20 SETTEMBRE 2013 – A3, ASSESSORE COSENZA: “DA STASERA VARO DELLA TRAVATA DEL CAVALCAVIA VESUVIO”
“Si svolgeranno a partire dalle 22 di stasera le operazioni di varo della travata metallica per il cavalcavia Vesuvio dell’Autostrada A3 Napoli-Pompei-Salerno”.
Ne dà notizia l’assessore ai Lavori pubblici e alla Protezione civile della Regione Campania Edoardo Cosenza, che ha ricevuto la comunicazione ufficiale dalla società che si occupa dei lavori per conto di Autostrade Meridionali.
“Sono stati completati – ha detto l’assessore Cosenza – gli appoggi strutturali del cavalcavia che collega Trecase con Torre Annunziata con le relative lavorazioni tecniche di armatura. Tra circa un mese, secondo quanto affermato dalla società Autostrade Meridionali, si potrà procedere al completamento delle opere in cemento armato, al varo del cavalcavia, al collaudo dell’opera e alla successiva apertura al traffico veicolare.
“Il mio Assessorato sta monitorando incessantemente l’attuazione dei lavori, al fine di consentire la riapertura del ponte di Via Vesuvio nei tempi più brevi possibili per venire incontro alle esigenze dei cittadini della zona. Il cavalcavia è strategico per il rischio Vesuvio e per il Piano di evacuazione predisposto dalla Protezione civile nazionale.
“Soddisfazione per l’andamento dei lavori” ha espresso il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita che aggiunge: “E’ la conferma dell’importante impegno che l’assessore Cosenza pone per garantire un’immediata soluzione ai problemi che riguardano i cittadini dell’intera comunità.”
Ufficio Stampa Regione Campania [ufficio.stampa@regione.campania.it]
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29 luglio 2013 – VESUVIO, REGIONE CAMPANIA DELIMITA NUOVA ZONA ROSSA.
ASSESSORE COSENZA: “IN CASO DI ERUZIONE 700MILA PERSONE DA EVACUARE”
E’ stata pubblicata questa mattina sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania la delibera con la quale si delimitano la nuova zona rossa 1 e la nuova zona rossa 2 del Piano di emergenza del Vesuvio.
“La Regione – ha spiegato l’assessore Edoardo Cosenza – ha preso atto dei nuovi ‘confini’ della zona rossa 1 e della zona rossa 2 del Piano di emergenza dell’area vesuviana, così come derivano dalle decisioni dei singoli Comuni interessati (Napoli, Palma Campania, Nola, San Gennaro Vesuviano, Poggiomarino) che hanno approvato apposite delibere consiliari. L’atto conclusivo, quello di definitiva approvazione della nuova perimetrazione, spetta al Dipartimento nazionale della Protezione civile e avverrà nei prossimi giorni.
“Con la definizione delle nuove zone rosse 1 e 2 si passa – ha evidenziato l’assessore Cosenza – da 550 mila persone da evacuare del vecchio piano a 700 mila persone, con uno scenario di riferimento più cautelativo per la popolazione.
“Per quanto riguarda la città di Napoli, in base ai dati ufficiali forniti dal Comune, emerge che i tre quartieri inseriti nel nuovo Piano, San Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli, sono coinvolti nella zona rossa 1 per il 15% del territorio per complessivi 38mila 401 abitanti.
“E’ stato poi definito – ha aggiunto Edoardo Cosenza – anche lo scenario della zona rossa 2, quella in cui è probabile che avvenga il crollo dei tetti a causa dell’arrivo delle ceneri nel caso dell’eruzione di scenario. Studiando la statistica dei venti in quota e la conseguente caduta di ceneri, i Comuni individuati sono: Palma Campania, San Gennaro Vesuviano, Poggiomarino, Scafati.
“Per quanto riguarda gli aspetti logistici connessi all’evacuazione, la Regione attraverso l’Agenzia campana mobilità (Acam) sta sviluppando il Piano di mobilità in caso di evacuazione: la stessa dovrà essere garantita in 72 ore.
Inoltre puntiamo entro il 2015 a saldare il grande anello intorno al Vesuvio con lo svincolo di Angri che appunto “salda” la SS 268 del Vesuvio con l’autostrada: il progetto è finanziato con fondi europei per 54 milioni di euro.
“L’appalto è già completato e l’esecuzione dei lavori partirà entro settembre. Il Dipartimento si sta interessando, in sede di Conferenza delle Regioni, alla stipula di appositi accordi per i gemellaggi fra Comuni da evacuare e altre regioni italiane.
Al momento non vi è alcun segnale che possa indicare eruzioni imminenti, né vi sono nuovi ritrovamenti di tracce di flussi piroclastici.
E’ cambiata la filosofia: prima si considerava solo uno scenario da eruzione subpliniana e, quindi, direttamente i confini amministrativi; adesso, anche su richiesta della Regione Campania, si è considerata una linea “scientifica” che non coincide necessariamente con confini amministrativi dei Comuni”, ha concluso.
REGIONE CAMPANIA. COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL 29 LUGLIO 2013
Ufficio Stampa Regione Campania [ufficio.stampa@regione.campania.it]
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Giovedì 20 giugno alle 13 EMERGENZA VESUVIO: riunione dei Sindaci vesuviani a Torre del Greco
presso il comune di Torre del Greco si terrà una riunione dei Sindaci dell’ area vesuviana sulle problematiche della sanità a causa dello smantellamento dei presidi ospedalieri locali e sull’ emergenza vesuvio.
“Discuteremo dell’ aggiornamento del piano di evacuazione che è necessario soprattutto dopo l’ allargamento della zona rossa – spiega il primo cittadino di San Giorgio a Cremano Mimmo Giorgiano – ma soprattutto di un incontro urgente con la Protezione Civile Nazionale che vogliamo incontrare quanto prima per ottenere delucidazioni e spiegazini sullo status quo. Non bisogna creare allarmismi ma neanche rimanere inerti rispetto a quello che sta succedendo”.
_Dr. Michele M. Ippolito [michele.ippolito@fastwebnet.it
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15 giugno 2013 Nuova scossa di terremoto sul Vesuvio. Sindaco San Giorgio a Cremano: ” convocazione sindaci della zona rossa per chiedere aggiornamento del piano”.
Giovedì mattina, alle ore 10:04, una scossa di terremoto è stata risentita ai piedi del Vesuvio.
Secondo quanto riferiscono alcune testimonianze infatti, il tremore è stato avvertito lievemente da diverse persone.
Il sismografo in tempo reale messo on line dall’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, riporta una classica ‘scossa locale’, così come avvenne lo scorso 4 giugno (2.1) ed il 6 giugno (2.3).
“Ho deciso di incontrare per la settimana prossima i Sindaci dei comuni vesuviani che fanno parte della zona rossa – dichiara il Primo cittadino di San Giorgio a Cremano Mimmo Giorgiano – per discutere dell’ aggiornamento del piano di evacuazione che riguarda i nostri territori. Non bisogna creare allarmismi ma neanche rimanere fermi dinnanzi a questi piccoli campanelli d’ allarme.
Per questo chiediamo che la Protezione Civile nazionale convochi rapidamente a Roma un tavolo con le amministrazioni interessate per discutere e fornirci informazioni e dettagli sullo status quo”.
da: Michele M. Ippolito
UFFICIO STAMPA SAN GIORGIO A CREMANO
[michele.ippolito@fastwebnet.it]
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11 gennaio 2013 VESUVIO, ASSESSORE COSENZA: “DIALOGO CON I COMUNI PER DETERMINARE DEFINITIVAMENTE LA ZONA ROSSA”
“La Regione sta lavorando in perfetta sinergia con il Dipartimento nazionale di Protezione civile da un lato e con i Comuni della fascia interessata dall’altro, per arrivare ad una determinazione definitiva della zona rossa, quella cioè da evacuare preventivamente prima che l’eruzione abbia inizio.”
Così l’assessore alla Protezione civile della Regione Campania Edoardo Cosenza alla conferenza stampa che si è tenuta presso il Dipartimento nazionale di Protezione civile con il prefetto Franco Gabrielli, capo del Dipartimento, con il professor Marcello Martini dell’Osservatorio Vesuviano e con il professor Mauro Rosi, del gruppo di lavoro dei Campi flegrei della Commissione Grandi Rischi.
“Lo scenario – ha spiegato Cosenza – sarà stabilito dopo un confronto con i Comuni. Ad esempio, Comune di Napoli e Regione Campania potranno ridurre la zona rossa delle tre Municipalità (Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio) alla sola zona rossa da flusso piroclastico con adeguati Piani di evacuazione. Il confronto con il Comune di Napoli è già in atto da alcune settimane. In ogni caso la zona rossa non potrà mai essere più piccola di quella che la Commissione Grandi Rischi ha validato tracciando il limite dell’area di invasione da flussi piroclastici e che è quella cosiddetta ad alto rischio vulcanico per cui vale la legge regionale 21/03. I nuovi Comuni coinvolti e la Regione Campania potranno proporre, per i propri territori, confini della nuova zona rossa diversi dai limiti amministrativi.
“Attualmente, il Piano prevede che le persone da evacuare siano 800mila: pensiamo, con i nuovi scenari che arriveranno dal confronto con gli enti locali, che questo numero potrà abbassarsi. Altra questione – ha aggiunto Cosenza – va fatta per la zona ad alto rischio crolli, che include comuni come San Gennaro Vesuviano, Scafati, Poggiomarino, Palma Campania e una piccola parte di Nola. In queste aree va risolto, così come accade per le zone montane esposte ad emergenza neve, il problema dei tetti: se si costruiscono strutture sufficientemente resistenti o con adeguati tetti a spiovente, i singoli edifici possono essere esclusi dal piano di evacuazione. Inoltre quando si parla di inedificabilità si parla esclusivamente della impossibilità di costruire edifici residenziali: scuole, ospedali, caserme e altri edifici analoghi, di servizio, non aumentando il carico urbanistico, non rientrano nell’edilizia residenziale”, ha concluso Cosenza.
REGIONE CAMPANIA. COMUNICATO UFFICIO STAMPA DELL’11 GENNAIO 2013
WWW.REGIONE.CAMPANIA.IT
Ufficio Stampa Regione Campania [ufficio.stampa@regione.campania.it]


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