definito e sicuro, sì da garantire continuità ed affidabilità nella disponibilità di energia da parte delle Comunità locali.

11. Contestualmente – per l’organizzazione della produzione e distribuzione di energia, per le modalità di gestione e di servizio e per un suo costo, progressivamente decrescente, per il cittadino – è necessario distinguere e separare la rete solare da quelle derivanti da altre fonti. Da qui la undicesima linea guida: la realizzazione in progress della rete di raccolta produzione e distribuzione a bassa e media tensione (comunque non superiore a 60 kV) dell’energia solare (RES), ai fini dell’attuazione dell’articolo 9 del testo coordinato della L.R. della Campania sulla Cultura e Diffusione della Energia solare, per il collegamento e lo scambio tra i diversi comuni adiacenti, necessaria per garantire la perfetta continuità della disponibilità dell’energia.

12. Grande importanza assumono i PESC per avere un quadro organico certo della domanda che si va a creare sul solare, per cui essi assumono fondamentale importanza per la ricerca, la produzione ed il lavoro connessi alla sua espansione. Da qui la dodicesima linea guida: esposizione della quantità, della qualità, della tipologia degli impianti e delle tecnologie connesse che verranno progressivamente realizzati.

13. Come si legge nella relazione di accompagnamento della legge popolare: “…la Cultura del Solare richiama anche un nuovo modo di pensare e di rapportarsi al modello energetico e molto più complessivamente allo stile di vita di ogni Persona: un cambiamento profondo, necessario ed urgente, che però non può essere imposto, ma deve essere sempre più vissuto e partecipato in una crescente consapevolezza della immensità positiva del suo Valore. “ E’ dunque evidente che i PESC, per trovare compiuta attuazione, nella filosofia ispiratrice come nei contenuti, richiamano come questione fondamentale la tredicesima linea guida: la diffusione della Cultura del Solare e della Biodiversità, attivando altissimi livelli di sensibililità e partecipazione e coinvolgendo appieno, in ogni fase attuativa, le realtà associative, culturali e scientifiche.
© 2013 – Rete Campana per la Civiltà del Sole e della Biodiversità
antonio d’acunto
adacunto@alice.it;

—————————–BIOCARBURANTI, MARTUSCIELLO: PROMUOVIAMO IL SETTORE
“La Campania può diventare un hub per lo sviluppo del settore dei biocarburanti. È un comparto verso il quale la strategia regionale presterà la massima attenzione, in armonia con quanto da diversi anni auspicato a livello europeo attraverso programmi e azioni di promozione dell’utilizzo e della diffusione dei carburanti bio”, così commenta l’assessore alle Attività produttive della Regione Campania, Fulvio Martusciello.
“Intendiamo incoraggiare e promuovere i nuovi investimenti in questo settore, certi che nella nostra regione chi intende investire in biocarburanti troverà le condizioni più adeguate per uno sviluppo del settore”, conclude Martusciello.
COMUNICATO STAMPA DEL 9 OTTOBRE 2013


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