La Costa d’Amalfi vince a Vinitaly, Patrizia Malanga ritira il premio per il trentennale de Le Donne del Vino a Verona
Come da tradizione, è la “Cena di fine Vinitaly” al Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra a Verona, a “chiudere” la 52° edizione del Vinitaly; un appuntamento sempre molto atteso, nato dalla sinergia tra l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, l’ente Verona Fiere e Vinitaly International.
Quest’anno l’evento, concomitante con il 30° anniversario dell’Associazione, è stato ancora più emozionante perché ha coinciso con la consegna dei premi per il trentennale a sei valenti Donne del Vino dislocate in tutta Italia per l’impegno profuso nel portare avanti il proprio progetto.
In un contesto goliardico -dove gli ospiti hanno potuto degustare i vini proposti dalle socie produttrici, in abbinamento a preparazioni gastronomiche provenienti dalle regioni protagoniste (Emilia Romagna con Abruzzo, Lombardia e Piemonte) -Massimilla di Serego Alighieri ha coordinato l’intrattenimento musicale e la consegna dei riconoscimenti alle sei donne del vino per il trentennale.
Quest’anno, l’associazione Le Donne del Vino, sotto la guida della Presidente Donatella Cinelli Colombini ha deciso di premiare le associate che si sono distinte per la caparibietà e per la tenacia nel portare avanti i propri progetti enologici, spesso dai tratti impossibili. Un inno alla lungimiranza e alla ‘vision’ che accomuna tutte le donne.
Orgoglio di tutte le Donne del Vino campane, Patrizia Malanga, che ritira il riconoscimento, un simbolo riservato al suo impegno e alla sua dedizione nel recupero e nella valorizzazione di un territorio difficile come la Costa d’Amalfi.
Le Parole di Massimilla: ” forse avrebbe fatto una scelta diversa se avesse dato ascolto agli scettici, avrebbe sicuramente abbadonato il suo sogno, ma non lo ha fatto. Ha conquistato il suo paradiso tra il cielo e il mare con grande determinazione, filari che si aggrappano alla montagna affaacciati sulla splendida costiera amalfitana, l’azienda vitivinicola biologica, vede nascere la sua prima etichetta nel 2007, nel suo vino c’è tutta la sua forza e la sua passione che sicuramente la caratterizzano, dall’azienda ‘Le Vigne di Raito’- Patrizia Malanga”.
Vuole raccontarci un po’ come nasce questa sua scelta di arrampicarsi sulla costiera amalfitana?
Patrizia Malanga -risponde- questa scelta nasce da un sogno, tirare qualcosa di unico da un posto molto difficile da conquistare. Infatti, quando io arrivai, quel luogo versava in pessime condizioni, ho avuto la fortuna di avere grande determinazione, ho profuso fatica e sacrificio ma oggi sono molto soddisfatta di quanto ho realizzato.
Sono passati ormai dieci anni dalla prima vendemmia e ad oggi l’azienda di Patrizia Malanga rappresenta un punto di riferimento per l’enoturismo e la viticoltura campana». Una splendida realtà quella della Costiera Amalfitana, le “Vigne di Raito” di Patrizia Malanga, che fiorisce su quasi due ettari di proprietà che affacciano sulla storica Villa Guariglia di Vietri sul Mare.
L’azienda, in conduzione biologica certificata da I.C.E.A. (Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale), nasce nel 2002 e come sottolinea Patrizia versava in pessime condizioni.
“Qundo ho visto quel luogo abbandonato ho sentito una sorta di richiamo, un canto di Ulisse che mi ha proiettata fuori dall tran tran ciittadino , in cui vivevo, indirizzando i miei sforzi ed il mio cammino sui sentieri di un luogo impervio. Ho avuto una sorta di visione, e ho immaginato il paradiso che poteva diventare quel posto abbandonato. Il percorso è stato difficile ma nel 2007 i miei sforzi hanno preso forma nella veste del Ragis Rosso, che rappresenta il risultato della mia fatica, dei miei sogni e dei miei progetti.
Sono onorata di essere stata insignita del Premio per il trentennale dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, al Vinitaly -ha commentato la titolare dell’azienda vinicola di Raito- e di aver condiviso quest’avventura con donne che condividono con me la stessa devozione”.
Per info: Campania@ledonnedelvino.com, FB: Le Donne del Vino della Campania, Instagram: Donne del Vino Campania @DDVCampania,
Segreteria Organizzativa Donne del Vino Campania: Roberta Raja, tel. 3898570397
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Il 15 aprile 2018 – Sala Tulipano (piano – 1),doppio appuntamento al Vinitaly per Le Donne del Vino della Campania
Un racconto che si snoda tra le diverse sfumature dell’Aglianico e i vini ottenuti da vigne antiche
Anche quest’anno al Vinitaly – le Donne del Vino della Campania “regalano emozioni” con degustazioni dedicate alla cultura enoica della regione.
Due gli appuntamenti da segnare assolutamente in agenda: il 15 aprile alle 15:00 nella Sala Tulipano (piano – 1), le Donne del Vino presentano “La magia delle vigne vecchie: Le Donne del Vino presentano vini da viti anche di ottant’anni”, intervengono alla degustazione Gilda Guida e Restituta Somma, due volti noti della delegazione campana de Le Donne del Vino.
Sempre il 15 aprile alle ore 16:30 presso l’area istituzionale della Regione Campania, le Donne del Vino della Campania presentano “Le diverse sfumature e sfaccettature dell’Aglianico, un vitigno antico ed eclettico”.
“La magia delle vigne vecchie” 15 aprile ore 15:00
le Donne del vino della Campania: Gilda Guida dell’azienda Salvatore Martusciello e Restituta Somma de La Sibilla saranno protagoniste dell’incontro dedicato ai vini prodotti da vigne antiche, rispettivamente con i vini: Ottouve Gragnano della Penisola Sorrentina doc 2017, e Vigna Madre Doc Campi Flegrei, Piedirosso 2013.
Una degustazione di 10 vini provenienti da sei regioni e guidata dal wine critics, Ian D’Agata.
Sempre il 15 Aprile alle ore 16:30 presso l’area istituzionale della Regione Campania, le Donne del Vino della Campania presentano “Le diverse sfumature e sfaccettature dell’Aglianico, un vitigno antico ed eclettico”. Un evento -dichiara la delegata campana Lorella di Porzio- volto alla conoscenza e alla divulgazione della cultura enoica campana, nel quale Le Donne del Vino vogliono mettere in evidenza la straordinaria varietà geologica e stilistica della regione Campania e, allo stesso tempo, la versatilità di un vitigno, come l’Aglianico, che cavalca da sempre la scena enoica in qualità di rosso da lunghissimo invecchiamento.
Dopo un’introduzione sul vitigno a cura de La Donna del Vino -Fosca Tortorelli- sommelier e degustatrice ufficiale A.I.S. nonché esperta in gestione e comunicazione del vino, verranno presentati e degustati 9 vini prodotti in diversi territori della Campania: Sorrentino Vini con il Don Paolo IGT Pompeiano Rosso, Azienda Agricola Mario Portolano con il Villa Teresa IGT Campania Rosso 2015, Terredora con il Pago dei Fusi Taurasi Docg 2009, Le Antiche Cantine Migliaccio con il Fieno di Ponza Rosato IGT Lazio, Rosso Vermiglio con il Sannio Aglianico Doc 2015, Tenuta Cavalier Pepe con Opera Mia Taurasi Docg 2012, Cantina dei Monaci con il Santa Lucia Campania Aglianico IGT 2014, Martusciello Wines con Ottouve Gragnano Penisola Sorrentina DOC, Quintodecimo con Terra d’Eclano Irpinia Aglianico DOC 2015.
Le Donne del Vino renderanno partecipi i presenti di un percorso che ripercorrerà, in termini di tempo e spazio, la storia del vitigno, protagonista indiscusso delle vicissitudini della viticoltura campana. Coadiuvata dall’intervento delle produttrici, Fosca Tortorelli, metterà in luce le caratteristiche organolettiche dell’Aglianico, cogliendo, nel contempo, le sfumature che plasmano e caratterizzano il vitigno a secondo del terroir di appartenenza.
Essendo, l’Aglianico un generoso interprete dell’eccezionale varietà territoriale campana, sarà interessante leggerne carattere e peculiarità e vedere come si esprime nelle diverse zone, rappresentate dai vini in degustazione. Un excursus, quello proposto da Le Donne del Vino della Campania, che seguirà la scia del mosaico geologico campano che dai Campi Flegrei giunge fino in Irpinia e nel Beneventano, passando per la maestosità del Vesuvio e ripercorrendo luoghi di straordinaria bellezza come la Penisola Sorrentina ed il profondo Cilento.
Assodato che ovunque si esprima, l’Aglianico resta un vitigno estremamente affascinante e dalle caratteristiche ben definite, grazie alle sue intense caratteristiche organolettiche, come la vigorosa carica dei polifenoli che rappresenta uno dei suoi tratti distintivi, sarà stimolante valutare, oltre l’espressione tipica che contrassegna un determinato territorio, anche il comportamento che mostra nelle diverse tipologie. Come solista o in un blend, reduce da un lunghissimo affinamento o nella versione ‘più pronta’, come rosato o addirittura ‘mosso’, l’Aglianico saprà sbalordire la platea con il proprio carisma.
Per informazioni:Segreteria Organizzativa – DONNE DEL VINO DELLA CAMPANIA
E-Mail campania@ledeonnedelvino.com, Tel. 3898570397 Roberta Raja, Fb Le Donne del Vino della Campania da: Roberta Raia
Categorie: Enologia e Viticoltura
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