GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE
5 GIUGNO – GIORNATA DI LOTTA ALLO SPRECO:GLI EVENTI DEL WWF RIVOLTI AL GRANDE PUBBLICO CHE AFFIANCANO L’INIZIATIVA DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE
In questo scenario il WWF, nell’ambito
WWF: NON “MANGIAMOCI” L’AMAZZONIA
LA SOIA ‘NASCOSTA’ NELLA CARNE STA PORTANDO ALLA DEFORESTAZIONE
I DATI NEL NUOVO REPORT WWF ‘AMAZZONIA NEL PIATTO’
TRA LE INIZIATIVE: 4 E 5 GIUGNO IN PROGRAMMA EVENTI WWF
PER IMPARARE A COMBATTERE LO SPRECO ALIMENTARE
PER SALVARE L’AMAZZONIA: RIDUZIONE DEL CONSUMO DI CARNE E DEGLI SPRECHI ALIMENTARI, CERTIFICAZIONE DELLA SOIA E AZIONI DIRETTE DI TUTELA
Comunità e territori intelligenti:
il futuro dell’economia è di chi saprà scommetterci
Foto Amazzonia https://drive.google.com/folderview?id=0B71NtGwyj0oiWV81c0c4R2ZBZjQ&usp=sharing&tid=0B71NtGwyj0oiRW1kSkRJSHVvRU0
DOSSIER AMAZZONIA NEL PIATTO http://awsassets.wwfit.panda.org/downloads/amazzonia_nel_piatto.pdf
La foresta tropicale più grande e ricca di biodiversità del pianeta è minacciata dalla coltivazione della soia, utilizzata come mangime per alimentare soprattutto pollame e suini e ciò costituisce una delle principali cause della deforestazione amazzonica oltre che dell’allontanamento di molte comunità indigene. E la denuncia del WWF lanciata in vista della Giornata mondiale dell’Ambiente che si celebrerà in tutto il mondo il prossimo 5 giugno.
Prosegue così la Campagna del WWF in difesa dell’Amazzonia, lanciata lo scorso mese in occasione della Giornata delle Oasi : grazie al contributo di oltre 80.000 italiani che hanno aderito all’Appello il WWF potrà contribuire a conservare il prezioso territorio del progetto Putumayo-Tresfronteras e proteggere sia le tante specie presenti che le popolazioni locali garantendo loro attività economiche sostenibili. Ma l’intera foresta amazzonica ha ancora bisogno di aiuto, alla luce dei nuovi dati che puntano il dito contro alcune nostre abitudini alimentari spesso inconsapevoli, spreco di cibo compreso. Se il 6% della soia prodotta al mondo è destinata direttamente al consumo umano, circa tre quarti vengono invece utilizzati per l’alimentazione animale, soprattutto per pollame e suini (per produrre 1 chilogrammo di carne suina vengono utilizzati 263 grammi di soia, ben 575 per il pollo, 173 per il manzo e 307 un analogo quantitativo di uova) .
AMAZZONIA ‘BUONA’ DA MANGIARE?
Negli ultimi 50 anni si è già perso quasi un quinto della superficie della foresta amazzonica e la produzione di soia è la maggiore responsabile della deforestazione principalmente in Brasile e Bolivia, insieme con l’espansione dei pascoli per il bestiame allevato, gli incendi, il disboscamento legale e illegale, la costruzione di strade asfaltate e il degrado causato dai cambiamenti climatici in atto. Gli impatti esterni della produzione di soia, come l’inquinamento dei corsi d’acqua da prodotti agrochimici e l’erosione del suolo, hanno avuto anch’essi un impatto sugli ecosistemi naturali.
Accanto alla conversione diretta della foresta amazzonica per la produzione di soia , l’espansione della soia soprattutto in Brasile avviene oggi anche su terreni precedentemente utilizzati per il bestiame al pascolo. Mentre questo ha il potenziale per essere parte della soluzione, vi è il pericolo che possa contribuire indirettamente alla deforestazione spingendo la produzione di bestiame – una delle principali cause di deforestazione in Amazzonia – all’interno della foresta .
Se i tassi di deforestazione degli ultimi decenni continuassero ai ritmi attuali, quasi un quarto della restante foresta amazzonica potrebbe essere persa entro i prossimi 30 anni e il 37% entro i prossimi 50 anni. Stime più pessimistiche indicano come oltre la metà (55%) potrebbe essere persa nei prossimi 20 anni perchè l’aumento della domanda di prodotti agricoli innesca un circolo vizioso di feedback climatico che prevede, per esempio, l’aumento della siccità e degli incendi boschivi.
LE PROPOSTE DEL WWF
E’ urgente produrre soia in maniera più responsabile altrimenti questi ecosistemi naturali di straordinaria importanza potrebbero andare persi per sempre, insieme con l’inestimabile biodiversità che ospitano e i servizi vitali che forniscono. Per il WWF è già ora possibile ridurre notevolmente gli impatti negativi della soia con un’azione decisa da parte dei governi e una spinta concertata verso la sostenibilità ambientale e sociale lungo tutta la catena di produzione della soia, ma è necessario il sostegno di finanziatori e consumatori per raggiungere questo obiettivo.
Le proposte WWF sono: una migliore pianificazione dell’uso del suolo, la tutela delle aree naturali vulnerabili e di valore, un processo di certificazione quale quello proposto dalla Tavola Rotonda sulla Soia Responsabile (Roundtable on Responsible Soy, RTRS), migliori pratiche agricole e la riduzione di scarti e rifiuti. Nei Paesi sviluppati i consumatori possono contribuire a contenere la domanda di soia riducendo il proprio consumo di proteine animali (in base alle raccomandazioni nutrizionali sulla salute) e riducendo gli sprechi alimentari. In Italia, così come negli altri paesi ricchi, è in casa che si spreca di più. Ogni anno gli italiani per negligenza e disattenzione buttano oltre 1,2 milioni di tonnellate di alimenti, che corrispondono a circa 8 miliardi di euro (da indagine GfK Eurisko 2013). Lo spreco alimentare non è solo un problema di alimenti. Per arrivare sulle nostre tavole, il cibo di cui ogni giorno ci nutriamo richiede, infatti, moltissime risorse naturali e per questo può avere impatti importanti sull’ambiente.
IL PARADOSSO DELL’OBESITA’
“Parlando di alimentazione, il momento storico che stiamo attraversando vede lo scontro tra fame e obesità, miseria e abbondanza, produzione e consumo quali aspetti dello stesso problema che uniscono malnutrizione, povertà, sicurezza alimentare, salute e sprechi, quest’ultimo vero oltraggio morale e ambientale. Oggi secondo la FAO la produzione agricola mondiale attuale potrebbe nutrire 12 miliardi di esseri umani, quasi il doppio di quelli attualmente presenti sul pianeta e il cibo che viene sprecato potrebbe alleviare la fame delle popolazioni malnutrite del pianeta (basterebbe per alimentare l’intera popolazione dell’Africa Sub-Sahariana) e ridurre gli inutili impatti ambientali che la sua produzione e smaltimento determinano” ha dichiarato Eva Alessi responsabile sostenibilità WWF Italia.
di One Planet Food e in connessione al Piano Nazionale contro lo spreco alimentare promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sta sviluppando, grazie alla collaborazione delle catene della Grande Distribuzione Auchan e Simply , sta portando avanti una campagna integrata di sensibilizzazione che prevede sia iniziative in-store che attività sul web e sui social che consentiranno ai cittadini di approfondire il tema dello spreco alimentare e ricevere consigli per evitare ogni forma di spreco in cucina.
“La tua ricetta per salvare il pianeta” è l’iniziativa promossa da WWF ed Auchan. Sul sito www.insiemecontroglisprechi.it
tutti gli appassionati di cucina amici dell’ambiente potranno inviare, fino al 20 luglio, la propria ricetta realizzata con gli scarti e gli avanzi. Le ricette inviate saranno selezionate da Lisa Casali, Eco-foodblogger ed esperta di cucina sostenibile, e saranno raccolte in un Libro di ricette antispreco, edito a ottobre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. L’iniziativa sarà presentata mercoledi 4 giugno a Milano presso Valcucine in uno Show cooking Auchan-WWF sulla lotta allo spreco alimentare. Special guest Lisa Casali, che animerà lo show cooking e il laboratorio per realizzare insieme ai partecipanti originali ricette antispreco.
“Insieme per non alimentare lo spreco” è invece lo slogan dell’iniziativa promossa da WWF e Simply che vede come ambasciatori i “Viveri e Vegeti”: i cibi che ogni giorno più facilmente sprechiamo nelle nostre case anche se ancora buoni. Questi alimenti, dialogando e interagendo tra loro nel frigo e sugli scaffali della dispensa, danno vita a 10 simpatiche vignette per sensibilizzare i clienti con ironia. Tutte le storie dei “Viveri e Vegeti” potranno essere condivise sui social da un’area WWF del sito www.simplymarket.it, dove sarà anche possibile approfondire il tema dello spreco alimentare e ricevere consigli per evitarlo. Quattro vignette sono protagoniste delle divertenti shopper riutilizzabili Special Edition, in vendita in tutti i supermercati Simply da luglio ad ottobre per sostenere i progetti WWF.
Sul tema della riduzione dello spreco alimentare WWF Italia e Autogrill hanno avviato un hub di sperimentazione che coinvolge le aree di servizio autostradali di Villoresi est, Brianza Nord e Brianza Sud alle porte di Milano. Il progetto prevede lo sviluppo di una filiera integrata grazie alla quale i rifiuti organici dei 3 punti vendita sono trasformati in compost biologico, utilizzato per “nutrire” l’orto didattico della vicina oasi WWF Bosco di Vanzago, che verrà inaugurato proprio il 5 giugno. Autogrill promuove, inoltre, nel punto vendita Villoresi est, i prodotti “Terre dell’Oasi” realizzati con le materie prime coltivate all’interno delle aree protette dal WWF.
Un ulteriore aiuto per ridurre gli sprechi sono le eco-vaschette antispreco, una versione evoluta della classica “doggy bag” americana per l’asporto del cibo avanzato, che già da alcuni mesi sono arrivate in Italia in tutti i ristoranti dei punti vendita IKEA grazie alla collaborazione con il WWF Italia.
Il tema dell’alimentazione sostenibile insieme alle proposte per la riduzione degli sprechi alimentari fanno parte della seconda tappa del percorso WWF verso EXPO 2015, di cui l’associazione è “Civil Society Participant” con una serie di iniziative rivolte al grande pubblico.
La prima tappa del percorso del WWF verso Expo 2015 è stata lo scorso 16 ottobre giornata dedicata all’alimentazione quando il WWF ha presentato il dossier ‘Quanta natura sprechiamo’
Roma, 3 giugno 2014
Ufficio Stampa WWF Italia, 06 84487213 – 02 83133233 – 329 8315718

NOTA: Il Dossier AMAZZONIA NEL PIATTO è tratto dal report del WWF International, 2014 ‘The Growth of Soy: Impacts & Solutions’ scaricabile dal sito http://wwf.panda.org/what_we_do/footprint/agriculture/soy/
ufficio stampa – content & community manager
WWF Italia ONG ONLUS
s.bragonzi@wwf.it tel. 02 83133233 – cell 329 8315718 @wwfitalia
http://www.wwf.it/news/sala_stampa.cfm

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Il 5 giugno a ROMA
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presso il Palazzo FAO di Roma, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, si terrà il Convegno “Territori intelligenti, opportunità di investimento sul futuro. Innovazione sociale, ambientale e finanziaria a confronto”.
Earth Day Italia, assieme a FAO/Mountain Partnership e World Bank – Connect 4 Climate, chiama a raccolta il mondo dell’economia collaborativa e sociale per fornire un contributo di idee, risorse ed energie per le più impegnative sfide ambientali e di sviluppo economico e sostenibile per i territori italiani

“L’intelligenza – sostiene Stephen Hawking – è la capacità di adattarsi al cambiamento”. Oggi, in uno scenario globale completamente stravolto, quali sono le scommesse di adattamento al futuro su cui deve puntare l’Uomo per vincere? La crisi economica, la crisi ambientale e il cambiamento climatico possono diventare occasioni capaci di favorire lo sviluppo di nuovi modelli di cooperazione e competitività. Comunità e territori intelligenti che vedono nascere nuovi imprenditori in grado di produrre sviluppo economico, in armonia con l’ambiente ed inclusivo dal punto di vista sociale. In tale orizzonte, sono ancora sfide pionieristiche o reali opportunità l’impact investing e i social impact bond, i partenariati pubblico privati, la finanza responsabile? È vincente investire sugli uomini di questo Rinascimento verde?
Per rispondere a queste domande, il prossimo 5 giugno dalle 9.30 alle 13, a Roma, presso il Centro Internazionale Multimediale Sheikh Zayed di Palazzo FAO, in Viale delle Terme di Caracalla, Earth Day Italia organizza, assieme a FAO/Mountain Partnership e World Bank – Connect 4 Climate un convegno dal titolo “Territori intelligenti, opportunità di investimento sul futuro. Innovazione sociale, ambientale e finanziaria a confronto”.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, Earth Day Italia chiama a raccolta il mondo dell’economia collaborativa e sociale per fornire un contributo di idee, risorse ed energie per le più impegnative sfide ambientali e ragionare sulle possibilità offerte dagli investimenti d’impatto per convogliare capitali privati pazienti su iniziative volte a produrre sviluppo economico e sostenibile per i territori italiani.

Siamo alle soglie di una nuova rivoluzione guidata da imprese sociali e innovative nel modo in cui si relazionano con le comunità, le persone e l’ambiente. Sperimentazioni che potrebbero diventare metodi. Sperimentazioni che vengono dalle montagne, luoghi impervi e difficilmente raggiungibili ma che la tecnologia rende molto più semplici, dalle piccole comunità rurali, che contrariamente ai grandi centri urbani innescano relazioni di fiducia e collaborazione molto più solide.
“Parlare di innovazione sociale, ambientale e finanziaria in un Paese depresso come l’Italia, può sembrare l’utopia di qualche visionario con la testa tra le nuvole. Ma la verità è che più pensante si farà la crisi più forte diventerà la spinta all’innovazione che si genererà dal basso e dalle menti più illuminate. Earth Day Italia – commenta il presidente Pierluigi Sassi – è qui a raccogliere i segnali più incoraggianti di un cambiamento che è già in essere e che aspetta solo di trovare lo spazio che merita nella società civile. Di fronte ad alcuni di questi segnali ci si domanda davvero se la politica, oltre che incapace di raccoglierli, non stia lì ad impedire che da essi divampi un cambiamento positivo per tutti. Le prospettive occupazionali della Green Economy, il fermento costruttivo delle Imprese Sociali, le potenzialità rivoluzionarie dell’Impact Investing nella finanza pubblica e privata, le esperienze suggestive e vitali delle Comunità Territoriali. La Giornata Mondiale dell’Ambiente è dedicata ai decisori politici ed economici e noi, rivolgendoci a loro, parliamo di una innovazione possibile che ha già dimostrato in grossa parte quello che doveva dimostrare e che aspetta solo di essere cavalcata da chi ha questa responsabilità”.
Quella del 5 giugno non sarà una giornata di lavori isolata, il convegno costituirà l’inaugurazione di un dialogo costante. Da quel giorno e in vista dell’Expo 2015, i territori e tutti i soggetti coinvolti nella riflessione potranno incontrarsi virtualmente e condividere pensieri e azioni in merito alle questioni della sostenibilità ambientale su uno spazio web appositamente creato: il “Forum Terra Italia”. Nasce così uno strumento nuovo, per consentire di individuare territori intelligenti e per permettere a questi stessi di stimolare in autonomia l’azione sostenibile.
Durante il Convegno, verrà consegnata alla città di Roma e, tramite il Centro Elsa Morante, alle sue Periferie la Mostra fotografica “Cambiamo Clima”, realizzata da Earth Day Italia e Shoot4Change. I ritratti dei cittadini pionieri del cambiamento in armonia con l’ambiente immortalati dai reportage fotografici verranno donati al Centro in forma permanente. Sarà un momento simbolico e informale assieme per dare voce agli eroi della Terra e concretezza alle storie raccontate. I loro stessi protagonisti, e in particolare quelli del territorio romano, consegneranno a Estella Marino, Assessore all’Ambiente, Rifiuti e Agroalimentare di Roma Capitale, e Paolo Masini, Assessore alle Periferie e Lavori pubblici di Roma Capitale, un frutto del piccolo mondo agricolo e del commercio di alimenti a km zero. Un gesto che simbolicamente rappresenta la consegna di un impegno per la città, a dimostrazione di come sia importante e fruttuoso stimolare l’intelligenza di un territorio per creare sistemi di sviluppo sostenibili ed equi.
Prendono parte alla prima tavola rotonda, La montagna e la campagna innovano, le città imparano (9.30 – 11.15): Eduardo Rojas – FAO; Pierluigi Sassi – Earth Day Italia; Fabio Refrigeri – Assessore Infrastrutture, Politiche abitative, Ambiente della Regione Lazio; Rosa Laura Romeo – FAO/Mountain Partnership; Lucia Grenna – World Bank – Connect4Climate; Edo Ronchi – Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile; Marco Frey – Cittadinanza Attiva.

Prendono parte alla seconda tavola rotonda, Le imprese sociali e familiari costruiscono nuove opportunità, la finanza supporta il loro sviluppo (11.15 – 13.00): Davide Dal Maso – Forum per la Finanza Sostenibile; Giovanna Melandri – G8 – Social Investment Task Force; Alessandra Viscovi – Etica SGR; Elena Casolari – Opes Impact Fund; Vincenzo Linarello – Gruppo Cooperativo Goel; Roberta Cafarotti – Earth Day Italia.

Per prendere parte al convegno è necessario accreditarsi entro il 3 giugno a questo indirizzo: segreteria@earthdayitalia.it

Twitter: @EarthDayItaliaFacebook: www.facebook.com/EarthDayIta
per informazioni: 3892756994

Earth Day Italia ® ONLUS
Sede Operativa: 00182 Roma, 1 Via San Remo – Sede Legale: 00143 Roma, 20 Via dei Guastatori – C.F. 97743290583
telefono 06.70307240 – fax 06.70397598 –mobile 320.3023979 – info@earthdayitalia.org


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